GIUSEPPE ABBATI QUOTAZIONI
L’opera di Giuseppe Abbati è composta principalmente da dipinti ad olio, tra studi realizzati con una pittura più abbozzata fino ai quadri più finiti. La sua produzione non è molto ampia a causa della sua prematura scomparsa, e quindi si conoscono e ci sono poche sue opere, principalmente opere paesaggistiche di carattere macchiaiolo ed interni architettonici di impronta paterna.
Panoramica Prezzi Aggiornati delle Sue Opere
Ma quali sono oggi le quotazioni delle sue opere nel mercato d’arte?
Sebbene siano abbastanza numerosi i falsi, le sue opere di certa autografia hanno valutazioni relativamente buone, giustificate dalla rarità dei suoi dipinti. Generalmente, le quotazioni di Giuseppe Abbati per i suoi dipinti di piccole dimensioni o quelli artisticamente meno importanti, vanno dai €4.000 fino a oltre i €15.000. Gli oli più significativi, realizzati con una pittura finita e di carattere macchiaiolo, del pittore napoletano sono valutati a partire dai €20.000 fino a oltre i €50.000, anche se ormai sono praticamente introvabili.
È comunque importante ricordare che questi valori indicati servono unicamente come parametri di riferimento. Per una valutazione approfondita e specifica, è necessario consultare i nostri esperti della pittura dei Macchiaioli, e in particolare di Giuseppe Abbati.
FASCIA DI PREZZO:€4.000 - €50.000
VALORE OPERE MENO SIGNIFICATIVE
Gli studi di piccole dimensioni di carattere macchiaiolo o gl’interni architettonici sono abitualmente stimati a partire dai €4.000 fino a superare i €15.000.
VALORE OLI PIÙ IMPORTANTI
In linea generale i dipinti ad olio più importanti di Giuseppe Abbati, che oggi risultano praticamente introvabili, hanno quotazioni dai €20.000 fino ad oltre i €50.000.
Giuseppe Abbati Quotazioni, Prezzi e Valore Opere
Il Mercato di Giuseppe Abbati: Un Protagonista Sottovalutato del XIX Secolo e dei Macchiaioli
La figura di Giuseppe Abbati spesso non è tra le più blasonate, ma è stato un protagonista indiscusso del XIX secolo e della corrente dei Macchiaioli. La sua scomparsa a soli trentadue anni e la cecità da un occhio, gli sfortunati eventi di un artista pieno di talento, hanno limitato il suo corpus di opere, ma ciò non vuol dire che sia stato un autore minore. È stato tra i più originali del suo tempo per l’uso della luce e del colore, e ci ha regalato quadri con tagli modernissimi per essere realizzati a metà del XIX secolo.
Esaminando il mercato delle sue opere, si riscontra che la sua firma è molto apprezzata e che la rarità dei suoi dipinti, sommata alla qualità dell’espressione pittorica, ha creato un forte appeal e conseguentemente quotazioni elevate. Tuttavia, all’interno della sua produzione, non tutti i suoi dipinti hanno lo stesso mercato. I suoi dipinti di eccellente qualità che raffigurano interni architettonici, sebbene apprezzati, hanno un mercato secondario rispetto alle sue opere “di macchia”. Proprio queste ultime raggiungono il massimo interesse e i prezzi più alti, ma sono opere molto infrequenti sul mercato.
Per giungere quindi a una valutazione accurata di una sua opera, è necessario, oltre a conoscere bene la sua produzione artistica, prendere in considerazione diversi fattori come la qualità, il soggetto, le dimensioni e la storia dell’opera.
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La valutazione di un’opera d’arte è un procedimento complesso che necessita di un esperto d’arte per determinare il possibile valore di mercato, considerando la qualità dell’opera, lo studio del soggetto raffigurato e l’importanza dell’opera stessa. Inoltre, Giuseppe Abbati è un autore molto raro, avendo prodotto poco, e il mercato abbonda di falsi. Molti suoi studi macchiaioli non sono stati firmati, quindi occorre una grande conoscenza per l’approfondimento di un’opera di questo autore.
Conosciamo bene l’opera pittorica di Giuseppe Abbati, dai suoi più comuni e meno richiesti interni architettonici, realizzati nei soggiorni napoletani, fiorentini e veneziani (fino al 1861), ai suoi paesaggi macchiaioli, in cui ha utilizzato in maniera innovativa gli effetti della luce e del colore sulla natura.
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Trattandosi di un infrequente ma singolare pittore italiano dell’Ottocento, siamo interessati all’acquisto con pagamento immediato dei suoi dipinti ad olio. In particolar modo, siamo interessati ai suoi dipinti macchiaioli, dai capolavori di grandi dimensioni agli studi di natura e di luce realizzati con una pittura più abbozzata. In ogni caso, ogni opera sarà valutata singolarmente per comprenderne il valore, la qualità e il riscontro che potrebbe avere sul mercato.
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Biografia di Giuseppe Abbati Pittore
Nasce il 13 gennaio del 1836 nella vivace città di Napoli. Figlio dell’importante pittore Vincenzo e di Francesca Romano, Giuseppe Abbati viene avviato alla pittura proprio dal padre. Con la famiglia si trasferisce molto giovane a Firenze.
Una volta adolescente, prosegue i suoi studi a Venezia, dove frequenta l’Accademia di Belle Arti e ha la possibilità di essere educato alla pittura da Michelangelo Grigoletti e Francesco Bagnara. In questo ambiente si avvicina ai giovani pittori Telemaco Signorini e Vito D’Ancona. Terminata l’accademia, torna a Napoli.
Napoli all’epoca era al centro della pittura partenopea, dove Abbati ha modo di imparare la lezione dei fratelli Filippo e Nicola Palizzi e di Domenico Morelli. Qui prende parte, nel 1859, alla Promotrice Borbonica. Resta a Napoli nel periodo compreso tra il 1856 e il 1860.
Durante questo periodo, partecipa all’impresa garibaldina e quindi alla “Spedizione dei Mille”, che gli costerà addirittura la perdita di un occhio dovuto ad una ferita subita nella Battaglia del Volturno. Finita questa parentesi dei moti rivoluzionari, Giuseppe Abbati si sposta a Firenze. Grazie all’amicizia con Serafino De Tivoli, si avvicina molto ai Macchiaioli e diventa anche lui un assiduo frequentatore del Caffè Michelangiolo (celebre luogo di ritrovo degli artisti di questa corrente).
A Firenze ha quindi modo di conoscere i protagonisti del movimento, come Giovanni Fattori, Vincenzo Cabianca, Silvestro Lega e molti altri, ritrovando allo stesso tempo i suoi compagni di corso Signorini e D’Ancona. Esordisce anche a livello espositivo in questa città, partecipando nel 1861 alla Mostra d’Arte Italiana tenutasi a Firenze. Come tutti gli artisti macchiaioli, si lega molto alla figura di Diego Martelli, che è stato un mecenate di questo collettivo.
Soggiorna spesso nella tenuta di Castiglioncello, instaurando un stretto rapporto con lui. Partecipa frequentemente alle Promotrici fiorentine (si conoscono sue esposizioni anche a quelle torinesi) e realizza molti studi “dal vero” (en plein air) della campagna toscana. Questo periodo si rivela molto prolifico per il pittore napoletano Giuseppe Abbati. Nel 1864 espone un suo importante dipinto ad una mostra tenutasi all’Accademia di Brera, nella città di Milano. Prende parte nel 1866 alla III Guerra d’Indipendenza in cui sarà fatto anche prigioniero.
La sua vita, però, si rivela ancora molto sfortunata: viene morso dal suo cane e si ammala di rabbia. Muore di idrofobia nella città di Firenze nel febbraio del 1868, all’età di 32 anni.
Giuseppe Abbati Opere – Stile e Caratteristiche
La Breve Arte di Giuseppe Abbati: Maestro della Luce nei Paesaggi Macchiaioli
La produzione artistica di Giuseppe Abbati si distingue principalmente per splendide vedute (paesaggi e marine) di originale ed evidente matrice macchiaiola e per interni architettonici che ha realizzato durante i suoi soggiorni a Firenze, Venezia e Napoli fino al 1861. La sua abilità tecnica è indiscutibile e si può notare già nei suoi primi lavori, specialmente negli interni di chiese e chiostri, qualità che mantiene anche dopo la perdita dell’occhio. L’apice artistico lo raggiunge con i suoi quadri “macchiaioli”, in cui descrive paesaggi toscani, dando un’impressione di calma e pacatezza, cogliendo attimi di estrema quiete.
Nelle sue vedute maremmane c’è una grande attenzione verso il colore, che diventa il protagonista dei dipinti, e verso la luce, tutto realizzato con grande realismo. Queste opere sono frutto di lunghi studi “en plein air” che realizzava durante la sua permanenza a Firenze. I suoi quadri hanno un taglio relativamente molto moderno: Giuseppe Abbati esplora gli effetti della luce nel quotidiano e nella natura in maniera innovativa e ancora inesplorata.
Spesso amava realizzare scorci di paesaggi luminosi visti da interni oscurati, creando effetti luminosi audaci. La sua è una pittura poetica, lirica e meditativa. Sfortunatamente, la sua scomparsa prematura non ha permesso a questo autore di esprimere pienamente l’unicità e l’innovatività della sua arte.
Opere
- Chiostro (1861)
- Vicolo soleggiato (1863/64)
- Loggiato con armigero (Bargello) (1864)
- Un uomo seduto e addormentato/ Ritratto di Renato Fucini (1865 c.)
- Veduta dalla cantina di vini di Diego Martelli (1866)
- Finestra (1866 c.)
- Veduta di Castiglioncello (1867)
- Cavallino (1867)
- La raccolta delle rose
- Arno alla Casaccia
- Strada di Montughi
- Vallata a Castiglioncello
- Lungo l’Arno