Le quotazioni di Giuseppe Sciuti, uno dei principali interpreti italiani del verismo storico, possono essere un dato interessante per i possessori di una sua opera. Specializzato in animate scene dell’antichità classica, in particolare del mondo romano e greco, i suoi quadri finiti sono difficilmente reperibili, mentre sono più comuni i bozzetti, sempre a olio. Nella valutazione delle opere si distingue tra quelle compiute e quelle non compiute.

Prezzi Correnti delle Sue Opere

I quadri con soggetto antico e romano, di grande formato e ricchi di figure, di Giuseppe Sciuti hanno quotazioni a partire dai €5.000 fino a oltre i €15.000. Sono opere rappresentative della sua produzione, valutate in base alla piacevolezza e alla decoratività della scena. I bozzetti a olio del pittore catanese hanno stime tra i €1.000 e i €5.000.

Il record di vendita per un dipinto di Giuseppe Sciuti è attualmente di €87.750, cifra importante raggiunta nel 1998 dal suo capolavoro della scena storica del mondo normanno L’uscita di Ruggero I, re di Sicilia, dal Palazzo Reale – di formato ampio 228 x 280 cm. Opera caratteristica del verismo storico di questo interprete, testimonia la sua abilità di orchestratore di grandi scene di massa.

Si ricorda che le quotazioni fornite per le opere di Giuseppe Sciuti sono puramente indicative. Per una stima specifica del tuo dipinto del pittore siciliano è consigliabile consultare i nostri esperti, specializzati negli artisti del XIX secolo che hanno ricreato scene del mondo classico-antico.

Giuseppe Sciuti Quotazioni, Prezzi e Valore Opere

Analisi del Mercato dell’Opera di Giuseppe Sciuti – Protagonista delle Rievocazioni dell’Antichità Classica

Giuseppe Sciuti è stato un protagonista del verismo storico italiano. Originario della Sicilia, specializzato in soggetti storici, principalmente dell’Antica Roma e della Magna Grecia, realizzava opere di dimensione realistica, cercando di essere fedele al dato storico. Pittore colto e dalle buone doti di disegno, ebbe una carriera valida e ricca di commissioni.

Oggi il suo nome è molto raro sul mercato, specialmente per i tanto stimati quadri di grande formato, che rappresentano momenti della vita di questa civiltà, con centinaia di personaggi. Tuttavia, sono proprio queste le opere a essere rappresentative della pittura di Giuseppe Sciuti. Il suo mercato è alquanto complesso, con i bozzetti a olio (studi per opere di complessa esecuzione) che sono ricercati soprattutto in Italia meridionale, in particolare nel catanese.

Per i dipinti più significativi del mondo ellenico, romano o, più generalmente, dell’antichità classica, se sono di vasta esecuzione e piacevole decorazione, il mercato diventa internazionale. Il fascino dell’Antica Roma, come è noto, attrae il pubblico straniero. Per quanto riguarda le quotazioni, le opere di Giuseppe Sciuti sono rimaste costanti negli anni, nonostante la scarsa reperibilità dei suoi lavori più significativi.

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Per valutare un’opera d’arte di Giuseppe Sciuti, è fondamentale stabilire se si tratta di un bozzetto o di un’opera finita. L’artista catanese ha lavorato quasi esclusivamente con la tecnica dell’olio ma, considerata la complessità di molte sue opere, realizzava diversi studi preparatori per i lavori in grande formato. Le quotazioni variano significativamente tra opere compiute e studi preparatori. I dipinti dell’antichità classica, ricchi di figure e di grande formato, rappresentano la parte più rara della sua produzione e raggiungono i prezzi più elevati.

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Giuseppe Sciuti, celebre per le sue rievocazioni storiche dell’antichità classica, è riconosciuto per il suo eccellente tratto e il talento da orchestratore di composizioni ricche di figure. Considerato un maestro del verismo storico, è uno degli artisti più importanti della pittura ottocentesca siciliana.

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Biografia di Giuseppe Sciuti Pittore

Giuseppe Sciuti nacque il 26 febbraio del 1834 a Zafferana Etnea, piccolo comune siciliano in provincia di Catania. Figlio di Salvatore e di Caterina Costa, crebbe in un’agiata famiglia locale. Piuttosto che seguire le orme del padre, farmacista, preferì perseguire l’attività di pittore.

Questa sua passione lo portò, all’età di quindici anni, nella vicina Catania, dove, finanziato dal padre, Giuseppe Sciuti poté apprendere le basi del mestiere artistico. Inizialmente, prese lezioni di pittura dal decoratore De Stefani e dal ritrattista neoclassico catanese Giuseppe Gandolfo, per poi proseguire come autodidatta.

Grazie alle prime commissioni ricevute e a un sussidio, viaggiò a Roma, Napoli e Firenze, tre poli fondamentali dell’arte italiana. Per il pittore siciliano, il soggiorno fiorentino si rivelò fondamentale, poiché entrò in contatto con la corrente macchiaiola. Successivamente, si stabilì a Napoli, dove ebbe come maestro Domenico Morelli.

Giuseppe Sciuti iniziò a prendere parte anche a manifestazioni artistiche, esponendo dal 1869 alla Promotrice partenopea. Oltre a questo evento, fu un assiduo espositore della Società di Belle Arti di Roma. Dal 1875, vinse la cattedra di pittura all’Istituto di Belle Arti di Napoli.

Tuttavia, l’anno seguente si stabilì a Roma, la città in cui abitò per il resto della sua vita. Giuseppe Sciuti ottenne sempre maggiori riconoscimenti, che gli fruttarono diverse commissioni prestigiose. Tra le più note, la decorazione dell’Ambasciata Svizzera di Roma e del Duomo di Acireale.

Partecipò anche a manifestazioni estere, in particolare in Austria e Inghilterra, nazioni in cui la sua arte fu particolarmente apprezzata. Durante il periodo nella Capitale, si avvicinò a Cesare Maccari, pittore specializzato in scene storiche e dell’Antica Roma, approfondendo anche lui il mondo dell’antichità classica.

Proseguì quindi la sua carriera con prestigiosi incarichi, specialmente in Sicilia, e partecipazioni a mostre. Fu presente ancora a due edizioni della Società Amatori e Cultori di Roma, rispettivamente nel 1900 e nel 1909. Nel 1905, Sciuti prese parte alla Società di Belle Arti di Genova.

Morì a Roma nel marzo del 1911.

Giuseppe Sciuti Opere – Stile e Caratteristiche

L’Arte di Giuseppe Sciuti: Maestro del Verismo Storico e dell’Antichità Classica

Giuseppe Sciuti si specializzò nel verismo, ricostruendo scene storiche dell’antichità classica. La sua arte si concentrò sulla rappresentazione realistica di momenti animati del mondo romano e greco. Grazie alle sue doti di disegnatore e a un profondo studio di queste civiltà, le sue ricostruzioni risultarono verosimili sia nelle architetture sia nei costumi.

Le scene ritratte da Sciuti raffigurano spesso momenti storici conosciuti, come nei dipinti Trionfo dei Catanesi sui Libici e L’uscita di Ruggero I, re di Sicilia, dal Palazzo Reale. Entrambe le opere sono caratterizzate da composizioni ricche di personaggi: plebei, aristocratici, senatori, cavalieri con elmi e scudi, oltre a elefanti, il tutto immerso in scenografie che richiamano edifici e costruzioni del mondo classico.

Si tratta frequentemente di opere di vasto formato, in cui Sciuti si dimostrò un abile orchestratore nella disposizione di migliaia di personaggi, dando vita a scene di massa complesse. Cultore dell’Antica Roma e dell’antichità classica in generale, le sue opere si distinsero per una presunta fedeltà storica e un’elevata abilità tecnica. Si nota, inoltre, una grande maestria nella pittura di figura, che raggiunse ottimi risultati anche nei ritratti.

Quadri

1. L’uscita di Ruggero I, re di Sicilia, dal Palazzo Reale
2. Le vestali
3. Tito Quinto de la Libertà ai greci
4. L’educazione
5. Fioraia greca
6. Tempio di venere
7. La martire cristiana
8. Trionfo dei Catanesi sui Libici
9. Ave Cesare
10. Le gioie della buona mamma
11. Un dolce disturbo