Tra le opere di Domenico Belli più comuni presenti sul mercato ci sono quelle realizzate su carta, utilizzando tecniche come tempere, acquerelli e pastelli, oltre a dipinti ad olio su tela, tutti caratterizzati da un chiaro influsso futurista.

Le opere su carta spaziano in valore da circa €300 a €3.000, con notevoli variazioni basate sulla datazione e sulla qualità dell’opera stessa. Le prime opere futuriste, spesso considerate più rare e preziose, tendono a essere valutate in modo più elevato. Queste quotazioni rappresentano solo una stima indicativa, poiché il valore reale di un’opera dipenderà da una serie di fattori specifici.

In generale, le quotazioni di Domenico Belli per i dipinti ad olio oscillano tra €500 e oltre €4.000. Tuttavia, le sue opere più ricercate, che includono i quadri futuristi e quelli dedicati all’aeropittura degli anni ’30, possono superare di gran lunga questi valori. Questi dipinti, caratterizzati dalla loro audacia e innovazione, sono particolarmente ricercati dai collezionisti e dagli investitori d’arte.

Va tenuto presente che le valutazioni delle opere d’arte possono variare notevolmente in base a molteplici fattori, tra cui la dimensione dell’opera, la sua provenienza, il suo stato di conservazione e la sua storia. La rarità dell’opera e l’interesse storico o culturale che essa suscita possono influire in modo significativo sul suo valore sul mercato.

Pertanto, per ottenere una valutazione accurata e affidabile di un’opera d’arte di Domenico Belli, è fondamentale consultare un nostro esperto d’arte. I nostri professionisti saranno in grado di valutare l’opera in modo approfondito e fornire una stima basata su una serie di fattori oggettivi.

Domenico Belli Studio Dei Prezzi delle sue Opere

Domenico Belli è stato un pittore futurista il cui contributo all’arte del XX secolo è stato notevole, particolarmente riconosciuto all’interno del contesto del secondo futurismo romano e dell’aeropittura. La sua carriera artistica, che si è estesa per oltre cinquant’anni, ha lasciato un’impronta indelebile nell’ambito dell’arte contemporanea.

Il percorso artistico di Domenico Belli ha avuto inizio alla fine degli anni ’20, un periodo di fervente innovazione artistica in Italia. È in questo periodo che ha fatto il suo ingresso nel mondo dell’arte futurista, una corrente che si distingueva per la sua esaltazione della modernità, della velocità e della tecnologia.

Il suo apprendistato all’interno dello studio di Giacomo Balla è stato un punto di svolta, in quanto ha ricevuto l’influenza diretta di uno dei pionieri del futurismo italiano. Questo periodo iniziale di formazione è stato fondamentale per lo sviluppo della sua estetica futurista, che avrebbe caratterizzato gran parte della sua produzione artistica successiva.

L’opera di Domenico Belli è stata caratterizzata da una vasta produzione artistica che si è estesa per gran parte della sua vita. La sua dedizione all’estetica futurista e la sua abilità nell’esplorare e reinterpretare i principi del movimento sono chiaramente evidenti nelle sue opere. I suoi dipinti e le sue opere su carta sono impregnati di dinamismo, lirismo e una prospettiva audace che ha catturato l’essenza del futurismo.

Le opere di Domenico Belli sono principalmente rivolte a un pubblico di appassionati dell’avanguardia futurista. Questi collezionisti e amanti dell’arte apprezzano l’innovazione e la sperimentazione che caratterizzano il movimento futurista, e le sue opere incarnano perfettamente queste qualità.

Sebbene i valori di mercato delle sue opere possano non raggiungere le cifre stratosferiche di alcuni dei grandi maestri dell’arte futurista, ciò riflette in gran parte il posizionamento di Domenico Belli come un artista di secondo piano all’interno del secondo futurismo. Tuttavia, ciò non sminuisce in alcun modo il valore intrinseco delle sue creazioni, che continuano a essere apprezzate per la loro autenticità e originalità.

In particolare, le prime opere futuriste e quelle dedicate all’aeropittura, che spaziano dagli anni ’30 agli anni ’40, possono essere oggetto di una maggiore quotazione sul mercato dell’arte. Questo è dovuto alla loro rarità e all’originalità di queste opere, che rappresentano il periodo di maggiore innovazione e sperimentazione nella carriera di Belli.

Questi dipinti sono spesso ricercati dai collezionisti in cerca di opere d’arte che catturino l’anima del movimento futurista in modo autentico. Le opere successive, sebbene possano essere meno quotate rispetto a quelle dei suoi anni d’oro, conservano comunque il loro valore artistico e storico. Rappresentano una sorta di consolidamento dell’estetica futurista di Domenico Belli e offrono una prospettiva unica sulla sua evoluzione artistica nel corso degli anni.

Domenico Belli Valutazione Rapida e Gratuita

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È importante sottolineare che la valutazione di un’opera d’arte richiede una conoscenza approfondita e una competenza specifica nel campo dell’arte. Questo è particolarmente rilevante quando si tratta di opere di Domenico Belli, che ha prodotto una vasta gamma di opere futuriste lungo tutta la sua carriera artistica. È noto che i valori delle sue prime opere sono nettamente superiori rispetto a quelle realizzate più tardi nella sua carriera.

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Domenico Belli Acquisto e Vendita

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I nostri esperti dell’avanguardia futurista e, in particolare, del “Gruppo Futurista Romano” sono costantemente aggiornati sui prezzi di mercato delle opere di Domenico Belli. Questo ci consente di offrire una trattativa equa e competitiva, vantaggiosa sia per te come venditore che per noi come acquirenti.

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Domenico Belli in Vendita

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Biografia di Domenico Belli Pittore Futurista

Domenico Belli, nato nel 1909 ad Anzio, una pittoresca cittadina nei pressi di Roma, è stato un artista che ha lasciato un’impronta significativa nel mondo dell’arte attraverso il suo coinvolgimento con il movimento futurista italiano. La sua vita e carriera artistica sono intrise di innovazione, fervore creativo e una profonda connessione con i principi futuristi.

La giovinezza di Domenico Belli è stata plasmata dalla vivace atmosfera culturale dell’Italia del primo Novecento. Cresciuto a Lavinio, una località costiera nei dintorni di Roma, ha avuto l’opportunità di entrare in contatto con le avanguardie artistiche emergenti. Tuttavia, il momento decisivo nella sua vita artistica è arrivato quando ha fatto la conoscenza del celebre pittore futurista Giacomo Balla. È stato proprio grazie all’incontro con Balla che l’artista è stato spinto ad abbracciare il futurismo.

Nel 1929, all’interno dello studio di Giacomo Balla, Domenico Belli inizia il suo viaggio nel mondo del futurismo. Questo movimento, noto per la sua esaltazione della modernità, della velocità e della tecnologia, è stato una fonte di ispirazione per molti artisti dell’epoca. Il pittore romano ha rapidamente abbracciato questi ideali futuristi e ha iniziato a esplorare il potenziale delle nuove forme artistiche e delle espressioni creative.

Nel 1931, Domenico Belli è stato uno dei membri fondatori del Blocco Futursimultanisti insieme ad altri artisti come Augusto Favalli, Bruno Tano, Alfredo Innocenzi, Gianni Innocenzi e Gianni Tomasetti. Questo gruppo ha giocato un ruolo significativo nella promozione del futurismo e ha contribuito a dar vita a un nuovo movimento artistico noto come il “Gruppo Futurista Romano”, sotto la guida e il sostegno entusiasta di Filippo Tommaso Marinetti, il famoso poeta e teorico del futurismo.

Il Gruppo Futurista Romano ha iniziato a organizzare esposizioni e eventi per diffondere l’arte futurista a Roma e oltre. La loro prima esposizione è stata una pietra miliare, in quanto ha attirato l’attenzione su questa nuova corrente artistica. Questi artisti futuristi hanno cercato di sfidare le convenzioni artistiche tradizionali, promuovendo l’innovazione e la sperimentazione nelle arti visive.

Un momento significativo nella carriera di Domenico Belli è stata la sua partecipazione alla XVII Biennale di Venezia nel 1930. Questa esposizione ha rappresentato una vetrina importante per l’arte futurista, consentendo agli artisti di mostrare al mondo le loro opere rivoluzionarie. La Biennale di Venezia è stata seguita da altre esposizioni cruciali, tra cui la Mostra futurista di aeropittura e scenografia presso la Galleria Pesaro a Milano e la Prima mostra internazionale d’arte coloniale a Roma nel 1931. Questi eventi hanno ulteriormente consolidato la posizione di Belli come un artista futurista di rilievo.

Un tributo significativo alla memoria del celebre pittore futurista Umberto Boccioni è stato reso attraverso l’Omaggio futurista all’artista presso la Galleria Pesaro a Milano nel 1933. Questa esposizione è stata un’opportunità per Domenico Belli e gli altri artisti futuristi di onorare e celebrare l’eredità di uno dei primi artisti futuristi, che aveva svolto un ruolo chiave nella definizione delle teorie e delle estetiche dell’avanguardia.

Il 1934 è stato un anno di cambiamenti significativi per Domenico Belli. Ha iniziato a lavorare come scenografo al Teatro delle arti di Roma, che era diretto da Anton Giulio Bragaglia. In questa veste, ha contribuito alla creazione di scenografie per una serie di produzioni teatrali, sia italiane che straniere. Il suo lavoro come scenografo gli ha permesso di esplorare ulteriormente l’arte visiva in un contesto tridimensionale e dinamico.

Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, Domenico Belli ha ampliato il suo campo di attività. Oltre al suo coinvolgimento nella pubblicità e nell’allestimento di mostre, ha continuato a coltivare la sua attività pittorica. Questo periodo ha segnato una fase di transizione nella sua carriera, in cui ha cercato di bilanciare il suo interesse per le nuove sfide artistiche con una crescente esigenza di espressione personale.

Nel 1969, Domenico Belli ha aderito al manifesto “Futurismo Oggi” e ha partecipato a numerose mostre collettive organizzate dal gruppo associato a questa rivista. Questo impegno ha rappresentato un ritorno alle radici futuriste e una conferma del suo impegno costante per gli ideali futuristi. Gli anni successivi lo hanno visto impegnarsi in una serie di mostre ed esposizioni personali che hanno contribuito a diffondere il suo lavoro.

Muore a Lavinio nel 1983.

Domenico Belli Opere

Non sono conosciute molte opere di Domenico Belli, ma le opere che ha creato durante la sua carriera coprono un ampio arco temporale, spaziando dalla fine degli anni ’20 fino agli anni ’80. La sua produzione è prevalentemente composta da bozzetti e dipinti futuristi.

Ecco alcune delle sue opere conosciute e loro rispettive datazioni:

1. Il trasvolatore (1930 c.)
2. Record di altezza (1931)
3. Desiderio dello Zenit (1932)
4. Volo introspettivo (1934)
5. Fiera di Tripoli (1935)
6. Polimaterico B (1935)
7. Spinnakers nel vento (1978)
8. Il timone perduto