Le quotazioni correnti di Vincenzo Irolli sono sicuramente un dato interessante per i possessori di una sua opera. Artista dalla cospicua produzione artistica, i suoi lavori sono stati realizzati sia con la tecnica dell’olio sia ad acquarello. Spaziano da creazioni iniziali di carattere simbolista, realizzate con una pittura molto materica, a caratteristiche scene di vita quotidiana partenopea e ritratti, opere dotate di uno stile leggero e vivace in cui la luce e il colore si fondono. Ma quali sono le quotazioni correnti di questo pittore nel mercato d’arte odierno?

Prezzi Aggiornati delle Sue Opere

La vastità e la diversità della produzione di Vincenzo Irolli rendono complicato il compito di realizzare dei parametri per i prezzi odierni. Le valutazioni delle sue opere si differenziano sensibilmente in relazione al periodo, alle dimensioni e alla gradevolezza del soggetto. Le opere di piccole dimensioni, e dalle pennellate più abbozzate, sono generalmente valutate dai €500 fino a superare i €2.000, preferita la tecnica ad olio rispetto all’acquarello.

I quadri realizzati con una pittura finita di Vincenzo Irolli, e di dimensioni più importanti, hanno normalmente quotazioni che vanno dai €3.000 fino a superare i €10.000, con cifre ancor più elevate per i capolavori del suo periodo “ottocentesco”. Il record di vendita per un’opera di questo autore è attualmente di €270.000, importantissima cifra realizzata nel 2004 dal capolavoro La pesca fortunata, di importanti dimensioni (135 x 200 cm). Tuttavia, tale notevole risultato è stato ottenuto in un periodo migliore per le quotazioni di mercato delle opere del pittore napoletano.

Si ricorda che i parametri di riferimento forniti sono puramente orientativi. Per una valutazione approfondita della tua opera, a firma Vincenzo Irolli, è consigliabile consultare i nostri esperti di riferimento, specializzati nella pittura a Napoli tra Ottocento e Novecento.

Vincenzo Irolli Quotazioni, Prezzi e Valore Opere

Analisi delle Quotazioni di Vincenzo Irolli sul Mercato dell’Arte: Il Fascino Duraturo del Pittore Napoletano

Vincenzo Irolli, protagonista della scena artistica napoletana della fine dell’Ottocento e dell’inizio del Novecento, si distinse per una cifra stilistica unica e originale che lo collocò tra i più importanti pittori partenopei della sua epoca. Ereditando l’estetica dell’impressionismo e  ispirandosi ai grandi maestri della sua terra, come Antonio Mancini, sviluppò uno stile personale caratterizzato da una pennellata veloce e una tavolozza pittorica particolarmente ricca e vivace.

Gode di un mercato attivo sia in Italia che all’estero, la magnifica opera di Vincenzo Irolli ha sempre trovato un collezionismo favorevole. La sua popolarità in vita ha portato oggi da un lascito numericamente molto abbondante, in particolare per i quadri novecenteschi di veloce fattura e di piacevole soggetto. È quindi un artista apprezzato e molto comune sul mercato.

Tuttavia, dopo un periodo di grande richiesta e di quotazioni molto elevate tra fine XX e inizio del XXI secolo, il mercato di tale protagonista napoletano ha subito un progressivo declino che ha portato i suoi dipinti a essere oggi valutati a prezzi più contenuti. Questo evento è riconducibile a un generale ridimensionamento del collezionismo odierno per la pittura figurativa di fine Ottocento.

Ciò nonostante, le opere di Vincenzo Irolli sono valide e continuano ad essere amate e collezionate a prezzi ridotti rispetto ai suoi massimi. In particolare, le opere più ricercate sono i dipinti ottocenteschi di grande formato, che ricevono ancora oggi un forte interesse da parte di collezionisti italiani ed esteri.

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Il nostro servizio, rapido e gratuito, ti permette di ricevere in massimo 24 ore la valutazione del quadro o dell’acquerello in tuo possesso di questo celebre pittore tardo-impressionista partenopeo. La stima fornita terrà conto dei prezzi di mercato correnti e dei fattori più incisivi nella determinazione del possibile valore, come qualità, tecnica, periodo, dimensioni e gradevolezza del soggetto.

Il nostro team di esperti, specializzati nella pittura a Napoli tra Ottocento e Novecento (con particolare competenza su biografia, opera e quotazioni), analizzano quotidianamente il mercato delle opere di Vincenzo Irolli. Tale analisi ci permette di essere sempre aggiornati sui prezzi di mercato correnti. Prenderanno quindi in considerazione l’opera specifica e la confronteranno con le similari passate recentemente sul mercato.

Il collezionismo di Irolli, per esempio, premia maggiormente i dipinti ad olio rispetto agli acquarelli. Le opere ottocentesche sono preferite, e più rare, rispetto ai dipinti novecenteschi. Opere che l’artista ha esposto ad importanti rassegne durante la carriera possono avere un ulteriore interesse dai suoi estimatori. La conoscenza delle dinamiche dei collezionisti di un autore è fondamentale nella valutazione.

Conosciamo molto bene anche la produzione di Vincenzo Irolli, dalle prime opere materiche e ricche di simbolismo, fino alle scene di vita quotidiana più leggere e vivaci che caratterizzano il suo stile unico e solare, realizzate con una pittura di fattura più veloce e cromie molto accese.

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Biografia di Vincenzo Irolli Pittore

Nasce a Napoli il 30 settembre del 1860, figlio di Luigi e Clotilde Fedele, cresce nella città partenopea in un’epoca di fervore culturale senza pari. Fin da giovane, Vincenzo Irolli mostra un’abilità innata per il disegno, decide quindi di iscriversi all’Istituto di Belle Arti di Napoli. Qui, ha l’opportunità di seguire le lezioni di pittura tenute da Gioacchino Toma, importante nome nel Meridione, e quelle di disegno di Stanislao Lista. Tuttavia, il suo spirito anticonformista lo porta nel 1880 ad abbandonare l’istituto artistico ed a continuare la sua formazione liberamente.

La Napoli di questo periodo viveva uno straordinario fermento artistico, con figure di spicco in ambito pittorico come Francesco Paolo Michetti e Antonio Mancini, e Achille D’Orsi e Vincenzo Gemito nel campo della scultura. Irolli è inevitabilmente attratto da questo ambiente vivace e vibrante, da cui può apprendere molto.

Nel 1879 debutta ufficialmente al livello espositivo, prende parte alla XV Promotrice napoletana e ottiene il miglior riconoscimento, quindi la medaglia d’oro, per uno dei suoi dipinti. Tale successo iniziale lo spinge a partecipare regolarmente alle mostre della Promotrice partenopea per tutto il decennio successivo. Attira l’attenzione di figure di spicco come Domenico Morelli, che lo apprezza particolarmente la sua abilità nella ritrattistica e la sua sensibilità nel cogliere l’anima dei raffigurati.

Dopo il servizio militare svolto a Pavia, Vincenzo Irolli soggiorna a Roma per un breve periodo. Entra in contatto con il clima artistico capitolino e si lega alla figura del giovane pittore modernista Giulio Aristide Sartorio. Verso la fine del XIX secolo, insieme ad altri grandi artisti campani come Gaetano Esposito, Vincenzo Caprile, Alceste Campriani, Attilio Pratella e Giuseppe Casciaro, decora gli interni della celebre Birreria napoletana Gambrinus.

Espone a numerose mostre in tutta Italia, da Torino a Genova, da Milano a Roma. La fama di Irolli supera anche i confini nazionali, viene invitato a diverse rassegne estere di grande prestigio. Prende parte all’Esposizione di Monaco di Baviera nel 1890, al Salon d’Automne di Parigi nel 1907 e nel 1909, e all’Internazionale di Barcellona nel 1911. Nel 1922 partecipa all’evento artistico più importante della nostra nazione, è presente alla XIII edizione della Biennale di Venezia.

La carriera di Irolli è lunga e illustre, riscuote diversi premi, riconoscimenti e la sua opera gode di un collezionismo favorevole. Continua a partecipare attivamente a diverse esposizioni, sia in Italia che all’estero. Nel 1933 tiene una ricca mostra personale a Bari che ottiene un grandissimo successo dal pubblico.

Vincenzo Irolli muore a Napoli nel novembre del 1949.

Vincenzo Irolli Opere – Stile e Caratteristiche

Impressioni di Luce: La Poesia Visiva di Vincenzo Irolli

Luce e colore sono i protagonisti dell’arte di Vincenzo Irolli, elementi che donano energia e vitalità alle sue composizioni. Sviluppa fin da subito una cifra stilistica unica, tramite una pittura solare caratterizza le sue scene di vita quotidiana di gioia, bellezza e spensieratezza tipiche della sua terra.

All’inizio della sua carriera, Vincenzo Irolli sperimenta una pittura materica di impronta “manciniana”, in cui sfondi e soggetti principali si fondono in un denso impasto cromatico. All’inizio del nuovo secolo, tuttavia, volge il suo interesse verso scene di genere, più leggere e vivaci, e ritratti, opere caratterizzate da una pennellata tardo-impressionista. Tratta principalmente momenti di vita quotidiana partenopea e ritratti intimi, lavori che si distinguono per un vivace gioco di luce e colori accesi.

Nelle sue prime opere le tonalità sono cupe e misteriose, con riferimenti alla cultura simbolista, per poi abbandonare completamente questa parentesi e dedicarsi alla luminosità e alla vitalità. Le sue caratteristiche scene del quotidiano raccontano intimi e spensierati momenti di vita, ritratti con una pennellata veloce (d’impressione) e colori vibranti. Irolli sviluppa un’eccellente abilità tecnica, sia per l’olio che per l’acquarello, che gli permette di realizzare affascinanti composizioni in maniera rapida.

Quadri

1. Meriggio (1887)
2. Ritratto di Antonino Leto (1899)
3. L’Angelo musicante (1905)
4. La pesca fortunata
5. Giovani musicisti
6. Il commiato dello sposo
7. Cerchio
8. Amore Materno
9. La Prima Lezione
10. Caffè in piazza, Venezia
11. La vanitosa
12. Donna alla finestra
13. “Si diventa così”
14. Fiammetta