BRUNO CROATTO QUOTAZIONI
Le quotazioni delle opere di Bruno Croatto sono un argomento interessante per gli appassionati degli autori del Realismo Magico. Le opere del pittore triestino sono principalmente dipinti ad olio e, in numero inferiore, bozzetti su carta. I suoi soggetti più comuni sono nature morte, ritratti e paesaggi, stilisticamente dotati di classicismo e di precisione analitica. Le quotazioni delle sue opere si differenziano sensibilmente in virtù della tecnica, della qualità (fattore di estrema rilevanza) e del soggetto.
Prezzi Correnti delle Sue Opere
I bozzetti e gli studi preliminari su carta hanno normalmente valutazioni comprese tra i €500 ed i €1.000, produzione non molto ambita della sua opera. Passando ai dipinti ad olio, le quotazioni di Bruno Croatto per questi vanno generalmente dai €1.500 fino ai €5.000, fatta eccezione per i ritratti femminili di ottima fattura e per le nature morte ricche di elementi e orientaleggianti.
Il record di vendita per un quadro del pittore triestino Bruno Croatto è attualmente di €31.500, importante cifra raggiunta nel 2022 dal magnifico e luminoso ritratto Gentildonna con ventaglio e cane di Fo di 150 x 111 cm. Tale dipinto incarna alla perfezione la maniera stilistica di questo autore, il suo realismo analitico e la passione per il mondo orientale, e coglie i gusti correnti dei suoi collezionisti.
Va sottolineato che le valutazioni fornite sono puramente indicative, in quanto ogni opera andrebbe analizzata singolarmente. Per una stima specifica della tua opera di Bruno Croatto è consigliabile consultato il nostro team di esperti, specializzato nella corrente italiana del Realismo Magico.
QUOTAZIONI MEDIE:€1.500 - €5.000
VALORE BOZZETTI E STUDI
I bozzetti e gli studi preliminari su carta del pittore triestino hanno generalmente valutazioni tra i €500 ed i €1.000, in relazione al soggetto ed al grado di finitezza.
VALORE DIPINTI AD OLIO
I dipinti ad olio di Bruno Croatto hanno normalmente quotazioni tra i €1.500 ed i €5.000, con punte di prezzo molto superiori raggiunte dai suoi capolavori.
RECORD DI VENDITA
Attualmente il miglior risultato di vendita per un suo dipinto è di €31.500, importante somma ottenuta nel 2022 dall’eccezionale quadro Gentildonna con ventaglio e cane di Fo.
Bruno Croatto Quotazioni, Prezzi e Valore Opere
Analisi del Mercato dell’Opera dell’Abile Pittore Triestino Bruno Croatto
Bruno Croatto è stato un nome interessante della pittura figurativa della prima metà del XX secolo, riconducibile stilisticamente alla corrente italiana di ritorno alla tradizione conosciuta come “Realismo Magico“. Nei suoi dipinti si evince un richiamo classico ai grande Maestri e una simpatia alla corrente Secessionista. Tali caratteristiche creano nelle composizioni di questo autore atmosfere magiche e sospese, arricchite da elementi della cultura orientale.
Il mercato dell’opera di Bruno Croatto è nazionale, con un forte interesse a Trieste e nelle città limitrofe. I suoi quadri sono fortemente ricercati dagli appassionati delle correnti novecentesche italiane di ritorno alla tradizione, oltre che dai collezionisti dei pittori triestini. È stato un pittore prolifico e dalla produzione abbondante, i suoi lavori sono quindi abbastanza comuni nel mercato d’arte odierno. Facilmente reperibili le nature morte di ogni formato, sono ben più rari i suoi splendidi ritratti femminili caratterizzati da un magnifico utilizzo della luce.
La produzione artistica di Bruno Croatto gode oggi di buone quotazioni e di una domanda apprezzabile, tuttavia sono inferiori rispetto ai prezzi inaccessibili dei grandi nomi del Realismo Magico. Esaminando il mercato interno della sua opera, si riscontra come vi siano dei fattori che incidono in maniera significativa sulle valutazioni. I più rilevanti sono: qualità, iconografia e dimensioni.
La qualità nelle opere del pittore triestino non è sempre la medesima. Alcuni lavori sono ricchi di elementi, dotati di un realismo fotografico e di una ricercata nitidezza, altri meno. Per esempio, sono molto graditi i quadri dotati di grande decorativismo di stampo secessionista e con numerosi riferimenti all’Oriente. Tra i soggetti ci sono: nature morte, ritratti e paesaggi, ma non tutti raccolgono lo stesso apprezzamento.
In linea di massima, le opere di Bruno Croatto che raggiungono le quotazioni migliori sono i suoi affascinanti e seducenti ritratti femminili, specialmente se di grandi dimensioni, e le nature morte ricche di elementi e di altissima qualità esecutiva.
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La valutazione viene effettuata dal nostro team di esperti specializzati nella corrente del Realismo Magico e costantemente aggiornati sui valori di mercato correnti degli autori di questo movimento. In particolare, la nostra squadra monitora giornalmente i risultati di vendita e le conseguenti quotazioni di Bruno Croatto. Una volta ricevuta, la tua opera verrà confrontata con altri lavori similari del medesimo artista per comprenderne orientativamente il valore.
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Biografia di Bruno Croatto Pittore
Bruno Croatto nasce il 12 aprile del 1875 a Trieste, ai tempi città parte dell’Austria Ungheria. Dopo aver completato gli studi scolastici alla Scuola Imperiale Industriale dello Stato di Trieste, spinto dalla sua passione per il disegno, si sposta nella città Monaco di Baviera. In questa città era presente un’Accademia di Belle Arti, considerata tra le più prestigiose europee e meta di molto giovani artisti, a cui il pittore triestino si iscrive.
Completata la sua formazione accademica, nel 1897 Bruno Croatto torna nella sua città natale. Il suo talento gli permette di prendere parte alla II edizione della Biennale di Venezia del 1897, grande traguardo per un pittore esordiente. Lo stesso anno, è presente alla III Esposizione Triennale di Belle Arti di Milano, tenutasi nella Pinacoteca di Brera.
Nonostante il suo forte legame con Trieste, nel 1908 Bruno Croatto si trasferisce ad Orvieto, alla ricerca di nuovi stimoli. Durante il suo soggiorno nella città umbra, il si avvicina al collega Umberto Prencipe che lo introduce alle tecniche incisorie. Viaggia poi a Venezia, Napoli e Roma ed entra in contatto con gli ambienti artistici delle principali città italiane
Tuttavia, la sua vita viene drammaticamente sconvolta dalla Prima Guerra Mondiale, durante la quale evita la chiamata alle armi dell’Impero austroungarico rifugiandosi in una clinica urbana. Questo periodo tumultuoso influisce sulla sua psiche e sulla sua produzione artistica successiva.
Negli anni Venti si trasferisce a Roma e partecipa attivamente alle principali manifestazioni espositive nazionali, tra cui la Biennale di Venezia, la Primaverile fiorentina e la Promotrice torinese. Nel 1924 Bruno Croatto espone nuovamente alla XIV Biennale di Venezia, evento che segna la sua ultima partecipazione a questa prestigiosa rassegna, esposizione in cui aveva debuttato. Tre anni dopo, prende parte alla Quadriennale di Torino. Nel 1933 il pittore triestino ha l’onore di tenere una personale alla Camera degli artisti di Roma.
Gli anni Trenta lo vedono mantenere un costante impegno espositivo, partecipando a diverse mostre sia collettive che personali. Tiene due rassegne alla Bottega d’Arte di Livorno nel 1932 e nel 1934,, mentre alla Galleria Scopinich di Milano la tiene nel 1935,.
La sua ultima apparizione pubblica ad un’esposizione è alla Società degli Amatori e Cultori di Belle Arti a Roma del 1940. Bruno Croatto muore a Roma nel settembre del 1948.
Bruno Croatto Opere – Stile e Caratteristiche
La Magia nell’Arte di Bruno Croatto: Riflessi di Bellezza, Iperrealismo e Cultura Orientale
La pittura di Bruno Croatto ha saputo unire classicità e modernismo, una solida impostazione tradizionale sposata con il decorativismo secessionista. Padroneggia la natura morta e il ritratto ma ha anche buoni esiti nei paesaggi. La caratteristica distintiva dell’arte del pittore triestino è il realismo analitico, unito a elementi di gusto orientaleggiante, che gli permette di creare una cifra stilistica distinguibile e personale.
Inizialmente viene attratto dalla pittura impressionista di matrice tedesca per poi sperimentare nell’iconografia della natura morta, prendendo ispirazione dai Maestri della pittura olandese del Seicento. Dal 1931 sposta l’attenzione verso la ritrattistica, ispirandosi alle strutture compositive della pittura italiana del Quattrocento e al Rinascimento. Pittore dal talento sopraffino, inserisce immagini dal realismo fotografico in dimensioni sospese ed oniriche.
Il suo lavoro del primo dopoguerra è molto vicino al movimento del Realismo Magico, teorizzato da Massimo Bontempelli, condividendo questa inclinazione con altri pittori del periodo, come Antonio Donghi, Felice Casorati e Cagnaccio di San Pietro. Le composizioni di questo periodo sono dotate di iperrealismo, atmosfere magiche (talvolta inquietanti) e riferimenti alle opere del Rinascimento. Nel suo caso, le sue tele vengono arricchite anche di riferimenti alla cultura asiatica con l’inserimento nei suoi dipinti (sia nelle nature morte che nei ritratti) di vasi cinesi, statuette di Buddha e molti altri elementi di gusto orientale.
Quadri
Ecco alcune delle sue opere più note:
- Giornata nebbiosa su Trieste (1913)
- Ragazza con lo scialle verde (1919)
- Donna con scialle verde e violoncello (1920)
- Ritratto di Delia Benco (1925)
- Ritratto di Edmondo Passauro (1926)
- Fiori nel vaso orientale (1926)
- Annunciazione (1927)
- Un’anitra selvatica (1928)
- Autoritratto (1931)
- Natura morta d’oriente (1931)
- La vergine della campagna romana (1931)
- Ritratto di Rodolfo Fogolin (1932)
- Tuberosa (1932)
- Lo scialle azzurro (1932)
- Wanda Croatto Chersi, mia sorella (1933)
- Il placito del Risano (1934/35)
- Ritratto femminile con scialle (1938)
- Natura morta con vaso decò (1938)
- Ritratto di Pietro Mascagni (1939)
- Autoritratto (1940/41)
- Natura morta con pesche (1940)
- La via Appia (1941)
- Fiori bianchi nel vaso di Venini (1941)
- Veduta di Siena (1941)
- Natura morta con vaso blu e magnolie (1942)
- Rose gialle e vetri di Murano (1942)
- Natura morta con melograni e statua di Budda (1944)
- Grande natura morta con fiori e cineserie (1943)
- Natura morta con Buddha e melograni (1944)
- Vaso di rose bianche (1947)
- Natura morta con il “leone” cinese (1948)
- Ritratto di giovane suonatrice di chitarra
- Gentildonna con ventaglio e cane di Fo
- Pensierosa
- Grande buddha
- Ritratto di Igea