I Esposizione internazionale d’arte Venezia (1895)
L’Esposizione Internazionale d’Arte Venezia, conosciuta semplicemente come la Biennale d’Arte di Venezia, è senza dubbio una delle manifestazioni più rilevanti e prestigiose dell’arte contemporanea a livello mondiale. Organizzata dalla Fondazione Biennale di Venezia, questo evento straordinario si svolge ogni due anni, attirando l’attenzione di artisti, appassionati d’arte e critici da tutto il mondo. Tuttavia, questa straordinaria esposizione d’arte contemporanea non è solo un evento del presente; è una tradizione radicata nel tempo, che trae le sue origini da un’idea audace e visionaria nata alla fine del XIX secolo.
Tutto ebbe inizio nel lontano 1890, quando alcune delle personalità più influenti dell’epoca, tra cui il sindaco di Venezia di allora, il signor Riccardo Selvatico, si riunirono per condividere una visione straordinaria. L’idea era quella di creare una manifestazione d’arte che avrebbe messo in luce il meglio dell’arte contemporanea, invitando artisti da tutto il mondo a condividere le proprie visioni e talenti. Questa visione si concretizzò con la prima Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia.
È nel 1895 che il sogno di questi pionieri divenne una realtà straordinaria. La prima Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia fu inaugurata il 22 aprile di quell’anno e rimase aperta al pubblico fino al 22 ottobre. La figura di spicco alla guida di questa impresa audace era il sindaco Riccardo Selvatico, il quale incanalò la sua passione e dedizione per l’arte nell’organizzazione di questa manifestazione. La Biennale di Venezia nacque così, con un’ambizione senza precedenti e un’apertura al mondo artistico che non aveva eguali.
Nella sua prima edizione, la Biennale si affermò immediatamente come una delle rassegne d’arte più prestigiose in Europa e nel mondo. Artisti di fama mondiale accettarono l’invito a partecipare, contribuendo a creare un evento che ben presto divenne un faro per l’arte contemporanea. L’Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia aveva dato inizio a una tradizione che avrebbe influenzato il mondo dell’arte e della cultura in modo permanente.
Oggi, la Biennale di Venezia è molto di più di un semplice evento artistico. È diventata un’istituzione, un pilastro dell’arte contemporanea che continua a sfidare le convenzioni, a ispirare l’innovazione e a celebrare la diversità delle espressioni artistiche. È un punto di riferimento per gli artisti emergenti e affermati, un luogo di scoperta per gli appassionati d’arte e un’occasione per celebrare l’arte in tutte le sue forme.
Storia della Prima Esposizione internazionale di Venezia (La Nascita della Biennale)
Questa è la storia della nascita della I Esposizione internazionale d’arte Venezia (1895).
Nella primavera del 1893, l’Italia era in festa, preparandosi con grande entusiasmo a celebrare il venticinquesimo anniversario delle nozze dei suoi Sovrani. In un’atmosfera di gioia e patriottismo, la città di Venezia decise di partecipare a questa celebrazione in modo straordinario. Nel corso di una riunione del Comune tenutasi il 19 aprile 1894, fu presa la decisione di aprire una Mostra d’Arte internazionale ogni due anni, destinando premi e proventi a istituzioni di beneficenza locali.
Il Consiglio provinciale e la Cassa di Risparmio si unirono generosamente all’iniziativa, offrendo ciascuno un premio di cinquemila lire per la prima Mostra. Per gestire questa iniziativa, fu costituita una Commissione consultiva composta da membri del Comune di Venezia e dagli artisti veneziani. La Commissione aveva il compito di definire le norme per le future Esposizioni e propose che queste andassero oltre i confini dell’arte italiana, trasformandosi in una Mostra internazionale.
La Commissione aveva una visione ambiziosa: desiderava attirare l’attenzione del pubblico grazie alla partecipazione di illustri artisti stranieri. Voleva offrire a coloro che non potevano intraprendere lunghi viaggi l’opportunità di conoscere e confrontare diverse tendenze estetiche. Inoltre, sperava che la mostra avrebbe arricchito il patrimonio intellettuale dei giovani artisti locali, ispirandoli a concepire opere più ampie e audaci.
Per garantire l’elevata qualità dell’esposizione, la Commissione propose di limitare il numero di opere accettate mediante un sistema di inviti. Solo le opere ritenute meritevoli da una giuria autorevole avrebbero avuto il privilegio di partecipare.
Il Sindaco di Venezia, che era anche il presidente della Commissione, iniziò a contattare personalmente i più eminenti artisti stranieri e chiese loro di partecipare o di patrocinare l’evento. Le risposte furono entusiastiche e numerose, dimostrando il profondo affetto che l’arte e la bellezza di Venezia suscitavano in artisti di tutto il mondo.
Il Consiglio cittadino, durante la riunione del 30 marzo 1894, approvò integralmente le proposte della Commissione consultiva. Poco dopo, iniziarono i lavori per la costruzione del nuovo edificio che avrebbe ospitato l’esposizione. Nonostante le sfide di un inverno rigido e prolungato, i lavori procedettero con grande determinazione.
Finalmente, il 30 maggio 1895, Venezia festeggiò l’inaugurazione della sua Prima Esposizione Internazionale, con la speranza che questa avrebbe ispirato gli artisti a creare opere sempre più straordinarie. La città credeva fermamente che la bellezza e la poesia dei suoi monumenti storici, unita alle nuove creazioni artistiche, avrebbero contribuito a unire i popoli in un legame di fraternità spirituale. Venezia aveva compiuto un grande sforzo, ma l’idea di celebrare l’arte e la bellezza aveva reso il sacrificio ampiamente valido.
Carattere e Durata della Prima Esposizione internazionale d’arte di Venezia (1895)
La città di Venezia, nell’anno 1895, annunciava con orgoglio la sua prima Esposizione internazionale d’arte Venezia, un evento destinato a ripetersi ogni due anni. Questa Esposizione aveva l’obiettivo di offrire al pubblico una selezione misurata di opere d’arte originali ed eccelse, tra cui pitture, sculture, acqueforti e disegni. Molti tra gli artisti più celebri d’Europa furono personalmente invitati a partecipare, e le loro opere furono esentate dall’esame della Giuria d’accettazione.
Gli artisti che non ricevettero un invito avevano la possibilità di inviare le proprie opere, ma la Giuria ne selezionava non più di 200 in base al loro merito. In uno spirito di parità, gli artisti veneziani, veneti o italiani residenti a Venezia non ricevettero inviti speciali e furono sottoposti allo stesso processo di selezione. Ogni artista aveva il diritto di esporre al massimo due opere, con rare eccezioni che potevano essere autorizzate dal Comitato ordinatore. Era inoltre vietata l’esposizione di opere precedentemente presentate in mostre italiane. L’Esposizione fu aperta al pubblico dal 22 aprile al 22 ottobre, garantendo ampio spazio e tempo per l’ammirazione delle opere d’arte.
Montepremi
Per questa prima Esposizione, furono assegnati significativi premi internazionali da diverse istituzioni. Il Comune di Venezia offrì un premio di 10.000 lire, il Governo concesse 5.000 lire, la Provincia stanziò anch’essa 5.000 lire, mentre la Cassa di Risparmio contribuì con un altro premio di 5.000 lire. Successivamente, furono introdotti altri quattro premi: le Città del Veneto concessero un premio di 5.000 lire, promosso dal Municipio di Padova e a carattere nazionale. Il Principe Giovanelli elargì un premio di 5.000 lire, specificamente destinato agli artisti veneziani.
Il Comune di Murano offrì un premio internazionale di 2.500 lire, e infine, la Lega fra gli insegnanti stanziò un altro premio di 2.500 lire, anch’esso rivolto agli artisti veneziani. Inoltre, si stava costituendo un nuovo premio da parte dei Comuni della Provincia di Venezia, di cui non era ancora nota né l’entità né la destinazione. Questa generosa dotazione di premi testimoniava l’entusiasmo e l’impegno con cui Venezia si preparava a celebrare la sua prima Esposizione internazionale d’arte.
Artisti della I Esposizione internazionale d’arte Venezia
La varietà e la bellezza dell’Esposizione internazionale d’arte Venezia del 1895 si svelarono attraverso una distinzione chiara e significativa: da un lato, vi erano le categorie di Pitture, Acqueforti e Disegni, mentre dall’altro brillavano le maestose Sculture, ciascuna categoria attirando artisti di fama internazionale, ciascuno con la sua unica visione e abilità.
Nella categoria delle Pitture, Acqueforti e Disegni, Venezia riuscì a catturare l’attenzione di una selezione eccezionale di artisti di tutto il mondo. Artisti di fama consolidata, rinomati per le loro creazioni iconiche e il loro contributo all’arte, risposero all’invito con entusiasmo. Opere che esprimevano una vasta gamma di stili, emozioni e punti di vista trovarono casa nella Mostra.
Le opere degli artisti invitati furono esentate dall’esame della Giuria d’accettazione, un omaggio al loro prestigio e al loro impegno artistico. Tuttavia, l’opportunità di partecipare non fu limitata agli artisti più celebri; coloro che non ricevettero un invito avevano la possibilità di sottoporre le loro creazioni al giudizio della Giuria, che avrebbe selezionato un numero limitato di opere, garantendo che solo le opere più meritevoli avessero il privilegio di essere esposte.
Nel frattempo, nel meraviglioso mondo delle Sculture, l’Esposizione offriva una rara opportunità di celebrare il genio di scultori di fama internazionale. Questi maestri della tridimensionalità portarono alla luce forme espressive uniche, creando opere che sfidavano la percezione e la comprensione. Ogni scultore portava con sé una ricchezza di esperienza e una diversità di materiali, plasmando la pietra, il bronzo e altri elementi in opere di straordinaria bellezza e profondità emotiva. Le sculture esposte a Venezia rappresentavano un vero e proprio spettacolo artistico, un tributo all’abilità e all’ingegno di coloro che le avevano create.
In questa sinfonia di arte, pittura, disegno, acqueforti e scultura, Venezia divenne il palcoscenico di una celebrazione artistica senza pari, una dimostrazione dell’eclettismo e della diversità dell’arte mondiale. L’Esposizione del 1895 fece emergere l’essenza dell’arte, dimostrando come l’ispirazione e la creatività potessero unire artisti da tutto il mondo, creando un’esperienza artistica unica e memorabile.
PITTURE ACQUEFORTI E DISEGNI
- Avanzi Vittorio
- Belloni Giorgio
- Bezzi Bartolomeo
- Bianchi Mosè
- Blaas de Eugenio
- Boldini Giovanni
- Borsa Emilio
- Bortoluzzi Millo
- Brancaccio Carlo
- Brass Italico
- Cabianca Vincenzo
- Calderini Marco
- Campriani Alceste
- Caprile Vincenzo
- Carcano Filippo
- Cargnel Vettore
- Carozzi Giuseppe
- Carpanetto Giovanni
- Casciaro Giuseppe
- Cavalleri Vittorio
- Ciardi Guglielmo
- Cima Luigi
- Coleman Enrico
- Corelli Augusto
- Costa Nino
- Dalbono Eduardo
- Dell’Acqua Cesare
- Delleani Lorenzo
- Dell’Orto Uberto
- Esposito Gaetano
- Fattori Giovanni
- Ferrari Giuseppe
- Filosa Giovanni
- Follini Carlo
- Fragiacomo Pietro
- Giannetti Raffaele
- Gioli Francesco
- Gioli Luigi
- Giuliano Bartolomeo
- Gola Emilio
- Grosso Giacomo
- Grubicy De Dragon
- Laurenti Cesare
- Lojacono Francesco
- Mancini Antonio
- Mariani Pompeo
- Marius pictor
- Mentessi Giuseppe
- Michetti Francesco Paolo
- Milesi Alessandro
- Morbelli Angelo
- Morelli Domenico
- Muzzioli Giovanni
- Netti Francesco
- Paletta Pietro
- Pasini Alberto
- Pellizza Giuseppe
- Prati Eugenio
- Previati Gaetano
- Rossi Luigi
- Rotta Silvio
- Saccaggi Cesare
- Sanctis de Giuseppe
- Sartorelli Francesco
- Sartorio Giulio Aristide
- Segantini Giovanni
- Tafuri Raffaele
- Tallone Cesare
- Tito Ettore
- Tommasi Adolfo
- Vannutelli Scipione
SCULTURE:
- Bazzaro Ernesto
- Benliure Mariano
- Bistolfi Leonardo
- Bortotti Girolamo
- Bottasso Urbano
- Canonica Pietro
- Carminati Antonio
- Civiletti Benedetto
- Giudici Primo
- Jerace Francesco
- Jerace Vincenzo
- Lorenzetti Carlo
- Marini Luigi
- Marsili Emilio
- Nono Urbano
- Ramazzotti Serafino
- Trentacoste Domenico
- Troubtekzoy Paolo
- Ugo Antonio
- Ximenes Ettore
Artisti Vincitori dei Relativi Premi
Nel contesto della prima Esposizione Internazionale d’Arte Venezia, un evento straordinario che avrebbe posto le basi per una tradizione artistica di fama mondiale, fu istituita una serie di premi per onorare il talento e la creatività di artisti eccezionali. Questi riconoscimenti rappresentavano l’apice dell’eccellenza artistica e sono un segno tangibile dell’impegno e della dedizione degli artisti coinvolti. Ecco i vincitori di quei prestigiosi premi:
Francesco Paolo Michetti fu insignito del prestigioso premio di 10.000 lire, offerto dal Governo, per la sua straordinaria opera “La figlia di Jorio,” un capolavoro dipinto ad olio che catturava l’essenza di un momento emozionante.
Giovanni Segantini, con la sua maestria nell’arte della pittura, ricevette 5.000 lire dalla Provincia di Venezia in riconoscimento del suo dipinto “Ritorno al paese natio,” un’opera che comunicava una profonda connessione con la terra natia attraverso pennellate emozionanti.
Max Liebermann, con il suo straordinario ritratto “Ritratto di Gerhard Hauptmann,” si aggiudicò un premio di 5.000 lire, gentilmente offerto dalla Cassa di Risparmio di Venezia. Quest’opera raffigurava il noto drammaturgo e pittore Gerhard Hauptmann in un ritratto che trasmetteva la sua essenza e personalità.
Julius Paulsen, con il suo dipinto “Le modelle aspettano,” ricevette anch’esso un premio di 5.000 lire, stavolta dal Comune di Murano. L’opera rappresentava un momento di attesa e anticipazione tra le modelle, catturato con abilità ed eleganza.
James Abbott McNeill Whistler, il celebre pittore americano, fu riconosciuto con un premio di 2.500 lire dalle Città del Veneto (o Comuni del Veneto) per la sua opera “Giovinetta bianca,” un ritratto intriso di delicatezza ed eleganza.
Domenico Trentacoste realizzò una statua straordinaria intitolata “Derelitta” e ricevette un premio di 5.000 lire dal Principe Giovanelli. La sua opera evocava emozioni profonde e rifletteva la maestria dell’artista nella scultura.
Silvio Giulio Rotta, con il suo quadro “Morocomio,” ottenne un premio di 5.000 lire dalla Lega fra gli insegnanti di Venezia. L’opera rifletteva la profondità emotiva dell’artista e la sua capacità di comunicare attraverso la pittura.
Pietro Fragiacomo, con il suo dipinto “Tristezza,” ricevette un premio di 2.500 lire dai Comuni della Provincia di Venezia. Il suo paesaggio dipinto con maestria catturava l’essenza della tristezza e della malinconia.
Giovanni Boldini fu onorato con un premio di 5.000 lire grazie al Premio di incoraggiamento istituito dal pittore inglese William Michael Rossetti per il suo ritratto straordinario intitolato “Ritratto della propria madre.”
Inoltre, Vittore Antonio Cargnel ricevette 400 lire da Barone Raimondo Franchetti per il suo potente dipinto “Averte faciam tuam e peccatis meis,” mentre Ettore Tito fu premiato con 1.500 lire e Cesare Laurenti con 1.000 lire per le loro opere rispettivamente intitolate “La processione” e “La parabola.” Alessandro Milesi ottenne un premio di 500 lire per “Fabbricatori di penitenze.”
Infine, un premio popolare offerto dalla Presidenza dell’Esposizione fu assegnato a Giacomo Grosso per il suo quadro “Supremo convegno.”
Questi premi non solo riconoscevano il talento e l’impegno straordinari degli artisti, ma contribuivano anche a consolidare l’importanza della prima Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia come un evento di portata eccezionale nell’ambito dell’arte contemporanea. Gli artisti premiati avevano contribuito in modo significativo a questa celebrazione dell’arte, portando la loro creatività e visione uniche a un pubblico internazionale affamato di bellezza e innovazione.