Le sculture di Arturo Martini presentano prezzi  e quotazioni variabili, situandosi tra €1.000 e oltre €20.000. Nel 2005, una scultura in marmo realizzata dall’artista è stata venduta per un’importante somma di oltre €2.000.000, stabilendo così un record di vendita. Per quanto riguarda i disegni dello scultore di Treviso, il loro valore medio si aggira tra €500 e €1.500.

Arturo Martini Quotazioni e Valore Opere

Quando si tratta di valutare le opere d’arte di Arturo Martini, diversi fattori entrano in gioco per determinarne il valore. Comprendere questi fattori è fondamentale per apprezzare appieno il significato e il potenziale economico di queste straordinarie creazioni scultoree.

Uno dei principali elementi che influenzano il valore delle opere di Arturo Martini è la qualità artistica. La maestria e l’abilità tecnica dell’artista si riflettono nell’esecuzione delle sculture e nella loro capacità di comunicare emozioni e concetti artistici. Le opere di alta qualità, caratterizzate da una fattura impeccabile e da una profonda espressione artistica, tendono ad avere un valore superiore.

Le dimensioni delle sculture possono anche influire sul loro valore. Le opere di grandi dimensioni richiedono spazi adeguati per la loro esposizione e possono essere più apprezzate dagli acquirenti che cercano pezzi d’impatto. Tuttavia, anche le opere di dimensioni più ridotte possono essere altamente desiderabili per la loro portabilità e la loro capacità di adattarsi a spazi più intimi.

La datazione delle opere è un altro aspetto importante da considerare. Le opere realizzate in periodi chiave della carriera di Arturo Martini, quando l’artista ha raggiunto il suo massimo livello di maturità artistica o ha sperimentato nuove tecniche o stili, possono avere un valore superiore rispetto ad altre opere meno rappresentative.

Il soggetto raffigurato nelle sculture può anche influire sul loro valore. Opere che rappresentano temi significativi o che sono rilevanti dal punto di vista storico o culturale possono essere particolarmente ricercate dagli acquirenti e quindi avere un valore maggiore.

Il materiale utilizzato per creare le sculture è un altro fattore importante. Opere realizzate in materiali pregiati come il bronzo possono avere un valore intrinseco più elevato rispetto a opere in materiali meno nobili come il gesso. Tuttavia, la maestria nell’utilizzo di qualsiasi materiale può contribuire al valore dell’opera.

La conservazione e la provenienza delle opere sono fattori determinanti per il loro valore sul mercato. Le sculture ben conservate, con una storia documentata di cura e manutenzione, possono essere considerate più preziose rispetto a opere danneggiate o mal-conservate. Inoltre, le opere provenienti da collezioni prestigiose o che hanno una documentazione accurata della loro storia e provenienza possono essere altamente desiderabili per i collezionisti.

Infine, la visibilità delle opere attraverso esposizioni in importanti mostre o eventi artistici può contribuire ad aumentare il loro valore. La partecipazione di Arturo Martini a esposizioni significative durante la sua carriera ha contribuito a consolidare il suo prestigio e ad aumentare l’apprezzamento per le sue opere.

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Arturo Martini Vendita ed Acquisto

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Biografia di Arturo Martini Scultore

Arturo Martini, nato il 11 agosto 1889 a Treviso e deceduto il 22 marzo 1947 a Milano, è stato un rinomato scultore italiano. La sua carriera artistica ebbe inizio con la scoperta del suo talento precoce, che lo portò rapidamente a innovare l’arte scultorea, diventando uno dei più importanti e originali scultori del Novecento. Martini dimostrò di essere un artista sensibile, aperto all’esplorazione e grande sperimentatore di tecniche e materiali. Prediligeva la terracotta, antica tecnica che aveva iniziato a praticare sin da giovane come ceramista a Treviso.

Dopo le esperienze con il movimento secessionista a Monaco e la sua formazione artistica a Venezia e Parigi (dove entrò a contatto con diverse correnti artistiche, tra cui il Futurismo e il gruppo di Ca’ Pesaro), Martini sviluppò le sue prime opere con una tendenza verso la bidimensionalità, per poi orientarsi verso il classicismo e l’arcaico. Iniziò a aderire ai principi della rivista “Valori plastici” e successivamente al movimento artistico Novecento italiano.

Nel 1941, Martini fu nominato docente di Scultura all’Accademia di Belle Arti di Venezia, diventando un maestro per un’intera generazione di artisti, tra cui il noto Alberto Viani. L’anno successivo, in occasione del bimillenario della nascita di Tito Livio, realizzò il monumentale marmo intitolato “Tito Livio” grazie alla generosa donazione di un privato.

La scultura, collocata di fronte alla parete minore di Palazzo Liviano dell’Università di Padova, rappresentava l’imponente figura di Livio “solo con la storia”, senza allegorie, in stretto dialogo con l’architettura di Gio Ponti, impreziosita dal grande affresco “archeologico” di Campigli. Nonostante un iniziale “smarrimento” del rettore Anti, che aveva approvato bozzetti molto diversi dall’opera finale, il capolavoro di Martini fu accolto con grande soddisfazione.

Nell’estate del 1946, Martini completò un altro marmo di carattere “classico” ed estremo, intitolato “Palinuro”, per l’Atrio degli Eroi di Palazzo Bo. Quest’opera, dedicata alla memoria di Primo Visentin, un partigiano laureato all’Università di Padova con Giuseppe Fiocco, fu esposta in onore degli studenti caduti nella guerra di resistenza.

Arturo Martini Opere – Stile e Caratteristiche

Tra Classico e Onirico – La Riscrittura della Scultura nel Novecento da parte di Arturo Martini

L’arte di Arturo Martini, dalle sue prime opere mature, si distingue per una profonda radicazione nella tradizione della scultura classica, ma al contempo si eleva attraverso una visione personale e un linguaggio unico. Mentre rispecchia l’energia e la robustezza tipiche dell’arte del regime fascista, si distingue per la sua capacità di trasformare questa eredità in un universo artistico intriso di atmosfere oniriche e soprannaturali, dove le sue sculture diventano vere e proprie porte verso mondi alternativi.

La versatilità di Martini emerge nella sua abilità di lavorare con una vasta gamma di materiali, tra cui terracotta, bronzo, marmo, creta, gesso e persino ceramica. Questa padronanza degli elementi fisici si traduce in una libertà creativa senza limiti, permettendo all’artista di esplorare forme e volumi innovativi che sfidano le convenzioni del suo tempo.

Oltre alla sua maestria tecnica, Martini si distingue per la sua profonda cultura artistica e il suo costante dialogo con il passato. Le sue opere sono ricche di riferimenti alla storia dell’arte, alla mitologia e alla religione, attraverso cui l’artista esplora temi universali e eterni. Un esempio tangibile di questa interconnessione tra il presente e il passato è rappresentato dal ciclo dei “teatrini”, dove Martini inserisce elementi architettonici come porte e finestre per aggiungere una nuova dimensione spaziale e concettuale alle sue sculture.

Nonostante abbia anche accettato commissioni di carattere propagandistico per il regime fascista, le opere di Martini vanno oltre il mero contesto politico, riscrivendo il concetto stesso di classicismo e reinterpretando l’estetica antica con una sensibilità moderna e innovativa. La sua capacità di coniugare tradizione e contemporaneità lo rende un protagonista indiscusso del Novecento artistico, un modello di riferimento per le generazioni future.

In definitiva, l’obiettivo di Martini era sempre quello di suscitare meraviglia e mistero negli spettatori, trasformando ogni scultura in una testimonianza vivida della sua straordinaria creatività e della sua profonda comprensione dell’animo umano.

Arturo Martini Sculture

1. Fecondità (1921)
2. Marinella (1921)
3. Torso di giovinetto (1929)
4. Nena (1930)
5. Odalisca (1930)
6. Donna al sole (1930/33)
7. L’avvenimento (1931)
8. L’attesa (1931)
9. Atleta (1931)
10. Botola (1931/33 c.)
11. Tragedia greca (1932)
12. Il lago delle sirene (1932/33)
13. La pisana (1933 c.)
14. Vittoria con bandiere (Dio e patria) (1933/38)
15. Dedalo e Icaro (1934)
16. La forza degli eroi (1934)
17. Centauro e bagnanti (1935)
18. La famiglia (1937)
19. Donna che nuota sott’acqua (1941/42)

Arturo Martini Firma