La figura dell’artista Francesco Ciusa si distingue per la sua straordinaria produzione scultorea, che rappresenta il fulcro della sua espressione artistica. Le sue opere, prevalentemente sculture, sono permeate da una profonda connessione con la cultura e la tradizione sarda, elementi che costituiscono un filo conduttore costante attraverso le varie fasi stilistiche della sua carriera.

La sua dedizione e il suo amore per la sua terra natia emergono chiaramente nelle sue opere, dove l’artista riesce a catturare l’essenza stessa della Sardegna attraverso forme scultoree ricche di significato e simbolismo. Ogni scultura di Francesco Ciusa è un’ode alla ricchezza culturale e alle tradizioni millenarie del popolo sardo, offrendo uno sguardo intimo e autentico sulla vita e sulle passioni di questa affascinante comunità.

Una delle caratteristiche distintive delle opere di Ciusa è la loro forte carica emotiva, accompagnata da significati profondi e nascosti che invitano lo spettatore a una riflessione più profonda. Ogni scultura è permeata da un’intensità emotiva che risuona nel cuore dello spettatore, trasportandolo in un viaggio interiore attraverso le emozioni e i sentimenti evocati dall’opera stessa.

Tuttavia, quando si tratta di valutare il valore di mercato delle opere di Francesco Ciusa, è importante considerare diversi fattori che possono influenzare la quotazione finale. Non essendo un nome che compare frequentemente sul mercato dell’arte, stabilire parametri precisi può risultare complesso. Tuttavia, è possibile fornire indicazioni generali sui valori di mercato basati su criteri come le dimensioni dell’opera, il soggetto rappresentato, il legame con la tradizione sarda e il periodo artistico.

Le sculture di medie e piccole dimensioni di Francesco Ciusa generalmente possono oscillare tra i €1.000 e i €3.000, mentre le opere più rare e di dimensioni più grandi possono superare anche i €5.000. È fondamentale considerare attentamente ogni singolo elemento dell’opera, dal soggetto alla sua dimensione, al periodo artistico in cui è stata creata, al fine di ottenere una valutazione accurata del suo valore sul mercato.

È importante sottolineare che queste cifre sono puramente indicative e che una valutazione precisa del valore di una sua opera richiede l’intervento di esperti qualificati nel campo dell’arte sarda. Pertanto, invitiamo coloro che sono interessati a valutare o vendere opere di Francesco Ciusa a usufruire dei nostri servizi di valutazione gratuita e specifica da parte di esperti del settore, al fine di ottenere una valutazione accurata e dettagliata del valore dell’opera.

Francesco Ciusa Prezzi – Studio dei Valori di Mercato

Francesco Ciusa si distingue come uno dei più importanti e rinomati scultori sardi del periodo che va dalla fine del XIX secolo alla prima metà del XX secolo. La sua eredità artistica è intrisa di una profonda e autentica affinità con la cultura e la tradizione della sua terra natale, la Sardegna. Attraverso le sue opere, emerge chiaramente un profondo amore per il popolo sardo e per i suoi costumi millenari, che trasforma in autentici capolavori scultorei.

Ciò che rende le opere di Francesco Ciusa così straordinarie è la loro capacità di trasmettere un’intensità emotiva unica e una ricca simbologia che va oltre la mera estetica. L’artista non si limita a creare opere di bellezza visiva, ma infonde ogni scultura con un significato profondo e nascosto, che invita lo spettatore a una riflessione più profonda sulla vita, la cultura e le tradizioni sarde.

Nel contesto del mercato dell’arte, le opere di Francesco Ciusa hanno mantenuto valori stabili nel corso degli ultimi vent’anni, attestandosi tra gli artisti sardi più quotati e ricercati. Sebbene i suoi prezzi non raggiungano cifre astronomiche, il suo fascino intramontabile attira gli amanti dell’arte sarda, in particolare i collezionisti locali legati alla terra e alla cultura sarda.

Un’analisi più approfondita dei valori interni delle opere di Ciusa rivela che le sculture più rare e quelle con maggiori riferimenti alla tradizione sarda tendono ad avere i valori più elevati sul mercato. Le dimensioni dell’opera giocano un ruolo importante nella determinazione del suo valore, con le sculture di piccole e medie dimensioni che dominano il mercato dell’artista.

In definitiva, l’eredità artistica di Francesco Ciusa continua a esercitare un fascino duraturo e una grande influenza nel mondo dell’arte sarda e oltre. Le sue opere rappresentano un tributo vibrante e appassionato alla cultura e alla bellezza della Sardegna, offrendo un’immersione profonda e coinvolgente nella ricca storia e nelle tradizioni di questa straordinaria isola mediterranea.

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Se desideri ottenere una valutazione accurata del valore dell’opera d’arte in tuo possesso di Francesco Ciusa, sei nel posto giusto. Siamo qui per offrirti una valutazione gratuita e rapida delle opere dell’artista sardo, con un’attenzione particolare alle sue sculture, che sono state il fulcro della sua produzione artistica.

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Vogliamo assicurarti che la nostra valutazione sarà coerente con i prezzi di mercato attuali. I nostri esperti d’arte sono costantemente aggiornati sulle tendenze del mercato artistico, in particolare per quanto riguarda gli artisti nativi della Sardegna e le opere che riflettono la ricca tradizione e cultura dell’isola. Monitoriamo attentamente i risultati delle vendite delle opere di Francesco Ciusa lungo tutta la sua carriera artistica, garantendo così una valutazione accurata e informativa.

È importante sottolineare che la valutazione di un’opera d’arte è un processo complesso che richiede l’intervento di un esperto qualificato. La nostra valutazione terrà conto della qualità artistica dell’opera, dello studio del soggetto rappresentato e dell’importanza storica e culturale dell’opera stessa.

Conosciamo bene il lavoro scultoreo di Francesco Ciusa, dalle sue prime opere incentrate sull’irredentismo sociale sardo, passando attraverso le successive opere caratterizzate da un realismo minuzioso, fino alle ultime opere in cui emerge una forte stilizzazione di stampo novecentista. Tutte le sue creazioni sono profondamente radicate nella tradizione e nella cultura della Sardegna.

Non esitare a contattarci se desideri ulteriori informazioni o se hai domande specifiche. Siamo qui per aiutarti a comprendere e valorizzare al meglio l’opera d’arte in tuo possesso.

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Ogni opera sarà valutata individualmente per comprendere appieno il suo valore, la sua qualità e il suo potenziale di mercato. Una volta trovato un accordo, ci occuperemo noi del ritiro e della logistica, avvalendoci di ditte specializzate nel trasporto di opere d’arte per garantire la massima sicurezza e integrità durante il trasporto.

Francesco Ciusa In Vendita

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Biografia di Francesco Ciusa Scultore

Nato nella pittoresca cittadina di Nuoro, incastonata tra le colline della meravigliosa Sardegna, nel lontano 1883, da Giacomo e Giovanna Guidacciolu, Francesco Ciusa è stato uno dei più illustri artisti che abbiano mai calcato la terra dell’isola. Il suo destino artistico fu plasmato fin dalla giovinezza, poiché le prime pennellate della sua arte furono impartite dal suo stesso padre, un abile incisore di legno. Fu un’iniziazione all’arte che segnò l’inizio di un viaggio straordinario attraverso colori e forme, destinato a lasciare un’impronta indelebile nel panorama artistico italiano.

Fu il Comune di Nuoro a riconoscere il suo talento, concedendogli un prezioso sussidio che gli permise di varcare i confini della sua amata terra per dirigersi verso il fervido centro artistico di Firenze. Qui, tra le maestose architetture e le strade intrise di storia, Francesco Ciusa si immerse negli studi presso l’Accademia di Belle Arti, dal 1899 al 1904. Fu un periodo di crescita artistica e di incontro con maestri illustri, quali Augusto Rivalta e Domenico Trentacoste, figure che contribuirono a plasmare il suo stile e a ispirare le sue future opere.

L’anno 1904 segna il debutto di Ciusa sulla scena artistica fiorentina con l’opera “Sotto il giogo”, una rappresentazione potente delle fatiche e delle oppressioni del mondo contadino, tema che avrebbe continuato a permeare la sua produzione artistica. Successivamente, nel 1905, decise di trasferirsi a Sassari, dove ebbe l’opportunità di condividere il proprio studio con l’artista Giuseppe Biasi da Teulada, un altro illustre nome dell’arte sarda.

Il culmine della sua carriera artistica giunge nel 1907, quando Francesco Ciusa partecipa alla Settima esposizione internazionale veneziana, presentando l’opera “La madre dell’ucciso”. Questo capolavoro, scolpito con maestria a Nuoro nel biennio precedente, rappresentava un punto di svolta nella sua produzione artistica. Da questo gesso originale fu tratta una fusione in bronzo eseguita a Firenze, che ora risiede alla Galleria romana d’arte moderna, mentre un’altra fusione si può ammirare nella Galleria Empedocle Restivo di Palermo.

Le opere di Ciusa non si limitano alla mera rappresentazione estetica, ma si fanno portatrici di un profondo messaggio sociale e politico. Il suo impegno per le tematiche legate all’irredentismo sociale della Sardegna e alla condizione delle classi lavoratrici si riflette chiaramente nelle sue sculture, come “L’assassinato” e “Il pane”, opere intrise di un realismo crudo e struggente che cattura l’essenza stessa dell’umana sofferenza.

La sua vita personale si intreccia con la sua carriera artistica nel 1907, quando prende in sposa Vittoria Cocco e si trasferisce a Cagliari, città che diventerà il suo rifugio e la sua fonte di ispirazione. Qui, durante gli anni bui della prima guerra mondiale, Francesco Ciusa è testimone del sacrificio dei soldati sardi, un’esperienza che influenzerà profondamente il suo lavoro artistico.

Dopo il conflitto mondiale, continua a lasciare il segno nel panorama artistico italiano, partecipando con successo alla XII e XIII Esposizione Biennale di Venezia nel 1920 e nel 1922. Tuttavia, il suo contributo all’arte va oltre la creazione di opere iconiche. Nel 1928 fonda la scuola d’arte applicata ad Oristano, dove condivide la sua esperienza con le generazioni future, incluso il suo nipote Giovanni Ciusa Romagna.

La sua dedizione alla sua terra natia è evidente anche nei monumenti pubblici che ha creato, come il monumento ai Caduti eretto nella piazza centrale di Iglesias nel 1928, un’opera di straordinaria bellezza e significato che commemora il sacrificio dei soldati sardi nella guerra.

Francesco Ciusa è stato non solo un grande artista, ma anche un educatore e un difensore della cultura sarda. Come insegnante di disegno presso l’Università di Cagliari, ha influenzato e ispirato numerose menti creative. Le sue opere sono custodite gelosamente nella Galleria Comunale d’arte cagliaritana, come testimonianza tangibile del suo amore per la gente e la cultura della Sardegna.

Muore nel febbraio del 1949 a Cagliari.

Francesco Ciusa Sculture – Stile e Caratteristiche

L’Arte di Francesco Ciusa: l’Amore per la Sardegna e la Profondità Emotiva delle sue Sculture

L’opera scultorea di Francesco Ciusa costituisce un affascinante viaggio attraverso le profonde radici della sua terra natale, la Sardegna. Ogni sua scultura è intrisa di un profondo legame con le tradizioni, la cultura e l’anima del popolo sardo. Attraverso le sue opere, l’artista riesce a catturare l’essenza stessa degli usi e dei costumi dei sardi, offrendo uno sguardo intimo e autentico sulla vita quotidiana di questa affascinante comunità.

Nei suoi primi lavori, risalenti agli ultimi decenni del XIX secolo, Ciusa esplora le tematiche dell’irredentismo sociale della Sardegna. Qui, l’artista si fa portavoce delle rivendicazioni delle classi lavoratrici, dando voce alla lotta per la giustizia sociale e la dignità umana. Un esempio lampante di questa tematica è rappresentato dal suo capolavoro “La madre dell’ucciso” realizzata intorno al 1905, dove l’artista riesce a trasmettere con intensità l’angoscia e il dolore di una madre che piange la perdita del figlio, vittima della violenza e dell’ingiustizia sociale.

Le successive sculture in bronzo, come “L’assassinato” e “Il pane”, continuano a esplorare le profonde radici della cultura sarda, immergendosi nel realismo minuzioso ed esasperato che caratterizza il lavoro di Ciusa. Attraverso queste opere, l’artista esprime il suo profondo amore per l’umile gente della Sardegna, mettendo in luce le fatiche e le sofferenze di una comunità legata alla terra e alle sue tradizioni millenarie.

Durante il periodo bellico, l’attenzione di Francesco Ciusa si sposta sui soldati sardi che combattono e perdono la vita in battaglia. Le sue sculture sono testimonianza dell’eroismo e del sacrificio di questi uomini, offrendo uno sguardo commovente sulla brutalità della guerra e sulle sue conseguenze devastanti per le famiglie e le comunità.

Nelle opere post-belliche, come ad esempio “La campana” del 1922, Ciusa adotta una forte stilizzazione che riflette il clima artistico del Novecento. Le sue sculture possono apparire inquietanti, ma è proprio in questa estetica audace che risiede la potenza espressiva del suo lavoro. Ogni opera di Ciusa è ricca di significati e profondità, trasportando lo spettatore in un mondo simbolico e suggestivo che va oltre la mera estetica.

Al centro di ogni scultura di Francesco Ciusa vi è la sua profonda empatia per il popolo sardo e il suo desiderio di esaltare la dignità e l’importanza di questa comunità. Attraverso le sue opere, l’artista celebra il lavoro duro e la resilienza dei sardi, dando voce ai più umili e ai più laboriosi, come contadini e pastori, e rendendo omaggio alla ricca cultura e alla storia millenaria di questa straordinaria isola mediterranea.

Francesco Ciusa Opere

Di seguito alcune delle sue opere scultoree più  note:

1. La madre dell’ucciso (1905/1906)
2. Mammina che lega la cuffietta (1919/21)
3. Il bacio (1922)
4. La campana (1922/23)
5. Il fromboliere (1939/40)
6. Sposina di Nuoro
7. Maternità
8. L’anfora sarda
9. Il cainita
10. La filatrice
11. Bimba sarda