AMLETO CATALDI QUOTAZIONI
Amleto Cataldi si è affermato come un rilevante scultore nel primo Novecento e durante il ventennio fascista. Le sue opere scultoree, molte delle quali sono divenute monumenti significative di Roma e di altre città, hanno un mercato che gode generalmente dell’apprezzamento dei collezionisti interessati alla scultura liberty del primo Novecento, in particolare per quanto riguarda i suoi maestosi nudi femminili.
Di seguito viene fornita una guida approssimativa degli attuali prezzi di mercato delle opere di Amleto Cataldi: Le opere scultoree di Amleto Cataldi sono valutate in base a diversi fattori, con quotazioni che generalmente variano da €1500 fino a oltre €40.000. Le sculture in bronzo di dimensioni più ridotte si collocano nella fascia di valore compresa tra €1500 e €4.000, mentre quelle di medie dimensioni possono raggiungere valori tra €4.000 e €15.000. Sono particolarmente apprezzati i bronzi raffiguranti nudi femminili di dimensioni naturali, i quali possono avere valori di oltre €20.000.
Le sculture realizzate in gesso tendono ad avere valori mediamente inferiori rispetto a quelle in bronzo. La valutazione di una scultura di Amleto Cataldi dipende anche dal soggetto rappresentato e dalle dimensioni dell’opera. È importante sottolineare che le stime fornite sono indicative e si consiglia di approfondire la valutazione specifica di una scultura di Amleto Cataldi attraverso la valutazione specifica e gratuita di un nostro esperto del settore.
Si segnala, inoltre, che il record di vendita noto per le opere di Cataldi è di circa €135.000, raggiunto nel 1995 per una magnifica scultura in bronzo raffigurante un nudo femminile di dimensioni imponenti, circa due metri e mezzo di altezza. Tale cifra testimonia il valore artistico e l’apprezzamento delle opere di Cataldi nel mercato dell’arte.
QUOTAZIONI MEDIE€2.000 - €20.000
Piccolo Nudo di donna
STIMA: €2.000 – €3.000
Busto di giovinetta
STIMA: €8.000 – €12.000
Portatrice d’acqua (h. 170cm)
STIMA: €30.000 – €50.000
Amleto Cataldi Quotazioni, Prezzi e Valore Sculture
Analisi delle Quotazioni e del Mercato delle Opere di Amleto Cataldi Maestro del Nudo Classico
Amleto Cataldi è considerato uno dei più talentuosi scultori del primo Novecento e del ventennio fascista a Roma. L’artista è noto soprattutto per le sue sculture di nudi femminili dallo stile classicheggiante.
Fin dall’inizio della sua carriera e per tutta la sua breve vita, Cataldi ha orientato il suo linguaggio formale verso un ideale di bellezza e grazia classico. Questo ideale si manifesta principalmente attraverso figure femminili dalle linee morbide, come dimostrato dalla sua famosa opera “Fanciulla con anfora“, collocata a Villa Borghese, e dalla “Portatrice d’acqua” presente nella Galleria Nazionale d’Arte Moderna.
Le sue opere migliori di quel periodo sono, infatti, i nudi femminili, costruiti armoniosamente secondo un equilibrio ricercato tra volumi e spazio, ma anche immagini di virilità senza tempo, capaci di trasmettere grande energia. È proprio su queste opere che la critica si sofferma e apprezza, che i collezionisti e i mercanti acquistano, contribuendo alla sua notorietà sia in Italia che all’estero.
Nel calcolare il valore di una scultura di Amleto Cataldi, è necessario prendere in considerazione diversi fattori, tra cui le dimensioni, il materiale utilizzato, la qualità artistica e la rarità dell’opera. I bronzi degli anni ’20, raffiguranti nudi femminili in movimento e di grandi dimensioni, sono particolarmente ricercati e possono raggiungere valori molto elevati.
Queste opere suscitano un interesse internazionale. I collezionisti dello scultore ciociaro sono anche attratti dai lavori in marmo e bronzo realizzati da Cataldi durante il ventennio fascista. Riguardo alla rarità, è importante considerare che alcuni soggetti sono state replicate dall’artista stesso durante la sua vita, ma le sue sculture in bronzo sono fusioni a cera persa e pertanto uniche. Tuttavia la presenza sul mercato di un’opera molto simile può influire sul valore complessivo dell’opera.
Per valutare in modo accurato il valore di una scultura di Amleto Cataldi, è consigliabile rivolgersi a dei nostri esperti del settore che terranno conto di tutti questi fattori e delle dinamiche del mercato.
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Amleto Cataldi Vendita ed Acquisto
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Biografia di Amleto Cataldi Scultore
Nacque nel 1882 a Napoli, la patria del rinomato artista Vincenzo Gemito. Fin da giovane, Amleto Cataldi sviluppò una passione per la scultura grazie all’influenza del padre, un intagliatore di legno, che gli trasmise i fondamenti del mestiere. In seguito, si trasferì a Roma, dove ebbe l’opportunità di frequentare la Libera Scuola di via Ripetta, che contribuì a consolidare ulteriormente la sua formazione artistica.
Il talento di Cataldi si fece notare per la prima volta nel 1904, quando espose le sue opere alla mostra degli Amatori e Cultori. Tre anni dopo, ottenne persino un premio per la sua partecipazione. Nello stesso anno, ebbe l’opportunità di esporre a Londra, presso la mostra di Earl’s Court, dove ebbe l’onore di essere presente insieme a grandi artisti come Antonio Mancini.
Uno dei momenti più significativi nella carriera di Cataldi fu la vittoria di un concorso per uno dei gruppi bronzei che avrebbero ornato il Ponte Vittorio Emanuele nel 1910. L’anno successivo, eseguì il bronzo intitolato “L’anfora” per la fontana del Pincio. Sempre nel 1911, Cataldi si distinse vincendo il premio per la scultura all’Esposizione Internazionale di Roma in occasione del cinquantenario.
La sua opera si inserisce nel solco della scultura anti-verista di fine Ottocento, ma Cataldi aggiunse il suo tocco personale, plasmando le sue figure in pose che accentuavano il dinamismo e l’eleganza delle masse scultoree. La sua abilità nel catturare l’armonia e il movimento delle forme gli conferì grande riconoscimento.
Nel 1913, la sua opera raggiunse nuove vette di celebrità quando il sindaco di Roma, Ernesto Nathan, inaugurò una scultura in bronzo di una ragazza nuda, chiamata “La Fontana della Ciociara”. Questa magnifica opera fu collocata sul Pincio, a pochi metri dalla Casina Valadier, un gioiello neoclassico della Città Eterna. La fontana era composta da una ragazza china con una tina ciociara in mano, da cui sgorgava acqua, nel centro di una vasca circolare a raso.
Durante il suo mandato come sindaco, Ernesto Nathan svolse un ruolo di primaria importanza nello sviluppo artistico della città di Roma, offrendo sostegno finanziario e incentivi ad una vasta gamma di artisti, tra cui Ettore Roesler Franz, Arturo Noci, Vittorio Grassi, Duilio Cambellotti, Giovanni Prini, Costantino Barbella, Giulio Aristide Sartorio e molti altri.
Negli anni Venti, Cataldi sviluppò un crescente interesse per l’arte classica, il che lo portò a una sorta di adesione istintiva ai modi neoquattrocenteschi e al recupero della plastica greca, arcaica e classica come fonte di ispirazione per le sue opere. Questo approccio gli valse la reputazione di essere uno scultore “neo-classico” perso nel XX secolo.
Nel 1923, Cataldi tenne una mostra personale alla Gallerie Devombez di Parigi, che si rivelò un grande successo. Trenta opere selezionate per l’occasione furono esposte e alcune di esse furono addirittura acquistate dal Petit Palais e dal Museo del Lussemburgo, consolidando ulteriormente la sua fama internazionale. Cataldi continuò a esporre in Francia, presentando due bronzi alle Tuileries nel 1929 e 1930, intitolati “Galatea” e “Fanciullo”.
Oltre alle mostre internazionali, Cataldi partecipò anche alle Biennali di Venezia e alle Biennali Romane, dimostrando la sua presenza costante negli eventi artistici italiani. Nel 1931, la Prima Quadriennale di Roma gli dedicò una breve retrospettiva, esponendo cinque delle sue opere più significative.
Oltre alla sua produzione ritrattistica, Cataldi realizzò anche numerosi gruppi scultorei. Tra questi, ricordiamo il Monumento per gli studenti caduti alla Città Universitaria e il monumento per i Caduti della Guardia di Finanza, quest’ultimo completato poco prima della sua morte. La sua abilità nel creare sculture che catturavano l’essenza e il significato dei soggetti rappresentati gli valse grande ammirazione e rispetto da parte dei suoi contemporanei.
Oltre alla sua attività artistica, dedicò anche parte del suo tempo all’insegnamento della plastica ornamentale presso l’Istituto Romano di San Michele. La sua passione per l’arte e il suo impegno nell’istruire le generazioni future dimostrano la sua dedizione alla diffusione e alla perpetuazione delle arti scultoree.
Amleto Cataldi si spense a Roma nel 1930.
Amleto Cataldi Opere – Stile e Caratteristiche
La Rinascita Neo-Classica nell’Eleganza del Bronzo di Amleto Cataldi
L’arte di Amleto Cataldi si distingue per essere una rinascita personale del classicismo, dove l’artista rivisita con maestria l’estetica antica attraverso sculture principalmente realizzate in bronzo, ma non disdegnando il marmo, materiali che utilizza per creare opere intrise di eleganza, raffinatezza e dinamismo. Nelle sue creazioni, si allontana dal clima artistico tardo-ottocentesco, plasmando con originalità e grazia figure che incarnano il movimento e l’eleganza delle masse scultoree.
La sua abilità risiede nel catturare non solo l’essenza delle forme, ma anche l’armonia e il dinamismo che le caratterizzano. Durante il corso della sua carriera, Amleto Cataldi ha sviluppato un crescente interesse per l’arte classica, un’attrazione che lo ha portato a un’adesione istintiva ai modi neo-quattrocenteschi e al recupero della plastica greca e classica come fonte primaria di ispirazione per le sue opere.
Questa profonda affinità con l’arte classica lo ha reso uno scultore neo-classico e Decò, trasmettendo alle sue creazioni un’eleganza senza tempo e una bellezza intramontabile. Attraverso pose dinamiche e un’estetica che accentua il movimento delle forme, riesce a portare vita alle sue sculture, conferendo loro una presenza magnetica che cattura lo sguardo dello spettatore e lo trasporta in un mondo di bellezza e grazia senza tempo.
Le opere di Cataldi incarnano un’armonia perfetta tra l’antico e il moderno, unendo la tradizione classica con un tocco di innovazione che conferisce loro un fascino unico e irresistibile. Sono la traduzione dell’eterna bellezza dell’arte classica.
Sculture
- La lettrice (1908)
- La portatrice d’acqua (1916)
- Nudino (1917)
- Ritratto signorile (1920 c.)
- Leonardo Da Vinci con Medusa (1923)
- Arciere (1923/25)
- Galatea (1925)
- Pugilato (1927)