La produzione artistica di Antonio Discovolo è prevalentemente costituita da dipinti, testimoniando la sua maestria nell’esprimere la sua visione unica attraverso la pittura. Sul mercato si possono trovare le sue prime opere divisioniste, caratterizzate dalla ricerca appassionata della luminosità del paesaggio e da suggestivi effetti notturni. Questi dipinti, intrisi di immaginazione simbolica e di un robusto naturalismo, rappresentano le prime tappe del percorso artistico del pittore.

Un periodo successivo della sua carriera si concentra sulle opere realizzate ad Assisi, aggiungendo ulteriore profondità e diversità alla sua produzione. La città di Assisi, con il suo ricco patrimonio storico e spirituale, ha ispirato opere che si distinguono per una nuova prospettiva e tematiche.

In termini di quotazioni di mercato, le opere divisioniste di Antonio Discovolo presentano valori che variano da €4.000 a oltre €15.000, riflettendo la sua importanza nel panorama artistico. Le opere successive, sebbene con valori di mercato inferiori, mantengono comunque un notevole interesse, oscillando solitamente tra €2.000 e €8.000. Ogni opera dell’artista di Bologna è un pezzo unico, con la sua storia e significato intrinseco.

Il record personale di vendita di Antonio Discovolo è stato stabilito da “Il nido” del 1912, un dipinto di 106 x 103 cm, che ha raggiunto il notevole prezzo di circa €40.000 durante una vendita del 2015. Questi valori, tuttavia, sono puramente indicativi e dovrebbero essere approfonditi attraverso una valutazione specifica della tua opera da parte dei nostri esperti. La valutazione gratuita e approfondita condotta dai nostri esperti in pittura divisionista e simbolista, in particolare per le opere di Antonio Discovolo, fornisce un’analisi dettagliata del valore, della qualità e del contesto storico-artistico dell’opera in questione.

Antonio Discovolo Prezzi e Andamento del Mercato

Antonio Discovolo si erge come una figura di rilievo nel panorama artistico della prima metà del XX secolo, affermandosi inizialmente nel contesto della pittura divisionista con chiari richiami alla cultura “simbolista”. La sua partecipazione costante alle Biennali di Venezia fino al 1930 lo colloca al centro del dibattito culturale del suo tempo, testimoniando la sua rilevanza nell’ambito artistico.

Le sue prime opere divisioniste, intraprese con zelo e dedizione, si distinguono per la ricerca appassionata della luminosità del paesaggio e per l’esplorazione di suggestivi effetti notturni. Caratterizzate da un’immaginazione simbolica e da un robusto naturalismo, queste creazioni pittoriche rivelano la maestria di Discovolo nell’integrare elementi simbolisti con una visione ancorata alla realtà.

Dal punto di vista dei valori di mercato, è interessante notare il crescente interesse suscitato negli ultimi anni nei confronti di Antonio Discovolo e, più in generale, della pittura con elementi simbolisti. Questo ha portato a un incremento dei valori medi delle sue opere sul mercato, evidenziando una tendenza positiva e un apprezzamento crescente da parte dei collezionisti e degli amanti dell’arte.

In generale, le prime opere di Antonio Discovolo, realizzate fino agli anni ’30, godono di valori di mercato elevati e di una domanda costante. Le successive creazioni, tuttavia, sperimentano una diminuzione dei valori e una domanda meno consistente, riflettendo una tendenza meno favorevole per le opere di questo periodo.

È fondamentale sottolineare che tali parametri sono indicativi e che la valutazione della qualità intrinseca di ciascuna opera è essenziale per fornire un parere accurato sulla sua valore artistico e commerciale. La valutazione attenta e specifica da parte di esperti è quindi cruciale per comprenderne appieno l’importanza nel contesto dell’opera di Antonio Discovolo e del suo impatto nel mercato dell’arte del primo Novecento.

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Antonio Discovolo Acquisto e Vendita

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Biografia di Antonio Discovolo Pittore

Antonio Discovolo, nato a Bologna il 25 dicembre del 1874, da Mario, affermato pittore, e Gertrude Sarti, ha segnato la sua impronta nell’ambito artistico attraverso un percorso formativo ricco e stimolante. Il suo viaggio nell’arte inizia con gli studi artistici compiuti tra il 1891 e il 1896, dapprima presso l’Accademia di Firenze, dove ha l’opportunità di incontrare il maestro Giovanni Fattori, figura di spicco nel movimento dei Macchiaioli, per poi approdare a Lucca all’Istituto di Belle Arti.

Nel corso del suo percorso, nel 1898, Antonio Discovolo fa la conoscenza di Giacomo Puccini, componendo così un’amicizia che lo porterà a frequentare la casa di Torre del Lago insieme a illustri pittori legati al musicista, tra i quali spiccano nomi come Ferruccio Pagni, Francesco Fanelli, e soprattutto Plinio Nomellini. È proprio attraverso l’influenza di quest’ultimo artista, celebre per le sue opere divisioniste già nel 1898, che Discovolo sviluppa un profondo interesse per la tecnica che diventerà fondamentale nel corso della sua carriera artistica.

Nel 1899, spinto dalla sua fervida curiosità e desiderio di crescita, si trasferisce a Roma, dove diventa parte integrante del Circolo Artistico e frequenta il prestigioso Caffè Aragno. L’anno successivo, nel 1900, espone con il gruppo “In arte libertas” di Nino Costa alla Promotrice Romana e alla IV Triennale di Brera. L’incontro con l’opera di Enrico Lionne e l’approfondimento dell’estetica del Divisionismo a Roma consolidano ulteriormente la sua inclinazione verso questa innovativa tecnica pittorica.

Antonio Discovolo inizia a sperimentare la divisione del tono già all’inizio del secolo, dando vita a opere che rappresentano le premesse del suo futuro impegno artistico. Nel 1902, conosce Nino Costa, un evento che si rivelerà determinante per la sua pittura, influenzando un periodo significativo della sua attività, soprattutto dopo il 1910, caratterizzato dal cosiddetto periodo “simbolico”. In questa fase, intraprende il suo primo viaggio pittorico in Liguria, dipingendo sul suggestivo golfo di La Spezia a Tellaro.

Il 1903 segna un punto di svolta nella vita artistica di Discovolo, quando, in compagnia dei pittori Guglielmo Amedeo Lori e Llewelyn Lloyd, esplora Portovenere e Manarola, esperienze che si rivelano decisive nell’incontro con il paesaggio, destinato a diventare il motivo ricorrente della sua pittura. Da questo momento fino al 1930, la sua presenza alle Esposizioni Biennali di Venezia è costante, consolidando la sua posizione nel panorama artistico italiano.

L’amicizia stretta con Lorenzo Viani rappresenta un capitolo significativo della sua vita, mentre nel 1910 Antonio Discovolo prende la decisione di trasferirsi definitivamente a Bonassola, località dove trascorrerà il resto della sua esistenza, fino alla sua morte avvenuta il 10 luglio del 1956. La sua lunga permanenza a Bonassola diventa parte integrante della sua identità artistica, influenzando le sue opere con la bellezza e l’atmosfera unica di questo luogo.

Antonio Discovolo Opere – Stile e Caratteristiche

L’Arte di Discovolo: Tra Divisionismo, Simbolismo e Naturalismo

Fin dai suoi primi passi nel mondo dell’arte, Antonio Discovolo si distingue per un profondo interesse verso la tecnica divisionista, un movimento artistico innovativo che inizia a catturare la sua attenzione fin dagli esordi della sua carriera. I primi anni del XX secolo si rivelano cruciali per il suo sviluppo artistico, poiché assistiamo a un approfondimento sempre più marcato dell’estetica del Divisionismo, un percorso che consolida in maniera inequivocabile la sua predilezione per questa nuova e affascinante tecnica.

Già all’inizio del secolo, Discovolo si cimenta con audacia nella divisione del tono, dando vita a opere che fungono da prologo significativo al suo impegno artistico successivo. Le opere realizzate in questo periodo, comprese tra gli albori del secolo e il 1912, rappresentano veri e propri esempi paradigmatici della sua adesione al Divisionismo. Il pittore applica con scrupoloso rigore la nuova tecnica, imprimendo pennellate e puntini di colore scomposto su una base di impianti disegnativi e plastici, evidenziando una forte osservanza disegnativo-prospettica e volumetrica.

L’istanza naturalistica di Discovolo, fondamentalmente radicata nella sua visione del mondo, si anima attraverso il colorismo divisionista, trasformando l’oggettività del motivo in un lirico fervore che emoziona e trascende la mera rappresentazione. Dopo il 1910, il suo percorso artistico subisce un’evoluzione significativa, dirigendosi verso una pittura “simbolista“. In questa fase, intraprende un viaggio pittorico nella pittoresca Liguria, dipingendo per la prima volta sul suggestivo golfo di La Spezia, a Tellaro.

La ricerca della piena solarità del paesaggio e la cattura di suggestivi effetti notturni diventano i due poli attorno ai quali si sviluppa la poetica di Antonio Discovolo. In modi diversi, attraverso l’immaginazione simbolica o un robusto naturalismo, il pittore caratterizza la sua produzione artistica, definendo così il suo percorso successivo dopo la conclusione, intorno al 1910, della sua prima esperienza divisionista. Questa evoluzione testimonia la profondità della sua esplorazione artistica e la sua capacità di adattarsi a nuovi orizzonti espressivi nel corso della sua affascinante carriera.

Di seguito alcuni dipinti del pittore bolognese:

1. Il travaso delle idee (1902)
2. L’attesa (1907)
3. La campana dei naviganti (1908/10)
4. Il nido (1912)
5. L’inseguimento (1912)
6. Il castagno (1921)
7. Zucche (1923)
8. Ballo nell’aia (1926)
9. Mattino sul golfo di Spezia (1930)
10. Il medico del paese