Le quotazioni di Attilio Simonetti, pittore ottocentesco romano noto per le sue scene di genere, sono oggi piuttosto contenute, complice il calo d’interesse generale che ha interessato la pittura del XIX secolo. I valori da noi forniti sono intesi come un riferimento per i possessori di una sua opera. In particolare, l’artista si specializzò in scene in costume o di gusto orientalista.

Prezzi Correnti delle Sue Opere

Oli e acquarelli di Attilio Simonetti presentano generalmente quotazioni comprese tra i €200 e i €3.500, in base alle dimensioni, alla qualità e al soggetto. Le opere di grande formato e di notevole perizia tecnica possono superare i €4.000, anche se oggi queste vendite sono piuttosto rare. Il record di vendita per una sua opera è attualmente di €28.500, cifra raggiunta nel 2002 dal quadro La sommarata (1860), di dimensioni 75 x 110 cm. Si tratta di un’opera del primo periodo che raffigura una scena vivace e ricca di personaggi.

Si precisa che le quotazioni fornite per le opere di Attilio Simonetti sono puramente indicative. Per una valutazione specifica della tua opera, è consigliabile consultare i nostri esperti della pittura dell’Ottocento a Roma.

Attilio Simonetti Quotazioni, Prezzi e Valore Opere

Analisi del Mercato di Attilio Simonetti: Un Pittore di Genera dal Successo Internazionale

Attilio Simonetti è stato un pittore di genere romano del XIX secolo, specializzatosi in scene in costume e in soggetti di gusto orientalista. Durante la sua carriera, fu apprezzato sulla scena internazionale, affermandosi negli ultimi decenni dell’Ottocento, sostenuto anche dal celebre mercante Adolphe Goupil. Riscosse successo sia in patria che all’estero, partecipando a numerose edizioni dei Salon parigini. Successivamente, si dedicò anche al commercio di opere d’arte, raggiungendo una notevole fama.

Il mercato delle opere di Attilio Simonetti è prevalentemente nazionale e anglosassone, anche se oggi il suo nome gode di scarsa notorietà e di un pubblico limitato. Le sue quotazioni sono basse e la sua firma è infrequente sul mercato. Il successo che riscosse durante la sua carriera e nel collezionismo di oltre vent’anni fa, è oggi progressivamente diminuito.

Tra le sue opere, sono particolarmente ricercati gli oli di grande formato, caratterizzati dal primo virtuosismo, in cui si riflettono gli insegnamenti di Fortuny. Nonostante la domanda collezionistica oggi sia più ridotta, Simonetti rimane una figura di spicco nell’ambiente romano dell’Ottocento, che seppe affermarsi anche sulla scena internazionale.

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La valutazione verrà curata dai nostri esperti, specializzati nei pittori attivi a Roma nell’Ottocento. Vantiamo una profonda competenza nelle quotazioni di Attilio Simonetti, aggiornandoci costantemente tramite i risultati di vendita più recenti delle sue opere. Cerchiamo di comprendere le dinamiche che caratterizzano il suo mercato.

Per determinare il valore di una sua opera, prenderemo in considerazione diversi fattori, come dimensioni, materiale, soggetto e qualità. Raggiungono cifre migliori gli oli di grande formato, specie se caratterizzati da un piacevole virtuosismo e grande perizia tecnica. Non esitare a contattarci.

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Da anni selezioniamo e acquistiamo pezzi significativi della produzione di Attilio Simonetti. Riteniamo che sia stato un protagonista dell’ambiente artistico romano dell’Ottocento, apprezzato anche a livello internazionale. Le sue opere, pur appartenendo alla pittura di genere, ricreano atmosfere piacevoli e suggestive.

Il potenziale acquisto della tua opera verrà valutato dai nostri esperti, specializzati negli allievi di Mariano Fortuny. Ci aggiorniamo costantemente sulle quotazioni di Attilio Simonetti per condurre trattative in linea con i valori di mercato. Una volta trovato un accordo, ci occuperemo noi della logistica.

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Biografia di Attilio Simonetti Pittore

Attilio Simonetti nacque a Roma il 13 aprile 1843. Figlio di Francesco e Carolina Raffaelli, crebbe in una storica famiglia di importanti mosaicisti. Fin da giovanissimo sviluppò una passione per la pittura, che decise di trasformare in professione. Fu allievo del celebre pittore spagnolo Mariano Fortuny i Marsal, maestro del virtuosismo pittorico e precursore di molti suoi connazionali che lo seguirono a Roma.

Simonetti condivise con Fortuny anche l’atelier e partecipò a diverse rassegne nazionali, tra cui la Triennale di Brera del 1868 e la Promotrice di Napoli del 1877. In questo periodo fu tra i soci fondatori dell’Associazione Acquarellisti Romani, prendendo parte attivamente alle sue esposizioni fino al 1883.

In compagnia di Fortuny, compì diversi viaggi tra Italia, Francia e Spagna. Durante uno di questi, strinse un solido legame con il pittore meridionale Filippo Palizzi, che influenzò il suo stile orientandolo verso un approccio più naturalistico alla pittura. Negli ultimi anni si dedicò con successo all’attività di antiquario e mercante d’arte, guadagnandosi grande stima nel settore.

Morì a Roma nel gennaio 1925.

Attilio Simonetti Opere – Stile e Caratteristiche

Il Mondo di Attilio Simonetti: Dal Virtuosismo Pittorico al Commercio dell’Arte

Inizialmente molto vicino ai modi di Fortuny, Attilio Simonetti si affermò con virtuosistiche scene di genere in costume o a soggetto orientalista. Si specializzò nella rappresentazione di momenti di vita con diverse figure, non caratterizzati dal realismo della scena ma dipinti con grande perizia tecnica. Il suo intento non era dunque quello di riprodurre fedelmente la realtà, bensì di creare un’atmosfera piacevole o suggestiva.

Le scene dipinte da Simonetti erano di maniera, con personaggi in posa e atteggiamenti ricchi di cliché, ma venivano apprezzate per le situazioni che il pittore riusciva a ricreare. Si distinse rapidamente sulla scena internazionale grazie al suo stile, sostenuto anche dal celebre mercante francese Adolphe Goupil. Divennero iconiche le sue rievocazioni di interni d’epoca, con personaggi in abiti settecenteschi o di folklore locale, spesso di ispirazione arabeggiante.

Nei suoi ripetuti viaggi in Francia e in Spagna, ma anche in diverse regioni italiane, ricercò costantemente nuovi spunti. Durante la sua permanenza a Napoli nel 1878, fu influenzato dalle tendenze naturalistiche di Filippo Palizzi. Assorbì quindi la lezione palizziana, orientandosi verso una pittura più fedele alla realtà e a uno stretto realismo, dedicandosi a scene campestri e avvicinandosi alla pittura animalista.

All’apice della sua carriera, Simonetti decise di abbandonare la pittura per dedicarsi al commercio d’arte.

Quadri

1. Sommarata
2. Filatrice
3. Interno orientalista
4. Un tamburo
5. Ritratto femminile
6. Ritratto di uomo arabo
7. Scena di vita arabesca
8. Interno di cucina a Trastevere
9. Gioie materne
10. Attrice pompeiana