Boetti Alighiero

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Alighiero Boetti

ALIGHIERO BOETTI QUOTAZIONI

Alighiero Boetti è, senza dubbio, uno degli artisti con i valori di mercato più alti dell’Arte moderna italiana. Nei dati globali di mercato del 2024, è emerso come il 50esimo artista per fatturato totale di vendite al mondo, generando un incredibile volume pari a 12 milioni di euro.

Le quotazioni delle opere di questo artista variano sensibilmente in relazione a dimensioni, datazione e, soprattutto, tipologia. In particolare le opere più iconiche di Alighiero Boetti, ovvero gli arazzi, hanno generalmente quotazioni tra i €15.000 e i €500.000, con punte facilmente superiori per le opere più significative per i fattori precedenti.

Il record di vendita per un’opera di Alighiero Boetti è attualmente di €8.500.000, risultato importantissimo avvenuto nel 2022 per un’opera della serie “mappe” di oltre 5 metri di larghezza. Questo evento sottolinea l’attrattiva e la valutazione che i suoi lavori più importanti possono suscitare nel mercato d’arte odierno.

Si ricorda che i parametri di valutazione indicati sono puramente orientativi. Per una valutazione specifica della tua opera di Alighiero Boetti è consigliabile consultare i nostri esperti, specializzati nei grandi nomi dell’Arte Povera.

QUOTAZIONI MEDIE€30.000 - €500.000

Alighiero Boetti Quotazioni, Prezzi e Valore Opere

Analisi dei Fattori Chiave nella Valutazione di un’Opera di Alighiero Boetti

Alighiero Boetti, uno dei più acclamati artisti italiani, ha visto il valore delle sue opere registrare un notevole aumento negli ultimi anni, con una crescita particolarmente significativa a partire dal 2020. Questo ha catapultato le sue opere verso cifre straordinariamente alte, spesso raggiungendo prezzi milionari per le creazioni più emblematiche.

Tra le opere più ambite spiccano i suoi celebri arazzi, caratterizzati da varie dimensioni e impreziositi da griglie, frasi e motti inventati direttamente dall’artista. Inoltre, Boetti ha trovato ispirazione in discipline quali la geografia, la matematica e la geometria, oltre a utilizzare il servizio postale come piattaforma creativa per alcune delle sue opere più straordinarie.

La valutazione di un’opera di Alighiero Boetti è un processo complesso che richiede l’analisi di diversi fattori determinanti per stabilire il suo valore di mercato. Tra questi, le dimensioni dell’opera svolgono un ruolo significativo, poiché influenzano notevolmente la sua quotazione. La tecnica utilizzata dall’artista, che può variare da arazzi ad acquarelli, da pittura ad olio a sculture, ha anch’essa un impatto decisivo sui prezzi.

Un altro aspetto cruciale è il soggetto dell’opera stessa. Boetti era noto per la sua versatilità, creando opere che spaziavano dalle mappe agli alfabeti, dai calendari ad altre espressioni artistiche. Ogni soggetto può suscitare un interesse diverso tra i collezionisti e, di conseguenza, influenzare il valore dell’opera.

Infine, la storia dell’opera e il suo percorso possono avere un impatto significativo sulla sua valutazione. Gli elementi quali la provenienza, la documentazione e l’eventuale presenza in mostre o collezioni importanti possono aggiungere valore all’opera stessa.

In sintesi, il valore di un’opera di Alighiero Boetti è il risultato di una complessa interazione tra dimensioni, tecnica, soggetto e storia. Per ottenere una valutazione accurata, è essenziale consultare i nostri esperti in grado di valutare ogni aspetto dell’opera e tener conto delle tendenze attuali del mercato dell’arte, che, nel caso di Boetti, sono in costante evoluzione.

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La nostra equipe di esperti in Arte Moderna, con una particolare competenza nell’ambito dell’Arte Povera, è costantemente aggiornata sui prezzi di mercato. Monitoriamo attentamente i risultati delle vendite delle opere di Alighiero Boetti, concentrandoci in particolar modo sugli arazzi, che rappresentano una parte significativa della produzione dell’artista. Questo ci consente di offrire una valutazione coerente e accurata dell’opera che possiedi.

Ricorda che le stime di valore delle opere d’arte possono variare in base a diversi fattori, tra cui la condizione dell’opera, la sua provenienza e la domanda da parte dei collezionisti. Pertanto, affidarsi a esperti qualificati è essenziale per ottenere una valutazione affidabile e approfondita del tuo pezzo d’arte di Alighiero Boetti. Siamo qui per aiutarti a scoprire il valore della tua opera e a fornirti tutte le informazioni necessarie. Non esitare a contattarci.

Alighiero Boetti Vendita ed Acquisto

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La nostra equipe di esperti in Arte Moderna, con un focus particolare sull’Arte Povera e gli artisti del secondo dopoguerra, è costantemente aggiornata sui prezzi di mercato di Alighiero Boetti. Questo ci permette di condurre trattative basate su valutazioni congruenti e attuali, assicurando un accordo che sia vantaggioso per entrambe le parti.

Siamo particolarmente interessati a tutte le opere di Alighiero Boetti, con una predilezione per i suoi arazzi e in particolare per le serie degli alfabeti e delle mappe, che sono molto ricercate dai collezionisti.

Una volta raggiunto un accordo sulla vendita, ti offriamo il servizio di gestione del ritiro e della logistica. Ci avvaliamo di ditte specializzate nel trasporto di opere d’arte per garantire che l’opera sia trattata con la massima cura e sicurezza.

Alighiero Boetti Opere in Vendita

Se, d’altro canto, sei un collezionista interessato all’acquisto di opere di Alighiero Boetti, ti invitiamo a contattarci. Ti forniremo informazioni sulle opere attualmente disponibili e, su appuntamento, avrai la possibilità di visitare la nostra sede per esaminare le opere di persona.

Inoltre, sarai aggiunto alla nostra newsletter, dove riceverai aggiornamenti mensili sulla nostra collezione, inclusi potenziali pezzi di Alighiero Boetti e altri artisti del secondo dopoguerra. Siamo qui per aiutarti a esplorare e investire nell’arte di qualità.

Biografia dell’Artista Alighiero Boetti

Alighiero Boetti, nato a Torino nel 1940, è stato un eclettico e influente artista italiano il cui percorso artistico è stato segnato da una profonda riflessione sul tempo, lo spazio e l’arte stessa. L’artista è stato autodidatta, avvicinandosi all’arte attraverso la lettura delle opere di Herman Hesse e lo studio delle pitture di artisti come Fontana, Gorky, Rothko e Balla. Queste influenze variegate sottolineano la sua apertura verso molteplici sfaccettature dell’arte.

Alighiero Boetti Vita
Herman Hesse

Il suo percorso artistico si è sviluppato inizialmente a Parigi, dove ha trascorso un periodo formativo fondamentale. Tuttavia, è stato nel suo ritorno a Torino nel 1964 che ha inaugurato la sua prima personale, segnando così l’inizio ufficiale della sua carriera artistica. Fin da giovane, Boetti manifestava un’ossessione per la scrittura e per la bidimensionalità, oltre a esplorare il tema del doppio e della complementarietà. Questa inclinazione lo ha portato nel 1968 a creare il fotomontaggio “Gemelli”, un’opera inviata a una cinquantina di amici insieme a frasi manoscritte. Questi gesti artistici, difficili da codificare e quantificare, caratterizzano in modo unico la sua produzione.

La sua partecipazione attiva a mostre sull’arte povera e sull’arte concettuale durante gli anni ’60 testimonia il suo profondo interesse per le correnti artistiche del tempo. Tuttavia, un cambiamento improvviso si evidenzia nelle opere esposte alla sua personale del 1969, come la vetrata “Niente da vedere, niente da nascondere” e la sagoma “Io che prendo il sole a Torino il 19 gennaio 1969”. Questa svolta rivela la sua capacità di adattarsi e reinventarsi costantemente, sfidando le aspettative artistiche convenzionali.

Alighiero Boetti Quotazioni
Foto dell’Artista nel 1971

Alighiero Boetti è emerso come un attento osservatore della realtà circostante, impegnandosi in un’opera di catalogazione del mondo. La sua arte ha esplorato l’iconografia dei media, le bandiere nazionali, le carte politiche e molto altro, tutto mentre ci presentava la sua personale riflessione sul tempo e lo spazio, sfidando la percezione convenzionale della realtà.

Gli anni Ottanta hanno visto Alighiero Boetti trasferirsi a Roma e partecipare a numerose esposizioni di risonanza, tra cui “Avanguardia e Transavanguardia” di Achille Bonito Oliva nel 1982 e una retrospettiva alla Pinacoteca Comunale di Ravenna dal titolo “Alighiero & Boetti” nel 1984. Negli ultimi anni della sua attività artistica, accanto alle opere di piccolo formato, ha supervisionato la realizzazione di opere dalle dimensioni sempre più imponenti, dimostrando la sua versatilità e la sua capacità di affrontare sfide artistiche di vario genere.

Boetti, artista poliedrico, ha sperimentato vari medium artistici, tra cui opere ricamate e sequenze di telegrammi, dimostrando la sua continua ricerca di espressione artistica e la sua apertura a nuove forme di comunicazione visiva. Il suo interesse per culture non occidentali, in particolare dell’Asia centrale e meridionale, lo ha portato a viaggi prolungati in Afghanistan e Pakistan, contribuendo a plasmare ulteriormente il suo lavoro e arricchendo la sua prospettiva artistica.

Alighiero Boetti Valore Opere
Donne afghane che lavorano sugli arazzi

Alighiero Boetti è deceduto prematuramente nel 1994 a causa di un tumore al cervello a Roma, all’età di 53 anni.

Contributi all’Arte Moderna

La prematura scomparsa di Alighiero Boetti rappresenta una perdita significativa per il mondo dell’arte moderna. La sua influenza e il suo contributo artistico rimangono indelebili, continuando a ispirare generazioni successive di artisti.

Alighiero Boetti è noto per essere stato uno dei membri di spicco del movimento dell’Arte Povera, un gruppo di artisti che ha rivoluzionato il panorama artistico italiano e internazionale negli anni ’60 e ’70. Insieme a figure come Giovanni Anselmo, Pier Paolo Calzolari, Jannis Kounellis, Mario Merz, Pino Pascali, Michelangelo Pistoletto, Emilio Prini e Gilberto Zorio, ha contribuito a definire e promuovere questa corrente artistica audace e innovativa.

Ciò che rende Boetti un’artista straordinario è la sua capacità di evolversi e sperimentare costantemente nuove forme espressive. Tra le sue opere più celebri figurano gli arazzi di diversi formati, spesso caratterizzati da griglie intricate. In questi arazzi, Boetti inserisce frasi e motti inventati dall’artista stesso, creando un dialogo intrigante tra il testo e l’immagine. Questi lavori rappresentano una profonda riflessione sulla lingua, la comunicazione e la complessità del mondo contemporaneo.

Non solo Boetti è stato un maestro nell’arte visiva, ma ha anche dimostrato un profondo interesse per le culture non occidentali, intraprendendo viaggi avventurosi in luoghi come l’Asia centrale e meridionale. Questi viaggi hanno influenzato la sua arte, arricchendo ulteriormente la sua prospettiva e la sua creatività.

Da uno dei primi membri dell’Arte Povera a un artista che ha costantemente sfidato i confini dell’arte contemporanea, Alighiero Boetti rimane una figura iconica nel panorama artistico internazionale.

Alighiero Boetti Opere – Approfondimento sulle Sue Serie

Gli Arazzi

Nel suggestivo scenario dell’Afghanistan del 1971, Alighiero Boetti pittore si immerse in un viaggio che avrebbe profondamente segnato la sua carriera artistica. Ciò che catturò la sua attenzione fu l’antica abilità artigianale delle donne locali: il ricamo a filo di lino. Questo antico mestiere, tramandato attraverso le generazioni, esercitava un fascino irresistibile su di lui. Boetti, un artista di visione, prese una decisione audace: commissionare il lavoro a molte donne afghane, affinché potessero tradurre le sue visioni artistiche in pezzi realizzati rigorosamente a mano. Da questa straordinaria collaborazione emersero gli iconici arazzi, opere che avrebbero portato il suo nome ad essere riconosciuto in tutto il mondo dell’arte.

I suoi arazzi presentano una varietà di formati, ma tutti condividono un elemento distintivo: sono divisi in griglie, all’interno delle quali vengono inserite frasi e motti. Questi messaggi, apparentemente semplici, sono intrisi di una complessità concettuale che abbraccia temi politici, sociali, culturali e linguistici. Alighiero Boetti sfidava gli spettatori a riflettere su queste parole, invitandoli a un coinvolgimento attivo con l’opera stessa, anziché ad una mera contemplazione passiva. Attraverso questa danza di specchi, di destra e sinistra, di alto e basso, di parole e immagini, esplorava la dualità intrinseca nella natura umana e nella società, mettendo in evidenza le tensioni tra coerenza e contraddizione.

Nel corso della sua straordinaria carriera, Alighiero Boetti ha dato vita a numerose opere d’arte, ma sono gli arazzi a definire gran parte della sua produzione artistica. Oggi, nel mercato dell’arte, è più frequente trovare i suoi arazzi, in particolare quelli di dimensioni più contenute. Questi piccoli gioielli tessili, solitamente quadrati con 4 o 5 lettere per lato, sono ammirati per la loro vibrante cromia e per le frasi evocative scritte al loro interno. Alcuni di essi presentano combinazioni di colori uniche, come il classico bianco e nero, oppure contengono frasi particolarmente rare nella loro composizione.

La collaborazione di Boetti con le talentuose tessitrici afghane continuò nel tempo, persino quando queste donne furono costrette a fuggire in Pakistan a causa dell’assedio delle truppe russe. Nonostante le sfide, l’artista continuò a fornire dettagliate istruzioni, e la produzione non si fermò, sebbene fossero visibili cambiamenti tecnici dovuti all’introduzione delle macchine da cucito.

Tuttavia, l’obiettivo principale rimase invariato: catturare lo spettatore con l’esplosione di colori e la percezione di tridimensionalità delle opere, ma poi richiedere un’attenta lettura e osservazione. Ogni tela chiedeva di essere esplorata, di essere vista da ogni angolazione, stimolando il pensiero critico, l’interrogazione e l’elaborazione di un’interpretazione personale. In questo modo, Boetti non solo rivoluzionò il concetto di arte, ma anche la relazione degli spettatori con essa.

Le Mappe

Le celebri Mappe di Alighiero Boetti, concepite a partire dal 1971, costituiscono un’opera straordinaria all’interno della sua produzione artistica. Questi straordinari tessuti ricamati presentano un planisfero politico unico, in cui ciascuno stato è identificato attraverso i colori distintivi della sua bandiera nazionale. Questa rappresentazione caleidoscopica del mondo offre uno sguardo affascinante sulla diversità e la complessità della geopolitica mondiale.

Ogni Alighiero Boetti Mappa è solitamente incorniciata in modo distintivo, spesso arricchita da una cornice colorata, la quale ospita frasi di vario genere. Questo elemento aggiunge una dimensione narrativa e concettuale all’opera, creando una connessione intrigante tra le informazioni cartografiche e il messaggio sottostante. L’uso di citazioni e testi contribuisce ad arricchire ulteriormente il significato e il contesto delle Mappe.

Oltre alla loro complessità concettuale, le sue Mappe rappresentano anche un’impresa tecnica straordinaria. Benché spesso definite “arazzi,” questa definizione è impropria in quanto le opere sono realizzate su tele di lino ricamate, un processo che richiede notevole abilità artigianale e pazienza. Il colore e il ricamo aggiungono un elemento di sorpresa e creatività all’opera, contribuendo a rendere ogni Mappa unica e affascinante.

In sintesi, le Mappe di Alighiero Boetti non sono semplici rappresentazioni cartografiche, ma opere d’arte straordinarie che fondono abilmente politica, colori, testi e artigianato in un’espressione artistica affascinante e ricca di significato. La loro complessità e la loro bellezza intrinseca le rendono uno dei capolavori più distintivi del XX secolo.

Riflessioni

Alighiero Boetti, in un’epoca in cui l’arte era spesso vista come un mezzo di espressione e contestazione politica, ha sviluppato una prospettiva artistica unica. Per lui, la pittura rappresentava un atto di “tradimento” nei confronti degli ideali che avevano scosso il mondo artistico e politico durante gli anni Sessanta. Dipingere, secondo lui, significava allontanarsi dal mondo reale, un atto di distacco che egli osservava con una certa disapprovazione. Per un artista come lui, profondamente immerso nel tessuto stesso del presente e della cronaca, questo distacco dalla realtà era difficile da accettare.

Vedeva l’arte come un mezzo di coinvolgimento diretto con il mondo che lo circondava. La sua opera era un riflesso di questo coinvolgimento attivo, una fusione di arte e vita quotidiana. Pertanto, riteneva che dipingere potesse rappresentare una sorta di disimpegno, un’allontanamento dalle questioni reali che riteneva essenziali. La sua opera era intrinsecamente legata agli eventi contemporanei, alle dinamiche sociali e politiche, e il suo lavoro era una risposta diretta a questi elementi.

In breve, Alighiero Boetti considerava la pittura come un atto di distacco dal mondo reale, un gesto che contrastava con il suo profondo coinvolgimento nel presente e nella cronaca. La sua visione artistica unica sfidava le convenzioni dell’arte tradizionale e invitava gli spettatori a esaminare il significato e il ruolo dell’arte in un mondo in rapido cambiamento.


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