Le opere di Filippo De Pisis sono molto apprezzate, specialmente i dipinti ad olio, e i prezzi che raggiungono riflettono la sua importanza artistica. Le sue opere su carta – disegni, acquarelli, bozzetti e studi – hanno generalmente quotazioni che vanno dai €1.000 fino ad oltre i €5.000. In linea di massima, i dipinti ad olio del pittore ferrarese hanno valutazioni che normalmente sono comprese tra i €5.000 ed i €50.000, con punte anche superiori per i suoi lavori più significativi.

Il record di vendita per un’opera di Filippo De Pisis è attualmente di circa €205.000, risultato risalente al 2005 che testimonia il grande apprezzamento per il suo lavoro. Negli ultimi 15/20 anni, si è riscontrata una diminuzione dei prezzi medi delle opere di quest’artista, di conseguenza questa vendita record non rappresenta necessariamente un valore di riferimento.

Si ricorda che i parametri indicati sono puramente orientativi. Per una valutazione approfondita della tua opera di Filippo De Pisis è consigliabile consultare i nostri esperti, specializzati in pittura figurativa del Novecento.

Filippo de Pisis Quotazioni, Prezzi e Valore Opere

Analisi dei Fattori Chiave nella Valutazione delle Opere di Filippo De Pisis

Il valore di un quadro o di un disegno di Filippo de Pisis può essere influenzato da diversi fattori che incidono sul prezzo dell’opera. Ogni fattore contribuisce a definire l’importanza e il valore complessivo dell’opera nel mercato dell’arte. I principali sono:

Qualità artistica: La qualità artistica dell’opera è un elemento fondamentale che influenza il suo valore. La bellezza della composizione e l’uso dei colori sono elementi cruciali per determinare l’apprezzamento estetico dell’opera da parte dei collezionisti e degli appassionati d’arte.

Datazione: La datazione dell’opera è un fattore importante da considerare. Le opere di Filippo de Pisis influenzate dalla pittura metafisica, realizzate tra gli anni ’20 e ’30, sono particolarmente ricercate. Tuttavia, l’intera produzione artistica del pittore può essere oggetto di grande interesse per i collezionisti. La datazione può fornire un contesto storico-artistico che può influenzare la stima del dipinto in questione.

Dimensioni: Le dimensioni dell’opera sono un altro fattore da considerare. Opere di dimensioni più grandi potrebbero essere considerate più imponenti e quindi avere un valore più elevato. Tuttavia, anche le opere di dimensioni più piccole possono essere molto apprezzate per la loro intimità e dettagli sottili.

Soggetto: Il soggetto dell’opera può influenzare il suo valore. Le nature morte di Filippo de Pisis sono particolarmente apprezzate per la loro raffinatezza e dettagliate rappresentazioni di oggetti. Allo stesso tempo, anche altri soggetti presenti nelle opere dell’artista, come paesaggi o ritratti possono avere un impatto sul valore dell’opera a seconda della loro rarità e dell’abilità con cui sono realizzati.

Storia: La storia del quadro, quindi la provenienza, le esposizioni e le pubblicazioni, può influenzare significativamente il suo valore. Un’opera che ha una documentazione accurata della sua provenienza, è stata esposta in importanti mostre o pubblicata in cataloghi importanti o monografie autoritarie sull’artista, può godere di un maggior prestigio.

Conservazione: Infine, la conservazione è un fattore importante da considerare. Opere che sono state mantenute in buone condizioni nel corso degli anni e che non presentano danni significativi avranno un valore maggiore rispetto a quelle che mostrano segni evidenti di deterioramento. La conservazione adeguata dell’opera nel tempo può garantire la sua integrità artistica.

Per quanto riguarda le opere su carta, è importante considerare anche la completezza e la finitezza dell’opera. In generale, un’opera più finita e completa sarà valutata più positivamente rispetto a un’opera che appare come un abbozzo o uno studio preliminare.

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In particolare, siamo alla ricerca di dipinti ad olio su tela e di opere su carta realizzate negli anni ’20 e ’30, dove è evidente l’influenza della pittura metafisica. Questo stile è molto apprezzato dagli amanti dell’arte e siamo entusiasti di valutare tali opere per una potenziale acquisizione.

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Biografia di Filippo de Pisis Pittore

Nato a Ferrara nel 1896, la carriera artistica di Filippo de Pisis è stata caratterizzata da una continua evoluzione e da un’ampia sperimentazione di stili e tecniche.

Gli anni Trenta rappresentano un periodo di grande successo per de Pisis, durante il quale il suo talento si è consolidato. Dopo essersi trasferito a Parigi nel 1925, si può notare un progressivo alleggerimento del suo stile rispetto alle influenze di artisti come Marquet, fino a giungere a una pittura più panica e gestuale.

Ha trascorso gran parte di questo periodo in Francia, con brevi interruzioni, e ha avuto importanti viaggi a Londra nel 1933, 1935 e 1938, oltre a soggiorni a Gers, in Guascogna, dove ha frequentato il pittore Mario Cavaglieri. Durante questi anni, de Pisis ha esposto alle Quadriennali del 1931 e del 1935, nonché in mostre collettive e personali in tutta Europa, tra cui Basilea, Buenos Aires e Berna nel 1930, Monaco, Praga e Roma nel 1931, Amsterdam e Londra nel 1933, Ginevra e Losanna nel 1934 e Varsavia e Zurigo nel 1940. Ha anche partecipato a diverse esposizioni presso la Galleria della Cometa di New York.

Tuttavia, la reputazione di de Pisis in Italia ha subito alti e bassi durante lo stesso periodo. Da una parte, ci sono stati interventi positivi di critici come Solmi nel 1931, Brandi nel 1932, Cavicchioli nel 1932 e Vittorini nel 1933, che hanno riconosciuto l’artista come parte integrante della cultura figurativa italiana, seppur con influenze della pittura francese.

Dall’altra parte, Carlo Carrà nel 1932 e 1934 e Borgese nel 1939 hanno condannato l’apparente leggerezza e trasparenza della produzione contemporanea dell’artista, sostenendo un’arte più solida e complessa. Tuttavia, de Pisis stesso si è espresso chiaramente riguardo al suo lavoro in un intervento del 1938, indicando Tintoretto, Goya e Manet come i suoi punti di riferimento formali e negando l’etichetta di postimpressionista, preferendo abbracciare un gusto raffinato e ampio.

Oltre alla pittura, de Pisis ha anche dimostrato una grande abilità nel disegno, pubblicando numerosi disegni sulla rivista “Selvaggio” a partire dal 1929. Nel 1939, ha donato dodici importanti dipinti alla Galleria d’arte moderna di Roma, che sono stati esposti nel 1940 presso la Galleria di Roma. Muore a Milano nel 1956.

Filippo de Pisis Opere – Stile e Caratteristiche

Visioni Urbane e Nature Morte: L’Intimità nell’Arte di Filippo de Pisis

La genialità di Filippo de Pisis si manifesta attraverso uno stile unico e personale che lo contraddistingue dagli altri pittori del suo tempo. In particolare, è celebre per le sue affascinanti nature morte, opere intrise di una delicatezza e una raffinatezza che le rendono delle vere e proprie composizioni poetiche.

Nelle sue opere, de Pisis va oltre la mera raffigurazione di oggetti inanimati, trasmettendo un senso di mistero e suggestione. Le sue pennellate, leggere e quasi eteree, conferiscono alle sue opere un’atmosfera di malinconia e intimità. Emerge, così, una nuova interpretazione del genere delle nature morte, arricchito da elementi personali e distintivi che riflettono la sensibilità e l’estro dell’artista.

Tra gli elementi che contraddistinguono il suo lavoro, vi è l’influenza dei pittori contemporanei, in particolare di figure come De Chirico, i cui quadri metafisici hanno lasciato un’impronta indelebile nella sua produzione artistica. Questi richiami si fondono armoniosamente con la visione unica di de Pisis, dando vita a opere che sono al tempo stesso moderne e intrise di un senso di classicismo senza tempo.

Le sue vedute urbane, spesso ambientate a Venezia o a Parigi, sono dei veri e propri viaggi nella bellezza e nella poesia delle città. Con pennellate rapide e personaggi sfumati, de Pisis cattura l’essenza delle sue mete preferite, trasmettendo al pubblico la sua personale visione del mondo. Le sue opere sono un invito a immergersi in mondi sospesi tra realtà e sogno, in cui la liricità e la delicatezza si fondono in un connubio unico ed emozionante.

Da non trascurare sono i suoi ritratti, in cui l’artista dà vita a personaggi frutto della sua fervida immaginazione. Questi ritratti, influenzati dalle profonde trasformazioni psicologiche subite dall’artista a causa di cure pesanti, si distinguono per la loro intensità emotiva e la loro capacità di suscitare nell’osservatore un senso di fascino e di intrigo.

In definitiva, l’arte di Filippo de Pisis è un viaggio emozionante attraverso mondi interiori e esteriori, un invito a esplorare la bellezza e la complessità della vita.

Quadri

1. Natura morta con cuore rosso e stampa giapponese (1923)
2. Natura morta e marina (1926)
3. Natura morta con maschera (1926)
4. Natura morta con il quadro di El Greco (1926)
5. Primavera a Parigi (1928)
6. Natura morta con melograni (1930)
7. Canale a Venezia (1931)
8. La tavola apparecchiata (1933)
9. Veduta di Londra (1935)
10. Ponte sulla Senna (1937)