GINO SEVERINI QUOTAZIONI
Gino Severini è senza dubbio uno degli artisti italiani più insigni del XX secolo, la cui influenza e contributo all’arte moderna è ampiamente riconosciuto. Nel mercato dell’arte del XX secolo, le sue opere, in particolare i suoi dipinti cubisti realizzati tra gli anni ’10 e ’20, occupano un posto di grande rilievo e spesso raggiungono valutazioni straordinarie, con alcune opere di rilievo che superano anche €500.000.
Ciò che rende così ricercate queste opere cubiste è la loro audacia nella rappresentazione della realtà attraverso forme geometriche e una vibrante gamma di colori. Gino Severini era maestro nell’esplorare la fusione tra il mondo artistico e scientifico, e questa fusione si riflette in modo sorprendente nei suoi lavori cubisti. Questi dipinti rivelano la sua abilità straordinaria nel tradurre il dinamismo della vita moderna in un linguaggio visivo unico.
Tuttavia, è importante notare che le quotazioni di Gino Severini per le opere successive agli anni ’30, sebbene ancora molto apprezzate, tendono ad avere valutazioni medie che variano da €5.000 a oltre €80.000. La valutazione di una sua opera dipende da vari fattori, tra cui la datazione, le dimensioni e il tipo di opera.
I disegni di Gino Severini, sebbene conservino il loro valore artistico intrinseco, solitamente hanno quotazioni inferiori rispetto ai dipinti.
Un aspetto notevole da sottolineare è il record di vendita stabilito per un’opera di Gino Severini nel 2008, quando un dipinto cubista del 1915, raffigurante una ballerina, è stato venduto all’asta per una cifra straordinaria di circa €19.030.000. Questo risultato eccezionale dimostra il costante interesse e l’ammirazione per l’arte di Severini.
Tuttavia, è importante tenere presente che le stime di mercato sono indicative e che una valutazione accurata del valore di una specifica opera d’arte di Gino Severini richiede l’attenzione di esperti dell’arte. Ti invitiamo quindi a contattarci per una valutazione gratuita e professionale della tua opera di Gino Severini, in modo da poter comprendere appieno il suo valore e la sua importanza nel panorama artistico.
QUOTAZIONI MEDIE€20.000 - €200.000
Gino Severini Valore Opere
Gino Severini, senza dubbio, si erge come uno degli artisti di maggior rilievo nell’ambito dell’arte italiana della prima metà del XX secolo. La sua opera ha registrato risultati di vendita straordinari, talvolta raggiungendo cifre astronomiche, spesso in milioni di euro, soprattutto per le sue opere più significative, in particolare quelle influenzate dai movimenti cubisti e futuristi.
La produzione artistica di Gino Severini è estremamente ampia, sebbene sia possibile notare alcune tendenze. Dopo gli anni ’30, il suo lavoro si è orientato verso una direzione artistica diversa, e le opere di questo periodo sono tra le più comuni reperibili sul mercato. Al contrario, le opere cubiste e futuriste, che rappresentano un periodo altamente sperimentale e innovativo della sua carriera, sono molto rare e ricercate.
Nonostante la diversità nella sua produzione, tutte le opere di Gino Severini godono di un notevole interesse da parte dei collezionisti e degli amanti dell’arte. È importante notare che il valore di vendita varierà significativamente in base alla rarità, alla datazione e all’importanza dell’opera in questione. Le opere più comuni dal periodo successivo agli anni ’30 potrebbero registrare valori inferiori rispetto alle opere cubiste e futuriste, ma comunque suscitano grande interesse tra i collezionisti italiani.
Va anche evidenziato che Gino Severini non si è limitato alla pittura su tela, ma ha sperimentato anche grafiche (litografie acqueforti), sculture e arazzi . Questi lavori, sebbene meno costosi rispetto alle sue opere principali, conservano un certo valore di mercato.
Il mercato delle opere più importanti di Gino Severini è estremamente internazionale, con una forte domanda soprattutto per i dipinti cubisti. Al contrario, le opere più comuni tendono ad avere un mercato più concentrato in Italia.
In definitiva, Gino Severini è un artista di grande prestigio e il valore delle sue opere dipenderà da una serie di fattori, tra cui l’epoca, la rarità e l’importanza storica. La sua influenza nella scena artistica del XX secolo è innegabile, e il suo impatto si riflette nei risultati di vendita eccezionali che talvolta si registrano sul mercato dell’arte.
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Gino Severini Biografia
Un Viaggio Artistico Verso l’Innovazione e la Rinascita
La storia di Gino Severini, nato il 7 aprile 1883 a Cortona, si svela come un’affascinante cronaca di un artista che ha attraversato le epoche e le correnti artistiche del Novecento. La sua carriera, che si sviluppò principalmente a Parigi, è stata un costante esempio di sperimentazione, innovazione e un ritorno alle radici artistiche, plasmando il suo lavoro in una straordinaria carriera che ha superato le otto decadi. Questa biografia esplorerà la vita e le sue opere, delineando il suo impatto duraturo sulla scena artistica internazionale.
Gino Severini Vita
I Primi Passi Artistici, l’Incontro con il Futurismo e con Parigi
L’inizio del percorso artistico di Gino Severini lo portò a Roma nel 1899, dove ebbe l’opportunità di conoscere due figure di spicco dell’arte italiana del tempo: Umberto Boccioni e Giacomo Balla. Questi incontri iniziali furono fondamentali per la sua formazione artistica, poiché lo introdussero alla pittura divisionista e post-impressionista. La sua curiosità e il desiderio di esplorare nuove sfide lo spinsero a trasferirsi a Parigi nel 1906, una decisione che avrebbe avuto un profondo impatto sulla sua evoluzione artistica.
Parigi, la capitale dell’arte e dell’avanguardia, fu la culla in cui Gino Severini trovò ispirazione e collaborò con alcuni dei più grandi artisti del suo tempo. Qui entrò in contatto con Pablo Picasso e Georges Braque, i pionieri del cubismo. Assorbì i principi compositivi di questa nuova corrente artistica, trasformandoli in una parte fondamentale del suo stile.
Per perseguire il successo e affinare ulteriormente la sua tecnica, Gino Severini studiò attentamente le opere degli impressionisti e si immerse nel mondo delle avanguardie artistiche. Questo periodo fu segnato da incontri significativi con artisti come Paul Signac, Amedeo Modigliani e Guillaume Apollinaire, il celebre poeta e critico d’arte. Nel 1913, intraprese un passo significativo nella sua vita personale, sposando la figlia di Paul Fort, un altro importante poeta dell’epoca.
Nel 1910, Gino Severini fu uno dei firmatari del Manifesto della pittura futurista, insieme a Carlo Carrà, Boccioni, Luigi Russolo e Giacomo Balla. Questa dichiarazione d’intenti segnò un importante capitolo nella sua carriera artistica, poiché divenne uno dei principali esponenti del movimento futurista italiano. Due anni dopo, espose le sue opere alla “Mostra dei futuristi italiani” e iniziò a collaborare con la rivista “Valori Plastici”, contribuendo così al dibattito culturale dell’epoca.
La Rivoluzione Cubista
Tuttavia, la sua sperimentazione artistica non si fermò qui. Gino Severini attraversò un momento di transizione epocale, spostandosi dal cubismo verso un neoclassicismo con tocchi metafisici, ispirato dall’arte di Giorgio De Chirico. Questa evoluzione culminò con la pubblicazione del saggio “Du cubisme au classicisme,” che segnò la sua rinascita artistica.
In questo periodo, oltre ad essere presente nelle principali mostre nazionali, Gino Severini realizzò importanti decorazioni per edifici pubblici, civili e religiosi, spesso utilizzando la tecnica del mosaico. Questa fase della sua carriera artistica testimonia la sua abilità nell’integrare gli elementi tradizionali con le innovazioni avanguardistiche, creando opere che incantavano gli spettatori con l’uso magistrale del colore e della luce.
A partire dal 1916, Severini abbandonò gradualmente il futurismo e si immerse completamente nella pittura cubista. Si dedicò in particolare alle nature morte e alla scomposizione e ricomposizione delle opere, unendo spazio e tempo, dettagli e intera composizione attraverso l’uso ardito del colore e della luce. Fu in questo periodo che sviluppò la teoria del cubismo sintetico, che il critico d’arte Theo van Doesburg avrebbe in seguito definito “Cubismo psichico.”
Durante il periodo cubista, Severini esplorò anche tematiche legate al realismo, reintroducendo elementi come le maschere, l’arte sacra e i personaggi della Commedia dell’Arte nelle sue opere. Tra il 1917 e il 1918, Gino Severini scrisse una serie di articoli intitolati “La Peinture d’avant-garde” per la rivista De Stijl, contribuendo così al dibattito artistico dell’epoca.
Le opere create durante gli anni della prima guerra mondiale, sebbene ancora influenzate dalle influenze cubiste e futuriste, mostrarono un crescente interesse per le semplificazioni di ispirazione classica. I suoi dipinti, tra cui l’iconica “Maternità” del 1916, rispecchiano il clima generale di “ritorno all’ordine” che caratterizzò l’arte europea durante quel periodo tumultuoso. Nel 1917, espone a New York, un segno della sua crescente fama internazionale.
Nel 1919, Gino Severini firmò un contratto con il mercante d’arte Rosenberg e iniziò a esporre nella sua galleria, “L’Effort Moderne,” ottenendo anche la commissione per l’affresco di una delle stanze del castello di Montefugoni, vicino a Firenze. Questo periodo segnò una fase importante della sua carriera, con riconoscimenti e successi che lo consacrarono come una figura di spicco nell’arte moderna.
Cubismo, Spiritualità e Ritorno al Futurismo
Tuttavia, tra il 1924 e il 1934, Gino Severini attraversò una profonda crisi spirituale che lo spinse a dedicarsi all’arte sacra. Iniziò a creare mosaici e affreschi a tema religioso, lavorando per chiese in Svizzera, come Semsales e La Roche, così come in Francia e in Italia. Questo periodo di ritorno alle sue radici spirituali testimonia la profonda evoluzione artistica di Severini e la sua capacità di adattarsi a nuovi stili e temi.
Negli stessi anni, partecipò a due mostre del movimento artistico Novecento a Milano e a Ginevra. Nel 1930, Gino Severini venne selezionato per partecipare alla Biennale di Venezia, un ulteriore riconoscimento della sua importanza nell’arte contemporanea.
Negli anni ’50, ritornò alla sua passione per la pittura futurista. Questo ritorno alle sue radici artistiche segnò una nuova fase della sua carriera, e negli anni ’50 raggiunse l’apice del suo successo. Ricevette il Gran Premio della Biennale di Venezia, un riconoscimento straordinario per la sua carriera.
Verso la fine della sua vita, Gino Severini si trasferì definitivamente a Parigi, la città che aveva influenzato profondamente la sua arte. Morì nel 1966 all’età di ottantacinque anni.
Gino Severini Futurismo
Gino Severini, artista eclettico e visionario, è stato un punto di riferimento cruciale all’interno del movimento futurista. Nel 1912, ha giocato un ruolo fondamentale nell’organizzazione della prima mostra futurista a Parigi presso la Galleria Bernheim-Jeune, dimostrando fin da subito la sua dedizione a questa corrente artistica rivoluzionaria. Da questo punto in poi, ha continuato a partecipare con fervore alle successive esposizioni futuriste, portando con sé una visione unica e personale dell’arte.
Ciò che distingue il Futurismo di Gino Severini è la sua capacità di rappresentare la dinamicità e la luce in modo straordinario. Questo pittore, frequentatore di cabaret e amante della vita notturna parigina, ha catturato con maestria l’energia scintillante di questo mondo in opere iconiche come “La danza del pan pan al Monico,” “Geroglifico dinamico del bal tabarin” e “Ballerina in blu.” In queste tele, spazio e tempo si fondono in una festa di luci e colori, creando una visione caleidoscopica che incanta lo spettatore.
Ma ciò che rende il Futurismo di Gino Severini veramente speciale è la sua personale interpretazione del movimento. A differenza di molti artisti futuristi che si concentravano su temi come la tecnologia, le macchine e la velocità preferiva esplorare la bellezza e l’energia delle danzatrici. Le ballerine divennero il fulcro delle sue opere. Per lui, i movimenti delle ballerine erano un simbolo della dinamicità e del movimento universale.
Un altro elemento distintivo delle opere futuriste di Gino Severini è l’attenzione alla luce. Questo aspetto lo ha spinto a tornare alla tecnica del puntinismo, creando dipinti che giocano con la luce in modi straordinari.
Gino Severini Quadri
Ecco l’elenco di alcune delle opere di Gino Severini, ordinato cronologicamente:
Gino Severini Opere Futuriste, Cubiste e Divisioniste
- “Paesaggio del Poitou” (1903)
- “Via di Porta Pinciana al tramonto” (1908)
- “Le Merchand d’oublies” (1908)
- “Blanche Périvier” (1908)
- “Paris, The Seine, the Barges of the Louvre” (1908)
- “Self-portrait” (1908)
- “Paesaggio francese” (1909)
- “Paysan au soleil” (1909)
- “Printemps à Montmartre” (1909)
- “La terrasse d’un café de Montmartre” (1913)
- “Tango argentino” (1913)
- “Étude pour ‘L’Autobus'” (1913)
- “The Boulevard” (1913)
- “Nord-Sud” (1913)
- “Plastic Rhythm of the 14th of July” (1913)
- “Memories of Travel” (1911)
- “The Haunting Dancer” (1911)
- “Dynamic Hieroglyphic of the Bal Tabarin” (1912)
- “Ballerina a Pigalle” (1912)
- “Dancer = Propeller = Sea” (1912)
- “Geroglifico dinamico del bal tabarin” (1914)
- “Visual Synthesis of the Idea: ‘War'” (1914)
- “Simultanéité de groupes centrifuges & centripètes-Donna alla finestra” (1914)
- “Danseuse” (1914-1915)
- “Pierrot with Guitar” (1913)
- “Nature morte à la revue littéraire ‘Nord Sud’ (Hommage à Reverdy)” (c.1917)
- “Maternity” (1916)
- “Ritratto di Madame M.S.” (1915)
- “Cannoni in azione” (1915)
- “Treno blindato in azione” (1915)
- “Donna alla finestra” (1914)
- “Visual Synthesis of the Idea: ‘War'” (1914)
- “Danseuse” (1915)
- “Treno blindato in azione” (1915)
- “Ritmo astratto di Madame M.S. (Abstarct Rhythm of Madame M.S.)” (1915)
- “Etude pour Autoportrait au canotier” (1912-1913)
- “Danseuse aux bords de la mer” (c.1913-1914)
- “Train arrivant à Paris” (1915)
- “arlequin à la mandoline” (1919)
- “Nature morte à la revue littéraire «Nord Sud» (Hommage à Reverdy)” (c.1917)
- “Portrait de l’auteur” (1916)
- “L’autobus” (1913)
- “Natura morta con pera e carte da gioco” (1919)
- “Le boulevard” (1911)
Altre Opere
- “Paesaggio francese”
- “Marie Declide”
- “Mare=Ballerina”
- “Red Cross Train Passing a Village”
- “Still Life with Pigeon”
- “Odalisque with Mirrors”
- “Festival in Montmartre”
- “Harlequin”
- “Ballerina”
- “The musicians”
- “A spring”
- “Harlequins”
- “On the Beach”
- “The Cyclist”
- “Donna alla finestra”
- “Dancer = Propeller = Sea”
- “The Milliner”
- “The Accordion Player”
- “Visual Synthesis of the Idea: ‘War'”
- “Plastic Rhythm of the 14th of July”
- “Still Life with Pigeon”
- “Odalisque with Mirrors”
- “Treno suburbano che arriva a Parigi”