ARMANDO SPADINI QUOTAZIONI
Le opere dell’artista toscano Armando Spadini rappresentano un interessante capitolo nell’arte del XX secolo in Italia. Le sue quotazioni nel mercato dell’arte possono variare notevolmente a seconda del tipo di opera e della sua qualità.
Per quanto riguarda gli oli su tela, i dipinti impressionisti dell’inizio del XX secolo di Armando Spadini sono particolarmente apprezzati e possono raggiungere quotazioni significative, con valori che oscillano tra €3.000 e oltre €20.000. Tali valori dipendono in gran parte dalla qualità dell’opera, dalle dimensioni e dal periodo di creazione.
Le quotazioni di Armando Spadini per quanto riguarda i disegni e i bozzetti, solitamente hanno valori medi compresi tra €500 e €2.000. Anche in questo caso, la qualità e l’originalità dell’opera possono influenzare notevolmente il suo valore sul mercato.
Un punto importante da tenere presente è l’aggiudicazione record di un’opera di Armando Spadini, che ha raggiunto la cifra notevole di €94.198 per un olio su tela datato 1914. Questo esempio dimostra come alcune opere eccezionali dell’artista possano raggiungere valori significativi, soprattutto se sono caratterizzate da una qualità artistica straordinaria e da una rara provenienza.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che le stime fornite sono indicative e che la valutazione precisa di un’opera d’arte richiede l’analisi da parte dei nostri esperti del settore, che considerano diversi fattori, tra cui la provenienza, la provenienza, la documentazione e altre variabili che possono influenzare il suo valore di mercato.
QUOTAZIONI MEDIE:€3.000 - €20.000
Bozzetto per i bimbi al Sole
STIMA: €1.500 – €2.000
Gallinacci
STIMA: €3.000 – €5.000
Il Ventaglio
STIMA: €40.000 – €60.000
Armando Spadini Valore Dipinti
Armando Spadini emerge come una figura di risonanza nel panorama artistico italiano dei primi decenni del XX secolo, e la sua influenza e importanza non possono essere sottovalutate. Il suo lavoro si situa in un periodo straordinario dell’arte, in cui artisti di fama mondiale stavano plasmando nuovi modi di esprimere la realtà attraverso la pittura.
Armando Spadini, pur avendo attraversato un’epoca in cui l’arte subiva profondi mutamenti e sperimentazioni, ha mantenuto una connessione con l’impressionismo, anche se con una propria interpretazione unica. Questo lo rende un ponte affascinante tra il passato e il presente artistico dell’Italia, un artista che ha preso spunto dall’impressionismo ma l’ha portato verso direzioni nuove e personali.
Le sue opere, spesso ricche di dettagli e colme di emozioni, sono diventate altamente ambite sul mercato dell’arte. Soprattutto le sue rappresentazioni di scene di famiglia, con donne e bambini come protagonisti, catturano l’attenzione dei collezionisti e degli amanti dell’arte. Questi dipinti evocano un senso di intimità e calore, fornendo uno sguardo coinvolgente nella vita quotidiana di un’epoca ormai passata.
Le quotazioni di mercato delle opere di Spadini, specialmente quelle in cui emergono le scene familiari o i dipinti densi di figure umane, riflettono l’apprezzamento per la sua capacità di catturare l’essenza della vita quotidiana. Il suo lavoro rappresenta un prezioso pezzo del mosaico artistico italiano e un’opportunità per immergersi nell’atmosfera di un’epoca di cambiamenti tumultuosi attraverso il pennello di un maestro dell’arte.
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Biografia di Armando Spadini Pittore
Origini e Formazione
Armando Spadini, un maestro dell’arte italiano nato il 29 luglio 1883 a Firenze, fu una figura straordinaria che segnò profondamente il panorama artistico del suo tempo e oltre. La sua vita e la sua carriera artistica furono un susseguirsi di eventi significativi e successi che lo portarono a diventare uno dei pittori più influenti del suo periodo.
Nacque come quarto figlio di Luigi, un ottico, e Maria Rigacci, una sarta. La sua giovinezza fu segnata da una forte inclinazione verso l’arte, ma le sue aspirazioni furono inizialmente ostacolate dalle circostanze. Dopo aver studiato all’Istituto tecnico Dante Alighieri, Armando Spadini si ritrovò bocciato e fu costretto a lavorare nella bottega dei Fratelli Torelli, ceramisti di Firenze, su insistenza del padre. Questi anni di apprendistato furono preziosi per la sua formazione artistica, poiché gli permisero di affinare le sue abilità artistiche e acquisire una conoscenza pratica dei materiali.
Nonostante l’ostacolo iniziale, il giovane Armando Spadini non abbandonò mai la sua passione per l’arte. All’età di quattordici anni, venne iscritto alla scuola professionale in piazza Santa Croce, dove iniziò a coltivare il suo talento artistico in modo più strutturato. Parallelamente, nel 1898, si iscrisse anche alla Scuola Libera del Nudo presso l’Accademia fiorentina di Belle Arti, un passo fondamentale nella sua formazione artistica. In questo contesto, ebbe l’opportunità di incontrare altri giovani artisti promettenti, tra cui Ardengo Soffici e Giuseppe Graziosi, con i quali condivise idee e influenze artistiche.
Il talento di Armando Spadini non passò inosservato, e nel 1901 vinse il secondo premio al Concorso Alinari per l’illustrazione della Divina Commedia, un riconoscimento significativo che confermò la sua crescente reputazione nel mondo dell’arte. Questo concorso vide la partecipazione di molti giovani artisti promettenti, tra cui Adolfo De Carolis, Duilio Cambellotti e Giovanni Costetti, il che rende ancora più notevole il suo successo.
Il Percorso Artistico Iniziale
Il 1902 segnò un punto di svolta nella carriera artistica di Armando Spadini, poiché fu l’anno in cui realizzò i suoi primi dipinti ad olio, principalmente autoritratti e ritratti di famigliari. Le sue opere trovarono un pubblico apprezzamento quando furono esposte agli “Amatori e Cultori” di Roma, nella sezione del Bianco e Nero. Questo fu solo l’inizio di una lunga serie di esposizioni e riconoscimenti che lo avrebbero reso una figura di spicco nel mondo dell’arte.
Grazie all’introduzione di De Carolis, che era diventato un amico prezioso, Armando Spadini si unì al gruppo artistico del “Leonardo”. Questo gruppo, che includeva anche personalità come Giuseppe Prezzolini, Giovanni Papini ed Emilio Cecchi, gli offrì un terreno fertile per esplorare ulteriormente la sua creatività. Durante questo periodo, creò le sue prime xilografie, dimostrando una versatilità e una maestria nelle tecniche artistiche che lo avrebbero contraddistinto nel corso della sua carriera.
Nel 1904, Armando Spadini fu chiamato alle armi e destinato prima a Napoli e poi a Benevento. Nonostante la separazione dai suoi compagni del “Leonardo”, riuscì a mantenere i contatti e continuò a far apparire le sue opere nel gruppo. Tornato a Firenze nel 1905 dopo aver completato il servizio militare, prese uno studio in piazza Donatello, dove avrebbe lavorato per molti anni a venire.
Il 1906 fu un anno significativo nella vita di Armando Spadini, poiché incontrò Pasqualina Cervone, un’allieva di Fattori, che sarebbe diventata la sua futura moglie due anni dopo. Questo incontro non solo segnò una svolta nella sua vita personale ma ebbe anche un impatto profondo sulla sua arte, poiché il loro rapporto influenzò la sua produzione artistica in modi significativi.
Nel corso dell’anno successivo, Armando Spadini collaborò nuovamente con Adolfo De Carolis, questa volta per le illustrazioni dell'”Hermes” di Borghese e realizzò la copertina della nuova serie del “Leonardo”. Questi progetti dimostrarono la sua capacità di lavorare in diverse forme artistiche, da illustrazioni a dipinti, e consolidarono ulteriormente la sua reputazione nel mondo artistico.
Espone alla Promotrice fiorentina del 1907, ricevendo lusinghieri giudizi da Giovanni Papini e guadagnando ancora più riconoscimento. Questo periodo segnò l’inizio di una serie di successi e riconoscimenti che avrebbero continuato a crescere negli anni a venire.
Nel 1909, Armando Spadini espone nuovamente alla Promotrice Fiorentina e vince un premio in denaro, dimostrando la sua costante crescita come artista. Inoltre, riceve il Pensionato Artistico Nazionale, un prestigioso riconoscimento che gli viene assegnato per il biennio 1910-1912. Questo periodo rappresentò un’opportunità straordinaria per il pittore di dedicarsi interamente alla sua arte e di sviluppare ulteriormente la sua visione artistica.
Espansione e Crescita Artistica
Armando Spadini si trasferì a Roma, dove nacque sua figlia Anna. Durante questo periodo, collaborò nuovamente con Adolfo De Carolis per creare una serie di pannelli mitologici destinati a decorare i soffitti di Palazzo Kalinderu a Bucarest e realizzò i cartoni per la decorazione del Palazzo del Podestà a Bologna. Questi progetti dimostrarono la sua abilità nel lavorare su grandi scale e la sua capacità di trasporre la sua arte in diversi contesti.
Nel 1912, nacque il figlio Andrea Spadini, seguito nel 1913 dalla nascita della figlia Maria. Nello stesso anno, espone tre dei suoi dipinti alla Prima Secessione Romana, e due di essi vengono acquistati dallo Stato, confermando ulteriormente il suo crescente prestigio artistico. L’anno successivo, nel 1914, partecipò alla III Secessione Romana con un gruppo di dieci opere, dimostrando la sua produttività e la sua creatività in continua evoluzione.
Tuttavia, il 1915 portò con sé un evento significativo nella vita di Armando Spadini quando fu richiamato alle armi a seguito dell’entrata dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale. Nonostante il suo impegno militare, continuò a esporre le sue opere alla IV Secessione Romana, tenuta in forma ridotta nel 1917. Questa esposizione attirò l’attenzione di importanti collezionisti d’arte come Ojetti e Signorelli, che acquistarono alcune delle sue opere, confermando ancora una volta il suo talento artistico.
Durante questo periodo, emersero i primi sintomi di una malattia che avrebbe segnato profondamente la sua vita: la nefrite. Nonostante le sfide fisiche che doveva affrontare, Armando Spadini continuò a creare e a esporre la sua arte con determinazione e passione.
Congedato nel 1918, partecipò con ben quarantacinque opere alla collettiva della Casina Valadier, insieme ad altri artisti di rilievo come Carlo Socrate, Cipriano Efisio Oppo, Attilio Selva e Pasquarosa Marcelli. Questa mostra rappresentò un altro successo importante nella sua carriera artistica.
L’anno successivo, nel 1919, Armando Spadini si avvicinò al gruppo della rivista “La Ronda” e disegnò persino la copertina della rivista, dimostrando il suo coinvolgimento nella scena artistica e culturale del suo tempo. Durante questo periodo, iniziò a sviluppare legami con artisti come Giorgio De Chirico e il gruppo dei “Valori Plastici”, che avrebbero influenzato ulteriormente la sua arte.
Il Picco della Carriera
Armando Spadini fu onorato con il titolo di Cavaliere della Corona, un riconoscimento ufficiale della sua importanza nell’ambiente artistico italiano. Questo riconoscimento era un tributo alla sua dedizione e al suo contributo all’arte italiana.
Nel ’20, espone a Milano insieme a due altri grandi artisti, Carlo Carrà e Giorgio De Chirico, consolidando ulteriormente la sua reputazione a livello nazionale. Questo periodo vide anche la nascita del suo quarto figlio, Raffaele, e la sua nomina tra i membri dell’Accademia di San Luca, un’onorificenza prestigiosa per un artista.
Armando Spadini, poiché fece parte del Comitato organizzatore della Prima Biennale Romana del ’21, ebbe un ruolo che testimonia il suo ruolo influente nel mondo dell’arte. La sua passione e il suo coinvolgimento nella promozione dell’arte contemporanea erano evidenti in ogni aspetto della sua vita.
Nel 1922, Armando Spadini espone alla Primaverile Fiorentina con il gruppo “Valori Plastici”, una dimostrazione della sua affinità con gli artisti che condividevano la sua visione artistica. Durante l’estate di quel anno, trascorse del tempo a Civitavecchia, dove creò una serie di dipinti noti come i “Bambini e pesci”, che rivelarono ulteriormente la sua versatilità e la sua capacità di esplorare nuovi temi e stili.
Il punto culminante della sua carriera artistica arrivò nel 1924, quando espone alla Biennale di Venezia un’ampia selezione delle sue opere, tutte provenienti dalle collezioni dei suoi sostenitori, tra cui Nunes, Fiano, Malagodi e Signorelli. Nonostante le sue cattive condizioni di salute, Armando si impegnò personalmente nell’allestimento della mostra, che ottenne un grande successo e consolidò ulteriormente la sua reputazione a livello internazionale.
Armando Spadini era anche coinvolto in ruoli organizzativi nel mondo dell’arte, facendo parte del Comitato generale e della Giunta esecutiva della Terza Biennale Romana. Tuttavia, la sua salute peggiorò improvvisamente, e morì il 31 marzo del 1925. La sua prematura scomparsa fu un duro colpo per il mondo dell’arte.
Armando Spadini Bibliografia
La bibliografia relativa all’artista Armando Spadini è un tesoro di informazioni preziose per coloro che desiderano esplorare la vita e l’opera di questo pittore eclettico del XX secolo. Tra le numerose pubblicazioni dedicategli, spiccano due monografie fondamentali, ognuna delle quali rappresenta un pilastro nella comprensione dell’arte di questo maestro italiano.
La prima di queste monografie è stata curata da Arduino Colasanti, un noto critico d’arte e scrittore italiano. Questa pubblicazione offre un’immersione approfondita nell’universo artistico di Spadini, tracciando il suo percorso creativo e la sua evoluzione stilistica. Colasanti ci guida attraverso le tappe salienti della carriera del pittore, dalla sua abilità nel ritrarre la vita quotidiana italiana alle sue sperimentazioni.
La seconda monografia di rilievo è stata curata da Emilio Cecchi, un altro eminente esperto d’arte. Questo catalogo delle opere di Armando Spadini amplifica ulteriormente la comprensione del suo contributo all’arte italiana e internazionale. Cecchi ci regala una visione dettagliata delle opere dell’artista, analizzandole sotto varie prospettive e contestualizzandole nell’ambito dell’arte del suo tempo.
Armando Spadini Opere
Questa lista presenta un’ampia raccolta delle opere di Armando Spadini con le relative datazioni, catturando la sua evoluzione artistica nel corso degli anni. Dalla sua abilità nell’arte figurativa al suo esperimento con il post-impressionismo, ha dimostrato una versatilità e una profondità di talento straordinarie. Scopriremo una panoramica delle sue opere, dalle immagini di famiglia e ritratti ai paesaggi e alle nature morte, immergendoci nell’eclettica espressione artistica di questo maestro della pittura.
- Piccolo Operaio (Circa 1900-1902)
- Ritratto (Circa 1900-1902)
- Ritratto (Circa 1900-1902)
- Autoritratto (Circa 1902)
- Icaro e Dedalo (1902)
- Ritratto della Madre (Circa 1906-1907)
- Caffè al Piazzale Michelangiolo (Circa 1906-1907)
- Saggio per il Concorso al Pensionato (1907)
- Ritratto della Fidanzata (Circa 1906-1907)
- Ritratto della Fidanzata (1907)
- Ritratto del Dr. R. Cervone (1908)
- Ritratto di Don Piero Rigacci (1908)
- Autoritratto (Circa 1908)
- Dormente (1908)
- Ritratto della Moglie in Abito da Sposa (1908)
- Ritratto della Moglie in Abito da Sposa (1908)
- Ritratto della Moglie (1908)
- Dormente (Circa 1908)
- La Moglie e il Bambino (1908)
- Bambino (1908)
- Paese (1908?)
- San Piero in Bagno (1908?)
- Ritratto dei Bambini Schmidt (1909)
- Studio per il Concorso al Pensionato (1909)
- Saggio per il Concorso al Pensionato (1909)
- Saggio per il Concorso al Pensionato (1909)
- Paese con Figure (1909)
- Bovi (1909)
- Le Tre Età (1909)
- Torso di Donna (1909)
- Ritratto della Moglie (1910)
- Il Pittore e la Moglie (1910)
- Donne e Bambini (1910)
- La Moglie e la Bambina (1910)
- Maternità (1910)
- La Moglie e la Bambina (1910)
- Figure e Natura Morta (1910)
- Il Risveglio (1910)
- Via di Ripetta (Circa 1910)
- Ponte sul Tevere (1910)
- Ponte sul Tevere (1910)
- Figure e Natura Morta (1911)
- Salone Margherita (Circa 1911)
- La Finestra (1911)
- Figure (1911)
- Toeletta (Circa 1911)
- Figure (1911)
- Mosè Ritrovato (1911-1912)
- Figure (Data non precisata)
- Di Sera (1912)
- Il Bacio (1912)
- Il Libro (1912)
- Il Cestino dei Nastri (1912)
- Bambino (1912)
- Colazione (1912)
- Gruppo di Famiglia (1912)
- Piazza del Popolo (1912)
- Ingresso di Villa Borghese (1912)
- Ritratto della Sig.ra Signorelli (Circa 1912)
- Ritratto della Signora Signorelli con la Figlia (Circa 1912-1913)
- Ritratto di Maria Signorelli (1912)
- Sul Prato (1912)
- A Villa Borghese (1913)
- A Villa Borghese (1913)
- La Famiglia a Villa Borghese (1913)
- Impressione a Villa Borghese (Circa 1913)
- Alberi (Circa 1912)
- Studio di Alberi (Circa 1913-1913)
- La Musica al Pincio (1913)
- La Musica al Pincio (1913)
- La Bambina e il Cane (1913)
- Alberi a Primavera (1913)
- Giardino del Pincio (Circa 1913-1914)
- La Famiglia (1913)
- Gruppo di Famiglia (1913)
- Mamma e Bambino (Circa 1913)
- Il Ventaglio (Circa 1913)
- Bambina col Libro (Circa 1913-1914)
- Bambina col Cane (Circa 1913-1914)
- Sotto il Pergolato (Circa 1915-1914)
- Bambina tra i Fiori (1914)
- Il Sole in Faccia (1914)
- La Servetta (Circa 1914)
- Autoritratto (1914)
- Bambina (1914)
- Ritratto della Signora Nunes (1914)
- La Statua (1914)
- La Fontana (1914)
- In Giardino (1914)
- I Balocchi (1914)
- La Famiglia in Giardino (1914)
- Gruppo di Famiglia (1914)
- Sotto la Pergola (1914)
- Ritratto della Signora Borgese (1914)
- Studio per il “Cavallo di Legno” (Circa 1914)
- Il Cavallo di Legno (1915)
- Conversazione (1915)
- Gruppo di Famiglia (1915)
- Il Giardino del Lago (1915?)
- Bimbi al Sole (1916)
- Particolare dei Bimbi al Sole
- Autoritratto (1916)
- Studio per il Ritratto del Conte Primoli (1915)
- Ritratto del Conte Primoli (1915)
- Ritratto della Duchessa Ferrari (1915?)
- Ritratto della Contessa Navarra con il Figlio (Circa 1916-1916)
- Primule (1916)
- Bambino fra l’Erba (1916)
- Ragazzo col Gatto (1916)
- Gallo (Circa 1916-1917)
- Bambino col Gallo (Circa 1916-1917)
- A Cena (Fine 1916)
- Cane (1917)
- Nell’Orto (Circa 1917)
- Nevicata (1917)
- Gruppo di Famiglia (1917)
- Autoritratto (Circa 1917-1918)
- Autoritratto (1918)
- Bambina (1918)
- Bambini che Studiano (1918)
- Anna che Legge (1918)
- La Lettura (1918)
- Ritratto della Figlia Anna (Circa 1917-1918)
- Pettinatrice (Circa 1918)
- Nudi (1918)
- Mattino (Circa 1918)
- Biancheria al Sole (1918)
- Andrea col Gatto (Circa 1918-1919)
- Bambina (Circa 1919)
- Nel Pollaio (Circa 1918-1919)
- Gallinacci (1919)
- L’Arcobaleno (1919)
- Alberi in Primavera (1919)
- Via Paisiello (1919)
- Confidenze (Circa 1920)
- La Macchina da Cucire (1920)
- Bambino con la Corazza (Circa 1920)
- Particolare del Bambino con la Corazza
- Lillo (Circa 1920)
- Lillo con la Collana (Circa 1920)
- Lillo (Circa 1920)
- Lillo in Culla (Circa 1921)
- Lillo in Culla (Circa 1921)
- Bozzetto del “Mosè” I. (Circa 1918-1918-1920)
- Bozzetto del “Mosè” 2. (1920)
- Bozzetto del “Mosè” 3. (1920)
- Studio per il “Mosè” (1920)
- Studio per il “Mosè” (1920)
- Mosè Ritrovato (1920)
- Particolare del “Mosè” I.
- Particolare del “Mosè” 2.
- Particolare del “Mosè” 3.
- Particolare del “Mosè” 4.
- Studio per il “Mos” (Circa 1920-1921)
- Studio per il “Mosè” (Circa 1921)
- Studio per il “Mosè” (1921)
- Albero (1920)
- Olmo ed Elci (1920)
- Ritratto della Figlia Maria (1921)
- Ritratto del Senatore O. Malagodi (1921)
- Ritratto del Comm. P. Fenoglio (1921)
- Piccoli Pescatori (1921-1922)
- Particolare dei “Piccoli Pescatori”
- Fiori (Circa 1922)
- Fiori (Circa 1922)
- Alberi (Circa 1922)
- Villa Borghese (1922)
- Particolare del Precedente
- Paesaggio (1922)
- Paesaggio (1922)
- Paesaggio (1922)
- Elci (1922)
- Particolare del Precedente
- Case in Costruzione (Circa 1922)
- Rose (1922)
- Bambini e Fiori (1922)
- Particolare dei Bambini e Fiori
- Figure (1922)
- Il Bricco del Caffè (1922)
- Ragazzo con Aragosta (1922)
- Particolare del Precedente
- Bambini con Pesci (1922)
- Bambini e Pesci (1922)
- Particolare del Precedente
- Amore Dormiente (1922)
- Replica dell’“Amore Dormiente”
- Bambino (1922)
- Mamma e Bambino (Circa 1923)
- Nudo (Circa 1923)
- Madre e Bambino (1923)
- Madre e Bambino (1923)
- Madonna (1923)
- Ritratto dell’Avv. E. Fiano (1923)
- Sorelle (1923)
- Bambini e Frutta (1923)
- Particolare del Precedente
- Bambino e Frutta (1923)
- Cocomero e Uva (1923)
- La Fetta di Cocomero (1923)
- Uva e Pesche (1923)
- Gatti (1923)
- Gatti (1923)
- Studio di Figure (1923)
- Studio di Figure (1923)
- Bozzetto delle Bagnanti (1923)
- Studio per le Bagnanti (Circa 1923)
- Bagnante (1924)
- Bambino (1934)
- Lillo con Fiori (Circa 1924)
- Fanciulla (Circa 1924)
- Fanciulla Coronata di Fiori (1934)
- Colazione in Campagna (1924)
- Bozzetto della “Visitazione” (1924)
- Autoritratto (1925)
- Fiori (1925)