LEONCILLO LEONARDI QUOTAZIONI
Le opere più ambite dell’artista sono le sue ceramiche e terrecotte realizzate alla fine degli anni ’50 e all’inizio degli anni ’60. Le sculture uniche di Leoncillo Leonardi hanno quotazioni che variano da €4.000 a oltre €50.000. Nel 2018, è stato stabilito un record di vendita per una ceramica dell’artista umbro, che è stata venduta per oltre €800.000.
I disegni, le tempere e le tecniche miste di Leoncillo Leonardi possono avere in media quotazioni comprese tra €600 e oltre €2.000. La datazione, le dimensioni e la qualità dell’opera sono i fattori più importanti nella valutazione di una creazione di Leoncillo. Tuttavia, le stime fornite in precedenza sono solo indicative ed andrebbero approfondite con la valutazione gratuita di uno dei nostri esperti.
QUOTAZIONI MEDIE€15.000 - €60.000
QUOTAZIONI MEDIE DISEGNI, BOZZETTI E OPERE SU CARTA
Le valutazioni medie per i disegni, bozzetti e tecniche miste di Leoncillo Leonardi si aggirano tra €1.500 e €2.500. Il valore dipende dal soggetto rappresentato, dalle dimensioni dell’opera e dalla complessità del disegno.
QUOTAZIONI SCULTURE: CERAMICHE E TERRECOTTE
Le valutazioni medie e le quotazioni per le sculture uniche di Leoncillo Leonardi, realizzate in ceramica e terracotta, sono tra €15.000 e €60.000. Tuttavia, le opere di maggior rilievo superano ampiamente questi valori medi.
Leoncillo Leonardi Quotazioni, Prezzi e Valore Sculture
Le valutazioni delle sculture realizzate da Leoncillo Leonardi in ceramica o terracotta sono influenzate da una serie di fattori, ognuno dei quali contribuisce a determinare il valore dell’opera. Tra i principali fattori rientrano la qualità artistica, che è influenzata non solo dallo stile e dalla tecnica utilizzata, ma anche dal colore delle sculture. La datazione dell’opera è un elemento rilevante, con una particolare preferenza per le opere realizzate negli anni ’50 e ’60, quando Leoncillo ha raggiunto una piena maturità artistica.
Un altro aspetto che influenza il valore delle sculture è il soggetto rappresentato. Le opere che presentano soggetti del periodo astratto-informale di Leoncillo scultore sono particolarmente apprezzate e ricercate dai suoi collezionisti. Inoltre, le dimensioni dell’opera possono avere un impatto significativo sul suo valore. Sculture di dimensioni più grandi, che richiedono una maggiore abilità e impegno da parte dell’artista, tendono ad avere valutazioni più elevate rispetto a quelle di dimensioni più ridotte.
La conservazione dell’opera è un altro fattore importante. Le sculture che sono state mantenute in buone condizioni nel corso degli anni e che presentano un’ottima conservazione, senza segni evidenti di danni o usura, sono generalmente valutate più positivamente. Inoltre, la storia dell’opera può influire sul suo valore. Se l’opera è stata esposta in importanti mostre, esposizioni o è stata pubblicata in cataloghi o libri d’arte riconosciuti, ciò può contribuire ad aumentare la sua valutazione. Anche la provenienza dell’opera, ovvero la sua storia di proprietà, può influenzarne il suo valore.
I tagli di Leoncillo ceramista sono particolarmente ricercati e apprezzati dai suoi estimatori. Questi tagli, che rappresentano una caratteristica distintiva delle sue opere degli anni ’60 ed aggiungono un elemento di originalità e unicità alle sculture.
In conclusione, i valori delle sculture di Leoncillo in ceramica o terracotta dipendono da una combinazione di fattori, tra cui la qualità artistica, la datazione, il soggetto, le dimensioni, la conservazione, la storia. La considerazione di tutti questi elementi è essenziale per valutare correttamente e apprezzare appieno l’opera di questo artista.
Leoncillo Leonardi Valutazione Gratuita e Senza Impegno
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Leoncillo Leonardi Vendita ed Acquisto
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Biografia di Leoncillo Leonardi Ceramista
Leoncillo Leonardi, nato a Spoleto nel 1915 e deceduto a Roma nel 1968, è stato uno scultore di grande talento. Fin dai suoi primi anni di formazione presso l’Istituto d’arte di Perugia nel 1932, ha dimostrato un interesse profondo per l’arte scultorea, prendendo ispirazione da maestri come Donatello e Jacopo dela Quercia.
Successivamente, si trasferisce a Roma per seguire i corsi del professor Zaneli all’Accademia di Belle Arti. Durante questo periodo, entra a contatto con l’ambiente artistico della Galleria della Cometa, frequentata da importanti figure dell’arte come Capogrossi, Fazzini e Cagli. È in questo periodo che Leonardi si avvicina alla ceramica come suo mezzo espressivo preferito, sperimentando tecniche innovative di smaltatura che arricchiscono le sue opere.
Nel 1940, Leonardi espone per la prima volta le sue opere alla Triennale di Milano, ma l’arrivo della guerra lo riporta a Roma, dove continua a partecipare a mostre collettive presso la Galleria dello Zodiaco e la Galleria di Roma. Nonostante l’influenza del neocubismo che si diffonde in Italia, Leonardi mantiene il suo gusto formale distintivo senza rinunciare alle nuove istanze artistiche.
Dal 1939 al 1942 si stabilisce a Umbertide e dirige una fabbrica di ceramica. Produce Le quattro stagioni e conosce Giò Ponti, che decide di allestirgli una sala insieme a Fancello alla Triennale di Milano. Si stabilisce definitivamente a Roma nel 1942. Due anni dopo, con Guttuso, Mafai, Mazzacurati, Mirko, Cagli, Omiccioli e Purificato, partecipa alla mostra dell’Arte contro la barbarie con le due versioni della Madre romana uccisa dai tedeschi cui è assegnato il primo premio.
A partire dal 1947, Leonardi partecipa regolarmente alle Biennali di Venezia e alle Quadriennali di Roma, consolidando la sua presenza nel panorama artistico italiano. Nel 1949, tiene la sua prima mostra personale presso la Galleria del Fiore a Firenze, con Roberto Longhi che lo presenta come “l’unico fatto aperto della scultura italiana”.
Tuttavia, nel 1956, Leonardi attraversa una profonda crisi politico-ideologica a seguito degli eventi in Ungheria, che lo porta a dimettersi dal Partito Comunista e a abbandonare il post-cubismo. Le sue opere del 1957, esposte a Roma, mostrano un ritorno alle esperienze iniziali di modellato, segnando una nuova fase nella sua carriera artistica.
L’importanza e l’influenza di Leonardi nell’ambito della scultura vengono riconosciute con la dedicazione di una sala personale alla Biennale di Venezia del 1960, e successivamente con il Gran Premio per la scultura assegnato all’artista nel 1968.
Dopo la sua morte, sono state organizzate importanti mostre antologiche dell’opera di Leonardi a Spoleto nel 1969, a Roma nel 1979-1990 e a Verona nel 1985, che hanno contribuito a far conoscere e apprezzare la sua arte al pubblico più ampio.
Leoncillo Leonardi Opere – Stile e Caratteristiche
L’Arte della Ceramica Smaltata: L’Evocazione del Nuovo Linguaggio di Leoncillo Leonardi
L’arte di Leoncillo Leonardi è una fusione di antiche tecniche etrusche e una rivisitazione moderna che ha ridefinito il concetto stesso di ceramica smaltata. Prendendo ispirazione dalle tradizioni del passato, Leoncillo, insieme a Lucio Fontana e Fausto Melotti, ha trasformato ciò che un tempo era considerato un’arte di minore importanza in un linguaggio artistico innovativo e vibrante.
Le prime opere di Leoncillo Leonardi erano principalmente figurative, ma sotto l’influenza della Scuola Romana, si è spinto verso rappresentazioni più espressive, abbracciando le tendenze dell’epoca, come l’espressionismo. Nei suoi primi lavori, emergono anche elementi cubisti, con una particolare attenzione alla ceramica, dove riesce a scomporre le forme attraverso lavori asimmetrici. Sin dall’inizio, i suoi colori e le sue tinte sono stati vivaci, splendidi e brillanti, conferendo alle sue opere una vitalità straordinaria.
Negli anni ’50, Leoncillo Leonardi si è avvicinato sempre di più all’astrattismo, partendo da una base naturalista per poi virare verso l’informale. Le sue opere di questo periodo sono caratterizzate da smalti dai colori accesi e vivaci, che conferiscono una leggerezza unica alle sue creazioni, distinguendole dalle tradizionali sculture in bronzo. Utilizzando la terracotta come tela, ha saputo far parlare la superficie attraverso i colori e gli smalti, trasformandola in un’opera vibrante e dinamica. Le sue creazioni sono diventate un gioco magistrale tra materia e colore, grazie alla tecnica dello smalto sulla ceramica.
Tuttavia, è verso la fine degli anni ’50 che Leoncillo arriva alle sue opere più iconiche: la serie dei “tagli”. Con queste opere, crea fenditure all’interno delle sue sculture in terracotta, aprendo nuove dimensioni e introducendo un nuovo linguaggio estetico. Le crepe all’interno delle ceramiche sono un’esplorazione delle potenzialità della forma e dello spazio, trasformando le sue opere in testimonianze di una continua ricerca artistica e di un’evoluzione senza fine.
Sculture
Di seguito alcuni dei suoi lavori più noti:
- Donna con bambino (1949)
- La centralinista (1949)
- Dattilografa (1950)
- Fregio per Teatro dei satiri (1953)
- Cespuglio (1957)
- Itinerario (1958)
- Paesaggio siciliano (1958)
- Presagio (1959)
- Grande mutilazione (1962)
- San Sebastiano bianco (1962)
- Taglio bianco (1963)
- Racconto di notte (1965)