GIUSEPPE CANELLA QUOTAZIONI
Le quotazioni di Giuseppe Canella, vedutista veneto della prima metà dell’800, possono rappresentare un dato interessante per i possessori di un suo pezzo o per i collezionisti in cerca di opere dell’artista. La sua produzione si concentra principalmente sul paesaggismo, con animati scorci urbani di città italiane ed estere, panorami di laghi alpini, vedute delle Fiandre e molto altro. Dipinse prevalentemente a olio, anche su quadri di piccolo formato.
Prezzi Correnti delle Sue Opere
Le animate vedute di città di Giuseppe Canella hanno quotazioni che variano dai €2.000 a oltre i €30.000, a seconda delle dimensioni, della ricchezza di figure e dello scorcio raffigurato. Particolarmente apprezzate dai collezionisti sono le vedute di Parigi, Milano e Venezia, soprattutto se raffigurano punti iconici (o oggi scomparsi, come nel caso della metropoli lombarda) o se sono particolarmente animate. Il record di vendita per un’opera del pittore veronese è attualmente di €175.000, somma ottenuta nel 2017 per il dipinto La Corsia dei Servi, Milano (1834), di dimensioni 81 x 65 cm.
Questo risultato, abbastanza recente, è stato raggiunto grazie a uno splendido scorcio di una Milano ottocentesca, molto diversa da oggi. Si tratta quindi di un quadro affascinante per il suo valore documentario, con una strada ampia, ricca di figure e sullo sfondo il Duomo, un vero capolavoro del vedutismo del XIX secolo. Affascinanti anche le altre vedute di Giuseppe Canella, come quelle dei laghi alpini, dei panorami naturalistici fiamminghi o dei paesaggi campestri, con stime che vanno dai €1.000 ai €10.000, sebbene riscontrino un favore minore tra i collezionisti.
Si ricorda che le quotazioni fornite per le opere di Giuseppe Canella sono puramente indicative. Per una valutazione specifica della tua opera del pittore veneto, è consigliabile consultare i nostri esperti, specializzati nel Vedutismo del primo Ottocento.
FASCIA DI PREZZO:€1.000 - €30.000
VALORE DELLE ANIMATE VEDUTE URBANE
Le vedute di città con personaggi di Giuseppe Canella hanno generalmente quotazioni dai €2.000 a oltre i €30.000, in base alle dimensioni, alla ricchezza di figure e allo scorcio raffigurato.
RECORD DI VENDITA
Il miglior risultato raggiunto dalla vendita di un’opera di questo pittore veneto è attualmente di €175.000, cifra ottenuta nel 2017 dall’affascinante veduta La Corsia dei Servi, Milano (1834), di 81 x 65 cm.
VALORE DEGLI ALTRI PAESAGGI
Gli altri soggetti più comuni di questo autore, come laghi alpini, panorami delle Fiandre o paesaggi campestri, hanno mediamente stime tra i €1.000 e i €10.000.
Veduta di Pallanza, sul Lago Maggiore
Giuseppe Canella Quotazioni, Prezzi e Valore Opere
Analisi del Mercato di Giuseppe Canella – Un Affascinante Vedutista Ottocentesco della Realtà Europea
Giuseppe Canella è stato un protagonista del vedutismo settentrionale nella prima metà del XIX secolo. Conosciuto per i suoi animati scorci urbani di città storiche italiane, come Milano e Venezia, e di città straniere come Parigi, Madrid e Londra, realizzò opere dal gusto romantico tipico dell’epoca, che gradualmente si orientava verso un naturalismo, eliminando la ricerca eccessiva dell’effetto scenografico. Grande viaggiatore, documentò panorami iconici delle principali città europee.
Il mercato di Giuseppe Canella ha una dimensione internazionale. Molto apprezzato in Italia per gli scorci nazionali, le sue affascinanti opere raffiguranti città straniere, in particolare vedute parigine, lo rendono altrettanto richiesto dal pubblico straniero. Fu un pittore prolifico, specializzandosi in opere di piccolo e medio formato, il che rende la sua produzione frequentemente presente sul mercato.
Nel suo repertorio sono particolarmente ambite le vedute urbane, soprattutto se fittamente animate, che tendono a essere preferite rispetto agli scorci naturalistici campestri, delle Fiandre o dei laghi alpini. Le quotazioni delle opere di Giuseppe Canella sono rimaste stabili nel tempo, grazie al fatto che il suo stile pittorico non è mai passato di moda ed è sostenuto da un pubblico internazionale. Si conferma quindi una firma importante dell’Ottocento, tra le migliori del vedutismo ottocentesco, con un mercato solido e valori adeguati.
Venezia, l’ingresso ai Giardini Reali
Giuseppe Canella Valutazione Rapida e Gratuita
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Sebbene la produzione di questo importante vedutista veneto sia relativamente omogenea, non è semplice valutare una sua opera. Giuseppe Canella si concentrò principalmente sulla pittura a olio e sul paesaggio, ma diverse dinamiche influenzano il mercato delle sue opere. È importante considerare vari fattori, tra cui il panorama ritratto, le dimensioni e la ricchezza di personaggi.
Ad esempio, nel suo repertorio sono particolarmente apprezzati gli scorci urbani (preferiti rispetto a quelli lacustri, campestri o dei Paesi Bassi), specie se raffigurano città come Parigi, Milano e Venezia. Ovviamente, una veduta specifica tende ad avere maggiore mercato nel paese o nella città ritratta. Sono particolarmente ambiti i quadri di grande formato, che sono molto rari, in quanto Canella lavorò principalmente su tavole o tele di piccolo e medio taglio.
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Il valore del tuo dipinto verrà determinato dai nostri specialisti, esperti di vedutismo nell’Italia settentrionale della prima parte del XIX secolo. Grazie alla nostra profonda conoscenza della vita, delle opere e delle quotazioni correnti di Giuseppe Canella, siamo in grado di fornire stime professionali e coerenti con gli attuali prezzi di mercato.
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Giuseppe Canella Vendita e Acquisto
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Giuseppe Canella In Vendita
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Lavandaie in riva al lago (1836)
Biografia di Giuseppe Canella Pittore
Giuseppe Canella nacque a Verona il 28 luglio 1788. Figlio di Giovanni e Angela Perdomi, apprese i primi rudimenti della pittura dal padre, architetto esperto nel disegno. Da giovanissimo iniziò a lavorare con il padre, svolgendo il ruolo di decoratore, un incarico che ricoprì solo per pochi anni. Successivamente si distaccò dal padre e dal fratello minore Carlo, avviando la sua carriera di pittore autodidatta di vedute, un genere che aveva portato grande successo ai Grandi Maestri veneti del XVIII secolo.
Visse inizialmente a Mantova, poi a Venezia e infine a Milano. Nel 1819 partecipò all’Esposizione Nazionale di Belle Arti di Milano, tenutasi a Brera, presentando tre panorami di città. L’anno successivo intraprese un intenso periodo di viaggi in Europa, visitando Spagna, Francia e Inghilterra, per ampliare il suo repertorio di vedute.
Il periodo più prolifico della sua carriera si svolse a Parigi, una delle città che ritrasse più frequentemente. Espose più volte alle mostre dei Salon parigini, ottenendo successo e riconoscimento. Importante fu anche il suo soggiorno nei Paesi Bassi, dove si avvicinò a paesaggi più naturalistici e meno urbani, arricchendo ulteriormente il suo bagaglio artistico.
Dal 1832 si stabilì a Milano, pur mantenendo vivo il suo spirito viaggiatore. In questa città divenne il principale paesaggista, un titolo che condivise con il bresciano Angelo Inganni. Partecipò regolarmente alle rassegne milanesi, figurando spesso alle Esposizioni Nazionali di Belle Arti di Brera.
Giuseppe Canella morì a Firenze nel settembre 1847.
Laguna al chiaro di luna (1837)
Giuseppe Canella Opere – Stile e Caratteristiche
Il Vedutismo Cronistico di Giuseppe Canella: Il Maestro delle Vedute Europee tra Realismo e Romanticismo
Il repertorio di Giuseppe Canella è ricco di panorami, tra vedute di Milano e Venezia, e una serie di opere realizzate in Spagna, Francia, Inghilterra e Olanda. Stilisticamente, la sua pittura presenta un’impostazione settecentesca, come accade per gran parte dei vedutisti della prima metà dell’800, visibile nella precisione delle architetture.
A differenza dei suoi contemporanei, Giuseppe Canella sviluppa una dimensione più vicina a un linguaggio naturalista (specialmente dopo il viaggio nei Paesi Bassi), di chiara influenza centroeuropea. Egli cerca di rappresentare il paesaggio in modo fedele alla realtà, pur mantenendo un’elaborazione in studio volta a soddisfare il gusto dello spettatore. Inoltre, la sua opera riflette un gusto romantico, evidente nell’attenzione agli effetti atmosferici. I suoi dipinti sono spesso ambientati in scenari caratterizzati da tramonti coloriti, notturni al chiaro di luna, albe rosacee e nevicate, che servono a intensificare artificialmente la suggestività dello scorcio ritratto.
Questa caratteristica si attenua progressivamente nel corso della sua carriera, con una diminuzione della ricerca dell’effetto scenografico e un aumento della fedeltà al dato naturalistico. Giuseppe Canella si specializza sia in vedute urbane animate, italiane ed estere, sia in scorci di laghi alpini e paesaggi fiamminghi. Particolarmente affascinante e abbondante è la sua produzione parigina, che comprende opere ricche di figure ambientate in scorci iconici della splendida metropoli francese. Tra i suoi dipinti più noti figurano Veduta da Montmartre (1828), Il Louvre e la Senna (1831), Il Boulevard des Italiens (1830) e Grands Boulevards (1833).
Anche le vedute milanesi di Giuseppe Canella sono molto apprezzate, poiché documentano una città ottocentesca oggi sensibilmente trasformata. Tra i panorami più importanti di Milano figurano La Corsia dei Servi, Milano (1834), Stradone di Loreto (1835) e Porta Orientale (1840 c.). Analogamente a quanto farà con successo Ettore Roesler Franz con Roma tra il 1878 e il 1896, queste opere raccontano una Milano oggi “sparita”.
Quadri
- Il Louvre e la Senna (1831)
- Mercato di piazza S. Stefano (1832)
- Grands Boulevards, Parigi (1833)
- La Corsia Dei Servi, Milano (1834)
- Venezia, Veduta del Canal Grande innevato (1834)
- Veduta del Corso di Porta Orientale a Milano (1834)
- Veduta del Ponte della Paglia, Venezia (1835 c.)
- Venezia, veduta di Piazza San Marco dalla Piazzetta Dei Leoncini (1835 c.)
- Lago di Como (1836)
- Laguna al chiaro di luna (1837)
- Veduta della campagna romana con temporale (1847)
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