ENNIO MORLOTTI QUOTAZIONI
Nell’arco degli ultimi venti anni, si è osservata una lieve diminuzione del valore dei dipinti realizzati da Ennio Morlotti. Le opere ad olio su tela o su tavola di Ennio Morlotti possono essere valutate tra €2.000 e oltre €15.000, a seconda della datazione, delle dimensioni e del soggetto. Tra le creazioni più ricercate dell’artista, spiccano le tele di grandi dimensioni realizzate negli anni ’50. Il record di vendita noto dell’artista risale agli inizi degli anni ’90, quando l’artista era ancora in vita, e appartiene a un magnifico dipinto del ’59, venduto per circa €130.000.
Per quanto riguarda i disegni su carta, le quotazioni medie per le opere di Ennio Morlotti variano tra €500 e €2.000. Tuttavia, a meno che non si tratti di capolavori, le opere su carta sono generalmente meno richieste rispetto a quelle su tela. È importante sottolineare che queste stime sono indicative e si consiglia di approfondire la valutazione con il supporto di un nostro esperto, specificamente per l’opera d’arte in questione, attraverso una valutazione gratuita.
QUOTAZIONI MEDIE€2.000 - €15.000
VALORE OPERE SU CARTA
In genere, le opere su carta di Ennio Morlotti hanno un valore che varia tra i €500 e i €2.000, a seconda del livello di dettaglio e della finitura dell’opera. Anche la datazione dell’opera influisce sul suo valore. Tuttavia, bisogna notare che le opere su carta non godono di un mercato estremamente ampio, a meno che non si tratti di capolavori particolarmente riconosciuti.
QUOTAZIONI DIPINTI AD OLIO
Le quotazioni di Ennio Morlotti per i dipinti ad olio su tela variano dai €2.000 a oltre €15.000, a seconda di diversi fattori che possono influenzarlo. Le opere rilevanti create negli anni ’50 possono addirittura superare tali stime di valore.
Ennio Morlotti Quotazioni, Prezzi e Valore Opere
Fattori Determinanti nelle Stime delle Opere di Ennio Morlotti
Per effettuare una valutazione accurata e dettagliata di un quadro di Ennio Morlotti, è importante considerare diversi fattori che possono influire sul valore dell’opera. Questi fattori comprendono la datazione, le dimensioni, il soggetto, la tecnica utilizzata e la storia associata all’opera stessa.
Tra le opere di Ennio Morlotti, quelle maggiormente ricercate dai collezionisti sono solitamente quelle risalenti agli anni ’50, periodo in cui l’artista raggiunse l’apice della sua innovazione nel contesto artistico italiano. Questi quadri rappresentano un momento cruciale nella sua carriera e sono molto apprezzati per la loro importanza storica.
Al contrario, le opere degli anni ’70 e ’80 sono considerate “tardi” nel suo percorso artistico e potrebbero avere un valore inferiore. Tuttavia, le opere degli anni ’40 sono particolarmente ricercate, soprattutto se si notano segni di una modernizzazione della sua pittura che si sviluppa poi negli anni ’50. Le opere degli anni ’60 mantengono uno stile simile, ma con soggetti differenti.
I soggetti preferiti di Morlotti includono raffigurazioni di vegetazione, fiori, paesaggi campestri e elementi che sfiorano il confine tra il figurativo e l’astratto. I paesaggi, le nature morte e i nudi sono anche molto apprezzati dai collezionisti.
La tecnica preferita dai collezionisti di Ennio Morlotti è l’olio su tela, che generalmente è più ricercato rispetto alle opere realizzate su carta, spesso considerate bozzetti o studi preparatori. Tuttavia, le opere su carta possono comunque avere valore, a condizione che siano elaborate e presentino un alto grado di finitura.
Le dimensioni dell’opera possono anche influenzare il suo valore. Opere di dimensioni maggiori potrebbero essere considerate più rare e quindi essere più apprezzate dai collezionisti.
La storia associata all’opera, come pubblicazioni, partecipazione a mostre di rilievo o provenienza importante, può aggiungere un valore aggiuntivo. Ad esempio, se l’opera è stata esposta in mostre del Gruppo degli Otto, del Movimento Corrente o del Fronte Nuovo delle Arti, potrebbe essere particolarmente interessante per i collezionisti che cercano opere legate a questi movimenti artistici.
Tenendo conto di tutti questi fattori, i nostri esperti d’arte specializzati nel secondo dopoguerra e, in particolare, nel lavoro di Ennio Morlotti, saranno in grado di fornirti una valutazione coerente con i prezzi di mercato attuali.
Ennio Morlotti Valutazione Rapida e Gratuita
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Ti assicuriamo che la nostra valutazione sarà professionale e accurata, basata sull’esperienza dei nostri esperti e sullo studio approfondito del mercato delle opere d’arte. Non esitare a contattarci per qualsiasi domanda o ulteriore informazione.
Ennio Morlotti Vendita ed Acquisto
Acquistiamo le Opere di Questo Noto Pittore di Lecco
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Sappiamo apprezzare il valore delle opere di Morlotti, soprattutto gli oli su tela dipinti negli anni ’50 che raffigurano soggetti come fiori e vegetazione. Sia le opere precedenti, degli anni ’40, che quelle successive, degli anni ’60, sono particolarmente ricercate.
Una volta raggiunto un accordo sulla vendita, ci occuperemo noi stessi del ritiro e della logistica dell’opera. Puoi stare tranquillo, la tua opera sarà trattata con la massima cura e attenzione durante il processo di trasferimento.
Ennio Morlotti In Vendita
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Biografia di Ennio Morlotti Pittore
Nato a Lecco nel 1910, fu un pittore e incisore italiano. La sua passione per l’arte si rivelò sin da giovane, quando iniziò a studiarla privatamente mentre lavorava in una fabbrica. Ma il suo vero percorso formativo iniziò nel 1936, quando decise di iscriversi all’Accademia di Belle Arti di Firenze.
Fu proprio a Firenze che Morlotti ebbe l’opportunità di studiare sotto la guida del maestro Felice Carena. Qui, si immerse nella conoscenza degli artisti toscani del primo Rinascimento, apprezzando particolarmente la maestria di maestri come Leonardo da Vinci, Michelangelo e Botticelli. Questa fase della sua formazione avrebbe influenzato il suo lavoro futuro.
Nel corso del 1937, Morlotti fece una breve ma significativa tappa a Parigi, dove entrò in contatto con la vibrante Scuola di Parigi. Questo movimento artistico avrebbe avuto un profondo impatto sulla sua evoluzione artistica. Tornato in Italia, si trasferì a Milano, all’Accademia di Belle Arti di Brera, nel 1939. Fu proprio in questa città che entrò a far parte del gruppo di artisti noto come “Corrente”.
Il gruppo “Corrente” comprendeva talenti come Renato Guttuso, Renato Birolli e Bruno Cassinari, e tutti condividevano la volontà di creare un’arte fortemente impegnata e di denuncia sociale. Morlotti si unì a loro nella ricerca di un linguaggio artistico che potesse esprimere le realtà e le preoccupazioni del loro tempo.
La ricerca artistica di Morlotti continuò anche durante il suo secondo periodo parigino nel 1947, dove approfondì ulteriormente la sua conoscenza artistica e sperimentò nuove tecniche. Successivamente, si unì al “Fronte Nuovo delle Arti”, un movimento di breve durata, e al “Gruppo degli Otto” di Lionello Venturi, insieme a Birolli, Antonio Corpora, Emilio Vedova, Giuseppe Santomaso, Giulio Turcato, Afro. Questi momenti di collaborazione e scambio artistico contribuirono alla sua crescita artistica e alla formazione della sua identità come pittore.
La pittura di Morlotti si distingueva per la sua originalità e profondità espressiva. Sebbene fosse influenzato dal cubismo, il suo lavoro andava oltre le influenze di stili e movimenti specifici. Guardava soprattutto a Cézanne e Picasso, cercando di unire l’approccio cubista con un tonalismo e una sensibilità materica che lo avvicinavano a Giorgio Morandi. La sua tecnica pittorica si basava su un lento e accurato stesura dei colori, creando strati spessi e rugosi che conferivano alle sue opere un’aura di profondità e intensità.
Le opere di Morlotti trasmettevano un senso di emozione prigioniera e disperata, evitando qualsiasi forma di leggerezza o superficialità. Il suo stile rifletteva la sua visione del mondo, caratterizzata da una profonda consapevolezza delle contraddizioni e delle difficoltà della vita. Morlotti considerava il cubismo come uno degli insegnamenti più elevati dell’arte moderna, ma riteneva che dovesse essere integrato con l’approccio temperato di opere come “Guernica” di Picasso, che secondo lui rappresentava la forza, l’emozione e l’eroismo in grado di restituire al mondo la sua vera dimensione senza retorica né illusione.
Oltre alla sua carriera artistica, Ennio Morlotti si distinse anche per il suo coinvolgimento nella Resistenza durante la Seconda Guerra Mondiale, dimostrando un impegno civile e sociale che permeava la sua vita e la sua arte. Dopo la guerra, continuò a esporre in importanti mostre nazionali e internazionali, affermandosi come uno dei protagonisti della cultura artistica contemporanea.
La sua eredità artistica è stata riconosciuta con numerosi premi e riconoscimenti nel corso della sua carriera. Nel 1941 e nel 1942, partecipò al Premio Bergamo, ottenendo un premio per le sue figure e nature morte caratterizzate da un’espressività originale e decisa. La critica d’arte De Micheli nel 1942 delineò i tratti distintivi della sua pittura, sottolineando la sua precisione e il segreto nella creazione della forma attraverso un disegno laborioso e un’applicazione ponderata e insaziabile di colori.
Ennio Morlotti si spense a Milano il 15 dicembre del 1992.
Ennio Morlotti Opere – Stile e Caratteristiche
Splendore Vegetale: L’Universo Cromatico di Ennio Morlotti
La sua arte è audace ed originale, intrisa di una pittura figurativa che sfuma delicatamente verso l’astrazione, sfida le convenzioni e invita lo spettatore a esplorare nuovi orizzonti estetici.
Nelle opere di Ennio Morlotti, la figurazione si dissolve quasi magicamente, lasciando spazio a un universo cromatico e formale che vibra di vita propria. Pur mantenendo radici salde nel mondo visibile, l’artista riesce a trasmettere un senso di energia e vitalità attraverso la sua rappresentazione della vegetazione. I suoi dipinti pulsano di colore e movimento, catturando l’essenza stessa della natura in un vortice di linee e forme che si fondono e si sovrappongono.
La maestria di Ennio Morlotti si manifesta anche nella sua capacità di lavorare la materia pittorica in modo denso e materico, creando superfici ricche di texture e profondità. I colori intensi e luminosi sprizzano dalla tela, trasportando lo spettatore in un mondo di emozioni e sensazioni viscerali. In particolare, il verde, colore simbolo della natura e della rinascita, permea le sue opere, evocando paesaggi lussureggianti e suggestivi, nature morte, vegetazioni e fiori.
Nell’opera di Morlotti, la tensione tra figurazione e astrazione si manifesta in tutta la sua potenza, creando un dialogo dinamico e avvincente che sfida le convenzioni artistiche tradizionali. Ogni pennellata, ogni accenno di colore contribuisce a tessere una narrazione visiva che va al di là delle parole e si insinua direttamente nell’animo dello spettatore.
Attraverso la sua pittura vibrante e moderna, Ennio Morlotti ci invita a esplorare il mondo attraverso gli occhi di un visionario, scoprendo la bellezza e la complessità che si celano dietro la superficie delle cose.
Quadri
- L’addio a Imbersago (1950)
- Calendole (1955)
- Collina a Imbersago (1956)
- Campagna d’autunno (1956)
- Adda (1956)
- Fiori (1958)
- Fiori secchi (1958)
- Paesaggio di Brianza (1958)
- Vesconia (1959)
- Vegetazione (1960)
- Girasoli verdi (1974)
- Girasoli (1959)