PIERO SADUN QUOTAZIONI
Il lascito artistico di Piero Sadun si manifesta principalmente attraverso una preziosa raccolta di dipinti, un patrimonio che, seppur non eccessivamente esteso, è ancor oggi rintracciabile sul mercato dell’arte. L’opera di Sadun si distingue chiaramente in tre distinti periodi, tracciando un percorso che va dall’espressionismo figurativo iniziale a una successiva esplorazione verso l’astratto-informale, rivelando la ricchezza della sua evoluzione artistica.
Il primo periodo, caratterizzato da un’espressione figurativa intensa, si riflette in opere che captano la realtà attraverso un prisma personale e vibrante. In questa fase, il suo stile esprime una profonda connessione con il mondo che lo circonda, e le quotazioni di queste opere oscillano tra €700 e €3.000, riflettendo il valore di un momento pittorico che testimonia la crescita e la formazione dell’artista.
Il secondo periodo, invece, segna un’intrigante transizione verso l’astratto-informale, un territorio artistico in cui il pittore senese esplora la libertà espressiva attraverso la scomposizione e la ricerca formale. Qui si concentrano le opere astratte, divenute il cuore pulsante della produzione dell’artista. Le quotazioni di Piero Sadun per i quadri di questo periodo variano tra €1.000 e €8.000. Questa variazione è influenzata da diversi fattori, come le dimensioni dell’opera, la scelta cromatica, lo stato di conservazione e altri elementi che contribuiscono a plasmare l’unicità di ogni creazione.
Attualmente, i valori di mercato delle opere di Piero Sadun potrebbero non destare un eccessivo entusiasmo; tuttavia, è importante sottolineare che l’importanza storico-artistica dell’artista potrebbe aprire la strada a una futura rivalutazione. La comprensione approfondita di questo panorama artistico richiede l’analisi attenta e competente di esperti dell’Arte Informale e del pittore stesso.
Va sottolineato che le quotazioni fornite sono indicative e introduttive, e una valutazione approfondita e personalizzata da parte dei nostri esperti è essenziale. Offriamo un servizio di valutazione gratuito e senza impegno, garantendo un approccio professionale e dettagliato che considera ogni sfumatura dell’opera, dall’estetica alla storia, contribuendo a rivelare il vero valore intrinseco di ciascun capolavoro di Piero Sadun.
FASCIA DI PREZZO:€700 - €8.000
Piero Sadun Prezzi e Valori di Mercato
Piero Sadun, sebbene possa essere considerato un nome meno noto nell’ambito dell’Astrattismo Informale italiano, emerge come un artista di indiscusso spessore, meritevole di una rivalutazione e di una maggiore considerazione sia dal punto di vista artistico che dal punto di vista del mercato. La sua opera, purtroppo a lungo sottovalutata, costituisce una gemma preziosa che, attraverso una prospettiva rinnovata, può rivelare sfumature e significati ancora più profondi.
La carriera artistica di Sadun si articola in tre periodi distinti, ciascuno caratterizzato da uno sviluppo unico e una trasformazione evidente. Inizialmente, emergono le sue opere espressioniste figurative, in cui il colore e la forma si fondono per catturare la realtà attraverso una lente personale e vibrante. Successivamente, assistiamo a una fase di esplorazione verso l’astratto-informale, un territorio in cui abbraccia la libertà espressiva attraverso scomposizioni e ricerche formali, segnando così una nuova direzione nella sua evoluzione artistica.
Attualmente, i valori di mercato delle opere di Piero Sadun potrebbero non rispecchiare appieno la rilevanza e la profondità del suo contributo all’Astrattismo Informale italiano. Tuttavia, è possibile intravedere la prospettiva di una rivalutazione dell’artista, alimentata dalla sua innegabile importanza storico-artistica.
Particolarmente intriganti sono i lavori degli anni ’60 e ’70, periodi in cui Piero Sadun ha intrapreso una ricerca significativa verso l’astratto-informale, sperimentando con colori tenui e poco luminosi. Purtroppo, la sua prematura scomparsa nel 1974, all’età di 55 anni, ha interrotto un percorso artistico che avrebbe potuto ancora offrire contributi straordinari.
Il valore di mercato di un’opera di Sadun è influenzato da una serie di fattori intricati. Oltre al periodo storico dell’opera, vengono attentamente valutati elementi quali dimensione, colore, stato di conservazione e altri dettagli che concorrono a plasmare l’unicità di ciascuna creazione. Questa attenta analisi permette di cogliere appieno la ricchezza e la complessità di ogni opera, contribuendo a definire il suo valore intrinseco.
In conclusione, la figura di Piero Sadun si presenta come una preziosa scoperta che merita di essere rivalutata e apprezzata in modo più completo, portando così alla luce la profondità della sua espressione artistica e il contributo significativo che ha fornito all’Astrattismo Informale italiano.
Piero Sadun Valutazione Gratuita e Senza Impegno
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Piero Sadun Acquisto e Vendita
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Piero Sadun In Vendita
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Biografia di Piero Sadun Pittore
Piero Sadun, nato nella suggestiva cornice di Siena l’11 novembre 1919, intraprese il suo viaggio attraverso il mondo dell’arte con una passione ardente che avrebbe plasmato la sua esistenza in maniera indelebile. Il giovane Sadun iniziò il percorso formativo presso il liceo classico E.S. Piccolomini, ma la crudele morsa delle leggi razziali lo costrinse a abbandonare i corridoi accademici che aveva iniziato a percorrere. Con la maturità in mano, decise di gettarsi nel mondo dell’arte, dirigendosi verso Firenze per immergersi nelle lezioni di pittura, seguendo il corso privatamente nello studio di Primo Conti.
L’anno del suo debutto artistico si colloca nel periodo postbellico, quando Sadun, animato dalla sete di conoscenza, si iscrisse all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Parallelamente, intraprese la carriera di illustratore, contribuendo con il suo talento a riviste e giornali. Il ritorno a Siena segnò un nuovo capitolo nella sua crescita artistica, con l’apertura di uno studio in via Diacceto, un luogo carico di ispirazione e creatività.
Il 1945 segna una svolta significativa nella vita di Sadun, quando decide di trasferirsi a Roma. In questa città effervescente, stabilisce legami profondi con figure di spicco come Giovanni Stradone e Toti Scialoja, ampliando così il suo orizzonte artistico e culturale. Nel 1948, il suo talento viene riconosciuto con la vittoria del primo premio al Concorso Nazionale di Pittura indetto dal Ministero della Pubblica Istruzione. Questo prestigioso riconoscimento gli frutta una cattedra al Liceo Artistico di Roma per i successivi due anni.
Il 1950 si apre con la partecipazione di Piero Sadun alla X Biennale di Venezia, un evento che consolida ulteriormente la sua posizione nel panorama artistico italiano. Nei decenni successivi, gli anni cinquanta, si caratterizzano per le numerose esposizioni personali e collettive in cui le opere del pittore senese conquistano il favore della critica e del pubblico, guadagnandosi un successo tanto critico quanto commerciale.
Il 1960 segna il ritorno di Piero Sadun alla Biennale di Venezia, coronato dal prestigioso Premio Nazionale Città di Palermo l’anno successivo. La sua presenza artistica si fa notare anche a Verona nel 1961, mentre il 1962 si distingue per le mostre personali a Roma, Firenze e Palermo. Il 1963 è un anno particolarmente significativo, con il conferimento del Premio del Presidente della Repubblica al Premio Marche e un’importante personale presso la Galleria la Salita di Roma.
L’influenza artistica di Piero Sadun abbraccia diversi movimenti, da un’espressione astratta e informale a elementi della pittura metafisica e surreale. La sua pennellata si distingue per un uso innovativo e personale dei colori e delle forme, creando immagini suggestive e evocative che trasportano lo spettatore in un mondo unico e intenso.
Il 1966 segna la formazione di un gruppo artistico di spicco, composto da Ettore Colla, Giuseppe Capogrossi, Lucio Fontana e Leoncillo Leonardi, che si raduna presso la Galleria Editalia. In questo contesto, Sadun contribuisce alla X Quadriennale d’Arte a Roma e, nel gennaio 1974, espone le sue opere alla Galleria Bergamini di Milano, un altro capitolo significativo nella sua carriera artistica.
Dal 1973, tuttavia, l’artista deve affrontare una battaglia personale contro una malattia grave, sottoponendosi a cure mediche invasive che, purtroppo, lo privano della parola. La sua forza interiore e la passione per l’arte, tuttavia, lo sostengono fino alla fine. Piero Sadun si spegne a Siena il 22 novembre 1974, all’età di 55 anni.
Piero Sadun Opere – Stile e Caratteristiche
Il Viaggio Pittorico attraverso i suoi tre Periodi
L’eclettica carriera artistica di Piero Sadun si dipana principalmente attraverso il medium affascinante e intrinsecamente espressivo dei dipinti, un viaggio pittorico che abbraccia tre distinti periodi, ciascuno caratterizzato da un’evoluzione stilistica e concettuale unica.
Il primo periodo, intriso di una pittura espressionista, emerge come un caleidoscopio di ritratti e vedute intrisi di intensità cromatica. Le pennellate vibranti e gli accenti di colore saturi delineano un realismo sofferto e deformante, una rappresentazione forse influenzata dalla durezza dei tempi vissuti durante la guerra. In questa fase, Sadun trasmette emozioni palpabili attraverso la tavolozza, catturando un periodo di tumulto e cambiamento con una rara maestria.
Il secondo periodo si apre con l’artista che esplora la scomposizione delle nature morte, ricordando lo stile di Giorgio Morandi. Le opere si tingono di colori chiari, un delicato balletto cromatico che prelude a una ricerca più marcata verso l’astrattismo informale. Qui, Sadun si immerge in un universo di sfumature tenui e poco luminose, un percorso artistico che rivela la sua continua sperimentazione e il desiderio di esplorare nuove frontiere estetiche.
Il terzo periodo segna una svolta audace nell’evoluzione artistica di Piero Sadun. Emergono dipinti monocromi, permeati da colori audaci e una presenza materica del colore evidente. L’artista abbraccia l’astrazione con una progressione graduale, senza stacchi violenti, ma piuttosto attraverso un’urgente esclusività del colore. Grandi stesure di materia si fondono con la tela, delineando un paesaggio artistico in cui il colore diventa protagonista indiscusso.
L’influenza dell’espressionismo astratto e della pittura informale permea la sua opera, arricchita da elementi suggestivi della pittura metafisica e surreale. La sua cifra artistica si distingue per un’originale e personale manipolazione di colori e forme, creando immagini evocative che suscitano emozioni e riflessioni profonde. Piero Sadun, attraverso la sua pittura, si immerge in una varietà di temi, dallo studio della natura al paesaggio urbano, dalla figura umana al mistero dell’esistenza stessa.
Ecco alcuni dei suoi dipinti più conosciuti:
Primo Periodo
- Paesaggio al tramonto (1938)
- Ritratto di Mario Verdone (1940/41)
- Ritratto di Cesare Brandi (1946/47)
- Lift (1948)
- Duomo di Siena (1948/49)
Secondo Periodo
- Spigolo di luce (1957)
- Interno-Esterno (1957)
- Natura morta (1957/58)
- Omaggio a Caravaggio (1958)
- Accordi in verde (1958)
- Dialogo n.3 (1960)
- Orme (1960)
Terzo Periodo
- Monocromo (1972)
- Il cielo (1972)
- Il vuoto (1972)
- Il nulla (1972)
- L’avvenimento (1972)
- Il sole (1973)
- Trittico (1974)
- Alba (1974)
- La pioggia (1974)
Piero Sadun Firma
Archivio Piero Sadun
Dopo la scomparsa dell’artista Piero Sadun, è stato creato l’Archivio Piero Sadun, un ente dedicato alla continua aggiornamento e organizzazione di documentazione relativa alla vita e all’opera dell’artista. Il suo obiettivo principale è promuovere la comprensione dell’artista e catalogare la sua produzione autentica con massima trasparenza, seguendo rigorosi metodi e rapporti.