FRANCESCO TROMBADORI QUOTAZIONI
Le quotazioni di Francesco Trombadori sono un argomento interessante per i possessori di un suo pezzo e per gli appassionati della Scuola Romana. La sua opera è stata incentrata unicamente nell’ambito pittorico, il lascito è quindi composto quasi unicamente da dipinti ad olio. Ha trattato diversi generi, tra ritratti, nudi, nature morte e paesaggi, reinterpretando i temi e le strutture compositive classici in chiave moderna.
Prezzi Correnti delle Sue Opere
Le valutazioni di mercato delle sue opere si differenziano in relazione a dimensioni e soggetto. I dipinti ad olio di Francesco Trombadori hanno generalmente quotazioni tra i €1.500 e i €9.000, con punte superiori per i lavori più significativi. In particolare, le opere degli anni ’30, i suggestivi paesaggi degli anni ’50 e i rari quadri divisionisti godono di una maggiore richiesta e di conseguenti prezzi più alti. I bozzetti e gli studi preparatori hanno in media stime tra i €500 e i €1.000, non hanno un grandissimo interesse ma rappresentano parte del processo creativo dei suoi dipinti.
Il record personale di vendita per un’opera di Francesco Trombadori è attualmente di circa €24.400, risultato raggiunto nel lontano 1989 da una natura morta degli anni ’30. Questo risultato, che ad oggi è il più elevato per la cessione di un suo quadro, evidenzia l’interesse per i suoi dipinti più importanti.
Si ricorda che i parametri di prezzi forniti sono puramente indicativi, per una valutazione approfondita della tua opera di Francesco Trombadori è consigliabile consultare i nostri specialisti, esperti della Scuola Romana.
QUOTAZIONI MEDIE:€1.500 - €9.000
VALORE DIPINTI AD OLIO
I dipinti ad olio di Francesco Trombadori hanno generalmente quotazioni tra i €1.500 ed i €9.000, con punte superiori per i suoi lavori più significativi.
VALORE BOZZETTI
Le rare opere su carta, principalmente bozzetti e studi, hanno in media valutazioni tra i €500 e i €1.000, non sono molto richiesti ma rappresentano parte del processo creativo dei suoi quadri.
RECORD DI VENDITA
Ad oggi il miglior risultato di vendita per un’opera di questo pittore siciliano è di €24.400, record stabilito nel 1989 da una natura morta degli anni ’30.
Francesco Trombadori Quotazioni, Prezzi e Valore Opere
Il Maestro della Pittura di Ritorno alla Tradizione: Studio dei suoi Valori di Mercato
Francesco Trombadori è stato una figura di spicco nell’ambiente artistico capitolino della prima metà del XX secolo, uno dei principali interpreti della pittura di ritorno alla tradizione e, in particolare, tra gli esponenti della Scuola Romana. Carriera prestigiosa, segnata da partecipazioni a prestigiose rassegne nazionali: ha preso parte regolarmente alla Biennale di Venezia ed ha esposto con il gruppo Novecento, guidato dalla Sarfatti. In un primo periodo, i suoi lavori sono stati caratterizzati dalla tecnica divisionista.
Il mercato delle opere di Francesco Trombadori è nazionale, un solido collezionismo situato principalmente a Roma. Tuttavia, le sue opere sono particolarmente apprezzate dai collezionisti della pittura di ritorno alla tradizione, di cui ne è stato tra i protagonisti. Il suo stile classicheggiante, per la purezza formale, e moderno (anche se può sembrare un ossimoro) lo ha reso un artista di grande importanza della sua epoca. La sua presenza sul mercato è sporadica, dunque la sua firma non è facilmente reperibile.
Le quotazioni delle opere di Francesco Trombadori sono, ormai da anni, abbastanza costanti. Al livello di prezzi i suoi quadri non hanno subito variazioni significative, stabilità che viene tradotto in una solidità commerciale. Pur se gli artisti del suo contesto artistico non raggiungo valutazioni stratosferiche, emerge un interesse costante e longevo.
Francesco Trombadori Valutazione Rapida e Gratuita
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Conosciamo molto bene tutta la produzione artistica di Trombadori, fin dall’approccio di tecnica divisionista, passando poi a una pittura caratterizzata da un ritorno alla tradizione e purezza formale, per concludersi con i suggestivi paesaggi del silenzio, caratterizzati da tonalità scure e l’assenza di figure umane. Le quotazioni delle sue opere si differenziano sensibilmente in relazione alla qualità, al periodo, al soggetto e alle dimensioni.
Le opere di Francesco Trombadori godono generalmente di un buon collezionismo, sono quindi ambite ed hanno quotazioni solide. Tuttavia, vi sono alcune tipologie e periodi che sono maggiormente ricercati. Gli anni ’30 sono considerati il periodo più “originale” del pittore siciliano e le opere di questo periodo riscontrano prezzi più alti. Anche i “paesaggi del silenzio”, scorci cupi ed inanimati realizzati dal secondo dopoguerra in poi, sono parecchio apprezzati. Oltre a questi due, i suoi rarissimi quadri divisionisti, di inizio carriera, possono raggiungere stime considerevoli.
Oltre a questa esperienza, la determinazione di un possibile valore necessita di un’ampia analisi dei valori di mercato. Andranno presi in considerazione gli ultimi risultati di vendita del pittore, e tramite un processo di comparazione, definire la stima dell’opera in questione.
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Selezioniamo e trattiamo i dipinti ad olio di questo importante pittore novecentesco siciliano, provenienti da collezioni private. Ricerchiamo tutta la sua produzione artistica, ma siamo particolarmente interessati nelle opere di Trombadori degli anni ’30, nei paesaggi degli anni ’50 (o “del silenzio”) e nei suoi rari quadri divisionisti.
Ogni opera andrà comunque valutata singolarmente, perché ogni caso è una situazione specifica. Per esempio, siamo alla ricerca delle sue nature morte dal gusto classico ma le raffigurazioni della cacciagione sono difficilmente vendibili. Siamo molto interessati nei paesaggi del “silenzio” ma preferiamo degli scorci romani rispetto ad anonime vedute campestri.
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Tutto ciò che riceveremo sarà trattato con la massima riservatezza.
Il potenziale acquisto dei quadri che riceveremo sarà valutato dal nostro team di esperti di pittura italiana della prima metà del Novecento, in particolare delle correnti di ritorno alla tradizione. I nostri esperti hanno un’ampia competenza di tali autori e, in particolare, delle loro quotazioni di mercato. Conoscono bene il mercato e il collezionismo dell’opera di Francesco Trombadori, in modo tale da comprendere il riscontro di ogni opera da noi acquisita.
Questa esperienza ci permette di concludere trattive coerenti e in linea con le attuali valutazioni di mercato. Una volta trovato un accordo, non dovrai più preoccuparti di nulla. Il pagamento sarà effettuato in tempi brevi e gestiremo noi il ritiro e la logistica.
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Biografia di Francesco Trombadori Pittore
Francesco Trombadori nasce il 7 aprile del 1886 in Sicilia, più precisamente a Siracusa, da Antonino e Concetta Randazzo. Una volta completati gli studi liceali tecnici presso una scuola locale, si trasferisce a Roma. Arrivato nella Capitale nel 1907, si iscrive all’Accademia delle Belle Arti capitolina, importante istituto per la formazione artistica e luogo di fermento per giovani autori.
In questo periodo accademico ha modo di entrare in contatto con altri giovani artisti emergenti, tra cui Cipriano Efisio Oppo, Amerigo Bartoli e Mario Broglio. Inoltre, alla Scuola Libera del Nudo, segue le lezioni di due grandi maestri, ovvero Giuseppe Cellini ed Enrico Lionne.
Il suo esordio artistico lo fa in una personale a Siracusa, esponendo i suoi primi lavori realizzati con una tecnica divisionista. Successivamente, nel 1914, Francesco Trombadori prende parte all’importante rassegna della II Secessione Romana, insieme ad altri pittori come Roberto Melli, Galileo Chini e Arturo Noci. In questo periodo, sposa Margherita Ermenegildo ed è chiamato alle armi. Proprio durante la guerra, nel 1917, nasce suo figlio Antonello.
Tornato dal fronte, si trasferisce insieme alla famiglia a Roma, più precisamente a Villa Strohl-Fern, complesso di casa-studio per molti artisti che risiedevano nella Capitale. In questa residenza si unisce a un vivace ambiente culturale e stringe amicizia con molti suoi colleghi, come Amedeo Bocchi, Ercole Drei, Francesco Di Cocco, Carlo Socrate, Umberto Moggioli, e Gisberto Ceracchini.
La sua presenza alle mostre e agli eventi artistici nazionali diventa una costante. Nel 1923 Francesco Trombadori espone insieme ad Antonio Donghi alla II Biennale Romana. L’anno successivo prende parte alla XIV Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, la rassegna italiana più prestigiosa. Partecipa, inoltre, alla Mostra dei venti artisti italiani organizzata da Ugo Ojetti.
Come molti degli artisti residenti a Villa Strohl-Fern è un assiduo frequentatore del Caffè Aragno. Nel 1926 prende parte alla I Mostra del Novecento, tenutasi a Milano e organizzata da Margherita Sarfatti. Partecipa anche alla I Quadriennale romana del 1931, esposizione in cui manda tre opere.
Gli anni ’30 lo vedono costantemente presente nelle Biennali di Venezia, nelle Quadriennali di Roma e nelle Sindacali. Durante la Seconda Guerra Mondiale, viene arrestato dalla banda Koch, operante a Roma per conto dei tedeschi e dei fascisti, nel tentativo di ottenere informazioni sul figlio Antonello, ricercato dalle SS. Una volta liberato, riprende la sua attività artistica.
Francesco Trombadori muore a Roma nell’agosto del 1961.
Francesco Trombadori Opere – Stile e Caratteristiche
Riflessi Artistici di Francesco Trombadori: Un Viaggio Tra Divisionismo, Neoclassicismo e Paesaggi del Silenzio
L’opera di Francesco Trombadori rappresenta uno sguardo interessante alla pittura figurativa della prima metà del Novecento. Inizialmente sperimenta con la tecnica divisionista, concentra la sua attenzione sull’utilizzo del colore scomposto (riconducibile stilisticamente al divisionismo romano) e alla ricerca dell’effetto ottico. Tuttavia, questo periodo di stampo divisionista è breve.
Sviluppa quindi uno stile pienamente neoclassico, opere in cui unisce una purezza formale a una sintesi più moderna. I suoi lavori colgono completamente la filosofia del ritorno all’ordine, raccogliendo l’eredità artistica dei grandi Maestri della tradizione italiana. Trombadori si rivela un ottimo interprete di vari generi pittorici, tra ritratti, nudi, nature morte e paesaggi. Le sue atmosfere, raffinate ed eleganti, abbracciano la bellezza e gli ideali classici in una visione personale.
Tra il ’45 e il ’61, quindi dal secondo dopoguerra, Francesco Trombadori elabora una serie di vedute note come “paesaggi del silenzio“. Queste creazioni, di taglio piccolo e medio, sono spesso inanimate e vengono caratterizzate da tonalità grigie. La totale assenza di figure umane e le tonalità cupe contribuiscono alla creazione di atmosfere malinconiche e “paranormali”.
Concentra la sua attenzione unicamente nella veduta raffigurata, soffermandosi principalmente negli scorci intimi della sua amata Roma. Oltre a questi, realizza con il peculiare stile grigio anche passaggi a livello e vedute di altri luoghi, opere che offrono una riflessione intima sul paesaggio realizzato.
Quadri
Di seguito alcuni dei dipinti più noti di Trombadori:
- La Contessa Galleni (1913)
- Isola Tiberina (1928)
- Campagna del Lazio (1930 c.)
- Natura morta con frutta (1930 c.)
- Natura morta autunnale (1936)
- Strada sullo sfondo dell’Etna (1938 c.)
- Arco di Giano (1953)
- Piazza cavalieri di Malta (1958 c.)
- Santa Maria del Popolo
- Il Colosseo e la Basilica di Massenzio
- Passeggiata di Ripetta