Le quotazioni di Gioacchino Toma, importante firma meridionale del XIX secolo conosciuta come pittore del grigio, possono essere un dato ricercato per appassionati o possessori di un suo pezzo. La sua produzione fu contenuta e i suoi quadri risultano oggi rari sul mercato. Dipinse principalmente con la tecnica dell’olio, specializzandosi nella pittura d’interno con figure e distinguendosi per un linguaggio intimista ed essenziale: stanze spoglie e tetre, tonalità cupe e malinconiche.

Prezzi Correnti delle Sue Opere

I quadri di Gioacchino Toma hanno generalmente quotazioni che vanno dai €1.500 a oltre i €10.000, a seconda del soggetto, delle dimensioni, della qualità e della coerenza con la sua produzione. I lavori di maggiore impegno e fascino, dove si percepisce con forza l’interiorità espressiva dell’autore, possono superare i €15.000. Il record di vendita per un’opera del pittore pugliese è attualmente di €122.021, cifra significativa raggiunta nel lontano 1995 con il dipinto La scuola delle merlettaie (1872).

Quest’opera è una delle più iconiche di Toma, caratterizzata da un linguaggio verista e da una dimensione tipica del suo stile. Raffigura una scena di tradizione partenopea con una pittura dettagliata e con diversi personaggi ben rappresentati. Tuttavia, il risultato appare oggi distante, in quanto i lavori di questo autore stanno riscontrando un calo di domanda da parte dei collezionisti.

Si ricorda che le quotazioni fornite per le opere di Gioacchino Toma sono puramente orientative. Pertanto, per una valutazione specifica della tua opera, è consigliabile consultare i nostri esperti, specializzati nei grandi nomi della pittura napoletana dell’Ottocento.

Gioacchino Toma Quotazioni, Prezzi e Valore Opere

Arte e Mercato: Approfondimento Sul Valore delle Opere di Gioacchino Toma – Maestro Pugliese dell’800 a Napoli

Gioacchino Toma è uno dei massimi rappresentanti della pittura ottocentesca a Napoli. Artista originario della Puglia e fervente patriota, si stabilì nella città partenopea, dove si fece un nome e sviluppò una propria identità pittorica. Non semplice da collocare in una corrente specifica, iniziò con opere romantico-accademiche, proseguì con scene patriottiche dedicate agli eventi risorgimentali e, infine, si avvicinò a un verismo naturalista di stampo resiniano e palizziano.

Nonostante le influenze ricevute da diversi autori e correnti, la pittura di Gioacchino Toma rappresenta un unicum nell’arte della sua epoca. È infatti ricordato come il pittore del grigio per i suoi interni spogli, cupi e per le scene malinconiche che caratterizzano il suo stile. Toma riesce a coniugare romanticismo, verismo e tematiche risorgimentali con grande originalità.

La firma di Gioacchino Toma è particolarmente ricercata sul mercato nazionale, con una domanda concentrata soprattutto nel Meridione, tra Puglia e Campania. Tuttavia, il suo nome è poco frequente sul mercato, sinonimo di una produzione limitata ma di elevata qualità. Le sue quotazioni hanno subito un forte calo negli ultimi anni, in linea con la flessione generale della pittura ottocentesca italiana.

Rimane, tuttavia, uno degli esponenti più importanti del panorama artistico partenopeo del XIX secolo.

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Il valore del tuo quadro verrà stimato dai nostri specialisti, esperti dei protagonisti della pittura napoletana dell’Ottocento. Grazie a un’approfondita competenza sulla figura di Gioacchino Toma—tra biografia, opere, quotazioni correnti e mercato—siamo in grado di fornire stime professionali e in linea con i valori attuali delle sue opere.

Conosciamo bene le dinamiche che caratterizzano il collezionismo di Gioacchino Toma e siamo consapevoli che, al momento, i valori delle sue opere hanno subito un calo. Particolarmente apprezzati sono i suoi interni, rappresentativi del suo stile unico, con stanze spoglie e atmosfere grigie e malinconiche. Sono quindi ricercati soprattutto i suoi interni di figura, sia quelli di impronta verista che quelli dedicati a scene patriottiche risorgimentali.

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Siamo attivamente alla ricerca di opere di Gioacchino Toma, convinti che sia stato uno dei protagonisti della pittura napoletana del XIX secolo e uno degli autori più celebri originari della Puglia. La sua firma, rara e poco rappresentata sul mercato, aggiunge un valore inedito e unico ai suoi quadri. Siamo particolarmente interessati ai suoi interni con figure, caratterizzati da ambienti spogli e atmosfere malinconiche, che riteniamo rappresentino al meglio il suo repertorio artistico.

Il potenziale acquisto della tua opera sarà valutato dai nostri esperti, che hanno una profonda competenza sui pittori dell’Ottocento napoletano e sulle quotazioni di Gioacchino Toma. La nostra esperienza ci consente di condurre trattative eque e coerenti con i prezzi di mercato attuali delle sue opere, garantendo soddisfazione reciproca. Una volta raggiunto l’accordo, ci occuperemo personalmente del ritiro e della logistica del dipinto.

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Biografia di Gioacchino Toma Pittore

Gioacchino Toma nacque il 24 gennaio 1836 a Galatina, comune della provincia di Lecce. Figlio di Pietro e Petrina Strati, appartenenti a un’agiata famiglia meridionale, la morte del padre lo condusse a vivere un’infanzia dura e travagliata. Iniziò gli studi in istituti religiosi ma ne venne espulso a causa del suo animo ribelle.

Visse per strada, commettendo piccoli furti per sostenersi. Tornato in convento, Gioacchino Toma scoprì un talento innato e una passione per la pittura, riuscendo finalmente a dedicarsi alla formazione. Tuttavia, il suo percorso continuò a essere complicato, tra problemi di salute e uno spirito indisciplinato.

A vent’anni, decise di spostarsi a Napoli, senza soldi ma animato da un forte desiderio di dipingere. Prese lezioni di pittura da Gennaro Guglielmi, che lo introdusse nell’ambiente artistico partenopeo. L’abilità nel disegno gli procurò numerose commissioni da famiglie aristocratiche campane. Dopo un periodo trascorso agli arresti, figurò alla Biennale borbonica del 1859 con il quadro Erminia, mostra che segnò il suo esordio espositivo.

Partecipò attivamente ai moti garibaldini, sostenendo con forza la causa dell’Unità d’Italia. Divenne un assiduo espositore della Promotrice di Napoli, partecipando quasi ininterrottamente dal 1862 in poi. Nel 1867 Gioacchino Toma fu presente all’Esposizione Universale di Parigi, una rassegna artistica ai vertici del panorama globale. A Napoli, si legò profondamente alla figura di Domenico Morelli, che ispirò il suo linguaggio e la sua dimensione stilistica.

Si dedicò anche all’attività didattica, per garantirsi un’ulteriore fonte di guadagno. Vinse la cattedra di pittura all’Accademia di Belle Arti partenopea, che condivise con Stanislao Lista. Allo stesso tempo, Gioacchino Toma continuò a dipingere, raggiunse l’apice qualitativo negli ultimi anni della sua carriera e prese parte a numerose esposizioni nell’ambiente napoletano.

Morì a Napoli nel gennaio del 1891.

Gioacchino Toma Opere – Stile e Caratteristiche

La Poetica dell’Essenziale: I Toni Grigi e Malinconici di Gioacchino Toma – Tra Dramma e Verismo

La pittura di Gioacchino Toma è divisibile in due periodi. Fino al 1864 è stilisticamente romantica-accademica, di stampo meridionale e simile a quella del Morelli. Dal 1873, invece, i suoi quadri assumono una dimensione verista, riflettendo l’influenza avuta dalla Scuola di Resina. Nel complesso, ha avuto una produzione singolare e originale, focalizzandosi su una pittura d’interni di gusto partenopeo.

Passò quindi dai primi quadri, con nature morte, soggetti storici e sacri, a opere patriottiche-risorgimentali (vedi I figli del popolo o Piccoli patrioti) fino a opere naturalistiche con il luminismo tipico napoletano. I quadri di Gioacchino Toma cercano di colpire l’interiorità dello spettatore, raccontando con fedeltà al vero ma con forte intimismo. Sono quindi opere semplici, senza particolare enfasi o suggestione, spesso dai toni cupi con interni spogli e poche figure.

Il linguaggio di Gioacchino Toma cerca di cogliere la poetica dell’essenzialità, incentrato sulla figura con un tono sempre quasi drammatico. Nell’opera qui rappresentata, Maternità, si vede una stanza buia, fredda e polverosa dove una mamma triste stringe un bambino. Le pareti grigie, l’ambiente spoglio e trasandato, la faccia della madre assorta e dolente, contribuiscono a colpire l’interiorità di chi guarda.

Anche nelle opere dal soggetto meno triste, Gioacchino Toma mantiene sempre toni grigi e malinconici. Nel suo celebre quadro La scuola delle merlettaie (vedi foto 3), nonostante il soggetto non abbia nulla di drammatico e raffiguri quattro apprendiste intente a cucire, la dimensione pittorica di questo autore, con le espressioni, la coloristica e l’essenzialità dell’ambiente, rende il tutto oscuro, tetro e cupo.

Quadri

1. I figli del popolo (1862)
2. Piccoli patrioti (1862)
3. Rigoroso esame (1864)
4. La scuola delle merlettaie (1872)
5. Luisa Sanfelice in carcere (1874)
6. Dietro la porta (1875)
7. Maternità (1875 c.)
8. Le corallaie (1875 c.)
9. Donna sdraiata che legge (1875/80 c.)
10. L’onomastico della maestra (1879)
11. La pioggia di cenere sul Vesuvio (1880)
12. Colpo di vento (no dat.)
13. Interno familiare (no dat.)