MARINO MARINI QUOTAZIONI
Marino Marini, celebre per le sue sculture, si distingue come uno degli artisti italiani con quotazioni più elevate nel panorama artistico. Il suo corpus artistico abbraccia una vastissima gamma di opere, includendo una prolificità nella produzione di grafica, studi e bozzetti su carta, sculture e dipinti. Esploriamo più approfonditamente le diverse sfaccettature del suo lavoro, non solo in termini di genere artistico, ma anche dal punto di vista del valore di mercato.
Grafiche e Bozzetti
La produzione grafica di Marino Marini, ricca e diversificata, si attesta su valori che variano significativamente, spaziando da €300 a oltre €2.000. Questo sottolinea la vastità delle sue esplorazioni visive e l’ampio appeal delle sue opere grafiche sul mercato dell’arte. Gli studi su carta, che includono disegni e bozzetti, presentano valori che oscillano tra €2.000 e oltre €10.000, testimonianza dell’attenzione e della cura che dedicava anche alle fasi preparatorie della sua creazione artistica.
Marino Marini Quadri Prezzi
I dipinti di Marino Marini, caratterizzati da una maestria pittorica distintiva, riflettono valori generalmente compresi tra €20.000 e oltre €250.000. Questa vasta gamma evidenzia la varietà stilistica e concettuale presente nel suo lavoro pittorico.
Sculture
Le sue sculture uniche, elemento chiave della sua produzione artistica, possono raggiungere valori notevoli. Le quotazioni di Marino Marino per le sculture partono da €20.000 e arrivano ad oltre €1.000.000. Tali valutazioni dipendono da diversi fattori, tra cui la rara unicità dell’opera e la sua importanza storica e concettuale.
Record di Vendita Personale
Il record personale di vendita di Marino Marini è stato stabilito nel 2007, quando una scultura in legno della serie “Cavalieri” del 1956, alta 216 cm, è stata venduta per circa €4.600.000. Questo record sottolinea la grande risonanza e l’alto valore attribuito alle opere chiave dell’artista sul mercato internazionale.
È importante notare che le stime fornite sono indicative e che una valutazione più precisa dovrebbe essere effettuata da esperti del settore. Vi invitiamo a contattarci per scoprire il valore specifico della tua opera d’arte, considerando l’importanza di avere un’analisi approfondita da parte di professionisti qualificati.
QUOTAZIONI MEDIE:€20.000 - €1.000.000
Marino Marini Valore Opere – Studio dei Prezzi
Marino Marini emerge come una figura artistica di straordinaria rilevanza nella prima metà del XX secolo, concentrando la sua espressione nel campo della scultura e distinguendosi tra gli artisti con forti richiami al primitivismo, con un particolare omaggio all’arte etrusca e all’arcaico. La sua carriera lunga e affascinante si è intrecciata con gli ambienti artistici più prestigiosi, portandolo a stabilire connessioni con alcuni tra i più importanti protagonisti del panorama artistico internazionale. Queste relazioni hanno contribuito a consolidare il suo nome a livello globale, sottolineando il suo status di artista di calibro internazionale.
Marino Marini, oltre a partecipare ad esposizioni e mostre di risonanza, ha avuto l’opportunità di stringere amicizie durature con altri grandi maestri del suo tempo. Queste interazioni non solo hanno arricchito il suo bagaglio artistico, ma hanno contribuito a plasmare il suo status nell’olimpo artistico internazionale. La sua presenza nelle cerchie artistiche più influenti del XX secolo ha alimentato la sua notorietà, conferendogli un posto di rilievo tra gli artisti italiani più quotati.
Il valore di mercato delle opere di Marino Marini si attesta ad altissimi livelli, rendendolo uno degli artisti italiani più prestigiosi con risultati di vendita che figurano tra i più elevati. La sua posizione privilegiata tra i 15 artisti italiani del XX secolo con il record di vendita personale più alto sottolinea l’influenza indelebile che ha lasciato nel mondo dell’arte.
Particolarmente richieste sono le sue sculture, con una menzione speciale per la serie “Cavalieri” realizzata negli anni ’50. Queste opere rappresentano il culmine della sua espressione artistica, catturando l’essenza del primitivismo e dell’arte etrusca con una maestria unica. La domanda elevata per queste sculture evidenzia la continua attrattiva e il fascino esercitato dalle opere di Marino Marini, testimoniando la loro rilevanza anche nell’attuale panorama artistico.
Marino Marini Valutazione Rapida e Gratuita
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È importante sottolineare che la valutazione di un’opera d’arte è un processo complesso che richiede l’intervento di esperti del settore. Nel caso specifico delle opere di Marino Marini, che possono raggiungere valori anche di milioni di euro, è essenziale affidarsi a professionisti competenti. I nostri esperti sono in grado di offrirti una valutazione coerente con i prezzi di mercato, considerando la carriera artistica completa di Marino Marini e i risultati di vendita delle sue opere lungo gli anni.
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Marino Marini Vendita ed Acquisto
Come Venderci un’Opera di Questo Artista
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Per iniziare il processo di valutazione, ti invitiamo a inviarci foto nitide del fronte dell’opera, del retro, della firma e le dimensioni. Eventuali informazioni rilevanti o dettagli sull’opera saranno utili per una valutazione accurata. Puoi contattarci tramite WhatsApp, e-mail o compilando il modulo di contatto disponibile in fondo alla pagina del nostro sito.
È importante sottolineare che le nostre trattative saranno in linea con i prezzi di mercato di Marino Marini, e i nostri esperti di primitivismo e dei grandi nomi del Novecento a livello internazionale sono costantemente aggiornati su tali valutazioni. L’obiettivo è garantire un accordo equo e vantaggioso per entrambe le parti coinvolte.
Siamo particolarmente interessati all’acquisto con pagamento immediato delle sculture della serie “Cavalieri”, le opere più quotate dell’artista. Tuttavia, accogliamo con favore qualsiasi opera di Marino Marini e siamo disponibili a valutarle singolarmente per comprenderne il valore, la qualità e il potenziale riscontro sul mercato.
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Marino Marini In Vendita
Se sei un collezionista interessato ad acquistare opere di Marino Marini, ti invitiamo a contattarci. Sarai inserito nella nostra newsletter, che inviamo mensilmente e che include le nuove aggiunte alla nostra collezione. Potrai anche pianificare una visita alla nostra sede per vedere di persona le opere disponibili, preferibilmente su appuntamento.
Inoltre, ti informiamo che nelle nostre recenti acquisizioni potrebbero essere presenti opere di altri artisti del XX secolo in Italia, nonché quadri e sculture di pittori dell’Ottocento e del XX secolo italiani o che hanno lavorato in Italia. Restiamo a tua disposizione per ogni ulteriore informazione o dettaglio.
Biografia di Marino Marini Scultore
Marino Marini, figura di spicco nel panorama artistico del XX secolo, nacque a Pistoia nel 1901, e il suo percorso artistico si sviluppò attraverso una serie di fasi e movimenti che ne definirono la carriera straordinaria. Il suo impegno nelle arti visive iniziò nel 1917 quando si iscrisse all’Accademia di Belle Arti a Firenze, seguendo i corsi di pittura tenuti da Galileo Chini e di scultura condotti da Domenico Trentacoste. Questi anni formativi alla prestigiosa accademia segnarono l’inizio di un percorso che avrebbe consolidato la sua posizione nel mondo dell’arte.
Nel corso degli anni ’20, Marino Marini si affermò sulla scena artistica italiana, partecipando nel 1928 alla mostra del gruppo “Novecento” a Milano, evento organizzato da Margherita Sarfatti. Questa esposizione fu cruciale per la sua visibilità nel contesto artistico italiano dell’epoca. Nel 1929, intraprese un viaggio a Parigi, dove ebbe l’opportunità di entrare in contatto con pittori italiani di rilievo come Filippo De Pisis, ma anche con figure internazionali di spicco come Braque e Picasso. Questa esperienza parigina influenzò notevolmente il suo sviluppo artistico.
Su consiglio di Mario Tozzi, Marini inviò nel 1929 la sua scultura in terracotta intitolata “Popolo” all’Esposition d’art italien moderne presso la galleria Bonaparte di Parigi, consolidando la sua presenza sulla scena artistica internazionale. Continuò a esporre con il gruppo “Novecento” in varie città europee, tra cui Milano nel 1929, Nizza nello stesso anno, Helsinki, Berna e Basilea nel 1930 e Stoccolma nel 1931.
Nel 1932 collaborò con Achille Funi per l’allestimento della sala C presso la Mostra del decennale, realizzando la statua “L’Italia armata”. I suoi legami con altri esponenti del mondo artistico dell’epoca sono documentati attraverso una serie di ritratti degli anni Trenta, inclusi quelli di Alberto Magnelli, Pompeo Borra, Achille Funi, Fausto Melotti e del critico Lamberto Vitali. Il 1932 rappresentò un altro momento significativo nella sua carriera con la sua prima personale a Milano.
Marino Marini aderì anche al Manifesto, pubblicato nel “L’Ambrosiano” nel 1934, firmato da un nutrito gruppo di artisti, tra cui Carlo Carrà, Achille Funi e Mario Sironi. Nel 1935, ottenne il primo premio per la scultura alla Quadriennale di Roma, sottolineando il riconoscimento ufficiale della sua maestria artistica. Questo periodo vide anche il suo matrimonio con Mercedes Pedrazzini, soprannominata affettuosamente Marina, una figura che sarebbe stata al suo fianco per tutta la vita, offrendogli sostegno emotivo e creativo.
Dopo aver preso il posto di Arturo Martini nella cattedra di scultura alla Scuola d’arte di Monza nel 1938 (che avrebbe successivamente lasciato nel 1940 per unirsi all’Accademia di Brera).
Durante la Seconda Guerra Mondiale, Marino Marini trovò rifugio in Svizzera, dove entrò in contatto con importanti artisti come Alberto Giacometti, contribuendo così alla sua crescita artistica e culturale. Espose in varie città svizzere come Basilea, Berna e Zurigo, mantenendo viva la sua presenza artistica anche in tempi difficili.
Dopo la fine della guerra, Marino Marini tornò a Milano, riaprendo il suo studio e riprendendo l’insegnamento a Brera. Nel 1948, la Biennale di Venezia gli dedicò una sala personale, sottolineando il suo ruolo di rilievo nell’ambito artistico dell’epoca. Fu in questo periodo che stabilì una profonda amicizia con Henry Moore, un’altra icona della scultura del XX secolo, un rapporto che influenzò reciprocamente le rispettive opere.
Negli anni ’60 e ’70, Marino Marini continuò a ricevere premi e riconoscimenti a livello internazionale, confermando la sua posizione di figura artistica di spicco del XX secolo. Durante questo periodo, interagì con molti degli artisti più importanti dell’epoca, contribuendo alla costruzione di un clima artistico globale.
Marino Marini morì a Viareggio nel 1980.
Marino Marini Stile e Caratteristiche delle Opere
Lo stile artistico di Marino Marini è caratterizzato da una fusione di influenze che spaziano dalla tradizione etrusca al richiamo al passato mitologico. Il suo legame culturale e affettivo con l’arte etrusca è evidente, soprattutto nella sua terracotta del periodo tardosettantesco intitolata “Il popolo”. Quest’opera, realizzata negli anni Venti, richiama la struttura compositiva dei sarcofaghi etruschi di Chiusi e Cerveteri. Tuttavia, non si limita a una sola radice culturale; il suo approccio artistico è una risposta al generale richiamo del passato e al fascino del mito.
Un elemento significativo nel suo repertorio artistico sono i “Cavalieri“, opere iconiche che testimoniano il suo interesse per la mitologia e il richiamo al passato. In merito a queste celebri figure equestri, Marino Marini stesso ha dichiarato di essersi ispirato ai cavalieri gotici di Bamberga durante un viaggio in Germania nel 1934. Ha descritto questi cavalieri come creature “nate in un mondo di fiaba, lontano da noi”, sottolineando così la loro atmosfera leggendaria e distante dalla realtà quotidiana. Questa dichiarazione evidenzia il suo desiderio di attingere al passato per creare opere che trasmettano un senso di mistero e fascino.
Il recupero della poetica dell’arcaismo in Marini si traduce su un piano tecnico-stilistico nella scelta del sintetismo. Intorno alla metà degli anni Trenta, inizia a creare prototipi per le sue successive e numerose variazioni sul tema dei Cavalieri. Le sue figure diventano intense e ridotte ai tratti essenziali, come si può osservare nella suggestiva opera “Cavaliere” del 1936 e nella figura di “Pomona sdraiata” del 1935. Questa semplificazione stilistica mira a catturare l’essenza e l’energia delle figure rappresentate, eliminando il superfluo per concentrarsi sulla forza simbolica e emotiva delle opere.
Marino Marini, attraverso la sua abilità tecnica e la profondità concettuale delle sue opere, ha creato uno stile distintivo che fonde l’eredità classica e arcaica con un approccio moderno e sintetico. La sua capacità di reinterpretare e trasformare influenze storiche in opere d’arte contemporanee ha contribuito a posizionarlo tra gli artisti più significativi del Novecento.
Marino Marini Opere
Si distingue particolarmente attraverso opere iconiche, tra cui la rinomata serie dei “Cavalieri” e “Cavalli“. Il gruppo equestre, che si è evoluto nel tempo, si configura come uno dei soggetti più emblematici e distintivi dell’intero repertorio di Marino Marini, trasformandosi in un autentico simbolo e un linguaggio unico per interpretare la complessità della realtà.
Attraverso il susseguirsi delle opere, assistiamo a un’evoluzione narrativa in cui il cavaliere perde progressivamente il controllo del suo destriero. Il simbolismo acquisisce profondità, con la bestia che, in un’ansia crescente e feroce, assume una rigidità al posto di sollevarsi in un impennamento. I cavalli e i cavalieri diventano, così, manifestazioni di “Miracoli”, forme lacerate e tragiche, espressioni che rivelano l’ansia intrinseca alla condizione umana. Questo approccio “espressionista” di Marino Marini si manifesta in una poetica che va oltre la mera rappresentazione figurativa, esplorando la complessità dei sentimenti umani e delle dinamiche esistenziali.
Un altro tema ampiamente trattato nelle opere di Marino Marini è quello di “Pomona“. I nudi femminili che popolano le sue creazioni traggono ispirazione da questa figura mitologica, la dea etrusca della fertilità. Marini trasforma Pomona in un simbolo di un mondo agreste, armonico e sereno, associandola strettamente alla figura materna della Natura stessa. Attraverso disegni, dipinti e sculture realizzati tra il 1939 e il 1950, emergono nudi di donna che condividono caratteristiche comuni, contribuendo a creare un’affascinante sinfonia visiva che esplora la femminilità in connessione con la natura.
Le opere di Marino Marini, intrise di simbolismo e profondità concettuale, fungono da finestra su mondi interiori e riflessioni esistenziali. La loro risonanza si nutre della maestria tecnica dell’artista e della sua capacità di trasmettere emozioni universali attraverso l’espressività delle forme. In questo modo, Marini ha creato un patrimonio artistico che va oltre il tempo, offrendo una prospettiva unica sulla complessità dell’essere umano e della sua relazione con il mondo circostante.
Ecco alcune delle sue opere più conosciute:
- Donna dormiente (1929)
- Ritratto d’etrusco (1929)
- Pugile (1933)
- Cavallo (1939)
- Giovinetta (1944)
- Cavallo (1945)
- Pamona (1945)
- Cavaliere (1945)
- Piccolo cavaliere (1951)
- Curt Valentin (1954)
- La promessa (1955) – olio su tela
- L’idea del cavaliere (1956)
- Grande teatro (1958/60) – olio su tela
- Guerriero (1959/60)
- Il grido (1962)
- Ritratto di Joseph H. Hirschhorn (1963)
- Cavallo (1969)
- Miracolo
- Angelo della città