Giacomo Manzù è stato uno dei più importanti scultori italiani del XX secolo. Durante la fine degli anni ’90 e l’inizio del nuovo millennio, le sue opere erano estremamente ambite, suscitando grande interesse tra collezionisti e amanti dell’arte. Tuttavia, negli ultimi 15 anni, l’entusiasmo verso le creazioni dell’artista ha subito una leggera diminuzione, portando a un moderato ribasso dei valori di mercato delle sue opere.

Sculture

Tra tutte le sue realizzazioni artistiche, sono le sculture di Giacomo Manzù ad essere particolarmente ricercate. Le quotazioni delle sue sculture variano ampiamente, spaziando da €4.000 a oltre €100.000 per le sue opere più significative e imponenti. Tra i suoi celebri soggetti ci sono i cardinali seduti, che continuano a essere richiesti dai collezionisti e considerati delle vere e proprie icone delle sue creazioni.

Giacomo Manzù Disegni e Multipli

I disegni su carta realizzati da Giacomo Manzù hanno anch’essi un valore artistico e storico notevole, sebbene le quotazioni siano generalmente comprese tra €1.000 e €3.000, evidenziando un’opportunità di acquisire opere dell’artista a un prezzo più accessibile rispetto alle sculture.

Inoltre, i multipli, ovvero le riproduzioni multiple delle sue opere, presentano valori medi inferiori rispetto ai pezzi originali, ma costituiscono comunque una possibilità per gli appassionati di avvicinarsi al lavoro dell’artista senza dover affrontare costi eccessivi.

Record di Vendita

Da sottolineare che il record di vendita conosciuto di Giacomo Manzù appartiene a una maestosa scultura in bronzo, alta ben 2,5 metri, raffigurante il caratteristico soggetto del Cardinale seduto, che è stata ceduta per una cifra straordinaria di circa €700.000, confermando la grandezza dell’artista nel panorama artistico internazionale.

Le stime di valore fornite finora sono indicative e soggette a variazioni. Per ottenere una valutazione precisa e approfondita delle tue opere di Giacomo Manzù, consigliamo di sottoporle alla valutazione gratuita dei nostri esperti, che sono costantemente aggiornati sui trend del mercato artistico e sapranno fornire un’analisi accurata e dettagliata dei prezzi correnti delle opere dell’artista.

Giacomo Manzù Valore

Giacomo Manzù Stile

Giacomo Manzù, figura eclettica e di grande rilievo nell’arte del XX secolo, è stato un talentuoso scultore la cui produzione artistica si è estesa anche a opere quali disegni e quadri. La sua vasta gamma di opere testimonia un’evoluzione artistica continua e non può essere rinchiusa in uno stile o in un periodo specifico. Infatti, la sua carriera ha abbracciato un arco temporale significativo, spaziando dagli anni ’30 fino agli anni ’90, permettendogli di conoscere e frequentare alcuni tra i più grandi artisti del panorama italiano del Novecento, i quali hanno sicuramente influenzato la sua estetica e la sua visione artistica.

Giacomo Manzù Cardinale

Tra le opere di Giacomo Manzù, sono particolarmente ricercate le sculture raffiguranti i Cardinali, che rappresentano i risultati di vendita più elevati dell’artista. Queste straordinarie opere, caratterizzate da un intenso fascino e un’eccezionale maestria tecnica, sono ammirate e collezionate da appassionati e critici d’arte in tutto il mondo.

La produzione di Giacomo Manzù, tuttavia, va ben oltre i ritratti cardinalizi. Il suo repertorio artistico abbraccia una varietà di temi, dai soggetti religiosi che manifestano la sua profonda spiritualità, ai nudi di donna che esplorano la bellezza e la sensualità del corpo umano, fino a sculture evocative che raffigurano gli Amanti, esprimendo il potere delle emozioni e delle relazioni umane.

Stimare un’opera dello Scultore

Per valutare una scultura di Giacomo Manzù, diversi fattori vanno presi in considerazione. La qualità artistica, ovvero l’affascinante capacità dell’opera di trasmettere emozioni e catturare l’attenzione dello spettatore, riveste un ruolo fondamentale. Inoltre, la datazione dell’opera può avere un impatto sul suo valore di mercato, con le opere più recenti che talvolta possono essere meno ricercate rispetto a quelle realizzate in periodi più significativi della sua carriera.

Le dimensioni dell’opera, così come la sua storia e provenienza, possono influenzare ulteriormente la sua quotazione. Opere di dimensioni più imponenti o con una storia illustre possono essere particolarmente ambite dai collezionisti.

In conclusione, il valore delle sculture di Giacomo Manzù va valutato con attenzione, prendendo in considerazione una serie di elementi che ne determinano l’importanza artistica e storica. La sua vasta produzione e la sua continua ricerca artistica hanno lasciato un’impronta indelebile nel panorama dell’arte del Novecento, confermandolo come uno dei grandi maestri della scultura del nostro secolo.

Giacomo Manzù Valutazione Gratuita

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Giacomo Manzù Opere – Vendita ed Acquisto

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Giacomo Manzù Biografia

Le Radici Artistiche a Bergamo

Giacomo Manzù, figura di spicco nell’ambito della scultura e della pittura del Novecento, è nato a Bergamo nel 1908. Fin da giovane, dimostrò un talento eccezionale per l’arte, tanto da iniziare a lavorare come apprendista intagliatore di legno già a undici anni. La sua passione per la plastica decorativa lo portò a frequentare la Scuola serale di plastica decorativa e l’Accademia Cicognini a Verona, dove compì anche il servizio militare.

L’Incontro con l’Arte Francese e la Svolta

Nel 1929, durante un breve soggiorno a Parigi, ebbe un incontro decisivo con l’arte francese, che segnò una svolta nella sua carriera artistica. L’anno successivo, Manzù si stabilì a Milano, dove ebbe l’opportunità di decorare una cappella all’Università Cattolica. In quel periodo, ebbe modo di stringere amicizia e collaborare con artisti come Sassu e Birolli, con i quali partecipò alla Scuola libera di pittura fondata da Munari. La loro opera collettiva fu esposta alla galleria Milano, presentata da R. Giolli.

Milano e le Prime Opere Futuriste

Uno dei primi lavori significativi di Manzù è stato lo stucco colorato dell’Annunciazione nel 1930, che denotava una fusione tra il classicismo, gli etruschi e una nuova sensibilità religiosa. Questo periodo fu però segnato da una crisi artistica, causata dalla scoperta delle sculture di Medardo Rosso durante una visita a una villa a Bergamo nel 1933. Tale esperienza lo spinse a rimanere inattivo per un anno.

La Crisi Artistica e la Riscoperta della Vena Creativa

Tuttavia, nel 1934, Manzù ritrovò la sua vena artistica e realizzò il Ritratto della moglie, seguito da una serie di sculture di teste che culminarono nell’opera Silvia del 1938. Nello stesso anno, grazie alla presentazione di Vitali, espose alla galleria Tre Arte Illustra il Paese dell’anima di Lisi.

Espansioni Artistiche e Riconoscimenti

Manzù intraprese viaggi a Parigi con Sassu nel 1936 e nel 1937 tenne una personale alla Cometa di Roma, presentato da Carrà. Quest’ultimo rilevò l’equilibrio sempre più presente nelle opere di Manzù, una combinazione unica di forme e contenuti vicini alla scultura classica, ma sempre reinterpretati in modo originale.

Il 1938 fu un anno di successi per Giacomo Manzù, che ricevette grandi acclamazioni alla Biennale veneziana e in ottobre esponeva insieme a Birolli alla galleria di Genova. Continuò a partecipare a importanti mostre a Parigi, Milano, New York e San Francisco, affermandosi come uno dei maestri più importanti della scultura del secolo.

Le Sculture Religiose durante la Seconda Guerra Mondiale

Durante la Seconda Guerra Mondiale, Manzù si dedicò a temi religiosi come Pietà, Deposizioni e Crocifissioni. Nel dopoguerra, la sua fama continuò a crescere, e nel 1947 fu organizzata una grande personale a Palazzo Reale a Milano.

Capolavori Inestimabili: La Porta dell’Amore e La Porta della Morte

Tra le sue opere più celebri vi sono la Porta dell’amore (1955-58) del Duomo di Salisburgo e la Porta della morte (1948-1964) della Basilica di San Pietro a Roma, capolavori che testimoniano la grandezza e la maestria artistica di Giacomo Manzù.

Manzù muore il 17 gennaio 1991.