BENVENUTO FERRAZZI QUOTAZIONI
L’opera di Benvenuto Ferrazzi si compone principalmente di dipinti ad olio e si distingue per tre tipologie principali di soggetti, ovvero: le vedute, le nature morte ed i quadri di figura. Le sue vedute raffigurano soprattutto i vicoli dei rioni popolari della Capitale di metà XX secolo, ed insieme alle nature morte ed ai quadri di figura, le sue opere si caratterizzano per uno stile personale che tende al macabro. Questa attitudine fuoriesce tramite un realismo esasperato ed allo stesso tempo drammatico, il tutto accentuato da contorni marcati.
Prezzi Aggiornati delle Opere
Ma quali sono i valori di mercato odierni delle opere di Benvenuto Ferrazzi e quindi quali sono le quotazioni attuali di questo autore nel mercato d’arte? La realizzazione dei parametri di riferimento che forniamo per i prezzi delle opere del pittore è risultata complessa in quanto la sua produzione artistica non è stata particolarmente articolata e quindi c’è molta similitudine fra i suoi dipinti.
In generale i suoi classici dipinti ad olio (per dimensioni e soggetto) possono essere valutati tra i €500 e i €1.000. Nel complesso della sua pittura, tuttavia, vi sono opere che sono leggermente più richieste (come le prime vedute di Roma degli anni ’30 e ’40 e la produzione futurista) che talvolta possono raggiungere stime superiori ai €1.500, prezzi che sul mercato risultano relativamente insoliti.
Il record di vendita per un’opera di Benvenuto Ferrazzi è ad oggi di €4.400. Questo traguardo, che seppur non molto importante, è stato raggiunto nel 2000 con il dipinto “Tetti di Roma” del 1943 ed evidenzia l’interesse verso questa tipologia di raffigurazione e verso questo periodo della sua carriera. La sua miglior vendita non è quindi risultato entusiasmante, in termine di valori economici, ma è dovuto ad una scarsa notorietà della sua opera.
È importante ricordare, inoltre, che le stime dai noi fornite sono indicative e devono unicamente servire come orientamento generale ed approssimato. La valutazione specifica della tua opera d’arte di questo pittore di Castel Madama necessita di uno studio che sia approfondito e che verrà condotto dai nostri esperti di pittura figurativa del XX secolo. Questi ultimi sono specializzati proprio nel periodo artistico tra gli anni ’20 e ’60 del XX secolo a Roma ed in particolar modo nell’opera di Benvenuto Ferrazzi.
FASCIA DI PREZZO:€500 - €1.500
VALORE DIPINTI AD OLIO
I dipinti a olio di Benvenuto Ferrazzi hanno generalmente quotazioni tra i €500 e i €1.500, cifre vengo superate esclusivamente dai suoi lavori più importanti.
RECORD DI VENDITA
Nel 2000 il suo dipinto datato 1943 e intitolato “Tetti di Roma” è stato venduto per la cifra di €4.400. Anche se non è molto elevata, ad oggi rappresenta la miglior vendita di una sua opera.
Benvenuto Ferrazzi Quotazioni, Prezzi e Valore Opere
Analisi del Mercato Attuale delle Opere di Benvenuto Ferrazzi e delle Quotazioni Odierne
Benvenuto Ferrazzi, che oggi è una figura praticamente dimenticata, è stato un buon pittore della prima metà del XX secolo. Cresciuto nell’ambiente artistico capitolino, è stato particolarmente vicino al movimento della Scuola Romana (agli esordi della sua carriera è stato strettamente collegato con l’ambiente futurista romano). Nonostante le sue vicinanze artistiche ha sempre mantenuto un’indole solitaria che lo ha portato a condurre una vita disordinata, in cui ha trascorso periodi di rifugio in conventi sporchi ed altri di vagabondaggi fra le strade dei rioni popolari del centro della Città Eterna.
La mancanza di riconoscimento, dovuta in parte anche all’isolamento che l’artista ha avuto in vita, ha da sempre determinato negativamente la situazione delle quotazioni e quindi dell’andamento del mercato delle opere di Benvenuto Ferrazzi. Il suo valore artistico non è quindi mai stato adeguatamente apprezzato e, a differenza del fratello, rimane tutt’oggi praticamente sconosciuto. La mancanza di fama e l’inadeguata considerazione artistica hanno influito sul valore commerciale delle sue opere che è da sempre basso.
Esaminando l’attuale mercato interno dei dipinti di Ferrazzi, si evince che le opere più ricercate siano le sue caratteristiche vedute popolari di Roma. Oltre a questi scorci, che sono amati per cattura l’animo capitolino ma allo stesso il tempo brutto della vita popolare (come il vizio del gioco ed il vagabondaggio), anche i suoi quadri futuristi sono sicuramente di grande interesse, ma sono stati parte di una produzione di questo autore molto limitata e praticamente introvabile. Sebbene vi sia un interesse per alcune sue opere rimane evidente che le quotazioni odierne di Benvenuto Ferrazzi sono generalmente molto modeste.
Benvenuto Ferrazzi Valutazione Gratuita e Senza Impegno
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Puoi contattarci tramite WhatsApp, email oppure compilando il modulo di contatto disponibile in fondo alla pagina. Assicurati che le immagini che invierai siano chiare e di buona qualità, queste caratteristiche ci permetteranno una valutazione adeguata.
La nostra stima della tua opera sarà il più possibile coerente con i prezzi del mercato d’arte odierno. I nostri esperti di pittura figurativa del XX secolo sfrutteranno la loro conoscenza per aiutarti a comprendere il valore commerciale del tuo pezzo. Questi professionisti sono specializzati nei pittori attivi nell’ambiente romano tra gli anni ’20 e ’60 e monitorano costantemente i risultati di vendita delle opere di Benvenuto Ferrazzi e di altri artisti similari. Il controllo costante del mercato di questi autori ci permetterà di essere sempre aggiornati sui prezzi e fornire un’analisi precisa.
È importante comprendere che la valutazione di un’opera d’arte è un procedimento complesso, che richiede l’intervento di un esperto del settore. Il nostro team considera diversi fattori per determinare il possibile valore di mercato, tra cui la qualità dell’opera, lo studio del soggetto raffigurato e l’importanza storica e artistica della stessa.
Conosciamo bene la produzione del pittore Benvenuto Ferrazzi, dovuta ad uno studio approfondito su i suoi caratteristici scorci dei vicoli proletari romani, le sue nature morte (surreali e tetre) ed i macabri quadri di figura. Il suo stile è unico e si caratterizza per un realismo esasperato, distorto e drammatico completato da contorni netti.
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Benvenuto Ferrazzi Vendita ed Acquisto
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Nella produzione di questo autore, siamo particolarmente interessati ai dipinti ad olio di grandi dimensioni e realizzati prima del 1945, specialmente le sue originali e distorte vedute di Roma. In ogni caso, qualsiasi opera propostaci sarà valutata singolarmente così da valutarne la qualità e il potenziale riscontro che potrebbe avere sul mercato.
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Benvenuto Ferrazzi In Vendita
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Biografia di Benvenuto Ferrazzi Pittore
Benvenuto Ferrazzi, il suo nome di battesimo è Riccardo, viene alla luce il 27 agosto del 1892 nel piccolo comune laziale di Castel Madama. Suo padre Stanislao, un pittore locale di modesta fama, è il primo che introduce Benvenuto e suo fratello maggiore Ferruccio nel mondo dell’arte. Cresce quindi in un ambiente che stimola la sua visione artistico e, giovanissimo, sviluppa una passione per la pittura che è condivisa anche dal fratello. I due fratelli trascorrono le giornate nello studio paterno e qui vi imparano i fondamenti dell’arte di dipingere, formandosi tramite la guida di loro padre.
Al 1907 risale la particolare decisione di cambiare il nome in Benvenuto. Questa scelta non è casuale, ma un omaggio a Benvenuto Cellini, un celebre scultore del XVI italiano. Questo avvenimento evidenzia il suo amore per l’arte in generale, che spazia dalla pittura alla scultura, e che lo porta a passare ore nei musei. Proprio nei musei che ha visitato nota e rimane incantato dalle opere di questo maestro rinascimentale.
All’età di vent’anni Ferrazzi si trasferisce nella Capitale, e vi trova luogo stimolante dal punto di vista artistico. L’inizio del XX secolo è un periodo di grandi fermenti culturali ed in particolare per il Futurismo, Roma è al centro di questo movimento. Nel 1918 debutta espositivamente alla Galleria Epoca dove partecipa ad una mostra collettiva a cui prendono parte alcune delle figure d’avanguardia più importanti del tempo. In particolare espone alla “Mostra d’Arte Indipendente” al fianco di: Giorgio de Chirico, Ardengo Soffici, Enrico Prampolini e Carlo Carrà (solo per citarne alcuni).
Già negli anni ’20 si distacca dal Futurismo per muoversi verso uno stile figurativo personale che ha un carattere novecentesco con elementi cupi e macabri, riflettendo quindi le sue vicende. Le sue opere iniziano ad avere soggetti e tematiche come la morte, l’emarginazione e la solitudine. Tiene diverse mostre personali presso la galleria di via Condotti la Casa d’Arte Bragaglia, dove non viene particolarmente apprezzato bensì consolida sua reputazione come un artista dalle visioni inquietanti e provocatorie. La sua ricerca artistica e la sua vita lo portano ad isolarsi sempre di più. Trova spesso rifugio in luoghi remoti e solitari che rispecchiano il suo stato d’animo.
Nel 1921 partecipa al prestigioso evento della Biennale Romana che gli offre l’opportunità di avere un’ulteriore visibilità. È presente anche nell’edizione successiva (1923) consolidando la sua attività nel panorama artistico romano. La sua vita diventa pian piano sempre più nomade e solitaria. Attratto dalle atmosfere austere dei monasteri Benvenuto Ferrazzi trova ispirazione nelle stanze isolate e squallide di questi luoghi sacri. Questi luoghi desolati gli offrono però la tranquillità e l’isolamento che ricercava.
Nonostante il suo spirito solitario, Benvenuto Ferrazzi è legato al movimento artistico della Scuola Romana (suo fratello ve ne faceva parte). È quindi vicino a grandi pittori di questa corrente, come Renato Guttuso, Corrado Cagli, Alberto Ziveri e Mario Mafai, ma mantiene sempre un’indipendenza creativa che lo porta a rifiutare di legarsi completamente a qualsiasi gruppo o movimento. Partecipa regolarmente alle edizioni delle Sindacali Fasciste del Lazio, dal 1930 fino alla fine del regime fascista e la successiva cessazione di questa manifestazione (1942). Nel 1934 tiene un ulteriore personale alla Casa d’arte Bragaglia e prende parte a diversi Quadriennali romane.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale la sua attività espositiva diventa sempre più rara. Ferrazzi abbraccia uno stile di vita da vero bohémien, vivendo tra conventi e strade popolari della sua Roma. Le sue uniche apparizioni successive al secondo conflitto bellico sono alla Galleria Fiorani, che si trovava a Via del Babuino, in cui vi espone tra il 1951 e il 1955.
Benvenuto Ferrazzi muore a Roma nel gennaio del 1969.
Benvenuto Ferrazzi Opere – Stile e Caratteristiche
Un Realismo Distorto tra Macabro e Drammaticità: l’Arte di Benvenuto Ferrazzi
Pur se è stato molto vicino a livello di stile e di pensiero al movimento della Scuola Romana, la pittura figurativa di Benvenuto Ferrazzi è unica e personale; caratteristiche che lo hanno portato ad essere stilisticamente molto riconoscibile. La sua arte viene caratterizzata da un realismo che può apparentemente sembrare stordito e drammatico. Questo particolare realismo, che distingue le sue opere, è definito da una visione distorta e da contorni netti e calcati, generando una sensazione di disorientamento per lo spettatore.
Sebbene la sua carriera artistica sia iniziata nella capitale accanto ad i primi pittori del movimento futurista, questa brevissima fase della sua produzione è praticamente sconosciuta. Il suo sviluppo in pittura è proceduto con influenze dal passato, tipiche delle correnti novecentesche, e che ha avuto riscontri con l’ambiente capitolino di ritorno all’ordino. Benvenuto Ferrazzi elabora quindi questo stile che ha sicuramente le medesime basi dei suoi contemporanei ma si distingue per elementi molto personali ed un’arte sfiora spesso il macabro.
Le opere di Ferrazzi spaziano tra diversi soggetti: vi sono: paesaggi urbani e rurali, nature morte e gruppi di figure umane. I primi di questo elenco raffigurano specialmente vicoli romani e scorci dei paesini laziali. Le sue nature morte hanno un aspetto che spesso risulta surreale ed inquietante, mente le composizioni di figure umane ritraggono principalmente i soggetti emarginati come poveri, sventurati e malati, ovvero le tristi realtà della vita di strada. Attraverso questi soggetti il pittore racconta la Roma autentica e popolare ma anche quella “scapestrata” in cui rende protagonista la realtà spesso trascurata e marginalizzata.
La macabra morbosità che pervade le sue opere non è mai fine a se stessa. Il suo compito è quindi quello di enfatizzare la drammaticità e l’intensità delle storie narrate dal suo pennello.
Quadri
- Ritratto con l’abito azzurro (1922)
- Autoritratto (meditazione) (1940)
- Bambino che dorme (1942)
- Il Tevere a Roma (1942)
- Tetti di Roma (1943)
- Giocatori di carte (1945)
- La teiera (1945 c.)
- Davanti alla chiesa (1948)
- Natura morta con arance (1949)
- Pesci (1949)
- Composizione a Ninetta (1953)
- Paesaggio con draghi (1953)
- Scorcio di paese dei Castelli Romani(1955)
- Studio sull’interno (1957/58)
- La morte dell’artista (1964)