Il corpus artistico di Adolfo Wildt si compone principalmente di sculture, disegni e grafiche, ciascuna categoria con caratteristiche distintive che contribuiscono a definire l’eredità artistica di questo maestro milanese. Le sue opere simboliste, avvolte in uno stile gotico e barocco, si distinguono per tratti marcatamente drammatici, creando un connubio unico tra l’estetica classica e l’avanguardia espressiva.

Nel mercato delle grafiche di Adolfo Wildt, le acqueforti emergono come opere particolarmente apprezzate, con valori generalmente compresi tra €500 e €1.500. Tuttavia, il loro valore può variare in base alla rarità, con il record di vendita di una grafica che ha raggiunto €3.100, sottolineando l’unicità e la domanda per queste opere.

Per quanto riguarda i disegni (opere uniche su carta) dell’artista, opere intrise di profondità e significato, i valori di mercato si collocano in una fascia più ampia, generalmente tra €2.000 e €15.000. È interessante notare che alcuni disegni particolari possono superare notevolmente queste stime, come dimostrato dal record di vendita di un disegno di Wildt che ha raggiunto la notevole cifra di €48.750.

Le sculture, considerate le sue opere più ambite, rappresentano il vertice della sua espressione artistica. In generale le quotazioni di Adolfo Wildt per le sue sculture variano da €25.000 a oltre €250.000, influenzate da diversi fattori come le dimensioni, il soggetto, la qualità esecutiva e la storia dell’opera stessa. Il record personale di Wildt è segnato da una scultura in marmo raffigurante Santa Lucia, venduta nel 2015 per circa €668.000, attestando la rilevanza crescente per le sue magnifiche sculture.

Tuttavia, è importante sottolineare che queste stime sono indicative e rappresentano solamente parametri generali. Per ottenere una valutazione approfondita e specifica della tua opera, si consiglia di consultare un nostro esperto di scultura del ventennio e di arte simbolista. Un professionista sarà in grado di analizzare dettagliatamente l’opera, considerando ogni aspetto che contribuisce al suo valore artistico e commerciale.

Adolfo Wildt Valore Opere

Adolfo Wildt, figura di spicco nell’ambito della scultura italiana, si distingue come uno degli artisti più significativi del periodo del ventennio e del simbolismo in Italia. Il suo contributo artistico è caratterizzato da un’elegante fusione di elementi classici e moderni, arricchita da suggestioni gotiche, barocche ed espressioniste. Wildt, un vero artigiano del marmo, ha lasciato un’impronta unica nel panorama artistico italiano, particolarmente evidente nella sua abilità di modellare il marmo in modo da conferire alle sue sculture una luminosità e una levigatezza straordinarie.

Negli ultimi anni, Adolfo Wildt ha sperimentato una rinascita artistica, un riconoscimento che ha tardato a manifestarsi nonostante la sua straordinaria maestria. Questa riscoperta ha generato un crescente interesse e una domanda fervente per le sue opere, alimentando un aumento esponenziale dei valori di mercato. La particolare rarità delle sue opere, soprattutto le sculture, contribuisce ulteriormente a renderle oggetto di desiderio e di ricerca intensiva.

Le sculture di Adolfo Wildt, avvolte in un’atmosfera di drammaticità, sono un mix affascinante di tradizione classica e moderna. Queste opere, permeate da richiami antichi e moderni, testimoniano la versatilità stilistica e la profondità concettuale dell’artista. La sua abilità nel manipolare il marmo in modo che risplenda di luminosità, rende le sue sculture autentiche opere d’arte di rara bellezza.

L’eccezionale richiesta per le sculture di Adolfo Wildt si traduce in risultati di vendita altamente remunerativi. La rarità delle sue opere, unita a variabili come la qualità artistica, le dimensioni, il soggetto raffigurato e la storia dell’opera, influisce considerevolmente sui valori di mercato, che possono raggiungere vette stratosferiche.

In sintesi, lo scultore simbolista milanese, con la sua maestria nell’esplorare la dualità tra tradizione e originalità, ha conquistato un posto di prestigio nell’arte italiana. La sua riscoperta ha sottolineato il suo status di artista visionario, e le sue opere, rare e affascinanti, continuano a suscitare un interesse senza tempo nel panorama artistico.

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Biografia di Adolfo Wildt Scultore

Adolfo Wildt, nato il primo marzo 1868 a Milano, è una figura straordinaria nell’ambito della scultura italiana del XX secolo, in particolare è considerato l’artista più importante della scultura simbolista in Italia. La sua straordinaria carriera artistica si sviluppa in una Milano umile, segnata dalla povertà, ma il suo innato talento e la sua sete implacabile di apprendimento lo conducono a un destino di grande risonanza nell’arte scultorea.

Il percorso artistico di Adolfo Wildt ha inizio in modo modesto, inizialmente come aiutante presso il laboratorio di un orafo, successivamente entra nello studio dello scultore milanese Giuseppe Grandi. Frequenta dei corsi presso l’Accademia di Brera e aumenta sempre di più il suo amore verso la scultura. Tuttavia, la sua dedizione e il suo talento naturale lo fanno presto distinguere, e inizia a tradurre in marmo i modelli dei vari scultori con cui lavora.

Questa fase formativa, definita da Bucarelli come “bravissimo artigiano del marmo”, rivela già la straordinaria maestria tecnica di Adolfo Wildt. Nel 1891, sposa Dina Borghi, da cui nascerà la primogenita Artemia nel 1892. I primi lavori giovanili dello scultore milanese, come “Mozzo” e “La Vedova”, esposti rispettivamente nel 1890 e nel 1893, mostrano la sua capacità di catturare la purezza formale attraverso un’innata intuizione lirica. Tuttavia, è con la trilogia “Il Giovane – Il Santo – Il Saggio” del 1912, eseguita nel 1910 e attualmente situata nella Villa Reale di Via Palestro a Milano, che rivela la sua evoluzione stilistica, abbracciando un simbolismo spettrale e floreale.

Nel corso del Novecento, Adolfo Wildt orienta la sua espressione artistica verso un plasticismo neorinascimentale, trasformando idee universali e astratte in opere che indulgono nel concettualismo e nel simbolismo. Opere come “L’uomo antico” e “La concezione” testimoniano il suo desiderio di esplorare il mistero religioso attraverso la rappresentazione artistica.  Si distingue anche per i suoi monumenti funebri al Cimitero Monumentale di Milano, tra cui le tombe Ravera, Zucchetti, e Bistoletti. I suoi ritratti includono quelli di personaggi noti come Margherita Sarfatti, Arturo Toscanini e Benito Mussolini.

Nel 1922 entra in contatto con gli artisti della Galleria Pesaro, con cui successivamente diventa membro del gruppo artistico “Il Novecento“, insieme a figure di spicco come Ardengo Soffici, Carlo Carrà, Massimo Campigli, Felice Casorati, Felice Carena, Achille Funi, Leonardo Dudreville e Mario Sironi, oltre ad altri importanti artisti, Wildt decide di partecipare nel 1926 alla I Mostra del Novecento Italiano.

La sua carriera artistica non si limita solo alla scultura ma si estende anche all’insegnamento. Nel 1923, viene nominato professore a Brera e, l’anno successivo, entra a far parte del Consiglio Superiore delle Belle Arti. Nel 1929, raggiunge l’apice della sua carriera con l’assunzione alla gloria dell’Accademia d’Italia. La sua influenza si estende anche oltre la sua vita, poiché ha insegnato a Lucio Fontana, una figura iconica del movimento spazialista, così come a Fausto Melotti e Luigi Broggini. Adolfo Wildt muore a Milano il 12 marzo 1931.

Adolfo Wildt Opere – Stile e Caratteristiche

Adolfo Wildt, considerato il maggiore esponente della tendenza simbolista nella scultura italiana, si distingue per la sua maestria nell’arte di plasmare il marmo, conferendogli una qualità tecnica straordinaria. La sua opera, sebbene apprezzata per la sua abilità artigianale, va oltre la semplice maestria tecnica, introducendo elementi di drammaticità e complessità intrisi di oscuri significati.

Nel corso della sua vita, nonostante il riconoscimento e la fama ottenuti, Adolfo Wildt è stato per lungo tempo sottovalutato, ma negli ultimi anni ha ricevuto una rivalutazione meritata. Estraneo al mondo delle avanguardie artistiche e anticonformista per eccellenza, l’artista è noto per la sua capacità di fonder in modo unico elementi classici e moderni, creando opere che sfidano le convenzioni artistiche dell’epoca.

Le sculture di Wildt sono intrise di richiami gotici ed espressionisti, rivelando una plasticità ascetica caratterizzata da un’intensità e profondità straordinarie. Il suo stile può essere descritto come gotico e barocco, con tratti marcatamente drammatici che conferiscono alle sue opere una presenza scenica unica. I suoi lavori in marmo, luminosissimi e levigati, catturano l’attenzione per la perfezione della superficie e la precisione dell’esecuzione.

Adolfo Wildt, attraverso la sua arte, riesce a trasmettere emozioni intense e a evocare reazioni viscerali negli spettatori. La sua maestria nel plasmare il marmo, unita alla sua capacità di esplorare tematiche profonde e misteriose, contribuisce a definirlo come un artista che va oltre la semplice creazione scultorea, ma che intende anche provocare riflessioni e stimolare l’immaginazione di chi osserva le sue opere. La sua figura rappresenta un punto di convergenza tra tradizione e innovazione, unendo passato e presente in un dialogo artistico senza tempo.

Ecco alcune delle sculture più conosciute di Adolfo Wildt:

1. Vedova (Atte) (1892)
2. Martire (Martirologio) (1894)
3. Fides (1906)
4. La maschera del dolore (1909)
5. Vittoria alata (1911/13)
6. Il Santo, il Giovane e la Saggezza (1912)
7. Carattere fiero-Anima gentile (1912)
8. Vir temporis acti (Uomo antico) (1913)
9. Franz Rose (1913)
10. Il prigione (1915)
11. Maria dà luce ai pargoli cristiani (1918)
12. L’orecchio (1918/19)
13. Monumento Boschi (1921)
14. Benito Mussolini (Dux, il Duce) (1923)
15. Maschera di Mussolini (1923)
16. Fulcieri Paulucci de Calboli (1924)
17. Nicola Bonservizi (1924/25)
18. Pio XI (1926)
19. San Francesco (1926)
20. Santa Lucia (1926)
21. Monumento Bistoletti (1927)
22. Sant’Ambrogio (1928)
23. Madre (Madre Ravera) (1929)
24. Et Ultra (monumento Körner) (1929)
25. Parsifal (Il puro folle) (1930)
26. Re Vittorio Emanuele (1930)
27. Busto di Benito Mussolini
28. Santa Lucia
29. L’anima e la sua veste
30. Il filo
31. Cristo del sepolcro
32. Vergine
33. Maschera dell’idiota

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