Il lasciato di Pippo Oriani è composto principalmente da opere su carta e dipinti ad olio, e da un numero inferiore di sculture. Le quotazioni delle sue opere su carta generalmente vanno dai €200 a ben oltre i €2.000. La produzione scultorea di quest’artista è relativamente poco conosciuta, il che rende difficile stabilire valutazioni precise per queste opere. Per quanto riguarda i dipinti ad olio, le valutazioni vanno mediamente dai €500 a ben oltre i €5.000.

Pippo Oriani Quotazioni, Prezzi e Valore Opere

Analisi delle Quotazioni dell’Opera del Pittore Avanguardista Torinese Pippo Oriani

Pippo Oriani, un prolifico artista i cui pennelli hanno tracciato un percorso artistico affascinante che si è esteso per gran parte del XX secolo, merita di essere esplorato in profondità. Oriani ha intrapreso il suo viaggio artistico dopo aver abbandonato gli studi di architettura, dedicandosi completamente all’arte della pittura.

Il suo percorso artistico è stato permeato da influenze notevoli, in particolare dal futurismo, un movimento che ha profondamente modellato il suo lavoro. I suoi primi lavori, risalenti alla fine degli anni ’20, sono veramente affascinanti e altamente ricercati dagli appassionati d’arte. Queste opere, intrise dell’energia e della visione dinamica del Futurismo, sono testimonianza del suo talento e della sua adesione a questa avanguardia. Tuttavia, queste opere sono diventate estremamente rare nel corso degli anni, il che aggiunge un’aura di desiderabilità a ciascuna di esse.

Nel periodo successivo alla Seconda Guerra Mondiale, Oriani ha continuato a creare, mantenendo costanti le tematiche che caratterizzavano il suo lavoro. Queste opere, sebbene meno rare e talvolta meno innovative dal punto di vista artistico rispetto ai suoi lavori futuristi precoci, sono anch’esse preziose. Tuttavia, in termini di valutazione, tendono a riflettere prezzi di mercato inferiori, data la loro maggiore disponibilità.

Per valutare accuratamente una qualsiasi opera di Pippo Oriani, è necessario esaminare attentamente diversi fattori. La datazione è fondamentale per comprendere il contesto e l’evoluzione del suo lavoro nel corso degli anni. La qualità artistica, le dimensioni e la tecnica utilizzata sono elementi importanti che influenzano il valore di un’opera d’arte. Inoltre, la storia dell’opera, comprese informazioni sulla provenienza, le pubblicazioni relative e le esposizioni in cui è stata presentata, possono aggiungere profondità e significato alla sua valutazione.

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Pippo Oriani Vendita ed Acquisto

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Pippo Oriani in Vendita

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Biografia di Pippo Oriani Pittore

Pippo Oriani nacque a Torino il 25 giugno del 1909. I primi passi nel mondo dell’arte lo videro immergersi negli studi di architettura, una disciplina che inizialmente sembrava essere la sua strada. Tuttavia, la sua passione per la pittura si rivelò in modo inequivocabile, portandolo ad abbandonare gli studi architettonici per perseguire una carriera dedicata interamente alle arti visive. Questa decisione avrebbe segnato l’inizio di una lunga e fruttuosa carriera artistica.

Nel 1927, Pippo Oriani ebbe la fortuna di entrare in contatto con alcuni dei più influenti artisti del suo tempo, tra cui Fillia e, successivamente, figure di spicco come Rosso, Diulgheroff, Alimandi e Costa. Questi incontri lo immergono nell’effervescente scena artistica dell’epoca, consentendogli di assimilare una vasta gamma di influenze artistiche. La sua presenza al Caffè Nazionale di Torino lo mise in contatto con un’ampia varietà di artisti, compresi sia i futuristi che i membri del gruppo dei sei, aprendo ulteriormente le porte alla sua crescita artistica.

Nel 1929 partecipa all’Exposition des peintres futuristes italiens a Parigi e a Trentatré futuristi, nel 1930 alla Mostra futurista architetto Sant’Elia e 23 pittori futuristi, nel 1931 alla Mostra futurista di aeropittura e di scenografia, allestita nella galleria Pesaro di Milano, e nel 1932 a quella dedicata a Enrico Prampolini et les aeropeintres italiens, alla galerie de la Renaissance di Parigi.

Gli anni successivi segnarono una crescita significativa nella carriera di Oriani. Nel 1929, ebbe l’opportunità di partecipare all’Exposition des peintres futuristes italiens a Parigi e alla mostra Trentatré futuristi. La sua dedizione e creatività trovarono espressione anche attraverso una serie di esposizioni di rilievo, tra cui la Mostra futurista architetto Sant’Elia nel 1930 e la Mostra futurista di aeropittura e scenografia del 1931 a Milano, presso la Galleria Pesaro. Nel 1932, Oriani fu incluso nella mostra dedicata a Enrico Prampolini et les aeropeintres italiani presso la Galerie de la Renaissance a Parigi.

Gli anni ’30 segnarono una fase di trasformazione per Oriani, con il suo trasferimento a Parigi. Questo nuovo contesto gli permise di entrare in contatto con importanti artisti come Gino Severini e altri membri della comunità “artisti italiani a Parigi”. Durante questo periodo, partecipò attivamente alle Biennali di Venezia, dal 1930 al 1938, consolidando ulteriormente la sua presenza nell’ambiente artistico internazionale. Nel 1933, esponeva a Cercle et Carré a Parigi e nel 1935 era presente nella mostra Les futuristes italiens presso la Galerie Barnheim Jeune, dimostrando così il suo impatto sulla scena artistica parigina.

L’arte di Oriani non si limitava alla pittura, ma abbracciava anche altri media, incluso il cinema. Tra il 1930 e il 1931, collaborò a Parigi alla realizzazione del film “Vitesse” insieme agli scrittori Cordero e Martina, che fu proiettato in diverse capitali europee, dimostrando la sua versatilità artistica.

Gli anni Trenta videro anche la collaborazione attiva di Oriani con varie pubblicazioni, tra cui “La Città Futurista,” “La Città Nuova,” e “Stile Futurista.” Inoltre, si dedicò all’arredamento e alla plastica murale, lavorando in stretta collaborazione con il gruppo futurista torinese e alcuni architetti razionalisti dell’epoca, consolidando il suo status di artista versatile e innovatore.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, negli anni ’50 e ’60, la produzione artistica di Oriani conobbe una rinascita significativa, evidenziando il suo costante impegno e il suo desiderio di innovare nell’arte. Pippo Oriani morì nel 1972.

Nel 1966, fondarono la Fondation Oriani in Belgio, un’istituzione dedicata alla diffusione dell’opera di Oriani e alla cura di un archivio e di un catalogo generale dedicato al Maestro. Questa fondazione è stata successivamente estesa anche in Canada nel 2009.