I dipinti su tela di Agostino Bonalumi sono quotati tra €5.000 e oltre €100.000. Le sue opere più ambite sono i quadri di grandi dimensioni che rappresentano il movimento dello Spazialismo degli anni ’60. Il suo record di vendita attualmente si attesta intorno a €650.000. Gli acquerelli e le opere su carta di Bonalumi, invece, hanno valori significativamente inferiori rispetto a quelle su tela, generalmente compresi tra €1.000 e €15.000. È importante sottolineare che le valutazioni delle opere di Bonalumi sono fortemente influenzate dalla loro datazione e dimensioni. Pertanto, le stime precedenti sono solo indicative e si consiglia di consultare i nostri esperti per una valutazione specifica ed accurata.

Agostino Bonalumi Quotazioni, Prezzi e Valore Opere

Elementi Determinanti nel Calcolo del Valore delle Opere di Agostino Bonalumi

Calcolare il valore di un’opera di Agostino Bonalumi richiede una valutazione attenta di diversi fattori. I principali elementi che influenzano il valore delle sue opere includono la datazione, la composizione, le dimensioni, la tecnica e la storia associata all’opera.

La datazione dell’opera di Agostino Bonalumi è un elemento cruciale nella valutazione. Le opere più ricercate dai collezionisti sono quelle degli anni ’60 e primi anni ’70, che rappresentano un periodo particolarmente raro e innovativo nel suo percorso artistico. Le opere di questo periodo sono considerate di grande valore a causa della loro rarità e dell’importante contributo di Bonalumi al contesto storico-artistico dell’epoca.

È stato uno dei precursori delle estroflessioni e uno dei principali esponenti del movimento spazialista. Tuttavia, le opere di tutte le fasi della carriera dell’artista sono ricercate, anche se, a parità di altri fattori, il valore di mercato tende a diminuire con il passare del tempo.

La composizione dell’opera è un altro elemento di grande importanza nella valutazione. Alcune opere di Agostino Bonalumi sono più complesse e ricercate rispetto ad altre. Esistono serie di estroflessioni più rare e altre più comuni. Anche la scelta dei colori può influenzare leggermente la composizione. I colori più ricercati nelle sue opere sono il bianco e il blu. È importante sottolineare che, salvo casi eccezionali, le opere atipiche (cioè quelle che non corrispondono alle serie di lavori per cui l’artista è maggiormente apprezzato) tendono a avere un valore inferiore.

Le dimensioni dell’opera sono un altro elemento che incide sul suo valore. In generale, a parità di bellezza della composizione e datazione, le opere di maggiori dimensioni sono considerate più preziose. Questo perché dimensioni più grandi implicano un maggiore impegno e studio da parte dell’artista.

Per quanto riguarda la tecnica, le opere realizzate su tela sono generalmente più ricercate rispetto a quelle realizzate su carta. Le opere su tela tendono ad avere una maggiore valore artistico, il che le rende più appetibili per i collezionisti.

Infine, la storia associata all’opera può influire sul suo valore. Questo può includere pubblicazioni, esposizioni in importanti gallerie o fiere e la tracciabilità della storia dell’opera stessa. La presenza di una solida documentazione e di un riconoscimento pubblico può aumentare il valore e l’interesse per un’opera di Agostino Bonalumi.

In conclusione, il valore di un’opera di Agostino Bonalumi è determinato da una combinazione di fattori, tra cui la datazione, la composizione, le dimensioni, la tecnica e la storia associata. Una valutazione attenta di questi elementi consente di stabilire un valore coerente con i prezzi di mercato, riflettendo l’importanza e la bellezza delle opere di questo acclamato artista.

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Biografia di Agostino Bonalumi Pittore

Nato il 10 luglio 1935 a Vimercate, Lombardia, Italia, è stato un pittore italiano di fama internazionale conosciuto per la sua arte astratta.

Dopo essersi laureato all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano nel 1959, Agostino Bonalumi entrò a far parte dell’ambiente artistico milanese, frequentando lo studio di Enrico Baj. Fu proprio lì che ebbe l’opportunità di entrare in contatto con importanti artisti dell’epoca, come Lucio Fontana, Piero Manzoni ed Enrico Castellani. Questi incontri e scambi di idee influenzarono profondamente la sua visione artistica e lo spinsero a sperimentare nuove forme espressive.

Fin dai suoi esordi, Bonalumi dimostrò un notevole talento artistico. A soli 13 anni, nel 1948, espose le sue prime opere al “Premio Nazionale Città di Vimercate”, mostrando una maturità e una sensibilità artistiche precoci. Successivamente, nel 1956, tenne la sua prima mostra personale alla Galleria Totti di Milano, dove svelò al pubblico le sue creazioni innovative e suscitò l’attenzione dei critici d’arte e degli appassionati.

Nel corso degli anni successivi, Bonalumi approfondì la sua ricerca artistica e sviluppò il concetto di “pittura-oggetto”. Attraverso l’utilizzo di materiali non convenzionali e l’applicazione di tecniche tridimensionali, superò i limiti della pittura tradizionale e creò opere che si distinguevano per la loro fisicità e la loro presenza nello spazio. Le sue opere, caratterizzate da forme geometriche e da una rigorosa attenzione alla luce e all’ombra, esploravano la relazione tra l’opera d’arte e lo spettatore, invitandolo a interagire con esse in modo attivo.

La reputazione di Bonalumi si diffuse a livello internazionale nel corso degli anni. Nel ’59, espone le sue opere per la prima volta al di fuori dell’Italia, a Rotterdam, aprendo così le porte alla sua fama globale. L’anno successivo, diventa uno dei fondatori del movimento internazionale Nouvelle École Européenne (NEE) a Losanna, confermando la sua posizione di artista di rilievo nella scena artistica europea.

La mostra personale del 1960 alla New Vision Centre Gallery di Londra, intitolata “Agostino Bonalumi. Recent Paintings, Sculptures and Drawings”, fu un grande successo e contribuì in modo significativo alla sua crescente popolarità a livello internazionale. La sua abilità nel creare opere che univano pittura e scultura attirò l’attenzione di critici, collezionisti e musei di tutto il mondo.

Nel 1964, le opere di Bonalumi furono esposte in una mostra personale al Museo d’Arte Moderna di New York, consacrando così la sua fama negli Stati Uniti. La sua partecipazione a importanti eventi artistici internazionali, come la Biennale di Venezia del 1972 e la mostra “Italy: The New Domestic Landscape” al MoMA di New York nello stesso anno, consolidò ulteriormente la sua reputazione e il suo status come uno dei grandi artisti del suo tempo.

Oltre alla sua produzione artistica,condivise la sua conoscenza e la sua passione per l’arte con gli altri. Fu un docente apprezzato e tenne corsi e workshop presso diverse università e accademie d’arte in Italia e all’estero, influenzando e ispirando le nuove generazioni di artisti.

Per il suo contributo all’arte contemporanea, Bonalumi ricevette numerosi premi e riconoscimenti lungo la sua carriera. Le sue opere sono state ampiamente collezionate e esposte in tutto il mondo, testimoniando il suo impatto duraturo sull’arte e sulla cultura. Mantenne stretti legami con la scena artistica tedesca e con il movimento internazionale Zero, contribuendo a sviluppare e promuovere l’arte astratta a livello globale.

Nel 1974, una retrospettiva delle sue opere si tenne al Palazzo dei Musei di Modena, offrendo al pubblico un’ampia panoramica della sua carriera artistica e del suo contributo all’arte contemporanea. Nel 1980, la Regione Lombardia patrocinò una mostra antologica a Palazzo Te, Mantova, che abbracciava l’intero arco della sua carriera, riconoscendo la sua importanza e il suo status di figura di spicco nell’arte italiana e internazionale.

Agostino Bonalumi morì nel 2013 a Monza.

Agostino Bonalumi Opere – Stile e Caratteristiche

Estroflessioni: Riflessi di Colore e Tempo nelle Opere di Agostino Bonalumi

L’arte di Agostino Bonalumi si colloca in un territorio intermedio tra pittura e scultura, superando le tradizionali limitazioni di entrambe attraverso un’innovativa tecnica conosciuta come estroflessione. Questo processo, caratterizzato da una dilatazione verso l’esterno di una parte della tela, spesso assume forme ovali o geometriche, conferendo alle opere dell’artista lombardo una tridimensionalità unica ed espressiva.

Ciò che rende le creazioni di Bonalumi ancora più distintive è l’uso sapiente delle tonalità monocromatiche. Attraverso una palette di colori che spazia dal bianco al nero, passando per varie sfumature di grigio, giallo, rosso e blu, l’artista conferisce profondità e raffinatezza alle sue opere. Questi colori, applicati con maestria sulla superficie estroflessa della tela, creano contrasti cromatici vibranti e dinamici, catturando l’attenzione dello spettatore e dando vita a composizioni visivamente coinvolgenti.

In questo modo, Bonalumi riesce a trasformare la tela in uno spazio tridimensionale dove luce, colore e forma si fondono armoniosamente, invitando chi osserva a esplorare nuove prospettive e sensazioni. La sua ricerca artistica si distingue per un’estetica essenziale e allo stesso tempo sofisticata, che esplora le potenzialità espressive del medium pittorico oltre i confini convenzionali, creando un dialogo stimolante tra arte, spazio e percezione.

Estroflessioni e Quadri

Qui di seguito sono presentati alcuni dei dipinti dell’artista, principalmente caratterizzati da forme estroflesse. I titoli dei quadri sono principalmente derivati dai colori utilizzati per dipingere la tela e la data di realizzazione dell’estroflessione.

1. Oggetto bianco (1964)
2. Cerchio Nero (1965)
3. Blu (1965)
4. Bianco (1966)
5. Ambiente bianco (1967)
6. Blu (1967)
7. Rosso (1969)
8. Grigio (1982)

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