Le quotazioni di Alfredo Biagini oscillano tra i €750 ed oltre i €4.000, rappresentando un investimento artistico di rilevanza. La valutazione di tali opere è influenzata da molteplici fattori, quali la scelta del materiale impiegato, il soggetto raffigurato e le dimensioni dell’opera stessa. Nell’ambito di tale panorama, le sculture animalier di dimensioni imponenti si collocano tra le opzioni più ambite e apprezzate dagli estimatori dell’arte.

La fama di Biagini trova riscontro anche nel suo record di vendita, che si attesta intorno a €35.000 e risale al 2019, testimoniando l’elevato valore e la crescente richiesta delle sue opere sul mercato artistico. Per quanto concerne i bozzetti di Alfredo Biagini, le valutazioni tendono a essere inferiori rispetto alle sculture precedentemente menzionate, tuttavia, conservano comunque un interesse.

Alfredo Biagini Quotazioni e Valore Opere

Il valore di un’opera di Alfredo Biagini ceramista rinomato può essere influenzato da una molteplicità di fattori. Tra i principali, si possono individuare la qualità artistica, la rarità dell’opera, le sue dimensioni e il suo stato di conservazione. Tuttavia, l’importanza del “pedigree” nelle opere d’arte non può essere sottovalutata. Questo termine fa riferimento al prestigio che un’opera può acquisire se è stata esposta in mostre o esposizioni di rilievo, oppure se ha delle pubblicazioni in importanti cataloghi d’arte o monografie dell’artista.

Quando si valuta un’opera d’arte di Alfredo Biagini, la sua qualità artistica assume un ruolo centrale. La capacità dell’artista di creare opere di grande bellezza e valore estetico può elevare il prezzo e l’apprezzamento dell’opera stessa. La creatività, l’originalità e la maestria tecnica dimostrate dall’artista possono rendere un’opera unica e desiderabile per i collezionisti e gli appassionati d’arte.

La rarità dell’opera è un altro fattore determinante nel suo valore. Se un’opera di Biagini è particolarmente rara o unica nel suo genere, potrebbe acquisire una maggiore attrattiva per i collezionisti. La scelta limitata e l’esclusività dell’opera possono aumentarne il valore sia dal punto di vista artistico che commerciale.

Le dimensioni dell’opera possono influenzare la sua valutazione. In generale, le opere più grandi richiedono maggiori risorse e materiali per essere realizzate, e ciò può riflettersi nel loro prezzo. Inoltre, le opere di dimensioni imponenti possono avere un impatto visivo più forte e occupare uno spazio di maggiore rilevanza nell’ambiente in cui vengono esposte.

La conservazione dell’opera è un altro aspetto cruciale per determinarne il valore. Le opere di Biagini che sono state mantenute in ottime condizioni nel corso del tempo e che non presentano segni evidenti di deterioramento o danni potrebbero essere valutate più positivamente. Una corretta conservazione può preservare l’integrità dell’opera e garantirne la sua fruizione e apprezzamento a lungo termine.

Infine, il “pedigree” dell’opera svolge un ruolo di rilievo nella sua valutazione. Se un’opera di Biagini ha partecipato a mostre o esposizioni importanti, questo può conferirle un valore aggiunto. La visibilità e l’approvazione ottenute attraverso l’esposizione in contesti prestigiosi possono aumentare l’interesse degli acquirenti e la reputazione dell’opera stessa.

La presenza di pubblicazioni dedicate all’opera o all’artista può contribuire a una maggiore diffusione e conoscenza dell’opera stessa, con possibili riflessi positivi sulla sua valutazione e apprezzamento da parte del pubblico.

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Alfredo Biagini è un artista rinomato nel campo della scultura e della ceramica, riconosciuto per la sua maestria nell’espressione artistica e per la sua capacità di creare opere uniche e suggestive. Le sue sculture e ceramiche sono caratterizzate da una combinazione di forme organiche e linee fluide, che conferiscono loro un senso di movimento e armonia. Con una carriera artistica che abbraccia diversi decenni, Biagini ha guadagnato un notevole seguito di appassionati e collezionisti.

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Biografia di Alfredo Biagini Scultore

Alfredo Biagini (Roma 1886 – 1952) è stato un eccezionale scultore e ceramista, riconosciuto come uno dei più influenti artisti nel campo della scultura, della ceramica e della decorazione. Dopo aver iniziato i suoi studi di scultura e architettura nel 1905, Biagini si trasferì a Parigi nel 1909, dove ebbe l’opportunità di approfondire la sua conoscenza dell’arte e dell’anatomia comparata. Le sue prime esposizioni avvennero nel 1915, presentando le sue opere presso la Secessione Romana, ottenendo un notevole successo come scultore animalista.

Durante gli anni della prima guerra mondiale, Biagini aveva il suo studio a Villa Strohl-Fern ed era membro del gruppo “secessionista” di artisti che espose presso la Casina del Pincio nel 1918, essendo l’unico scultore insieme a Attilio Selva. Successivamente, fece parte della commissione organizzatrice della Seconda e Terza Biennale Romana, nelle quali espose sculture dal gusto classico anziché animaliste. Questo segnò l’inizio di una serie di partecipazioni a mostre in Italia e all’estero, come l’Exposition Internationale d’Art Moderne di Ginevra (1920-21), l’Esposizione d’Arte Italiana a Berlino (1921), la Primaverile Fiorentina del 1922, il Salon des Tuleries del 1927 e quello d’Automne del 1928 a Parigi.

La grande fama di Biagini si consolidò durante la I Mostra del Novecento Italiano a Milano nel 1926, dove ottenne un notevole successo e una delle sue opere fu acquistata dalla Permanente. Il suo impegno costante come scultore è testimoniato anche dalle personali dedicate a lui dalla Biennale di Venezia nel 1936 e dalla Quadriennale di Roma nel 1939.

Biagini nutriva ammirazione per la scultura francese, ma trovava ispirazione anche negli esempi romani e rinascimentali, mostrando una sensibilità per il classicismo di Maillol. Inoltre, era un abile ceramista e si occupava anche di opere decorative, realizzando formelle in stucco per l’Hotel Ambasciatori nel 1925 e pannelli marmorei per il fregio del Palazzo della Previdenza Sociale nel 1935.

Biagini aveva una profonda amicizia con il rinomato artista Giorgio De Chirico e collaborò con lui in diverse occasioni, tra cui una mostra alla Galleria S. Silvestro. Dopo la morte di Biagini nel 1952, De Chirico organizzò una grande retrospettiva in suo onore presso l’Associazione Artistica Internazionale di Roma nel 1954.

Le opere di Biagini sono state esposte in varie mostre, inclusi gli eventi “Gli artisti di Villa Strohl-Fern” nel 1983 e “Roma Anni Venti” nel 1990, che hanno celebrato il suo importante contributo all’arte. La figura di Alfredo Biagini continua ad ispirare gli amanti dell’arte e rimane un punto di riferimento nel campo della scultura e della ceramica.

Alfredo Biagini Opere – Stile e Caratteristiche

Armonia tra Natura ed Eleganza: La Scultura Déco di Alfredo Biagini nel XX Secolo

La scultura di Alfredo Biagini, un maestro rinomato nel lavoro del bronzo e della ceramica smaltata, ha radici che affondano nei grandi scultori del XV secolo. Fin dall’inizio della sua carriera, ha trovato ispirazione in quei maestri antichi, che hanno plasmato il suo approccio artistico e influenzato il suo stile distintivo. Le sue opere sono un’armoniosa fusione tra la tradizione rinascimentale e l’estetica moderna del periodo Art Déco.

Le sculture di Biagini spaziano tra rappresentazioni animali e figure femminili, catturando l’essenza della natura e dell’eleganza umana. I suoi animali sono resi con una maestria che li rende quasi vivi, mentre le sue figure femminili, spesso ballerine, emanano sensualità e movimento. La combinazione di animali incantevoli e donne affascinanti caratterizza la sua opera, che è pervasa da un senso di vivacità ed eleganza.

Durante gli anni ’30, con l’avvento dell’arte del regime fascista e l’imposizione dei suoi canoni estetici, Alfredo Biagini si è adattato alle nuove tendenze senza compromettere la sua integrità artistica. Ha ampliato il suo repertorio per includere sculture più imponenti e allegoriche, in sintonia con l’ideologia del tempo. Tuttavia, nonostante queste influenze esterne, il suo lavoro ha mantenuto un’aura di raffinatezza e grazia, confermando il suo status di maestro dell’eleganza nella scultura italiana del XX secolo.

Alfredo Biagini Sculture

1. Faunetto (1915 c.)
2. Pinguino (1915)
3. Leonessa (1915/20)
4. Cervi (1915/20)
5. Struzzo (1915/20)
6. Pantera (1916/18)
7. Orso (1920/23)
8. Tigre (1920/23)
9. Serval (1920/23)
10. Amatria (1920/23)
11. Le scimmie (1921)
12. Danzatrice (1923)
13. Leda (1926)
14. Cercopiteco rosso (1926)
15. Chimera (1927)
16. Donna che si pettina (1927/28)
17. La faunessa (1928)
18. Pamona (1930)
19. Leopardo (1930)
20. Venere (1930)
21. Giuditta (1930)
22. Nudo (1932)

Alfredo Biagini Firma