I dipinti più ricercati di Mario Tozzi sono le sue tele degli anni ’20 e ’30, ma anche i suoi dipinti successivi sono comunque molto apprezzati. Le quotazioni per i quadri di Mario Tozzi di solito variano da €3.000 a oltre €20.000. Il record di vendita noto del pittore risale al 2014, quando un bellissimo quadro del 1931 è stato venduto per circa €150.000.

La qualità, le dimensioni e la data di creazione sono i tre fattori principali che influenzano il prezzo di un quadro di Mario Tozzi. I disegni di solito hanno valori inferiori, con stime medie di €1.000 – €3.000. Tuttavia, queste valutazioni sono puramente indicative e sarebbe consigliabile richiedere una valutazione gratuita e specifica da un nostro esperto per avere un’analisi più accurata.

Mario Tozzi Quotazioni e Valore Opere

Fattori principali nella Stima di Mario Tozzi Quadri

Per calcolare in modo accurato il possibile prezzo di un’opera dell’artista Mario Tozzi, è necessario considerare una serie di fattori che possono influenzare la valutazione. I fattori principali: la qualità artistica, la datazione, le dimensioni e la storia.

La qualità artistica è un fattore cruciale nella determinazione del valore di un dipinto di Mario Tozzi. Questo si riferisce all’abilità dell’artista nel creare un’opera che sia in linea con la sua produzione artistica complessiva. In questa valutazione, si considera il soggetto dell’opera, la sua composizione e la scelta dei colori. Se l’opera mostra l’apice delle capacità artistiche di Mario Tozzi e presenta una combinazione equilibrata di elementi visivi, il suo valore potrebbe aumentare significativamente.

La datazione è un altro aspetto importante da considerare. Le opere realizzate da Mario Tozzi negli anni ’20 e ’30 sono particolarmente ricercate dai collezionisti e spesso raggiungono le valutazioni più elevate. Questo periodo è considerato il periodo della sua massima espressione artistica. Tuttavia, è importante notare che Tozzi ha continuato a dipingere soggetti simili anche negli anni ’60 e ’70. Sebbene queste opere siano apprezzate e ricercate, di solito sono valutate più basse rispetto a quelle del periodo precedente.

Le dimensioni dell’opera sono un fattore che può incidere sul suo valore di mercato. In generale, le opere di dimensioni più grandi tendono ad essere valutate più alto rispetto a quelle di dimensioni più ridotte. Questo è dovuto alla maggiore quantità di lavoro e di materiali richiesti per la loro realizzazione. Tuttavia, è importante considerare anche l’importanza dell’opera in relazione alle altre creazioni dell’artista. Se un’opera di dimensioni più ridotte è particolarmente significativa o rappresentativa del suo stile, potrebbe ancora raggiungere una valutazione considerevole.

La storia dell’opera è un elemento che può influenzare il suo valore sul mercato dell’arte. Ciò include informazioni sulla sua esposizione in mostre importanti, la sua menzione o pubblicazione in cataloghi di esposizioni o monografie sull’artista, nonché la sua provenienza. Se un’opera del pittore marchigiano è stata esposta in prestigiose gallerie o è stata pubblicata in pubblicazioni d’arte rilevanti, ciò può aumentare il suo possibile prezzo. Inoltre, se l’opera ha una storia di commissione da parte di una figura importante o è stata parte di una collezione prestigiosa, ciò potrebbe contribuire alla sua stima complessiva.

In sintesi, la valutazione del prezzo di un’opera di Mario Tozzi richiede una valutazione oculata di diversi fattori. La qualità artistica, la datazione, le dimensioni e la storia, tra gli altri, svolgono un ruolo cruciale nel determinare il valore di mercato di un dipinto. Tuttavia, è importante notare che la valutazione del prezzo di un’opera d’arte è soggettiva e può variare in base alle tendenze di mercato, alle preferenze dei collezionisti e ad altri fattori contingenti.

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La nostra valutazione sarà accurata e basata su una solida conoscenza del mercato dell’arte. Considereremo la qualità artistica, la datazione, le dimensioni e la storia delle opere di Mario Tozzi, oltre a eventuali informazioni aggiuntive che ci fornirai. Siamo consapevoli che la valutazione del prezzo di un’opera d’arte è un processo complesso e soggettivo, ma faremo del nostro meglio per fornirti una stima coerente con i prezzi di mercato attuali.

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Biografia di Mario Tozzi Pittore

Nato a Fossombrone nel 1895 e scomparso a Parigi nel 1978, è stato un pittore italiano di grande importanza nel panorama artistico del Novecento. Dopo essersi trasferito a Parigi nel 1919, Mario Tozzi entrò in stretta relazione con numerosi artisti italiani che risiedevano nella città, tra cui Campigli, De Chirico, De Pisis, Paresce, Savinio e Severini.

Insieme a loro, formò il Group des sept, un gruppo che manteneva continui contatti con il movimento artistico italiano del Novecento. Mario Tozzi svolse un ruolo fondamentale come tramite tra gli artisti italiani e il movimento rifondato da Margherita Sarfatti. Fu grazie a lui che furono organizzate due importanti mostre a Parigi: una nel 1929 presso la galleria Bonaparte e l’altra nel 1930 presso la galleria Zak.

Nel 1930, in collaborazione con il critico d’arte W. George, Tozzi organizzò anche la sala “Appels d’Italie” per la XVII Biennale di Venezia. In questa sala, alcuni artisti francesi esibirono le loro opere insieme ai membri del Group des sept, che George definì nella sua presentazione come “umanisti classici”.

Sotto il patrocinio di Tozzi e George, il sodalizio artistico realizzò altre mostre collettive, come quella tenuta presso la galleria Milano nel 1930 e quelle presso la galleria Bernheim nel 1932 e la galleria Charpentier nel 1933, entrambe a Parigi. Partecipò anche a numerose esposizioni organizzate o sponsorizzate dal movimento Novecento sia in Italia che all’estero, inclusi gli eventi della Biennale di Venezia fino al 1936 e le prime tre edizioni della Quadriennale.

Durante questo periodo, che va dal 1930 al 1935, Tozzi espose anche diverse mostre personali a Parigi, Roma (presso la galleria Sabatello) e Firenze (presso la galleria Bellini). Tuttavia, nel 1937, quando la sua carriera artistica stava raggiungendo l’apice, il pittore marchigiano fu colpito da una grave malattia che lo costrinse a un lungo periodo di quasi totale inattività, fino al 1958. Durante questo periodo difficile, tornò in Italia. Tra il 1936 e il 1938, partecipò alla decorazione del Palazzo di Giustizia di Milano, contribuendo all’affresco intitolato “Adamo ed Eva dopo il peccato”.

Nel suo stile artistico, Tozzi si distinse per il realismo inizialmente quasi fotografico, che successivamente si evolse in una rappresentazione più sintetica nella prima metà degli anni Venti. Nonostante rimangano poche tracce di questo periodo successivo al 1928, ci sono due elementi distintivi che caratterizzano il suo lavoro: la moltiplicazione degli spazi, che si sovrappongono creando effetti di forte irrealtà, e la resa plastica delle figure attraverso una tecnica che cerca di ottenere effetti materici e granulosi, per suggerire la tridimensionalità del rilievo.

A queste caratteristiche si aggiunge il persistere di suggestioni metafisiche, riconoscibili sia nelle atmosfere rarefatte e sospese che nelle citazioni tratte dal repertorio iconografico, come ad esempio le quinte architettoniche dechirichiane presenti in opere come “Torso di donna” (1930) e “Solitudine” (1931).

Mario Tozzi Opere

1. Ritratto di mia moglie (1920)
2. Paesani (1925)
3. L’atelier (1927/28)
4. Figure e architettura (1929)
5. Primavera (1930)
6. Il trespolo dello scultore (1931)
7. Il pittore (1931)
8. Davide e Golia (1942)
9. Autoritratto (1948)
10. Lezione di geometria (1950)
11. Il gioco della dama (1962)
12. La sorellina (1967)
13. Figura con merlo (1969)