Nel mercato dell’arte, è possibile trovare diverse tipologie di opere dell’artista Francesco Menzio, ognuna con il proprio valore e appeal. Le tre principali categorie di opere del pittore sono le litografie, le opere su carta e i dipinti ad olio su tela. È importante notare che le quotazioni medie delle opere di Francesco Menzio hanno registrato un declino negli ultimi anni, con un trend negativo che ha interessato gran parte della pittura figurativa del Novecento, soprattutto dal 2000 in poi.

Le litografie di Francesco Menzio sono opere grafiche accessibili, con valori medi che variano generalmente tra €50 e €300. Queste rappresentano una buona opzione per i collezionisti o gli amanti dell’arte che desiderano possedere una parte del suo lavoro senza dover investire cifre elevate.

Le opere su carta, che includono disegni e bozzetti, hanno un valore medio che oscilla tra €300 e €2.500. Queste opere possono offrire uno sguardo più intimo sul processo creativo dell’artista e sono apprezzate sia per il loro valore artistico che per la loro accessibilità finanziaria.

I dipinti ad olio su tela sono le opere con valori più elevati del pittore. In generale, le quotazioni di Francesco Menzio per i quadri vanno da €1.000 a oltre €5.000. Questi dipinti rappresentano il nucleo dell’opera dell’artista e sono particolarmente ricercati dai collezionisti. I suoi quadri più apprezzati sono quelli realizzati tra le due guerre, in particolare degli anni ’30, spesso raffiguranti ritratti.

Un dato interessante è il record di vendita personale di Francesco Menzio, che ammonta a circa €26.800. Questo prezzo è stato raggiunto per un ritratto di donna datato al 1930, misurante 86 x 69 cm, realizzato in uno stile tipicamente novecentesco. Questa vendita si è verificata nel 1999 e testimonia l’apprezzamento del mercato per le opere di alta qualità di Menzio.

Tuttavia, è importante sottolineare che le stime di valore descritte sono indicative e possono variare notevolmente in base a diversi fattori, tra cui le dimensioni, lo stato di conservazione, la provenienza e l’importanza dell’opera. È consigliabile consultare un nostro esperto per ottenere una valutazione accurata di qualsiasi opera d’arte di Francesco Menzio.

Francesco Menzio Studio dei Prezzi (Valori di mercato) delle sue Opere

Francesco Menzio, il cui contributo all’arte figurativa spazia tra le due guerre, è stato un pittore di notevole rilievo, celebre soprattutto per la sua appartenenza al gruppo dei “Sei pittori di Torino”. Il suo stile artistico è stato caratterizzato dall’uso di tonalità pastello e campiture uniformi di colore, che richiamano le influenze di pittori illustri come Felice Casorati, le avanguardie francesi e Amedeo Modigliani. Questa straordinaria fusione di influenze si riflette chiaramente nelle sue opere, creando una narrazione visiva unica che cattura l’immaginazione dell’osservatore.

Il corpo delle sue opere ad olio è estremamente ampio, con molte di esse che hanno fatto la loro comparsa sul mercato delle aste nel corso degli anni. L’entusiasmo del mercato d’arte ha raggiunto l’apice tra la fine degli anni ’90 e l’inizio del 2000, con i lavori di Menzio che erano particolarmente ricercati da collezionisti e appassionati. Tuttavia, come molte opere di pittura figurativa del Novecento, anche le sue quotazioni  hanno subito un calo successivo a questo periodo di fervore.

Tra le opere dell’artista, sono i ritratti degli anni ’20 e ’30 ad essere particolarmente ricercati, grazie alla loro capacità di catturare l’anima e l’individualità dei soggetti rappresentati. Francesco Menzio ha spaziato in una varietà di temi artistici, tra cui paesaggi urbani, nudi e nature morte, il tutto con un’attenzione meticolosa ai dettagli e un’abilità tecnica sorprendente. Tali opere, realizzate durante gli stessi periodi, continuano ad essere oggetto di apprezzamento da parte del pubblico.

È importante notare che le opere datate in epoche successive potrebbero non godere degli stessi valori di mercato dei suoi lavori più acclamati, sebbene la qualità intrinseca dell’opera rimanga il principale indicatore del suo valore artistico.

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È importante sottolineare che il nostro team di esperti è costantemente aggiornato sulle tendenze di mercato, in particolare per la pittura figurativa del periodo tra le due guerre, con un focus particolare sul gruppo “Sei pittori di Torino“. Monitoriamo attentamente i risultati di vendita delle opere d’arte, in particolare quelle dell’artista Francesco Menzio, lungo tutta la sua carriera artistica.

La valutazione di un’opera d’arte è un processo complesso che richiede una conoscenza approfondita del mercato e dell’opera stessa. Le tendenze del mercato, soprattutto a partire dal 2000, hanno influito negativamente sul valore delle opere di Francesco Menzio. Pertanto, è fondamentale affidarsi a un esperto d’arte per determinare un valore di mercato accurato per le opere di questo artista.

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Il nostro team di esperti è costantemente aggiornato sui prezzi di mercato delle opere di Francesco Menzio, in particolare nella categoria della pittura figurativa del periodo tra le due guerre, con un focus speciale sul gruppo “Sei pittori di Torino”. Ci impegniamo a garantire che l’accordo di acquisto che raggiungeremo sia vantaggioso sia per te che per noi, rispecchiando i valori attuali sul mercato.

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Biografia di Francesco Menzio Pittore

Francesco Menzio, un notevole pittore italiano del Novecento, nacque a Tempio Pausania, in Sardegna, nel 1899. La sua famiglia era composta da cinque fratelli, ed era figlio di Pietro Angelo, un insegnante di liceo, e Augusta Pic, entrambi originari del Piemonte. La sua infanzia fu caratterizzata dai frequenti spostamenti dovuti al lavoro del padre, che iniziò a L’Aquila e continuò in altre località. Nel 1902, la madre di Francesco morì, lasciando una profonda impressione nella sua giovane vita.

Nel 1912, la famiglia si trasferì a Torino, dove il padre di Francesco si risposò. Fu in questo contesto che Francesco Menzio iniziò a sviluppare la sua passione per l’arte. Nel 1912, si iscrisse all’Accademia Albertina di Torino, ma la sua permanenza durò soltanto un anno. Tuttavia, questo breve periodo all’Accademia fu sufficiente per influenzare il suo percorso artistico.

Il giovane Menzio subì l’influenza artistica di Felice Casorati, ma ciò che lo distinse fu la sua capacità di sviluppare uno stile autonomo e personale. Dopo il suo breve periodo all’Accademia, cominciò a esporre le sue opere a Milano e Torino a partire dal 1921. Partecipò con regolarità a mostre artistiche a Torino e in tutto il Paese, guadagnando una crescente notorietà nel mondo dell’arte italiano.

Uno dei momenti significativi della sua carriera avvenne nel 1924, quando prese parte alla mostra dei “Venti artisti italiani” presso la Galleria Pesaro a Milano. Questo evento fu un trampolino di lancio per Francesco Menzio, e dal 1927 iniziò a esporre anche al di fuori dell’Italia, come alla “Mostra degli italiani” a Ginevra e Zurigo.

Il 1926 vide la sua affermazione, insieme ad altri artisti come Gigi Chessa, Nicola Galante e Carlo Levi, alla mostra delle Vedute di Torino. Questo fu un momento di distinzione per il giovane artista e segnò la sua crescita all’interno della scena artistica italiana.

Dall’anno 1928 in poi, Francesco Menzio superò gradualmente le influenze casoratiane. Un viaggio a Parigi nel 1928 gli fece scoprire nuovi ispiratori, tra cui Modigliani e i fauves, e portò alla sua piena maturità stilistica. In questo periodo, si dedicò a originali variazioni di scala nei soggetti delle sue opere, esplorando accordi cromatici e sfumature alla maniera dei fauves, influenzato da artisti come Modigliani e Matisse.

Nel 1929, Menzio aderì al Gruppo dei Sei, un’associazione di artisti tra cui figuravano Gigi Chessa, Nicola Galante, Jessie Boswell, Enrico Paulucci e Carlo Levi. Questa collaborazione fu significativa per la sua carriera, e partecipò a tutte le mostre del gruppo fino al 1930.

La maturità artistica di Francesco Menzio fu riconosciuta da Edoardo Persico, che presentò una personale dell’artista presso la Galleria Guglielmi di Torino nel 1929. Persico notò che il pittore era ormai completamente maturo e aperto a esperienze europee.

Tra il ’30 e il ’31,  si trasferì a Roma e partecipò alla Quadriennale di Roma, esponendo una sola opera. Nel contempo, con Carlo Levi ed Enrico Paolucci, fu presente alla Galleria di Roma di Bardi.

Nel 1938, Francesco Menzio espose a Roma in una personale presso la Galleria della Cometa. Sergio Solmi, che presentò l’artista, enfatizzò le “raffinate intonazioni di smalti grigi e azzurri” nelle sue opere, sottolineando il “raffinato cromatismo decorativo” e l’uso dell’astrazione del colore.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, a partire dal 1953, divenne un insegnante di pittura presso l’Accademia Albertina di Belle Arti a Torino, condividendo la sua vasta conoscenza e passione per l’arte con le nuove generazioni di artisti. Continuò a esporre regolarmente in tutte le più importanti manifestazioni artistiche fino alla sua morte, avvenuta il 28 novembre 1979 a Torino.

Francesco Menzio Opere

Come molti artisti figurativi del Novecento, Francesco Menzio si è concentrato su una varietà di temi nelle sue opere, tra cui nudi, nature morte, ritratti di donne e paesaggi urbani. Tuttavia, particolare importanza rivestono le sue opere realizzate durante gli anni ’20 e ’30, un periodo in cui fece parte del gruppo noto come “Sei pittori di Torino”.

Ecco alcuni dei suoi dipinti più conosciuti:

1. Natura morta (1922)
2. Lungo il fiume (1928)
3. Lo scialle verde (1929)
4. Ritratto di giovane (1929)
5. Nudino (1928/29)
6. Paesaggio, Monte dei Cappuccini (1929)
7. Ritratto di Erika (1930 c.)
8. Ritratto femminile (1930 c.)
9. Ragazza con vaso di fiori (1930 c.)
10. Ritratto di donna (1932)
11. Donna con cappellino (1933)
12. Fiori (1935)
13. Natura morta con testa (1937)
14. Interno di studio (1945)
15. Parco Michelotti (1945 c.)
16. Nudo disteso (1955)
17. Autoritratto (1956)
18. Paesaggio delle Langhe (1964)
19. La lettura
20. Vista sul Po a Torino
21. Autoritratto allo specchio

Francesco Menzio Firma