L’opera di Emilio Scanavino è un vasto panorama artistico che abbraccia una varietà di medium e stili, esprimendo la sua creatività attraverso opere su carta, dipinti e ceramiche. Dopo un breve periodo di sperimentazione espressionista, ha abbracciato principalmente uno stile astratto-informale, caratterizzato dall’inserimento di forme organiche che si fondono armoniosamente per creare i suoi iconici intrecci, comunemente conosciuti come “nodi”. Ma quali sono le quotazioni di Emilio Scanavino e come si valutano le sue opere?

Le opere su carta di Emilio Scanavino, testimonianza della sua maestria nell’esplorare le possibilità del medium, presentano valutazioni e quotazioni che variano mediamente tra i €500 e i €1.500. Questi lavori, spesso più intimi e sperimentali, catturano l’essenza della sua visione artistica in modo delicato ma potente.

I quadri di Emilio Scanavino, invece, godono di una quotazione più ampia, con valori che vanno dai €3.000 a oltre i €25.000. Tuttavia, è importante notare che il prezzo e la quotazione dipende da diversi fattori, tra cui le dimensioni dell’opera, la sua datazione e la sua rilevanza nel contesto dell’intera produzione dell’artista. Un esempio lampante del valore eccezionale delle opere del pittore genovese è il record di vendita personale, stabilito nel 2018, con l’opera monumentale “Il Trionfo della Morte” del 1961, dimensioni 200 x 300 cm, che ha raggiunto la cifra impressionante di €175.000.

Le opere più ricercate dell’artista sono i grandi dipinti della fine degli anni ’50 e degli anni ’60, specialmente quelli di grandi dimensioni, che sono considerati dei veri e propri capolavori dell’arte astratta e godono delle quotazioni migliore. Tali opere rappresentano il culmine e la piena maturità della sua creatività e testimoniano il suo impatto duraturo nel mondo dell’arte.

Per quanto riguarda le ceramiche del pittore genovese, queste presentano una quotazione mediamente compresa tra i €400 e i €3.000, riflettendo l’apprezzamento per la sua versatilità artistica e la sua capacità di esplorare nuovi territori creativi.

Tuttavia, è importante sottolineare che queste stime sono puramente indicative e dovrebbero essere approfondite attraverso la valutazione gratuita di un esperto in pittura astratto-informale, specialmente dedicato alla figura di Emilio Scanavino. Solo un’analisi approfondita può rivelare appieno il valore e la significatività di un’opera d’arte, considerando la sua qualità, la sua provenienza e il suo contesto storico e artistico.

Emilio Scanavino Quotazioni – Studio dei Valori di Mercato

Emilio Scanavino, figura di spicco dell’astrattismo nel contesto artistico milanese, ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama dell’arte moderna. Pur essendo nato a Genova, è a Milano che ha trovato la sua collocazione nel fervido ambiente culturale della città, distinguendosi soprattutto nel campo dell’arte informale. Sebbene i suoi primi lavori abbiano brevemente esplorato l’espressionismo, è soprattutto con lo stile astratto-informale che il pittore ha impresso il suo marchio distintivo, introducendo forme organiche che si intrecciano armoniosamente per dare vita ai celebri “nodi”.

Ma quali sono le tendenze di mercato riguardanti le opere di Emilio Scanavino e quali sono i fattori che influenzano il loro valore? Rispondendo alla prima domanda, possiamo osservare che le quotazioni dell’artista tendono a mantenersi generalmente stabili nel corso del tempo, con oscillazioni lievi ma costanti, a seconda delle tendenze del mercato in un determinato periodo. Sebbene il collezionismo delle sue opere possa essere considerato di nicchia, il suo lavoro continua a essere ricercato e apprezzato da una cerchia di estimatori fedeli, rendendolo un investimento interessante per gli amanti dell’arte.

Per quanto riguarda i fattori che incidono sul valore delle opere di Emilio Scanavino, diversi elementi entrano in gioco. Il medium utilizzato, le dimensioni dell’opera, la sua datazione, la provenienza e lo stato di conservazione sono tutti aspetti cruciali da considerare. In particolare, gli oli su tela di grandi dimensioni sono particolarmente ricercati dal pubblico collezionista, mentre le opere risalenti agli anni ’50 e ’60 sono spesso oggetto di grande interesse. Tuttavia, ogni datazione e ogni dimensione possono presentare un proprio fascino unico, e quindi non c’è una preferenza assoluta in tal senso.

In conclusione, le opere di Emilio Scanavino rappresentano un connubio affascinante di creatività e innovazione, e le loro quotazioni sul mercato riflettono l’apprezzamento costante per il suo contributo all’arte astratto-informale.

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Biografia di Emilio Scanavino Pittore

Nacque il 28 febbraio a Genova, in una famiglia segnata dalle sfide politiche e sociali. Figlio di Sebastiano e Maria Sterla, trascorse un’infanzia caratterizzata dall’isolamento, poiché suo padre era un perseguitato politico. Questo contesto difficile lo spinse fin da giovane a trovare rifugio nell’arte, una passione che lo avrebbe accompagnato per tutta la vita.

Fin dalla più tenera età, Emilio dimostrò un talento innato per il disegno, un dono che il padre non riconobbe mai pienamente, considerandolo un’inutile distrazione. Nonostante le difficoltà, Scanavino perseverò nella sua passione e, ispirato dalla sua inclinazione artistica, decise di iscriversi al Liceo Artistico di Genova, dove avrebbe ricevuto una formazione che avrebbe plasmato il suo stile e la sua visione artistica.

Fu durante gli anni trascorsi al liceo che incontrò l’amore della sua vita, Giorgina Graglia, una presenza costante che avrebbe condiviso con lui le gioie e le sfide della sua carriera artistica. Il suo debutto nel mondo dell’arte avvenne presso la Galleria Romano, dove tenne la sua prima mostra personale, aprendo le porte a un mondo di espressione creativa e di possibilità infinite. Successivamente, intraprese un breve periodo di studi di architettura a Milano, che tuttavia venne interrotto dall’imminenza della guerra, che lo chiamò al fronte.

Il ritorno dalla battaglia segnò una svolta nella vita di Emilio Scanavino, che decise di abbandonare definitivamente l’architettura per dedicarsi completamente alla pittura. Milano divenne il centro della sua attività artistica, dove entrò a far parte di un vivace e stimolante ambiente culturale, stringendo legami significativi con altri artisti emergenti dell’epoca, tra cui Gianni Dova, Roberto Crippa e Lucio Fontana. Il viaggio a Parigi nel 1947 rappresentò un momento fondamentale nella sua crescita artistica, esponendolo alle opere dei maestri dell’avanguardia parigina e influenzando profondamente il suo stile.

La sua partecipazione alla XXV Esposizione Internazionale d’arte della Biennale di Venezia del 1950 segnò il suo emergere nel panorama artistico internazionale, confermando il suo talento e la sua originalità. Durante gli anni ’50, la sua collaborazione con artisti come Dova, Crippa ed Enrico Baj nella fabbrica di ceramiche ad Albisola consolidò la sua reputazione come artista innovativo e versatile. La sua carriera prese slancio quando Carlo Cardazzo, un influente mercante d’arte, lo mise sotto contratto, aprendo le porte a numerose esposizioni e riconoscimenti. Tra queste, spicca la personale alla Galleria del Cavallino e la partecipazione alla Biennale di Venezia del ’54.

Negli anni successivi, le sue opere viaggiarono in varie nazioni, tra cui Olanda, Francia e Argentina, guadagnandosi ulteriori premi e riconoscimenti internazionali, incluso un altro importante premio alla XXIX Biennale del ’58 e la partecipazione alla VIII Quadriennale di Roma nel 1959. La sua presenza nelle esposizioni e la ricezione di premi continuarono a crescere nel corso degli anni, con partecipazioni alla XXX Biennale, mostre a Bruxelles e New York, e vari riconoscimenti in Italia e all’estero. La sua attività espositiva culminò con la partecipazione alla Biennale di Montene, alla Biennale di San Paolo e infine alla XI Quadriennale romana. Emilio Scanavino morì a Milano nel novembre del ’86.

Emilio Scanavino Opere – Stile e Caratteristiche

L’Arte Informale di Emilio Scanavino: Il Viaggio attraverso i suoi Iconici Nodi e Intrecci

Le sue prime opere, risalenti agli anni ’40, si caratterizzano per dipinti figurativi di matrice espressionista, in cui emergono suggestioni emotive e una forte carica narrativa.

Tuttavia, questo primo periodo di ricerca figurativa fu solo l’inizio di un viaggio creativo destinato a trasformarsi radicalmente. La sua inarrestabile sete di esplorazione lo spinse verso l’astrazione, dove trovò la sua vera vocazione artistica. È in questo contesto che Scanavino raggiunse la sua maturità artistica, abbracciando una pittura informale che divenne il tratto distintivo della sua produzione.

Nelle sue composizioni astratto-informali, l’artista introdusse elementi ricorrenti che si trasformarono in veri e propri simboli, fungendo da cifra stilistica unica e riconoscibile. Questi segni, di natura essenzialmente organica, si ripetevano costantemente nelle sue opere, assumendo la forma di intrecci e nodi. Questi intrecci, essenziali e allo stesso tempo complessi, si manifestavano su sfondi di tinte mutevoli, spesso dominati da bianchi, neri e rossi vibranti, che conferivano alle opere di Emilio Scanavino una forte carica emotiva e una drammaticità straordinaria.

La scelta dei colori e dei segni, intrinsecamente inquietanti e macabri, era mirata a esplorare le profondità dell’esistenza umana, a svelare l’insondabile mistero della vita e della morte. I suoi celebri nodi diventarono così l’emblema di questa ricerca metafisica, simboli carichi di significato che invitavano lo spettatore a confrontarsi con le grandi domande esistenziali.

Attraverso la sua pittura, Emilio Scanavino offriva uno sguardo penetrante sull’animo umano, esplorando le contraddizioni e le tensioni della condizione umana con una sensibilità straordinaria. Le sue opere diventarono così specchi dell’esperienza umana, veicoli di emozioni intense e profonde riflessioni filosofiche.

Emilio Scanavino Quadri

Di seguito alcune delle sue opere più conosciute:

1. Natività (1953)
2. Fluorescenza (1956)
3. Alfabeto senza fine (1957)
4. Atto presente (1959)
5. Il Trionfo della Morte (1961)
6. Bestiario (1961)
7. La finestra (1964)
8. Immagine urbana (1966)
9. Situazione (1967)
10. Violazione (1968)
11. L’arco (1982)

Emilio Scanavino Firma