La produzione di Ettore Tito è riconducibile a due principali filoni stilistici: nel periodo iniziale, di stampo verista, rappresenta la Venezia popolare, mentre nella sua maturità si orienta verso una tendenza tardo-barocca e liberty. Fra questi periodi, c’è stato un momento in cui le sue opere si sono avvicinate molto alle tendenze internazionali di artisti come Sargent e Sorolla. La sua opera è composta principalmente da dipinti ad olio, insieme ad un numero inferiore di pastelli e bozzetti preparatori.

Prezzi Aggiornati delle Sue Opere

Le valutazioni delle opere di Ettore Tito si differenziano in maniera significativa in virtù del periodo, oltre che, naturalmente, alla qualità. I dipinti di decorativismo neo-barocco e quelli allegorici sono generalmente valutati tra i €2.000 ed oltre i €10.000, partendo dalle opere di piccolo formato fino a quelle di grande qualità e dimensioni, che raggiungono le stime più alte.

Per quanto riguarda i quadri di stampo verista e “favrettiano”, così come quelli di inizio secolo influenzati da Sorolla, le quotazioni vanno dai €3.000 fino ad oltre i €35.000, anche in questo caso in base alla qualità e alle dimensioni.

Il record di vendita di Ettore Tito è attualmente di €281.980, un risultato considerevole ottenuto nel 1999 per il suo capolavoro intitolato “La fa la modella”, datato 1887. Questa cessione dimostra l’elevato valore attribuito ai suoi quadri che rappresentano la realtà della umile gente veneziana.

È importante ricordare che questi parametri di valore sono puramente orientativi e che andrebbero approfonditi tramite la valutazione specifica, dell’opera in tuo possesso, condotta dai nostri esperti specializzati nella pittura tra Ottocento e Novecento a Venezia, ed in particolare della firma di Ettore Tito.

Ettore Tito Quotazioni, Prezzi e Valore Opere

Approfondimento Sul Mercato e sulle Quotazioni dell’Opera del Pittore Ettore Tito

Ettore Tito è stato tra i protagonisti dell’ambiente artistico veneziano della fine dell’Ottocento, inizialmente aderendo alla corrente verista dell’arte popolare, per poi passare a uno stile liberty neo-barocco. La sua carriera in vita, applaudita e fortunata, lo ha reso oggi un rinomato pittore del suo periodo e della sua città.

Il mercato delle opere di Tito è principalmente nazionale, con particolare interesse concentrato nell’Italia nordorientale. Grazie alla sua vasta produzione, i suoi quadri sono facilmente reperibili sul mercato. Le loro quotazioni sono generalmente solide, con prezzi mediamente buoni, e talvolta si registrano punte molto elevate per i lavori di straordinaria qualità.

Le valutazioni delle sue opere sono rimaste piuttosto stabili nel corso degli anni. Tuttavia, si è assistito ad un aumento dei valori per i dipinti realizzati agli inizi del Novecento, mentre si sono osservate delle leggere flessioni per le opere ottocentesche.

Nel mercato interno delle sue opere, alcuni fattori chiave influenzano sensibilmente le stime: periodo, qualità e dimensioni. I collezionisti prediligono i dipinti del primo periodo filo-favrettiano e quelli realizzati agli inizi del Novecento, in stile Sorolla, anche se tutta la sua produzione è apprezzata.

La qualità del dipinto rimane un fattore determinante, in grado di influenzare notevolmente il prezzo. A parità di periodo e qualità, anche le dimensioni dell’opera possono incidere significativamente sul valore.

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La valutazione di un’opera d’arte è un procedimento complesso che richiede l’intervento di un esperto, in quanto andranno presi in considerazione diversi fattori chiave, come la qualità dell’opera, il soggetto raffigurato e l’importanza all’interno della sua produzione. Conosciamo bene l’evoluzione artistica di Ettore Tito, dai suoi inizi veristi con scene popolari “favrettiane”, fino agli eleganti quadri di gusto neobarocco e caratterizzati da un forte realismo lirico.

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Siamo molto interessati alla tua opera, apprezzando il modernismo relativo di Tito, che presenta molte similitudini con i grandi nomi del suo periodo. In particolare, siamo alla ricerca sia dei suoi quadri di gusto “favrettiano” sia dei suoi dipinti allegorico-mitologici del primo Novecento. Ogni opera sarà valutata singolarmente per determinarne il valore, la qualità e il potenziale riscontro sul mercato.

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Biografia di Ettore Tito Pittore

Ettore Tito nasce il 17 dicembre del 1859 a Castellammare di Stabia, comune in provincia di Napoli. Figlio di Ubaldo e della veneziana Luigina Novello, si trasferisce a Venezia durante la sua infanzia. Cresciuto quindi in questa storica città lagunare, nel 1875 si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Già durante la sua giovinezza aveva mostrato una spiccata predisposizione per la pittura ed un’accesa passione per quest’ultima.

In questo istituto, ha l’opportunità di apprendere la lezione del grande paesaggista veneziano Guglielmo Ciardi e di Pompeo Marino Molmenti, ed allo stesso tempo di stringere un solido legame con altri giovani pittori come Giacomo Favretto e Pietro Fragiacomo. Durante gli anni accademici si fa notare per il suo talento, vincendo molteplici premi e concorsi. Finito questo percorso di formazione, inizia una prolifica e piena attività espositiva.

Invia le sue opere a diverse rassegne estere ed in Italia esordisce all’Esposizione Nazionale di Venezia del 1887. Nel 1895 vince la cattedra di pittura all’Accademia di Belle Arti dove si era formato. Lo stesso anno è presente alla I edizione della Biennale di Venezia, evento destinato a diventare il più importante nel panorama nazionale. Vi partecipa in totale ad altre quindici edizioni, con l’ultima partecipazione nel 1940.

Tra le sue esposizioni più importanti, nel 1900 è tra i pochi italiani a prendere parte alla prestigiosissima Universale di Parigi, una rassegna che gli procura grande fama. Durante la guerra si ritira con la famiglia nella città di Roma, in quanto più sicura rispetto a Venezia.

Ettore Tito muore a Venezia nel giugno del 1941.

Ettore Tito Opere – Stile e Caratteristiche

L’Arte di Ettore Tito: Fra Tradizione Veneziana e Modernismo Internazionale

L’arte di Ettore Tito tocca diversi temi e soggetti, quindi non si concentra unicamente su un genere, ma spazia tra ritratti, scene di genere, composizioni allegoriche, paesaggi e molto altro. I suoi quadri sono relativamente modernisti, poiché il pittore apprende la lezione post-impressionista portata in Italia da grandi nomi come John Singer Sargent, Giovanni Boldini e Joaquín Sorolla. È probabilmente a quest’ultimo che si avvicina di più. Sviluppa così uno stile originale, in piena sintonia con la moda internazionale del momento.

Tito inizia con opere in cui ritrae tipiche scene veriste di ambienti popolari veneziani, molto vicine allo stile del suo amico Giacomo Favretto. Successivamente, modernizza la sua arte, influenzato dalle correnti internazionali dell’impressionismo, e si orienta verso un decorativismo eclettico di ispirazione neobarocca.

I protagonisti dei suoi dipinti diventano figure mitologiche come ninfe, Veneri e centauri. Ettore Tito trae ispirazione compositiva dai grandi maestri della pittura veneziana del Cinquecento e Seicento, da cui apprende tecniche e modalità espressive. Le sue opere si distinguono per una raffinata eleganza compositiva, spesso caratterizzata da tinte accese e toni poetici, e per un forte realismo lirico, vivo e grazioso.

Quadri

1. Campiello (1881)
2. La fa la modella (1887)
3. Giornata di brezza a Venezia (1891)
4. San Marco, scena settecentesca (1892)
5. Con una rosa tra le labbra (1895)
6. Biancheria (1897)
7. Donne di pescatori (1900 c.)
8. Tempo favorevole (1905 c.)
9. Danza in cerchio (1906)
10. La fanciulla delle oche (1907)
11. Azzurri (1909)
12. Ampio orizzonte (1910)
13. Giochi in riva al lago (1910)
14. All’abbeverata (1910)
15. Ninfa (1913)
16. La Perla (1914)
17. La Sorgente (1914)
18. Le ondine (1919)