Afro Basaldella è uno dei pittori italiani più eminenti del XX secolo, noto per il suo vasto corpus artistico che spazia da opere su carta, comprese matite, chine, tecniche miste e acquerelli, a oli su tela o tavola e, non da ultimo, opere grafiche come litografie e acqueforti.

Le quotazioni di Afro per quanto riguarda le litografie e le acqueforti, vanno in linea di massima tra €300 e €3.000, a seconda della rarità e del numero di esemplari realizzati. Anche lo stato di conservazione della grafica è fondamentale per determinare il possibile valore.

Le opere uniche su carta di Afro rappresentano una parte significativa della sua produzione artistica. Queste creazioni variano in prezzi, a seconda della loro importanza e complessità. I bozzetti possono essere valutati a partire da €3.000, rendendo accessibile la collezione di una piccola gemma artistica. Tuttavia, quando si tratta dei suoi lavori su carta più significativi, il loro valore può superare €30.000. Questi prezzi sono spesso influenzati da fattori come la rarità, la dimensione e la complessità dell’opera.

Gli oli su tela e tavola di Afro sono particolarmente ricercati dai collezionisti d’arte moderna. Queste opere sono celebri per la loro profondità, il loro uso di colori e la maestria tecnica dell’artista. Il loro valore varia notevolmente in base a diversi elementi, tra cui la dimensione dell’opera, la sua provenienza e la sua importanza artistica.

Le quotazioni di Afro Basaldella per i dipinti ad olio, vanno generalmente da €15.000 ad oltre €150.000. Tuttavia, va notato che le opere astratte tendono ad ottenere risultati di vendita più elevati rispetto a quelle figurative, a causa dell’interesse costante per l’arte astratta nel mercato dell’arte moderna e l’importanza del pittore nel panorama internazionale.

Un esempio notevole del successo di Afro Basaldella nel mercato dell’arte è rappresentato da una composizione astratta del 1964, che misurava 144 x 175 cm. Quest’opera eccezionale raggiunse il notevole prezzo di circa €740.000 in una vendita nel 2012, confermando il suo status come uno degli artisti italiani più quotati.

Tuttavia, è importante notare che tali risultati eccezionali sono piuttosto rari e non rappresentano la valutazione tipica delle opere di Afro. Le stime dei valori delle opere dell’artista, come menzionato, sono indicative e possono variare notevolmente in base a numerosi fattori.

È fondamentale sottolineare che le valutazioni delle opere d’arte, in particolare quelle di artisti di tale importanza, richiedono l’attenzione di esperti e il loro aiuto. Solo attraverso una valutazione accurata da parte di professionisti qualificati è possibile ottenere una comprensione completa del valore e del mercato dell’arte di Afro Basaldella. Contattaci per ottenere una stima del valore della tua opera.

Afro Basaldella Prezzi Opere e Studio Valori di Mercato

Afro Basaldella è una figura di grande rilevanza nell’ambito dell’arte astratto-informale del secondo dopoguerra. La sua carriera artistica è segnata da collaborazioni con alcuni dei più importanti artisti internazionali e da una presenza costante nelle più prestigiose esposizioni d’arte a livello globale. Gli esiti delle vendite delle sue opere sono assolutamente eccezionali, posizionandolo come uno degli artisti italiani più quotati, in grado di raggiungere risultati di vendita record che testimoniano l’alto livello di apprezzamento della sua opera.

Tuttavia, la carriera di Afro può essere suddivisa in due fasi distinte che rappresentano una chiave di lettura importante per comprendere la sua evoluzione artistica. La prima fase, che copre il periodo dall’inizio della sua carriera fino al 1945, si caratterizza per la stretta affinità dell’artista con la Corrente della Scuola Romana. In questa fase iniziale, manifesta un’adesione a una pittura figurativa e, in certo senso, arcaica, che rispecchia l’ideale artistico prevalente nel contesto del movimento.

La sua produzione di questo periodo, sebbene distante dall’astrazione che lo caratterizzerà in seguito, è oggetto di grande interesse tra i collezionisti e gli studiosi dell’arte della Scuola Romana. Le quotazioni delle opere di questa fase tendono a essere inferiori rispetto alla successiva fase astratta, ma costituiscono un punto di riferimento significativo per il collezionismo italiano.

La seconda fase della carriera di Afro è quella che ha reso l’artista celebre a livello internazionale. Questo periodo di massima espressione artistica si colloca principalmente tra gli anni ’50 e ’60. Durante questa fase, Afro attraversa una profonda trasformazione artistica, abbandonando la pittura figurativa per abbracciare l’astrazione. La sua pittura diventa espressione di libertà creativa, caratterizzata da una profonda intensità emotiva e una vibrante tavolozza di colori.

Queste opere astratte hanno registrato risultati di vendita straordinari, consolidando la posizione di Afro come uno degli artisti italiani più quotati sul mercato dell’arte internazionale. Il collezionismo di opere di questa fase è di natura prevalentemente internazionale, e i prezzi di vendita spesso raggiungono cifre significative, riflettendo l’ampio riconoscimento e l’apprezzamento dell’artista a livello globale.

In definitiva, la carriera di Afro Basaldella rappresenta un affascinante percorso artistico che va ben oltre la sua affiliazione con la Scuola Romana iniziale. La sua evoluzione verso l’arte astratto-informale ha generato un’ampia gamma di opere che attraggono sia il collezionismo italiano che quello internazionale. La sua capacità di adattarsi e innovare stilisticamente testimonia la sua straordinaria versatilità come artista.

Afro Basaldella Valutazione Gratuita e Senza Impegno

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È importante sottolineare che il valore di un’opera d’arte è determinato da numerosi fattori complessi, tra cui la sua provenienza, la sua storia, le dimensioni, la tecnica utilizzata e l’importanza artistica dell’artista. Nel caso di Afro Basaldella, è essenziale tenere conto della sua evoluzione artistica, che comprende il periodo della Scuola Romana e successivamente l’arte astratta-informale, con opere apprezzate sia in Italia che negli Stati Uniti.

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Biografia di Afro Basaldella Pittore

Afro Libio Basaldella (1912 – 1976)

Le Radici Artistiche

Afro Basaldella è stato uno degli artisti più influenti del Novecento, nato a Udine il 4 marzo 1912. La sua carriera artistica è stata segnata da una straordinaria evoluzione stilistica e da un successo internazionale che lo ha reso uno dei pittori italiani più riconosciuti del suo tempo. In questa biografia, esploreremo la vita e l’opera di Afro Basaldella, analizzando le tappe salienti della sua carriera e il suo contributo all’arte moderna.

Afro Basaldella cresce in una famiglia di artisti, il che influenza profondamente la sua formazione artistica. Suo padre era un pittore e decoratore, mentre i suoi due fratelli, Mirko e Dino, erano scultori. Questo ambiente artistico lo avvicina fin da giovane al mondo dell’arte, fornendogli una solida base su cui costruire la sua futura carriera.

Le prime esperienze artistiche di Afro avvengono in collaborazione con la sua famiglia, e questo contesto familiare influenzerà notevolmente il suo percorso artistico. La collaborazione con i fratelli scultori e il padre pittore gli permette di acquisire una comprensione profonda delle diverse discipline artistiche.

Dopo aver completato i suoi studi a Venezia e al Liceo Artistico di Firenze, Afro si trasferisce a Milano nel 1932-1933. In questa città, ha l’opportunità di incontrare importanti artisti dell’epoca, tra cui Arturo Martini, Renato Birolli e Ennio Morlotti. Inizia a esporre in mostre collettive, come quella al Milione, un importante punto di riferimento per l’arte contemporanea.

Dall’Italia agli Stati Uniti: La Crescita Internazionale di Afro

Nel 1934 e 1935, Afro vive a Roma, dove partecipa al fervido clima artistico della Scuola romana insieme ad altri artisti del calibro di Corrado Cagli, Giuseppe Capogrossi, Emanuele Cavalli, Roberto Melli e Alberto Ziveri. Questo periodo segna l’inizio della tendenza artistica conosciuta come “tonalismo”, che divenne dominante nella Scuola romana durante gli anni ’30.

Il 1937 lo vede esporre alla Galleria della Cometa, dove è stato presentato da Libero de Libero. Durante questo periodo, svolge anche attività di affrescatore e decoratore, lavorando su progetti come l’Opera Nazionale Balilla a Udine nel 1936 e a Rodi nel 1938. Partecipa anche a mostre a Roma, tra cui quelle dedicate alla maternità, al tessile e al minerale.

Nel corso degli anni ’30, Afro partecipa alla III Quadriennale e a diverse mostre Sindacali e ai “Premi Bergamo”. Nel 1939, è invitato a partecipare alla seconda mostra del gruppo “Corrente” a Milano, dimostrando ancora una volta la sua crescente visibilità nell’ambiente artistico italiano.

Dal 1941 alla fine del conflitto, Afro si trasferisce a Venezia, dove insegna mosaico all’Accademia di Belle Arti. Durante questo periodo, realizza cartoni per i mosaici del Palazzo dei Ricevimenti dell’E42, noto oggi come l’EUR. Nel 1943, tiene una mostra personale presso la Galleria di Roma.

Dopo il suo ritorno a Roma, Afro Basaldella ritrova il fratello Mirko e Corrado Cagli, anch’essi coinvolti nel clima di rinnovamento linguistico dell’arte italiana. Libero de Libero sostiene la sua svolta verso uno stile “cubista” quando espone alla Galleria dello Zodiaco nel 1946. Questa nuova direzione artistica conduce gradualmente Afro verso l’astrattismo, rappresentando un momento significativo nella sua evoluzione artistica.

Il Trionfo Internazionale e il Legato Duraturo

Nel 1950, Afro intraprende un viaggio negli Stati Uniti, aprendo nuove opportunità per la sua carriera. Questo viaggio è seguito da due importanti mostre personali a Roma, presso la Galleria della Palma, e alla Biennale di Venezia, dove ottiene una sala personale nel 1952. Questi eventi lo lanciano sul piano internazionale e consolidano la sua fama a livello globale.

Nel 1956, Afro Basaldella vince il primo premio per la pittura alla Biennale di Venezia, un riconoscimento che lo consacra come uno dei pittori italiani più importanti del suo tempo. La sua carriera continua a crescere, e nel 1960 a New York, Afro riceve il “Premio Guggenheim”, un altro prestigioso riconoscimento che testimonia la sua affermazione nell’arte contemporanea.

La sua fama internazionale cresce costantemente, e nel 1958, Afro partecipa insieme ad altri artisti di fama mondiale come Karel Appel, Hans Arp, Alexander Calder, Roberto Matta, Joan Miró, Henry Moore, Pablo Picasso e Rufino Tamayo alla decorazione della nuova sede del Palazzo dell’UNESCO a Parigi, dipingendo “Il Giardino della Speranza”. Questo progetto dimostra la sua importanza nel panorama artistico internazionale.

Nel corso degli anni, Afro continua a viaggiare e a esporre in tutto il mondo, soprattutto negli Stati Uniti, dove insegna pittura presso vari istituti, in California e in Florida. Tuttavia, nonostante il successo internazionale, Afro rimane legato alle sue radici e trascorre gli ultimi anni della sua vita ritornando ai luoghi dell’infanzia, come il castello di Prampero presso Udine.

Nell’ultima fase della sua carriera, Afro si dedica soprattutto alla grafica, producendo una serie di opere che dimostrano la sua continua ricerca artistica. Gli anni ’70 sono caratterizzati dall’intensificazione dell’opera grafica e da un diradarsi delle attività pittoriche ed espositive, ma la sua passione per l’arte rimane invariata.

Afro Basaldella ci lascia nel 1976, morendo a Zurigo. La sua eredità artistica rimane indelebile, e la sua influenza sulla scena artistica italiana e internazionale è ancora evidente oggi. La sua capacità di trasformare la sua arte da un’iniziale inclinazione figurativa verso l’astrattismo rappresenta un viaggio straordinario attraverso gli stili artistici del XX secolo. Afro Basaldella è un esempio di come l’arte possa evolversi e reinventarsi nel corso di una carriera, raggiungendo livelli di riconoscimento e fama inaspettati.

Afro Basaldella Opere

È importante sottolineare che questo artista ha attraversato diverse fasi nel corso della sua carriera, spaziando dalla pittura figurativa all’astrazione totale. Questo percorso di evoluzione artistica testimonia la sua versatilità e la sua influenza significativa sulla scena artistica del XX secolo. Senza ulteriori indugi, esploriamo alcune delle sue opere più iconiche, suddivise cronologicamente per cogliere l’ampia varietà di stili e temi che ha affrontato nel corso della sua carriera.

1. Cristo Morto (da Mantegna)
2. “Chi è senza peccato scagli la prima pietra” (1933)
3. Autoritratto (1935)
4. Natura Morta (1937)
5. Ritratto di Mirko (1937)
6. Natura morta con strumenti musicali (1937)
7. Vaso di fiori (1939)
8. Si fondano le città (1939)
9. Ritratto di Giulio Turcato (1942)
10. Donna Allo Specchio (1948)
11. La Sfinge (1948)
12. Ordigni (1948)
13. L’abbraccio (1949)
14. Villa Fleurent (1952)
15. Paesaggio rosso (Red Landscape) (1952)
16. Agosto in Friuli (1952)
17. A De Falla (1952)
18. Le Città d’America (1952)
19. Incontro Due (1955)
20. Crepuscolo d’estate (1956)
21. La scheggia (1956)
22. L’uccello di fuoco (1957)
23. Golfo degli Aranci (1957)
24. Cera Persa (1957)
25. L’Uccello di Fuoco (1957)
26. Segno limite (1957)
27. Permesso di soggiorno (1957)
28. Villalta (1958)
29. Solchiaro (1958)
30. Senza Titolo (Composizione) (1960)
31. Nero, Verde, Azzurro (1960)
32. Il Pendolo (1963)
33. L’Approdo (1963)
34. Piccolo Nero con il Rosa (1963)
35. Angelica (1964)
36. Porto delle Galere (1964)
37. Porta Portese (1964)
38. Torneo (1965)
39. Composizione Arancione (1966)
40. La Sella (1967)
41. Merida (1967)
42. Colorado (1967)
43. Silver Dollar Club 2 (1967)
44. Composizione (1968)
45. Ragazzo con il Tacchino (1968)
46. Senza Titolo (1973)
47. Lunario (1974)
48. Santarossa (1974)
49. Controcanto (1974)
50. Composizione Astratta (1975)

Afro Basaldella Esposizioni e Mostre

1. Mostra della Scuola Friulana d’Avanguardia – 1928
2. Mostre Sindacali – dal 1931
3. Galleria del Milione di Milano – 1933
4. Quadriennale di Roma – 1935
5. Biennale di Venezia – 1936, 1940, 1942, 1956
6. Documenta a Kassel – 1955, 1959-60
7. Mostra itinerante negli U.S.A. “The New Decade: 22 European Painters and Sculptors” – 1955
8. Mostra personale al Guggenheim Museum di New York – 1961
9. Mostre internazionali in Europa ( Cambridge, Parigi, Milano, St. Gallen, Lucerna, Monaco di Baviera, Berlino e Ferrara) –  1960-1970