Le seguenti quotazioni di Tito Pellicciotti, pittore abruzzese attivo nella seconda metà del XIX secolo, possono aiutare i possessori di una sua opera a comprendere il valore del loro quadro. Autore dalla produzione abbondante, realizzò principalmente oli raffiguranti scene contadine della tradizione abruzzese, dal carattere piacevole, oltre a qualche dipinto orientalista. Negli ultimi anni, tuttavia, i suoi valori di mercato hanno registrato un calo significativo.

Prezzi Correnti delle Sue Opere

In media, i quadri più comuni di Tito Pellicciotti, come interni di stalle o scene di bambini con animali, hanno quotazioni comprese tra i €200 e i €1.000, a seconda della qualità dell’opera. Queste cifre contenute, vengono superate unicamente dai lavori più significativi: opere con analogie alla pittura di Michetti o i migliori dipinti orientalisti, che possono superare i €1.500. Si tratta di valori piuttosto bassi, ma coerenti con l’attuale mercato per i suoi quadri.

Il record di vendita per un dipinto di Tito Pellicciotti risale al 1992, quando il suo dipinto Giovani musicisti fu comprato per €6.449. L’opera, rappresentativa del suo universo pittorico, ritrae due umili bambini della realtà popolare abruzzese intenti a suonare, ma questo risultato è ormai lontano dalle quotazioni odierne.

Si ricorda che le cifre indicate per le stime delle opere di Tito Pellicciotti sono puramente orientative. Per una valutazione specifica del pezzo in tuo possesso, è consigliabile consultare i nostri specialisti, esperti nella valutazione di firme abruzzesi del XIX secolo.

Tito Pellicciotti Quotazioni, Prezzi e Valore Opere

Valore Artistico e Quotazioni Modeste: Approfondimento sull’Opera di Tito Pellicciotti 

Firma poco conosciuta di origine abruzzese e di formazione accademica napoletana, Tito Pellicciotti è stato un pittore della seconda metà dell’Ottocento. Nei suoi quadri raccontò la realtà popolare e contadina abruzzese, semplificando la pittura del suo più celebre conterraneo per ottenere esiti più piacevoli e familiari. Non partecipò a grandi manifestazioni artistiche dell’epoca.

Come già accennato, si tratta di un artista poco considerato nel suo tempo e ancor meno nel mercato contemporaneo, dove è lontano dai riflettori e poco apprezzato dalla critica. Il pubblico di Tito Pellicciotti è principalmente abruzzese, e le sue opere sono raramente ricercate al di fuori della regione. La sua produzione abbondante lo rende oggi facilmente reperibile dai collezionisti.

La scarsa considerazione, probabilmente dovuta a una mancanza di grande originalità, ha portato a quotazioni molto basse per le sue opere. Finché il mercato della pittura del XIX secolo ha mantenuto valori alti, anche le sue valutazioni erano relativamente in linea. Tuttavia, il forte calo generale di interesse per questo genere ha inciso oggi negativamente sui prezzi delle sue opere.

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Il valore di un quadro di Tito Pellicciotti dipende soprattutto dalla qualità, che conta più di altri fattori, come le dimensioni. Al momento, le sue stime sono molto basse, ma i quadri dal sapore michettiano e i rari dipinti ispirati a terre esotiche godono potrebbero godere di quotazioni leggermente migliori.

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È un pittore che oggi non gode di grande attenzione critica o mercato, con quotazioni generalmente basse. Tuttavia, siamo interessati alle sue opere più significative: oli accurati, ricchi di figure, con evidenti richiami all’opera michettiana, e i migliori dipinti orientalisti. Ricerchiamo quadri di valore, alla scoperta di capolavori inediti.

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Il potenziale acquisto verrà valutato dai nostri esperti, che vantano una conoscenza approfondita del mercato e del collezionismo legato a Tito Pellicciotti. Se l’opera sarà di nostro interesse, avvieremo una trattativa volta a soddisfare entrambe le parti. Una volta raggiunto un accordo, ci occuperemo noi del ritiro e della logistica.

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Biografia di Tito Pellicciotti Pittore

Tiziano (detto Tito) Pellicciotti nacque il 2 dicembre 1871 a Barisciano, comune abruzzese in provincia del capoluogo, L’Aquila. Figlio dello scultore Carlo e di Maria Tomassetti, venne avviato all’arte dal padre. Dopo una prima formazione in ambito familiare, frequentò la Scuola di Belle Arti dell’Aquila, allora diretta dal celebre pittore abruzzese Teofilo Patini.

A diciannove anni, Tito Pellicciotti si trasferì a Napoli, dove si iscrisse all’Accademia di Belle Arti partenopea. Qui seguì le lezioni di Domenico Morelli e Filippo Palizzi, due importanti pittori, differenti per stile, del panorama artistico napoletano. Completato il percorso accademico, si ristabilì in Abruzzo, nel suo paese natale, e frequentò l’ambiente artistico che ruotava intorno a Francesco Paolo Michetti, frequentato anche da Gabriele d’Annunzio e dai pittori Pasquale e Raffaello Celommi.

Nella sua terra, Tito Pellicciotti ricevette diverse commissioni che gli permisero di guadagnarsi da vivere. Nel 1911 venne chiamato alle armi, spostandosi in Nord-Africa per combattere nella guerra di Libia. Trascorse quindi un breve periodo in terra straniera, dilettandosi nel dipingere scene dal gusto orientale.

Al suo rientro in patria, Pellicciotti riprese la carriera di pittore, specializzandosi in una pittura verista della realtà contadina abruzzese. Sporadica fu la sua partecipazione a collettive nazionali di rilievo. Morì a Barisciano nell’aprile del 1950.

Tito Pellicciotti Opere – Stile e Caratteristiche

Tra Greggi in Abruzzo e Carovane in Oriente: Il Mondo di Tito Pellicciotti in Pittura

Si specializzò in scene campagnole, con figure popolari e, soprattutto, animali del bestiame tipico dei contadini, come asini, mucche e greggi di pecore. La pittura di Tito Pellicciotti presenta chiare somiglianze con quella michettiana: per soggetto e cromatismi richiama infatti le opere del più celebre conterraneo. Si tratta di opere aneddotiche che ritraggono momenti della vita contadina, tipica della regione abruzzese.

I suoi quadri raccontano la tradizione popolare e i mestieri che contraddistinguono l’Abruzzo, musa ispiratrice di molti pittori locali legati alla propria terra. Tito Pellicciotti incentra la sua produzione su soggetti del mondo verista, rappresentando la realtà umile non con toni di denuncia sociale, ma con l’intento di raccontare la sua gente e le fondamenta della sua terra. Realizzate con una pittura macchiettistica, le sue opere raffigurano spesso interni di stalle, bambini di famiglie contadine e figure con greggi al pascolo.

Tra i soggetti più ricorrenti ci sono gli asini, ripresi in opere come Nella stalla, Interno di stalla o Coppia di asinelli (vedi sopra). Gli animali sono spesso rappresentati in momenti intimi con i loro cuccioli, aumentando la piacevolezza e il carattere familiare delle scene. Durante la sua parentesi in Libia, Pellicciotti trasse ispirazione per realizzare diverse opere orientaliste, tra cui Carovana di cammelli e Carovana nel deserto. Questi dipinti raffigurano paesaggi desertici popolati da animali e figure esotiche, opere che offrono uno sguardo su una realtà affascinante ma differente.

Quadri

1. Nei pressi della stalla
2. Contadina nella stalla
3. Preparativi per la partenza
4. Giovani pastorelli
5. Interno di stalla
6. Ritorno dai campi
7. Pastorelli con pecore
8. Pastore con gregge
9. La carovana
10. Ritorno dal pascolo