Il ricco corpus artistico di Benvenuto Benvenuti, composto principalmente da dipinti e alcuni bozzetti, costituisce una testimonianza straordinaria del suo talento e della sua dedizione all’arte. La vasta gamma delle sue opere, quasi sempre radicate nello stile divisionista, si distingue per l’abilità straordinaria con cui manipola la luce, creando atmosfere suggestive che spesso si manifestano in paesaggi rurali o in opere di carattere simbolista. La sua firma artistica, caratterizzata da piccole ma incisive pennellate di colore, conferisce un’impronta unica e riconoscibile alle sue creazioni.

Riguardo ai prezzi e ai valori di mercato delle opere del pittore livornese, è cruciale sottolineare che le prime opere divisioniste dell’artista sono generalmente più ambite e richieste rispetto a quelle appartenenti al suo secondo periodo divisionista. Gli studi su carta, ricchi di dettagli e precisione, solitamente oscillano tra €500 e €1.000, offrendo un’opportunità accessibile per gli appassionati d’arte. I suoi prezzi dei dipinti, invece, variano significativamente. Le quotazioni di Benvenuto Benvenuto per i quadri ad olio spaziano da €1.000 a oltre €5.000, riflettendo la varietà e la maestria delle sue produzioni.

Il record di vendita personale di Benvenuto Benvenuti si attesta intorno a €48.360 per un dipinto divisionista del 1908, caratterizzato da una scena simbolista intrisa di profondità e significato. È fondamentale evidenziare che tali valori sono indicativi e fungono esclusivamente da parametri di riferimento. Per ottenere una valutazione approfondita e specifica, è indispensabile consultare uno dei nostri esperti dedicati all’artista stesso e alla pittura divisionista italiana.

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Benvenuto Benvenuti Studio Valore Opere

Benvenuto Benvenuti si distingue come una delle figure di spicco nell’ambito dell’arte divisionista italiana, emergendo come protagonista nel contesto del divisionismo toscano e, più ampiamente, nel panorama del secondo divisionismo in Italia. La sua significativa produzione artistica, quasi invariabilmente ancorata allo stile divisionista, si caratterizza per un raffinato impiego della luce e la creazione di atmosfere suggestive, spesso immerse in panoramiche di campagna o in opere di natura simbolista, il tutto arricchito da piccole, ma incisive, pennellate di colore.

Quando si esamina l’andamento dei valori di mercato delle opere di Benvenuto Benvenuti, emerge una notevole stabilità negli ultimi anni. I valori non hanno subito significative fluttuazioni, mantenendo un equilibrio che testimonia della solidità e della costanza dell’interesse nei confronti dell’artista. Sebbene le sue opere non rientrino tra le più quotate del movimento divisionista, il nome del pittore livornese gode di particolare apprezzamento, soprattutto nel contesto del collezionismo figurativo toscano, suscitando una domanda costante per le sue creazioni.

Particolarmente ambite sono le opere appartenenti al suo primo periodo divisionista, compreso tra il 1900 e il 1915, e in particolare quelle di carattere simbolista, dove l’artista sperimenta atmosfere suggestive e ricche di significato. Questo interesse accentuato si riflette nell’osservazione della domanda di opere di Benvenuto Benvenuti, evidenziando il persistente fascino e l’attrattiva delle sue produzioni.

Benché non si possa considerare l’artista tra i vertici delle quotazioni dei divisionisti, il suo nome resta un punto di riferimento nel panorama artistico toscano, mantenendo un ruolo di rilievo nel mercato dell’arte. L’interesse, in particolare verso i dipinti divisionisti in generale, si radica nella capacità di Benvenuti di catturare emozioni e atmosfere uniche attraverso la sua maestria pittorica.

In definitiva, Benvenuto Benvenuti si configura come un artista il cui valore, seppur non esorbitante, è intrinsecamente legato a un’apprezzata eredità artistica e alla continua richiesta da parte dei collezionisti, testimoniando il suo status di figura di riferimento nel panorama dell’arte divisionista italiana.

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Biografia di Benvenuto Benvenuti Pittore

Benvenuto Benvenuti, nato a Livorno il 5 ottobre del 1881, fu una figura poliedrica e influente nel panorama artistico italiano del Novecento. Il suo percorso artistico e intellettuale si sviluppò in un contesto ricco di fermenti culturali, testimoniato dalla sua formazione presso la Scuola di Arti e Mestieri di Livorno sotto la guida di Lorenzo Cecchi.

La sua giovinezza fu segnata dall’interesse per la pittura macchiaiola toscana, tradizione cui si avvicinò studiando presso gli ambienti artistici locali. Già nei primi anni della sua carriera, intorno al 1896, esordì con opere che rivelavano affinità con la pittura macchia, ma il suo percorso subì una svolta significativa a partire dal 1900 quando aderì al Divisionismo. Questa scelta artistica fu influenzata dagli scritti di Vittore Grubicy e dalle opere di artisti quali Giuseppe Pellizza da Volpedo, Gaetano Previati e Giovanni Segantini, esposte all’Internazionale di Firenze del 1896.

Il legame con Grubicy fu cruciale per la sua evoluzione artistica. Nel 1905, Benvenuto Benvenuti si trasferì a Milano, dove strinse una profonda amicizia con Vittore, immerso nell’effervescente ambiente artistico milanese. Il suo ruolo si configurò come trait d’union tra gli eventi culturali della Lombardia e quelli della sua Livorno natale. L’anno successivo al trasferimento partecipò all’Esposizione Internazionale di Milano (1906).

Nel 1907 partecipò al Salon des peintres divisionnistes Italiens di Parigi, consolidando la sua presenza all’interno della cerchia di artisti affiliati all’organizzazione del noto divisionista. Il secondo decennio del Novecento vide Benvenuto Benvenuti avvicinarsi al gusto simbolista e al Secessionismo europeo in veste di progettista architettonico. Tuttavia, la sua attività non si limitò alla pittura; la sua versatilità artistica lo portò anche a interessarsi alla poesia e alla grafica, particolarmente durante la prima guerra mondiale, durante la quale fu fatto prigioniero in Germania.

Il periodo bellico rappresentò una forzata interruzione della sua attività pittorica, ma non della sua creatività. Benvenuti, nonostante la privazione della libertà, si dedicò alla grafica, mantenendo viva la sua espressione artistica. Il ritorno in Italia segnò una ripresa della collaborazione con Grubicy e un ritorno alla pittura divisionista.

Il 1920 fu un anno cruciale per il pittore livornese, poiché si trovò al capezzale di Vittore Grubicy, svolgendo il delicato compito di esecutore testamentario. La morte del suo amico lo vide ereditare un significativo numero di opere dalla collezione del maestro, un patrimonio artistico che influenzò profondamente il suo percorso successivo.

Nonostante una grave malattia agli occhi, Benvenuti perseverò nell’attività pittorica, rimanendo fedele all’impostazione divisionista di Grubicy fino alla fine della sua carriera. Il suo impegno e la sua coerenza artistica gli valsero un posto di rilievo nella scena artistica italiana.

Benvenuto Benvenuti si spense a Livorno il 15 gennaio del 1959.

Benvenuto Benvenuti Opere – Stile e Caratteristiche

Cromatismi Celesti: Il Viaggio Simbolista di Benvenuto Benvenuti tra Divisionismo e Magia Materica

Lo stile distintivo di Benvenuto Benvenuti emerge come un affascinante connubio tra il divisionismo e l’espressione simbolista, conferendo alle sue opere una rara profondità e una bellezza intrinseca. La sua pittura, in gran parte improntata al divisionismo, si evolve lungo un percorso di fedeltà a questa corrente artistica, ma si arricchisce di elementi simbolisti che ne definiscono l’unicità.

L’adesione precoce al divisionismo si manifesta attraverso l’uso sapiente di piccole pennellate di colore, unendo la tecnica pittorica all’essenza poetica del maestro livornese. Il tratto distintivo di questa corrente si svela nella maestria con cui Benvenuti manipola la luce, creando atmosfere avvolgenti e giochi di luce iconici. La sua abilità nell’uso della luce si rivela particolarmente evidente nei dipinti che catturano momenti significativi, come l’alba e il tramonto. Qui, il sole diventa protagonista, sorgendo o declinando all’orizzonte, i suoi raggi diffondendosi nell’atmosfera con una maestria quasi secessionista.

Nei dipinti notturni, al calar delle tenebre, e negli affreschi di albe e tramonti, Benvenuto Benvenuti infonde la sua magia divisionista. Casolari solitari emergono in silhouette, recinti e campi si fondono armoniosamente, mentre alberi imponenti si stagliano contro il cielo. Mucche pacifiche e contadini intenti alle proprie attività sono dipinti con una delicatezza che ne esalta la naturalità, conferendo a ogni elemento della scena una sorta di leggiadria senza peso materico.

Il paesaggio di Benvenuti diventa così un teatro di atmosfere suggestive, permeato da una luce che rivela e nasconde, suggerendo un mondo al di là della semplice rappresentazione visiva. La pittura divisionista si fonde con elementi simbolisti, dando vita a un linguaggio artistico che va oltre la mera superficie delle cose. Le sue opere sono dunque intrise di una magia che si nutre della maestria tecnica, della profonda connessione con la natura e della capacità di tradurre emozioni in tratti e colori.

Nell’insieme, lo stile di Benvenuto Benvenuti si erge come un ponte tra il passato macchiaiolo toscano, l’avanguardia divisionista e il simbolismo per creare un linguaggio artistico unico e affascinante. La sua pittura va oltre la rappresentazione visiva, catturando l’essenza spirituale della natura e dell’esistenza umana con una delicatezza che sfida il limite tra l’effimero e l’eterno.

Di seguito alcuni dei dipinti più noti:

1. Scheletro di capanna (1908)
2. La nascita di Venere (1910)
3. Le civette (La fucina della sapienza) (1913)
4. Notturno con fuoco (1913)
5. Ritorno a casa (1920 c.)
6. Pecore e primavera (1930)
7. Bastioni di Livorno
8. Pastore e pecore
9. La danza della morte
10. Paesaggio con tettoia
11. Sintesi divisionista, grigio argentino sul mare
12. Abbeveratoio
13. Ponte del diavolo
14. Calambrone

Benvenuto Benvenuti Firma