Il corpus artistico di Tano Festa, eminentemente costituito da dipinti e opere su carta, rappresenta un’inestimabile ricchezza nel panorama dell’arte moderna. L’essenza distintiva delle sue opere risiede nell’incorporazione delle immagini iconiche dei maestri dell’arte antica e del Novecento, sottoposte a un processo di ripetizione ossessiva che le denatura e le estranea dalla loro originaria contestualizzazione.

Ma cosa si può dire riguardo alle quotazioni delle opere di Tano Festa? La valutazione e la quotazione delle opere d’arte di questo straordinario artista sono influenzate da molteplici variabili, con la datazione che svolge un ruolo di primaria importanza. Le sue opere su carta hanno quotazioni che generalmente oscillano tra i €500 e i €7.000, mentre i dipinti di Tano Festa possono raggiungere prezzi e quotazioni comprese tra €2.000 e oltre €15.000. È importante sottolineare che i dipinti più diffusi dell’artista, risalenti agli anni ’70 e ’80, solitamente rientrano nei range di valutazione sopracitati.

Tuttavia, le opere più ambite e ricercate di Tano Festa sono indubbiamente quelle risalenti agli anni ’60, le quali, per la loro particolare rilevanza storica ed estetica, possono superare notevolmente le stime precedenti. Un esempio emblematico di questa tendenza è rappresentato dal record di vendita personale del pittore romano, risalente al 2016, quando il dipinto “Via Veneto 2” del 1961 è stato aggiudicato per l’imponente cifra di €517.000. Questo risultato non solo conferma l’influenza duratura e la rilevanza delle opere dell’artista, ma sottolinea anche il crescente interesse del mercato dell’arte nei confronti della sua produzione artistica.

Tuttavia, è fondamentale sottolineare che le valutazioni fornite sono indicative e soggette a variazioni in base al contesto del mercato e alla specifica importanza storica ed estetica di ciascuna opera. Pertanto, per una valutazione accurata e affidabile, è consigliabile consultare un esperto del settore specializzato nella Pop Art e, in particolare, nell’opera di Tano Festa.

Tano Festa Quotazioni – Studio Prezzi e Valori di Mercato

Il valore delle opere di Tano Festa è influenzato da una serie di fattori determinanti. Uno dei principali fattori è la scelta della tecnica artistica utilizzata dall’artista. Le tele sono generalmente considerate più “pregiate” rispetto alle opere su carta, poiché considerate più finite.

Un altro elemento chiave che influisce sul prezzo delle opere di Tano Festa è la datazione dell’opera. Le opere risalenti agli anni ’60 sono spesso considerate le più ricercate, in quanto rappresentano un periodo artistico significativo nella realtà italiana e testimoniano l’evoluzione dell’Arte Moderna a Roma e anche in virtù della loro rarità.

Il soggetto rappresentato nelle opere di Tano Festa è un altro elemento determinante per la valutazione e il prezzo dell’opera. Alcuni soggetti possono essere più comuni e quindi meno interessanti per i collezionisti, mentre altri possono essere rari e ricercati. Ad esempio, la serie “Rosso” e “Via Veneto” sono considerate particolarmente affascinanti e suscitano un maggiore interesse tra gli acquirenti. Allo stesso modo, opere che ritraggono soggetti iconici come “Da Michelangelo” di Tano Festa sono state molto più riprodotto dall’artista.

Infine, le dimensioni dell’opera stessa contribuiscono all’attribuzione del suo valore. Opere di dimensioni maggiori possono richiedere più tempo e risorse per essere realizzate, e spesso vengono considerate come pezzi più imponenti e di grande impatto visivo. Tuttavia, opere di dimensioni più ridotte possono essere apprezzate per la loro intimità e ricchezza di particolari.

In conclusione, il prezzo delle opere di Tano Festa è influenzato da diversi fattori interconnessi. È importante tenere conto di questi elementi nella stima di una sua opera.

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Biografia di Tano Festa Pittore

Tano Festa, nato nel 1938 a Roma, famoso per il suo coinvolgimento nella Scuola di Piazza del Popolo e per la sua stretta relazione con la Pop Art italiana. Fin da giovane, ha dimostrato una passione innata per la pittura, sostenuto dal padre e influenzato dalla tragica morte del fratello Francesco Lo Savio nel 1963.

Dopo essersi iscritto nel 1952 presso l’Istituto d’arte di Roma, Festa ha conseguito il diploma in fotografia artistica nel 1957. Durante il suo percorso di formazione, ha stretto amicizia con altri futuri artisti di fama, come Mario Schifano, Franco Angeli, Jannis Kounellis e Mario Ceroli, con i quali ha condiviso una visione artistica comune. Questo gruppo si riuniva spesso alla Scuola di Piazza del Popolo, nel celebre Caffè Rosati o nella Galleria La Tartaruga.

La carriera artistica di Tano Festa ha avuto una svolta nel 1958, quando ha esposto per la prima volta i suoi lavori alla Mostra di Pittura per il Premio Cinecittà, organizzata dal Partito Comunista Italiano. L’anno successivo ha iniziato una collaborazione con la prestigiosa galleria La Salita di Roma, dove nel 1961 ha tenuto la sua prima mostra personale. In quegli anni, ha partecipato anche al XII Premio Lissone e ad altre importanti esposizioni, attirando l’interesse crescente della critica nei confronti del suo lavoro.

Il rapporto di Festa con la critica artistica è stato altalenante nel corso degli anni, ma negli anni Ottanta la sua produzione pittorica innovativa ha riportato l’attenzione su di lui. Nel 1962 ha intrapreso una nuova collaborazione con la galleria La Tartaruga, dove ha incontrato Giorgio Franchetti, il suo principale collezionista e sostenitore. Nel 1970, Festa si è sposato con Emilia Emo Capodilista e si è trasferito nella provincia di Padova, dove sono nate le loro due figlie, Anita e Almorina.

Durante la sua carriera, Tano Festa ha viaggiato in tutto il mondo e ha partecipato a numerose importanti mostre sia in Italia che all’estero. Tuttavia, ha anche combattuto contro una malattia che alla fine lo ha portato via il 9 gennaio 1988, a Roma, all’età di 49 anni.

Tano Festa Opere – Stile e Caratteristiche

Riflessioni Pop: La Rivisitazione dei Grandi Simboli Realizzata da Tano Festa

La carriera artistica di Tano Festa si distingue fin dai suoi esordi per una chiara affiliazione alla corrente della Pop Art, caratterizzata dall’incorporazione di elementi iconici della cultura pop nelle sue opere, soprattutto nelle tele. Originario di Roma, si fa notare per la sua abilità nel reinterpretare le immagini più celebri dei maestri dell’arte antica italiana, come quelli della Cappella Sistina o di Michelangelo, che ritrae in maniera ossessiva fino a trasformarle e liberarle forzatamente dalla loro origine. Questo approccio non si limita solo ai capolavori dell’antichità, ma si estende anche ai pittori e ai grandi nomi del Novecento, creando cicli artistici che riflettono sia la sua ammirazione che la sua critica nei confronti dei predecessori.

Uno degli esempi più emblematici di questa pratica è rappresentato dalle sue “finestre” o “persiane”, che riecheggiano l’iconografia introdotta da Duchamp. Attraverso queste opere, Festa gioca con la percezione dello spettatore, invitandolo a riflettere sul concetto di originalità e ripetizione nell’arte. Le “finestre” diventano così delle cornici attraverso le quali osservare e reinterpretare il mondo che ci circonda, unendo passato e presente in un dialogo visivo senza tempo.

Tra le serie più celebri dell’artista si distinguono anche i suoi lavori su “coriandoli”, tele in cui inserisce elementi colorati e leggeri, conferendo loro un nuovo significato attraverso l’uso sapiente di fondi densi di materia. In queste opere, Tano Festa trasforma i coriandoli, simboli di festa e allegria, in strumenti per esplorare tematiche più profonde e complesse, come la natura effimera della gioia e il contrasto tra leggerezza e pesantezza, creando così una tensione visiva che cattura l’attenzione dello spettatore e lo invita a una riflessione più ampia sulla società e sulla condizione umana.

In sintesi, l’opera di Tano Festa si distingue per la sua capacità di mescolare elementi della cultura pop con una profonda riflessione sulla storia dell’arte e sulla condizione umana, creando opere che sono al contempo giocose e profonde, leggere e dense di significato.

Di seguito alcune delle sue opere più conosciute:

1. Via Veneto (1961)
2. Rosso e Nero (1961)
3. Specchio (1961)
4. Rosso (1961)
5. Porta (1962)
6. Obelisco (1963)
7. Persiana (1963/64))
8. Dalla creazione dell’uomo (1964)
9. Il primo giorno dell’estate (1965)
10. Cielo newyorkese (1965)
11. Da Michelangelo (1966)
12. Odalisca (1967)