ROBERTO CRIPPA QUOTAZIONI
Il patrimonio artistico di Roberto Crippa si estende in un vasto e variegato corpus di opere, che spaziano tra dipinti, sculture, ceramiche e molto altro ancora. La sua espressione artistica è altrettanto diversificata, transitando da un primo periodo post-cubista a una ricerca spazialista, fino a esplorare totem di carattere arcaico e, più recentemente, ad approfondire tematiche legate ai corpi celesti attraverso i collage. Questa molteplicità di stili e medium rende complesso fornire parametri definitivi sul valore delle sue opere.
Tuttavia, possiamo delineare alcune tendenze nelle quotazioni delle sue opere. Ad esempio, le opere su carta di Roberto Crippa solitamente variano tra i €1.000 e i €3.000, mentre le sculture in bronzo, in particolare quelle raffiguranti i suoi famosi “totem”, possono oscillare dai €2.000 ai €7.000, con valori inferiori per altre tipologie e serie. Per quanto riguarda gli oli, le quotazioni di Roberto Crippa possono partire dai €2.000 e superare i €10.000, a seconda della dimensione, della complessità e dell’importanza dell’opera.
Va sottolineato che questi valori sono puramente indicativi e che il mercato dell’arte può subire variazioni dovute a molteplici fattori, come l’interesse dei collezionisti, l’evoluzione delle tendenze artistiche e l’offerta disponibile sul mercato. Un esempio significativo di ciò è rappresentato dal record di vendita personale di Roberto Crippa, avvenuto nel 2010, con la sua opera spazialista “La creazione del mondo” del 1952, venduta per €89.000, dimostrando che il valore delle opere può superare ampiamente le stime medie.
È pertanto consigliabile ricorrere a una valutazione specifica condotta dai nostri esperti del settore per ottenere una valutazione accurata delle opere di Roberto Crippa, tenendo conto della loro provenienza, , dimensioni, datazione, condizioni e storia.
FASCIA DI PREZZO€1.000 - €20.000
QUOTAZIONI OPERE SU CARTA
Le quotazioni delle opere su carta sono in media comprese tra €1.000 e €3.000.
QUOTAZIONI TOTEM
In media i “Totem” dell’artista di Monza hanno valori che si aggirano tra €2.000 e €7.000.
QUOTAZIONI DIPINTI
Le quotazioni di Roberto Crippa per i dipinti partono da €2.000 fino ad oltre €10.000.
RECORD DI VENDITA
Il risultato più alto di vendita di questo pittore è di €89.000, avvenuto nel 2010.
Roberto Crippa Quotazioni, Prezzi e Valore Opere
Roberto Crippa è stato uno dei protagonisti indiscussi del panorama artistico milanese del secondo dopoguerra, emergendo come una figura chiave nell’ambito dello Spazialismo e dell’arte astratta italiana. La sua carriera artistica è stata un viaggio affascinante attraverso una molteplicità di stili e medium, che riflettono la sua continua sperimentazione e ricerca di espressione.
Partendo da un periodo iniziale influenzato dal post-cubismo, Roberto Crippa si è poi dedicato alla ricerca spazialista, abbracciando la libertà di esplorare nuove dimensioni e profondità visive. Questa fase ha segnato un momento importante nella sua evoluzione artistica, contribuendo alla formazione di un linguaggio unico e distintivo.
Successivamente, ha ampliato il suo repertorio artistico, esplorando l’archetipo del totem con una sensibilità moderna, creando opere che mescolano elementi arcaici con una visione contemporanea. Questi “Totem” sono diventati una firma riconoscibile del suo lavoro.
Le sue opere più recenti sono caratterizzate da un’esplorazione dei corpi celesti e l’utilizzo del collage come mezzo espressivo, aggiungendo ulteriori strati di significato e complessità al suo già ricco corpus artistico.
Ma come si sono comportate le quotazioni e i valori di mercato delle opere di Roberto Crippa nel corso del tempo? Sebbene non sia annoverato tra i protagonisti più brillanti del panorama dell’Arte Moderna italiana, i suoi prezzi hanno mantenuto una solidità, riflesso del suo status di artista storico e affermato.
Dopo un periodo di crescita dei valori di mercato fino al 2010, si è registrato un calo negli ultimi anni, portando le quotazioni medie a un livello inferiore. Tuttavia, nonostante questa tendenza, le valutazioni generali delle opere di Crippa rimangono abbastanza positive.
È interessante notare che le serie delle prime “Spirali” e i famosi “Totem” hanno registrato i risultati di vendita migliori, evidenziando l’importanza di considerare la tipologia, la datazione e la storia dell’opera nel valutare attentamente un’opera di Crippa.
In definitiva, il valore di mercato delle opere di Roberto Crippa è un risultato di molteplici fattori, tra cui il medium artistico, le dimensioni e il contesto storico e artistico dell’opera stessa.
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Biografia di Roberto Crippa Pittore
Roberto Crippa, il cui nome anagrafico è Gaetano, nasce a Monza il 19 maggio 1921, figlio di Giuseppe e Giulia Macchi. La sua storia si intreccia con le vicende dell’Italia del Novecento, caratterizzata da trasformazioni politiche, sociali e culturali che avrebbero influenzato profondamente il suo percorso artistico e personale.
La famiglia di Crippa si trasferisce a Milano quando lui è ancora giovanissimo, e è qui che Roberto inizia a coltivare le sue prime passioni e interessi. Si sposa molto giovane con Elda Libero, la sua compagna di vita che lo sostiene nei suoi progetti e nelle sue ambizioni artistiche, diventando un pilastro fondamentale della sua esistenza.
La sua giovinezza è segnata dal periodo bellico della Seconda Guerra Mondiale, durante il quale Crippa partecipa attivamente al conflitto, dedicandosi con fervore al servizio nell’Aeronautica. Quest’esperienza avrà un impatto profondo sulla sua vita e sulla sua arte, contribuendo a forgiare il suo interesse per il volo e gli aerei che permea molte delle sue opere successive.
Dopo la guerra, Roberto Crippa decide di perseguire la sua passione per l’arte e si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Qui ha l’opportunità di studiare sotto la guida di maestri rinomati come Achille Funi e Carlo Carrà, che lo influenzano profondamente nel suo percorso artistico. È durante questo periodo che stringe amicizia con un altro studente destinato a diventare un suo compagno di carriera, Gianni Dova, con il quale condividerà molte esperienze artistiche e umane.
Il debutto ufficiale di Crippa nel mondo dell’arte avviene con una mostra personale presso la galleria Bergamini a Milano, che riscuote un notevole successo. Questo gli apre le porte per partecipare alla XXIV Esposizione Internazionale d’arte della Biennale di Venezia nel 1948 e alla VIII Triennale di Milano nello stesso anno, confermando il suo talento emergente e la sua crescente notorietà nel panorama artistico italiano.
Crippa si inserisce appieno nel vibrante contesto culturale milanese dell’epoca, frequentando sia la corrente figurativa rappresentata da artisti come Enrico Baj, che il movimento spazialista guidato da Lucio Fontana. Con Fontana e Dova, firma il “Manifesto dell’Arte Spaziale” nel 1951, segnando un momento significativo nella sua carriera artistica e contribuendo a definire il corso dell’arte astratta in Italia.
Negli anni successivi, continua la sua attività espositiva, partecipando a numerose mostre collettive e continuando la sua ricerca artistica. Frequenta anche il mondo delle ceramiche ad Albisola, dove entra in contatto con artisti provenienti da tutto il mondo, arricchendo ulteriormente il suo bagaglio culturale e artistico.
La passione di Crippa per il volo si riaccende in questo periodo, portandolo a dedicarsi anche alla guida degli aerei. Questa doppia passione si riflette nelle sue opere degli anni ’60, in cui il tema del volo e degli aerei diventa centrale, trasmettendo un senso di libertà e dinamismo che caratterizza la sua produzione artistica.
Gli anni ’60 sono un decennio di grande successo per Roberto Crippa, con numerose partecipazioni alle Biennale e la vittoria alla Triennale di Milano nel 1960, che sottolineano il riconoscimento della sua importanza nel panorama artistico italiano e internazionale. Continua anche a tenere lezioni di volo, condividendo la sua passione e il suo know-how con altri appassionati.
Tuttavia, questa scelta di perseguire la sua passione per il volo gli costerà la vita: nel marzo del 1972, Roberto Crippa muore in un tragico incidente aereo.
Roberto Crippa Opere – Stile e Caratteristiche
Tra Ricerca Spazialista e Totem Primitivi: Il Viaggio Artistico di Roberto Crippa
L’esordio artistico di Roberto Crippa, avvenuto intorno agli anni ’40, segna l’inizio di un percorso creativo ricco di evoluzioni e sperimentazioni. Inizialmente, la sua pittura si caratterizza per una tendenza semi-figurativa influenzata dalla matrice post-cubista, evidenziando una sensibilità artistica in continua crescita.
Tuttavia, il suo percorso artistico subisce una significativa trasformazione attraverso l’incontro con Lucio Fontana e la firma del manifesto dell’Arte Spaziale. Questo segna una svolta decisiva nella sua produzione, portandolo a esplorare l’estetica e l’ideale spazialista. È in questo contesto che emergono le sue celebri “Spirali”, opere caratterizzate da un profondo studio sullo spazio e il suo rapporto con la forma.
Le “Spirali” di Crippa rappresentano un connubio tra ricerca concettuale e suggestioni emotive, forse anche influenzate dalla sua passione per il volo. Le linee nere circolari, simili a percorsi aerei, si intrecciano nello spazio della tela, creando una vibrante dinamicità. I colori materici e vivaci contribuiscono a conferire profondità e intensità alle composizioni, trasportando lo spettatore in un viaggio emotivo attraverso le profondità dello spazio.
Parallelamente alla sua ricerca spazialista, Roberto Crippa esplora anche composizioni astratte di natura geometrica. Questo filone artistico testimonia la sua versatilità e la sua capacità di esplorare diverse forme espressive, arricchendo ulteriormente il suo repertorio artistico.
Successivamente, influenzato dall’arte americana e dalle correnti artistiche internazionali dell’epoca, Crippa elabora i “Totem”. Queste figure, dall’aspetto primitivo, grottesco e infantile, rappresentano un’ulteriore evoluzione del suo linguaggio artistico. Sperimentando con materiali innovativi come il sughero e le carte di giornale, Crippa crea collage che conferiscono alle sue opere una dimensione tattile e sensoriale unica.
Nel suo ultimo periodo artistico, Crippa si dedica alla serie degli “Amiantiti”, in cui esplora il tema dei corpi celesti e delle sagome ispirate alla sua passione per il volo e gli aerei. Queste opere trasmettono un senso di meraviglia e contemplazione, invitando lo spettatore a riflettere sulla grandezza dell’universo e sulle infinite possibilità del viaggio nello spazio.
In sintesi, il percorso artistico di Roberto Crippa è caratterizzato da una costante ricerca di nuove forme espressive e significati profondi. Attraverso la sua opera, Crippa ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama dell’arte contemporanea, ispirando generazioni di artisti e appassionati d’arte con la sua creatività e la sua visione innovativa.
Di seguito alcune delle sue opere più conosciute:
- Figure astratte (1949)
- Il sogno di Orazio (1950)
- Geometrico (1950)
- Spirali (1950/51)
- La creazione del mondo (1952)
- Testa (1956)
- La foresta (1957)
- Ara (1960)
- La grande testa (1961)
- Paesaggio urbano (1961)
- Paesaggio Sierra Madre (1961)
- Templier (1962)