Il corpus artistico di Mino Guerrini, sebbene non molto vasto, è un tesoro di creatività e innovazione. Predominantemente composto da smalti e dipinti su carta, raramente su tela, le sue opere sono un viaggio affascinante nel mondo dell’astrazione.

Guerrini ha saputo catturare l’essenza della forma e del colore, creando composizioni che trasudano pura bellezza e armonia. La sua predilezione per l’astratto si riflette in ogni pennellata e in ogni tratto, trasmettendo al fruitore un’esperienza visiva unica e coinvolgente.

Ma quale è il valore di queste opere straordinarie? Le quotazioni di Mino Guerrini variano in base al periodo della sua produzione artistica. Le opere realizzate tra il suo coinvolgimento nel Gruppo Forma 1 ed il ritiro dalla pittura, quindi tra il 1947 e il 1952, tendono ad avere valori di mercato più elevati, oscillando generalmente tra €1.000 e €3.000. Questo periodo rappresenta il culmine della sua creatività e della sua influenza nel mondo dell’arte astratta.

Tuttavia, anche le opere successive di Guerrini, quando si dedicò in modo sporadico alla pittura, hanno il loro valore. Solitamente, le quotazioni per queste opere sono più contenute, situandosi tra €500 e €1.000. Nonostante ciò, ogni sua opera è un pezzo unico nel suo genere e porta con sé il suo prezioso lascito.

È fondamentale tenere presente che il mercato delle opere di Mino Guerrini è piuttosto limitato e le quotazioni possono variare in base a diversi fattori. È consigliabile consultare un nostro esperto per una valutazione specifica e approfondita della tua opera. Il nostro team di esperti è a disposizione per offrirti una valutazione gratuita e personalizzata della tua opera di Mino Guerrini, garantendoti un’analisi accurata e dettagliata del suo valore e del suo significato artistico

Mino Guerrini Quotazioni, Prezzi e Valore Opere

Mino Guerrini, sebbene non sia uno dei nomi più celebri nell’ambito dell’arte astratta italiana, ha comunque lasciato un’impronta nel panorama dell’arte astratta e d’avanguardia in Italia. Benché il suo impegno nella pittura sia stato di breve durata, ciò non diminuisce l’importanza.

Uno dei motivi della sua importanza è stato il coinvolgimento nel Gruppo Forma 1, dove ha collaborato con molti dei protagonisti dell’Arte Moderna italiana. Come uno dei fondatori di questo gruppo, Mino Guerrini ha contribuito a plasmare il panorama artistico dell’epoca e a promuovere l’astrattismo come corrente artistica rilevante. La sua partecipazione a varie mostre in Italia e in Europa ha contribuito a far conoscere il suo lavoro e a consolidare la sua reputazione come uno dei principali esponenti dell’astrattismo italiano degli anni ’40 e ’50.

Le opere di Guerrini sono principalmente di natura astratta, caratterizzate da una fusione di forme pure e colori vibranti. Questa ricerca della purezza formale e cromatica ha conferito alle sue opere un’aura di raffinatezza e bellezza senza tempo.

Tuttavia, nonostante il suo contributo all’arte astratta italiana, le quotazioni di Mino Guerrini sono attualmente abbastanza basse, in gran parte a causa della sua relativa oscurità e rarità sul mercato dell’arte. Per i collezionisti, tuttavia, le opere del suo primo periodo rappresentano dei veri e propri tesori, per la sua visione artistica unica e innovativa.

In definitiva, sebbene possa non essere uno dei nomi più famosi dell’arte astratta italiana, l’eredità artistica di Mino Guerrini è certamente degna di nota e merita di essere esplorata e apprezzata da tutti gli amanti dell’arte.

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Biografia del Pittore Guerrini Mino

Mino Guerrini, il cui nome anagrafico era Giacomo, nacque a Roma il 16 dicembre 1927, figlio di Giulio e Lola Cohen. La sua infanzia e adolescenza furono un viaggio tra due importanti centri culturali italiani: Milano e Roma. Durante il periodo trascorso a Milano, tra il 1943 e il 1945, iniziò a sviluppare una profonda passione per l’arte, immergendosi negli stimolanti ambienti artistici della città. Questo periodo formativo influenzò in modo indelebile la sua visione artistica e la sua vocazione creativa.

Al suo ritorno a Roma, Mino Guerrini completò gli studi nella capitale, frequentando il liceo insieme a talenti come Piero Dorazio e Achille Perilli. Fu durante questi anni che nacquero profonde amicizie e collaborazioni artistiche che avrebbero segnato la sua carriera. Insieme a Dorazio e Perilli, partecipò alle prime mostre giovanili e contribuì alla fondazione della rivista “Ariele”, diventando parte integrante del fervido panorama artistico romano dell’epoca.

La sua inclinazione verso le correnti artistiche emergenti lo portò ad essere uno dei protagonisti del Gruppo Ariete, insieme a Dorazio e Renzo Vespignani. Questa esperienza lo introdusse ancora di più nel tessuto culturale romano, portandolo a frequentare lo studio di Renato Guttuso, un punto di riferimento cruciale per gli artisti dell’epoca.

Il 1947 rappresentò un punto di svolta per Mino Guerrini, quando fu uno dei fondatori del Gruppo Forma 1. Questa collaborazione, insieme ad altri artisti tra cui: Carla Accardi, Ugo Attardi, Pietro Consagra, Piero Dorazio, Achille Perilli, Antonio Sanfilippo e Giulio Turcato, si distinse per l’approfondimento della ricerca astratta sulla forma e sul colore. Lo stesso anno, ottenne riconoscimenti internazionali partecipando a una mostra a Parigi e vincendo un prestigioso premio tra i pittori italiani.

La sua presenza artistica si fece sentire con forza anche alla V Quadriennale Romana del 1948 e all’esposizione Arte Concreta l’anno successivo, avvicinandosi sempre di più al gruppo MAC e al contesto astrattista milanese.

Guerrini ampliò il suo impegno nel mondo dell’arte aprendo la galleria L’age d’Or e partecipando alla IX Triennale di Milano nel 1951. Tuttavia, a metà degli anni ’50, prese una svolta inaspettata quando decise di abbandonare temporaneamente la pittura per dedicarsi al cinema. Questa scelta non significò un addio definitivo alla pittura, ma piuttosto un’espansione dei suoi orizzonti artistici.

Nei successivi anni nel campo del cinema, Guerrini si distinse come regista, attore e giornalista, riscuotendo notevole successo. La sua versatilità artistica gli permise di emergere come una personalità poliedrica, capace di lasciare un’impronta indelebile in diversi ambiti artistici.

La sua vita artistica e creativa si concluse con la sua morte nel gennaio del 1990 a San Patrignano.

Mino Guerrini Opere – Stile e Caratteristiche

Forma e Colore: Il Breve Percorso Artistico di Mino Guerrini

L’attività artistica di Mino Guerrini si distinse per la sua straordinaria intensità soprattutto nel periodo compreso tra il 1945 e il 1952, un momento durante il quale le sue opere raggiunsero vette di espressione e innovazione. Tuttavia, dopo questo periodo di fervida produzione, decise di dedicarsi solo sporadicamente alla pittura.

Le prime opere di Mino Guerrini testimoniano una ricerca stilistica in continua evoluzione. Si possono rintracciare nature morte stilizzate e moderne, oltre a una serie di lavori pionieristici nel campo dell’astrazione. Sin dai suoi primi dipinti, emerge con chiarezza il suo approccio astratto, che trova piena realizzazione a partire dal 1947 con l’adesione al movimento Gruppo Forma 1. Da questo momento in poi, le sue composizioni si trasformano in affascinanti esplorazioni dell’astratto, in cui forma e colore si fondono in un connubio sorprendente.

Per Mino Guerrini, la carta rappresenta il supporto privilegiato per le sue creazioni, preferito rispetto alla tela tradizionale. Attraverso l’utilizzo di materiali moderni e smalti innovativi, riesce a conferire alle sue opere una freschezza e una vitalità uniche. La sua ricerca artistica si concentra principalmente sulla forma, che deve essere autentica e pura, e sul colore, che assume un ruolo di primaria importanza nell’ambito dell’astrazione.

Tuttavia, agli albori degli anni ’50, Guerrini prese una decisione sorprendente: abbandonare la ricerca pittorica. Questo mutamento di rotta rappresentò una svolta nella sua carriera artistica, portandolo a esplorare nuovi orizzonti creativi al di fuori del mondo della pittura. Pur ponendo fine alla sua attività pittorica, l’impronta lasciata dal pittore romano nell’ambito dell’arte astratta rimane importante.

Di seguito alcune delle sue poche opere conosciute:

1. Natura morta con l’Unità (1946)
2. Il sariga (1947)
3. Progressivo (1948)
4. Composizione astratta (1951)
5. Autoritratto (1969)
6. Nucleo spaziale (1969)