Ferruccio Ferrazzi, un artista di straordinario talento, è noto principalmente per la sua produzione di quadri e disegni. Le opere di questo artista hanno suscitato grande interesse nel mondo dell’arte e spesso raggiungono valori significativi sul mercato.

Per quanto riguarda i dipinti i valori variano in modo significativo. In generale, le quotazioni di Ferruccio Ferrazzi per i dipinti ad olio vanno da circa €2.000 a oltre €15.000. Tuttavia, è importante notare che le opere di migliore qualità, di dimensioni più generose e con una datazione particolarmente rilevante possono superare queste stime. Ci sono casi in cui i suoi dipinti hanno raggiunto valori molto elevati sul mercato dell’arte.

Per quanto riguarda i disegni di Ferruccio Ferrazzi, le quotazioni tendono a essere leggermente inferiori rispetto a quelle dei dipinti. In media, i disegni possono valere fino a €1.000. Gli acquarelli, tuttavia, solitamente hanno valori leggermente superiori rispetto ai disegni, considerando la tecnica e la complessità dell’opera.

È interessante notare che l’aggiudicazione record per un’opera di Ferruccio Ferrazzi è di circa €140.000, risalente al 1989. Questo record è stato stabilito per un ritratto di un’adolescente realizzato nel 1912, con dimensioni notevoli di 130 x 130 cm. Questo risultato eccezionale riflette il periodo particolarmente prolifico dell’artista, la bellezza del soggetto ritratto e le dimensioni notevoli dell’opera stessa.

Tuttavia, è importante sottolineare che le stime fornite sono indicative e possono variare in base a numerosi fattori, tra cui la provenienza dell’opera, la sua condizione, la sua storia e la domanda attuale sul mercato. Pertanto, per ottenere una valutazione accurata e dettagliata della tua opera d’arte di Ferruccio Ferrazzi, ti consigliamo vivamente di contattare uno dei nostri esperti. Saranno in grado di fornirti una valutazione personalizzata e approfondita, considerando tutti i fattori rilevanti.

Ferruccio Ferrazzi Quotazioni e Valore Opere

Alla Scoperta del Valore delle Opere di Questo Versatile ed Originale Pittore

Ferruccio Ferrazzi, un artista di notevole importanza nell’ambito delle arti visive della prima metà del XX secolo, si distingue per un percorso artistico unico e affascinante. Sebbene abbia avuto influenze significative dalle avanguardie dei primi anni del Novecento e successivamente dalla Scuola Romana e dal gruppo Novecento, ha mantenuto una sua indipendenza creativa, senza mai aderire completamente a nessuna corrente o avanguardia artistica. Questa peculiarità lo rende un artista dallo stile distintivo e irripetibile.

Il suo lavoro si caratterizza per un’eterogeneità di influenze, unendo elementi provenienti da diverse correnti artistiche, ma senza mai aderire a nessuna in particolare. Questa singolarità e versatilità stilistica rendono le opere di Ferruccio Ferrazzi molto ricercate dai collezionisti, in particolare da coloro che apprezzano i pittori figurativi della prima metà del XX secolo.

Le opere di Ferrazzi godono di un valore di mercato notevole, con quotazioni spesso elevate. Diversi fattori influenzano il valore delle sue opere, tra cui la datazione. Le opere che risalgono ai primi anni del Novecento fino agli anni ’40 sono particolarmente ricercate, in quanto rappresentano un periodo di grande interesse nella carriera dell’artista.

Il soggetto rappresentato nell’opera può anch’esso influenzarne il valore. Alcuni soggetti o temi possono suscitare un maggiore fascino e interesse nel mercato dell’arte, portando a quotazioni più elevate.

Le dimensioni dell’opera sono un altro elemento da considerare. Opere di dimensioni più grandi spesso richiedono un maggiore impegno da parte dell’artista e possono quindi avere valori di mercato più elevati.

Infine, la storia dell’opera può essere determinante. Se un’opera è stata esposta in mostre importanti o ha una provenienza storica riconosciuta, questo può suscitare un maggiore interesse da parte dei collezionisti interessati a un determinato movimento artistico.

In sintesi, le opere di Ferruccio Ferrazzi rappresentano un capitolo unico nella storia dell’arte del XX secolo. La loro versatilità stilistica, l’originalità e la loro affascinante provenienza dalle diverse correnti artistiche rendono queste opere molto ambite e spesso preziose. La valutazione delle opere di Ferrazzi è un processo complesso e richiede l’esperienza di esperti dell’arte, ma è un investimento che può portare notevoli soddisfazioni a chi le possiede.

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È importante comprendere che valutare un’opera d’arte è un processo complesso che richiede l’intervento di un esperto d’arte. La nostra valutazione sarà basata su una profonda analisi del valore di mercato dell’opera, considerando fattori come la provenienza, la qualità artistica, la rarità e la domanda sul mercato. Puoi confidare nella nostra competenza e dedizione nel fornire una valutazione precisa e informativa per la tua opera d’arte di Ferruccio Ferrazzi.

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Nella nostra collezione, potrai trovare opere non solo di Ferruccio Ferrazzi ma anche di altri pittori e scultori della Scuola Romana o del gruppo Novecento, i movimenti a cui Ferruccio Ferrazzi è stato più vicino. Tra le nostre acquisizioni recenti, potrebbero esserci opere di altri artisti italiani dell’Ottocento e del XX secolo o di artisti internazionali che hanno lavorato in Italia. Siamo entusiasti di condividere con te la bellezza e la diversità dell’arte che facciamo parte della nostra collezione.

Biografia di Ferruccio Ferrazzi Pittore

Le Radici dell’Artista: Dalla Giovinezza a Parigi

Ferruccio Ferrazzi, nato a Roma nel 1891, è una figura significativa nell’ambito dell’arte del XX secolo. La sua carriera artistica inizia sotto l’influenza di suo padre, Stanislao, uno scultore, che lo avvicina al mondo dell’arte fin dalla giovane età. Ferruccio è il fratello maggiore di altri tre figli, tra cui Riccardo, che diventerà un pittore noto con lo pseudonimo di Benvenuto Ferrazzi.

Nel periodo compreso tra il 1904 e il 1905, Ferruccio Ferrazzi frequenta lo studio di Francesco Bergamini, un allievo di Michele Cammarano. Successivamente, tra il 1906 e il 1908, si iscrive contemporaneamente alla Scuola Libera del Nudo e alla scuola serale dell’Accademia di Francia. A soli sedici anni, nel 1907, fa il suo esordio nell’ambiente artistico romano, partecipando alla LXXVII Esposizione di Belle Arti, dove presenta un Autoritratto caratterizzato da un uso libero della spatola nel dipingere il colore.

Nel 1908, Ferrucci Ferrazzi vince una borsa di studio nell’Istituto Catel, il che gli permette di dedicarsi completamente all’arte. Durante questo periodo, viene sotto la tutela artistica di Max Roeder, un paesaggista con influenze boeckliniane, che lo introduce nella colonia degli artisti tedeschi.

La sua carriera continua a crescere, e nel 1910 viene ammesso alla IX Biennale di Venezia, dove le sue opere vengono collocate nella “Sala della gioventù.” L’anno successivo, nel 1911, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma acquista uno dei suoi dipinti, intitolato “Focolare,” esposto durante l’esposizione internazionale di Roma.

Nel 1911, alla fine dello stesso anno, Ferrucci Ferrazzi vince il Pensionato Artistico Nazionale, che gli offre l’opportunità di studiare a Parigi insieme a suo padre. Qui, si dedica allo studio delle rotazioni della luce nei dipinti di artisti antichi e moderni, tra cui spicca il nome di Georges Seurat. Durante questo periodo, sperimenta nuove tecniche pittoriche e frequenta il Gabinetto delle Stampe. È inoltre parte del milieu artistico ed intellettuale della capitale francese e stringe amicizia con importanti figure come Filippo Tommaso Marinetti, Mario Tozzi, Luigi Trifoglio, Roberto Melli, Giacomo Balla e Mario Broglio.

Tra l’agosto 1915 e il febbraio 1916, Ferruccio Ferrazzi si iscrive all’istituto di musica, ampliando così le sue conoscenze artistiche. Nel ’25, viene nominato accademico di San Luca insieme ad altri artisti come Amedeo Bocchi e Niccolò Parisani, riconoscimento della sua importanza nel mondo dell’arte italiano.

Anni ’30 e Guerra

Due anni dopo, partecipa a una mostra intitolata “Italienische Maler” a Zurigo, esponendo nove dipinti realizzati negli ultimi sei anni. In questa esposizione, condivide lo spazio con i principali rappresentanti del gruppo del Novecento, tra cui Carlo Carrà, Mario Sironi, Achille Funi, Mario Tozzi e Alberto Salietti.

Nel ’31, Ferruccio Ferrazzi scrive nel catalogo della I Quadriennale romana che cerca di rendere nella sua pittura la realtà che diventa simbolo. La sua estetica si basa sull’idea di rappresentare la realtà in modo sintetico e semplice. Questo stile essenziale gli consente di lavorare su grandi superfici, una tendenza che inizia a esplorare alla fine degli anni Venti.

Durante gli anni ’30, Ferruccio Ferrazzi diventa membro della giuria di accettazione della prima Quadriennale d’arte nazionale a Palazzo delle Esposizioni e viene nominato Accademico d’Italia, nonostante non fosse affiliato al partito nazionale fascista. In questo periodo, entra in contatto con giovani artisti della scuola romana, come Corrado Cagli, e partecipa con loro a una collettiva di disegni in memoria di Scipione.

Gli anni ’30 vedono la realizzazione di diverse opere di grande impatto, tra cui il mosaico dell’Annunciazione per la chiesa parrocchiale di Sabaudia nel 1934, due encausti per il palazzo di Giustizia di Milano nel 1938-39 (Re Dario libera il profeta Daniele e Traiano e la vedova), e un mosaico esterno intitolato “Nascita di Roma” nella piazza Augusto Imperatore nel 1941. Inoltre, crea due murali per l’Università di Padova, intitolati “La scuola” e “L’aurora sulla rotazione delle terre,” nel periodo 1940-42. Ferruccio Ferrazzi viene coinvolto in importanti giurie, tra cui quella del Premio Carnegie nel 1937 e della III Quadriennale nel 1939.

Durante e Dopo la Seconda Guerra Mondiale

Durante la Seconda Guerra Mondiale, crea dipinti che riflettono gli eventi tragici in corso, come “Apocalisse” e “La stanza.” Durante questi anni, produce complessivamente 42 opere.

Dopo la guerra, Ferruccio Ferrazzi continua la sua attività espositiva. Dal 1948, partecipa più volte sia alla Quadriennale di Roma sia alla Biennale di Venezia. Si presenta anche al Premio Carnegie di Pittsburgh nel 1950, con l’opera “La stanza,” e alla Biennale di Milano nel 1955, 1961 e 1965. Inoltre, partecipa a premi come il Michetti a Francavilla al Mare nel 1953, il Marzotto a Milano nel 1954-1956 e il Fiorino a Firenze nel 1966.

Ferruccio Ferrazzi muore a Roma il 8 dicembre 1978.

Ferruccio Ferrazzi Opere

Ecco un elenco delle opere principali di Ferruccio Ferrazzi:

1. La calce (1908)
2. Focolare (1910)
3. Ritratto di Casimiro Jodi (1910)
4. Adolescente (1912)
5. Il Presagio, prima versione (1912)
6. Il Tevere da Via Ripetta (1915)
7. Pietà (1915)
8. Staccionata alla fossa della calce (1915)
9. «Musica» (1916)
10. Pianista Radwan (1916)
11. Berthe distesa (1916)
12. «Donna tra i sambuchi» (1917)
13. «Mattino sul Leman» (1917)
14. Toro rosso (1919)
15. Bambola nella vetrina (1919)
16. Suonatori del ballo (1919)
17. La balera di Piacenza (1919)
18. Adele in tre luci (1918 – 1922)
19. Il ballo (1920)
20. Pietà (1922)
21. Autoritratto come Lazzaro (1922)
22. Ritratto della Herta Ottolenghi con il figlio Astolfo (1924)
23. Tempesta sulla Valle dell’Aniene o Temporale a Tivoli (1925)
24. I caratteri della famiglia (1922 – 1923)
25. Nascita di Fabiola (Ritratto della moglie) (1923)
26. Tivoli dal Casalaccio (1928)
27. Apparizione (1928)
28. Volcano e Ceres (1940)
29. La scuola (1941)
30. Il grido (1941)
31. L’aurora sulla rotazione delle terre (1942)
32. Il grido della notte (1943-1944)
33. Il Piccolo Pescatore (1944)
34. «La caduta» (1944)
35. Il mugghio nell’abisso, la caduta (1945)
36. Diavoleria (1948)
37. Ricordo di mia madre morente (1953)
38. Autoritratto (1957)
39. Attesa (1974)
40. Ritratto di Matilde Festa (1972)

Queste opere coprono un ampio arco temporale nella carriera di Ferruccio Ferrazzi e riflettono la sua evoluzione artistica nel corso degli anni. La sua versatilità stilistica e la varietà dei soggetti rappresentati testimoniano la ricchezza e la complessità del suo contributo all’arte del XX secolo.