Per fornire stime indicative sul valore delle opere di Oreste Bogliardi, è essenziale distinguere tra le sue creazioni figurative realizzate fino alla fine degli anni ’20 e le sue opere astratte prodotte dagli anni ’30 in poi. Questa distinzione riflette notevoli differenze nei prezzi di mercato.

Le opere figurative di Oreste Bogliardi, in linea generale, possono essere valutate tra €500 e €3.000, sebbene le stime effettive possano variare notevolmente in base alla qualità specifica dell’opera. Tuttavia, è importante notare che le sue opere astratte godono di una maggiore apprezzamento e possono superare significativamente questi valori. Le quotazioni per le opere astratte di Bogliardi tendono ad oscillare tra €2.000 e oltre €5.000. Si dovrebbe prestare particolare attenzione alle composizioni astratte create durante i suoi primi anni di produzione, specialmente fino agli anni ’50, poiché sono spesso le più apprezzate sul mercato.

Va notato che i quadri figurativi di Oreste Bogliardi tendono a essere valutati relativamente più bassi rispetto alle sue opere astratte. Il record di vendita del pittore è stato stabilito da una composizione astratta del 1934, che è stata venduta per circa €28.000 nel 2018. Questo record sottolinea l’innovazione e il valore delle sue opere astratte in confronto ai suoi contemporanei.

Tuttavia, è fondamentale sottolineare che queste stime sono indicative e soggette a variazioni a seconda del mercato e delle circostanze specifiche dell’opera d’arte. Per ottenere una valutazione accurata del valore di un’opera di Oreste Bogliardi, è sempre consigliabile consultare un nostro esperto d’arte qualificato che possa esaminare l’opera e considerare tutti i fattori pertinenti.

Oreste Bogliardi Valore Dipinti

Oreste Bogliardi è stato un pittore che ha segnato una svolta innovativa rispetto ai suoi contemporanei, avventurandosi tra i primi in Italia nel mondo della pittura astratta. La sua carriera artistica può essere suddivisa in due distinti periodi, ciascuno caratterizzato da una diversa espressione artistica.

Il primo periodo, che abbraccia il suo lavoro fino al 1934, è dominato da una pittura figurativa che presenta somiglianze con il movimento del “Ritorno all’Ordine” e il “Realismo Magico”. Durante questo periodo, Oreste Bogliardi si distingue per la sua abilità nella rappresentazione di soggetti concreti. Tuttavia, è importante notare che, sebbene le opere figurative di questo periodo possano non essere considerate altamente valutate sul mercato rispetto alle sue opere astratte, alcune eccezioni possono emergere. Ad esempio, ritratti di belle donne o opere di eccezionale qualità pittorica possono acquisire un valore significativo.

La seconda fase della carriera artistica di Oreste Bogliardi, inizia nel 1934, quando abbraccia completamente la pittura astratta. Questo segna un punto di svolta importante nella sua produzione artistica. Le sue opere astratte sono generalmente considerate le più preziose sul mercato. Tuttavia, anche all’interno di questo periodo astratto, è essenziale tenere conto della datazione delle opere. Le sue prime creazioni astratte tendono ad essere più ambite rispetto a quelle successive.

Oltre a queste distinzioni temporali, vari altri fattori possono influire sulla valutazione delle opere di Oreste Bogliardi. Le dimensioni dell’opera e la sua storia sono elementi che gli esperti considerano attentamente nella stima del valore.

In sintesi, per calcolare il valore di un’opera di Oreste Bogliardi, è fondamentale distinguere tra le sue fasi figurative e astratte, considerando anche altri fattori come dimensioni, soggetto e stato di conservazione. La sua importanza nella storia dell’arte come uno dei precursori della pittura astratta in Italia aggiunge un ulteriore elemento di interesse per i collezionisti e gli estimatori dell’arte.

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È importante sottolineare che la valutazione di un’opera d’arte è un processo complesso che richiede una conoscenza approfondita del mercato e dell’opera stessa. I nostri esperti sono specializzati nella pittura della metà del XX secolo, in particolare nei primi pittori astrattisti italiani. Monitoriamo costantemente i risultati di vendita delle opere d’arte di artisti come Oreste Bogliardi per garantire una valutazione accurata e aggiornata.

Confidiamo nella competenza dei nostri esperti nel fornirti una stima coerente con i prezzi attuali di mercato e il valore intrinseco dell’opera. Ricorda che l’arte è un campo in cui ogni dettaglio può fare la differenza nella determinazione del valore di mercato, quindi contare su un esperto è fondamentale per ottenere una valutazione precisa. Non esitare a contattarci.

Oreste Bogliardi Vendita ed Acquisto

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Siamo particolarmente interessati alle prime opere astratte di Bogliardi, specialmente quelle create tra il 1934 e i primi anni ’50, e valutiamo ogni quadro individualmente per comprendere appieno la sua qualità, il che è un fattore determinante nel definire il prezzo di mercato.

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Opere in Vendita di Oreste Bogliardi

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Biografia di Oreste Bogliardi Pittore

La Vita e la Carriera Artistica

Oreste Bogliardi, un nome che risuona nell’ambito dell’arte italiana del XX secolo, nacque a Portalbera, in provincia di Pavia, nel 1900. La sua vita e la sua carriera artistica si intrecciano in un percorso ricco di evoluzione, innovazione e contributi significativi al mondo dell’arte. Con una carriera che si estende per decenni, ha attraversato diverse fasi artistiche, esplorando sia l’arte figurativa che l’astrattismo.

Dai suoi primi passi nell’arte, Oreste Bogliardi dimostrò un talento straordinario che presto lo portò a intraprendere un percorso formativo all’Accademia di Brera a Milano. Qui, tra i maestri e i colleghi artisti, iniziò a plasmare il suo stile e a nutrire la sua passione per l’arte. Nel 1924, completò i corsi accademici, segnando l’inizio ufficiale della sua carriera artistica.

L’Influenza di Parigi e la Svolta nell’Astrattismo

Il 1925 rappresentò un punto di svolta cruciale nella vita di Oreste Bogliardi, quando decise di intraprendere un viaggio a Parigi, il cuore dell’arte europea. Questa esperienza influenzò profondamente il suo sviluppo artistico, esponendolo a nuove idee, stili e tendenze dell’arte moderna. Tornato a Milano nel 1926, le sue opere iniziarono a riflettere chiaramente l’influenza di questo periodo parigino, con una maggiore attenzione alle strutture e una crescente sintesi nella sua espressione artistica.

Tuttavia, fu nel 1934 che Oreste Bogliardi compì un passo audace e rivoluzionario nella sua carriera. Iniziò a dedicarsi alla pittura astratta, un territorio inesplorato che avrebbe sfidato le convenzioni artistiche dell’epoca. Nello stesso anno, insieme ad altri artisti come Ghiringhelli e Reggiani, espresse il suo impegno per l’astrattismo firmando la Dichiarazione degli espositori. Questo gesto, a posteriori considerato un vero e proprio “manifesto” dell’astrattismo italiano, segnò il punto di partenza di una nuova fase nella sua carriera.

Il 1935 fu un anno significativo per Oreste Bogliardi, poiché partecipò alla I Mostra collettiva di arte astratta italiana, ospitata nello studio di illustri artisti come Felice Casorati ed Enrico Paulucci a Torino. Qui, condivise lo spazio espositivo con figure eminenti dell’arte astratta italiana dell’epoca, tra cui Lucio Fontana, Osvaldo Licini, Fausto Melotti, Atanasio Soldati e Luigi Veronesi. Le opere astratte di Bogliardi di questo periodo erano caratterizzate da una vibrante emotività e una sfida aperta alle restrizioni puriste, dimostrando la sua volontà di esplorare nuovi orizzonti artistici.

Il Riconoscimento e il suo Legato nell’Arte Italiana

Verso la fine degli anni Trenta, Oreste Bogliardi fece una pausa dall’astrazione, ma non abbandonò mai del tutto l’idea di esplorare le frontiere dell’arte astratta. Il dopoguerra vide il ritorno del pittore all’astrattismo, ma questa volta con opere più rigorose e costruite. Questa evoluzione artistica sottolineò la sua versatilità e la sua capacità di adattarsi ai cambiamenti del panorama artistico, dimostrando ancora una volta la sua profonda comprensione dell’arte come veicolo di espressione e innovazione.

La sua importanza nel panorama artistico italiano non passò inosservata. Nel 1966, le sue opere furono parte integrante della prima mostra dell’astrattismo italiano alla XXXIII Biennale di Venezia, curata da Nello Ponente. Successivamente, nel 1967, le sue opere furono esposte con onore alla Mostra Italiana di Arte Moderna 1915-1935 a Palazzo Strozzi di Firenze, ricevendo anche il prestigioso Fiorino d’Oro.

La Mostra Nazionale della Permanente di Milano nell’ottobre 1967 e la mostra del VII Premio Avezzano nell’agosto 1966 fecero ulteriormente luce sulla sua influenza e il suo talento. Nel 1967, Bogliardi ricevette la medaglia d’oro al II Premio Bolzano, premio conferitogli dal sindaco di Bolzano, confermando il suo status di artista di rilievo.

La sua carriera culminò in una mostra collettiva a Monza nel febbraio 1969, dimostrando che il suo impatto nell’arte persisteva anche dopo la sua scomparsa. Oreste Bogliardi si spense a Rapallo il 16 maggio 1968.