ETTORE COLLA QUOTAZIONI
Il patrimonio artistico di Ettore Colla abbraccia principalmente la scultura e i bozzetti su carta, formando un corpus di opere che spaziano attraverso diverse fasi creative e espressive. Inizialmente influenzate dai canoni estetici del Novecento, le sue prime opere riflettono un approccio figurativo che si conformava ai gusti e alle tendenze artistiche dell’epoca.
Tuttavia, è con il passare del tempo che Ettore Colla arriva alla piena maturità artistica, esplorando nuove strade e abbracciando una visione creativa più audace e sperimentale. È in questo contesto che emerge la sua genialità nell’uso degli assemblaggi di scarti industriali di ferro, una tecnica che caratterizza gran parte delle sue opere. Queste strutture, composte da elementi apparentemente insignificanti e trascurati, prendono vita nelle mani dell’artista, trasformandosi in opere d’arte che affrontano temi universali con forza e originalità.
Ma quali sono le quotazioni di Ettore Colla? Per comprendere il valore delle opere dell’artista, è importante considerare diversi fattori, tra cui la tipologia dell’opera, il periodo di creazione e il contesto artistico e storico in cui è stata realizzata. Ad esempio, per quanto riguarda i bozzetti su carta e gli studi preparatori, le quotazioni generalmente oscillano tra €1.000 e €8.000, riflettendo la preziosità e l’importanza di questi documenti nel processo creativo dell’artista.
Le sue sculture figurative realizzate fino agli anni ’40, caratterizzate da una raffinatezza formale, hanno valori medi compresi tra €2.000 e €3.000. Tuttavia, è con le sculture “assemblaggi” realizzate dal 1955 in poi che si registra un aumento significativo nei valori di mercato. Le quotazioni di Ettore Colla per queste opere, partono dai €10.000 e possono arrivare a valori superiori a €40.000, evidenziando il riconoscimento e il fascino di queste creazioni uniche.
Un esempio eclatante del valore delle opere di Ettore Colla è rappresentato dalla vendita nel 2019 della scultura “Scultura con cerchio” del 1968, delle dimensioni di 89 x 25 x 16 cm, che è stata ceduta per la straordinaria cifra di €125.000. Questo record di vendita sottolinea il prestigio e l’apprezzamento internazionale per la sua opera e conferma il suo posto di rilievo nel panorama dell’arte.
È importante notare che queste quotazioni sono indicative e possono variare in base a numerosi fattori, quindi è sempre consigliabile ottenere una valutazione specifica della tua opera da parte dei nostri esperti qualificati. Siamo qui per aiutarti a comprendere il valore e l’importanza della tua opera di Ettore Colla, offrendoti una consulenza professionale e personalizzata.
FASCIA DI PREZZO:€1.000 - €40.000
VALORE OPERE SU CARTA
In linea di massima i prezzi per le opere su carta sono compresi tra €1.000 e €9.000.
QUOTAZIONI SCULTURE FIGURATIVE
In media le sculture in terracotta o gesso realizzate prima del secondo confitto bellico, opere rare e solitamente bozzetti, hanno valori compresi tra €2.000 e €3.000.
QUOTAZIONI ASSEMBLAGGI IN FERRO
Le quotazioni di Ettore Colla per le sculture e installazioni, realizzate tramite assemblaggi di pezzi di ferro, variano dai €10.000 ad oltre i €40.000.
RECORD DI VENDITA
Il risultato migliori di vendita per una sua opere è di €125.000, avvenuto nel 2019 per “Scultura con cerchio” del 1968.
Ettore Colla Quotazioni, Prezzi e Valore Opere
Ettore Colla è stato uno dei più eminenti scultori del XX secolo in Italia, con la sua straordinaria creatività e il suo approccio innovativo alla scultura. Il suo percorso artistico è stato variegato, caratterizzato da una costante ricerca di espressione e significato attraverso materiali e forme.
Inizialmente, Colla si distinse per le sue sculture di carattere figurativo, immerse nella tradizione novecentesca e ancorate a un’importante ad un’estetica di matrice del ventennio fascista. Tuttavia, la sua visione artistica si evolve rapidamente, portandolo a fondare e partecipare al Gruppo Origine.
È nel 1955 che Ettore Colla raggiunge la piena maturità artistica, trasformando radicalmente il suo approccio alla scultura attraverso l’uso degli assemblaggi di pezzi di ferro trovati. Questa tecnica rivoluzionaria gli permise di creare opere di straordinaria complessità e profondità, che sfidavano le convenzioni artistiche tradizionali.
L’arte di Colla è difficile da etichettare o definire all’interno di una singola corrente artistica, poiché abbraccia elementi e influenze provenienti da diverse tradizioni e movimenti. Le sue composizioni spaziano tra il figurativo e l’astratto, assumendo forme pure e geometriche che evocano l’armonia e la bellezza dei corpi celesti.
I materiali utilizzati da Colla, tipici dell’Arte Povera, si fondono con le idee profonde dell’Arte Concettuale e l’approccio al found object del Dadaismo, creando un amalgama unico e potente che definisce la sua produzione artistica. È stato un vero visionario, capace di combinare in modo magistrale diversi stili e influenze per creare un linguaggio artistico completamente personale e distintivo.
Ma quali sono i valori di mercato delle opere di Ettore Colla? È importante notare che l’andamento dei prezzi delle sue opere è influenzato da diversi fattori, tra cui la rarità dell’opera sul mercato e la sua storia. In generale, i suoi valori di mercato delle opere sono aumentati significativamente fino al 2010, riflettendo il crescente riconoscimento critico e l’interesse degli acquirenti per il suo lavoro innovativo.
Negli ultimi anni, i valori di mercato delle opere di Ettore Colla sono rimasti generalmente stabili, con occasionali fluttuazioni dovute a fattori come le dimensioni dell’opera, la sua forma e la sua provenienza storica. Le sculture realizzate con gli assemblaggi di pezzi di ferro trovati dopo il 1955 tendono a raggiungere i valori più elevati, con quotazioni influenzate dalla complessità dell’opera e dalla sua storia artistica.
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Ettore Colla Vendita ed Acquisto
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Ettore Colla In Vendita
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Biografia di Ettore Colla Scultore
Nato a Parma il 13 aprile 1896, figlio di Cesare e Angela Bussi, una famiglia che, pur non appartenendo al mondo dell’arte, coltivava un profondo rispetto per la creatività e la bellezza. Fin da giovane, Ettore Colla manifestò una predisposizione per l’arte che si rivelò presto incontenibile.
La sua infanzia trascorse tra le strade di Parma, una città ricca di storia e cultura che sicuramente influenzò la sua sensibilità artistica. Fin dai primi anni, dimostrò una spiccata inclinazione per il disegno e la scultura, attirando l’attenzione dei suoi insegnanti e dei suoi genitori. Fu così che, all’età di diciotto anni, decise di intraprendere formalmente il suo percorso artistico iscrivendosi all’Accademia di Belle Arti di Parma.
La sua esperienza accademica fu caratterizzata da un fervente desiderio di apprendere e sperimentare. Ettore Colla si immerse completamente nello studio della scultura, dedicando ore interminabili alla perfezione delle sue abilità. Durante questi anni formativi, ebbe l’opportunità di lavorare fianco a fianco con maestri rinomati, imparando da loro non solo le tecniche artistiche, ma anche i valori e le visioni che avrebbero plasmato la sua carriera.
Il suo percorso accademico fu però interrotto bruscamente dall’ascesa della Prima Guerra Mondiale. Ettore Colla, animato da un profondo senso di dovere verso la sua patria, si arruolò volontario, lasciando temporaneamente gli studi e la sua città natale per affrontare il conflitto sul fronte. Fu un’esperienza che segnò profondamente il giovane artista, esponendolo alla durezza della guerra e alla fragilità della vita umana.
Dopo la fine del conflitto, Colla tornò a Parma, portando con sé le cicatrici emotive della guerra. Nonostante le difficoltà incontrate durante il conflitto, la sua passione per l’arte rimase intatta. Deciso a perseguire il suo sogno, decise di ampliare i suoi orizzonti artistici e si trasferì a Parigi, la capitale mondiale dell’arte, alla ricerca di ispirazione e nuove prospettive.
Il suo periodo parigino fu un’esperienza trasformativa. Ettore Colla si immerse completamente nella vivace e stimolante scena artistica parigina, frequentando corsi di scultura e lavorando a fianco con alcuni dei più grandi maestri del tempo. In particolare, ebbe l’opportunità di studiare presso lo studio di Aristide Maillol, uno dei principali scultori francesi del Novecento, e di frequentare lo studio di Constantin Brâncuși, il visionario artista rumeno da cui avrebbe appreso molto.
Dopo alcuni anni trascorsi a Parigi, durante i quali Colla si dedicò anima e corpo alla sua formazione artistica, sentì il bisogno di tornare in Italia per approfondire ulteriormente la sua ricerca artistica. Si stabilì a Roma, una città ricca di storia e cultura, dove trovò un ambiente fertile per esplorare nuove idee e tecniche. Qui, lavorò presso lo studio di scultori di fama come Angelo Zanelli e Silvio Canevari, affrontando le sfide e le difficoltà tipiche di un giovane artista alle prime armi.
Nonostante le difficoltà finanziarie e le incertezze del periodo, Ettore Colla non perse mai la sua determinazione e la sua passione per l’arte. Fu solo quando iniziò a dedicarsi completamente alla sua arte che la sua carriera artistica decollò veramente. Le sue opere cominciarono a ottenere riconoscimento e successo, tanto che fu invitato a esporre alla prestigiosa Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia nel 1930, un traguardo che confermò il suo promettente talento.
La sua partecipazione alle esposizioni sindacali e il suo impegno nel panorama artistico romano lo portarono ad affermarsi sempre di più. Colla si legò agli artisti della Scuola Romana, tra cui Antonietta Raphaël, Mario Mafai e Renato Marino Mazzacurati, con i quali condivise idee e progetti.
Tuttavia, gli anni ’40 furono un periodo di turbolenze e riflessioni per Colla. Il mondo era sconvolto dalla guerra, e l’artista si trovò a confrontarsi con le profonde domande e le incertezze che essa sollevava. In un momento di crisi personale e artistica, decise di dedicarsi ad altri interessi, pur rimanendo immerso nell’ambiente culturale romano.
La fine della guerra segnò un punto di svolta nella vita e nella carriera di Colla. Trovò nuova ispirazione e nuove motivazioni nel lavoro di artisti contemporanei come Alberto Burri, Mario Ballocco e Giuseppe Capogrossi, con i quali strinse amicizia e condivise idee. Insieme, fondarono il Gruppo Origine, un movimento artistico che si distingueva per la sua ricerca di nuove forme espressive e concettuali, al di fuori dei confini sia dell’arte figurativa che di quella astratta.
Negli anni successivi, Colla intraprese un percorso artistico più individuale, dedicandosi principalmente alla scultura murale. Le sue opere continuarono a essere esposte in importanti gallerie e mostre, confermando il suo status di artista di fama internazionale. Nel 1956, tenne una personale alla Galleria La Tartaruga di Plinio De Martiis, che segnò un altro importante traguardo nella sua carriera. Nel 1964, fu invitato a esporre alla XXXII Biennale di Venezia, dove le sue opere suscitarono grande interesse e ammirazione.
La sua scomparsa avvenne a Roma nell’aprile del 1968.
Ettore Colla Opere – Stile e Caratteristiche
Corsa verso l’Essenza: La Trasformazione Artistica di Ettore Colla
L’esordio nella scultura di Ettore Colla, avvenuto nella vibrante metà degli anni ’20, segnò l’inizio di un viaggio artistico ricco di evoluzioni e sperimentazioni. Inizialmente orientato verso una scultura di tipo figurativo, le sue prime opere si manifestarono attraverso materiali come la terracotta e il gesso, ispirandosi alla tradizione novecentesca e all’antichità classica, seguendo così i canoni estetici del regime fascista dell’epoca.
Questo periodo inaugurale della sua carriera, sebbene meno documentato rispetto alle fasi successive, testimonia il suo impegno nel perfezionare le tecniche scultoree e nel sondare le potenzialità espressive dei materiali a sua disposizione. Le opere di questo periodo, prevalentemente bozzetti e studi, riflettono l’influenza della cultura artistica dell’epoca e l’interesse di Colla per le forme e i temi classici.
Negli anni ’40, Ettore Colla attraversò un periodo di pausa dalla creazione scultorea, sperimentando invece brevemente con la pittura e la ricerca di una dimensione tridimensionale attraverso questa nuova forma espressiva. Tuttavia, ben presto tornò alla sua passione primaria, dedicandosi con rinnovato fervore alla scultura e alla ricerca della purezza formale e concettuale che lo caratterizzava.
È intorno alla metà degli anni ’50 che Ettore Colla raggiunse una maturità artistica e della propria ricerca. In questo periodo, le sue opere si trasformarono radicalmente, assumendo una nuova forma e una nuova sostanza. Iniziò a elaborare sculture che erano il risultato di una ricerca personale e sperimentale, creando composizioni e strutture in ferro che sfidavano le convenzioni dell’arte figurativa e astratta.
Le sue opere divennero espressive e concettuali, caratterizzate da assemblaggi di pezzi di ferro, veri e propri “montaggi” che trasformavano gli scarti industriali in opere d’arte. Raccoglieva con cura i pezzi di ferro scartati e, tramite saldatura e assemblaggio, li trasformava in forme pure e geometriche. Questa pratica artistica, oltre a rappresentare una forma di recupero e riutilizzo creativo dei materiali, sottolineava anche il desiderio dell’artista di esplorare nuove possibilità espressive al di là dei confini tradizionali dell’arte.
Attraverso queste opere in ferro, Colla cercava di trasmettere un senso di vitalità e dinamicità, creando composizioni che sembravano vibrare di energia e movimento. Le sue sculture, caratterizzate da una combinazione di rigore formale e libertà espressiva, si distinguevano per la loro capacità di comunicare emozioni e concetti astratti attraverso la manipolazione materica e la disposizione spaziale dei componenti.
Ettore Colla Sculture
- Ritratto di giovinetta (1926)
- Ritratto di Pitt. Yo-Lin Pan (1930)
- Minotauro chitarrista (1939)
- Ritratto (1942)
- Concerto (1954/57)
- Cerchio magico (1958)
- Rilievo con sbarre (1959)
- Ratto d’Europa o Piccolo Saturno (1960)
- Saturno (1962)
- Spirale (1965)
- Marte (1965)
- Piccola cattedrale (1966)
- Meridiana (1966)
- Giocoliere (1967/68)
- Scultura con cerchio (1968)