Pietro Consagra si distingue come uno dei più importanti scultori nel panorama artistico italiano del secondo dopoguerra, soprattutto nel contesto dell’astrattismo. Sebbene abbia prodotto anche quadri, dipinti e disegni, è per le sue sculture che è maggiormente riconosciuto. Il valore delle opere scultoree di Pietro Consagra varia da €500 per le edizioni multiple fino a oltre €50.000 per i pezzi unici degli anni ’50 e ’60 di grandi dimensioni.

Il valore di una sua scultura dipende dall’unicità dell’opera, dalla sua datazione, dalle dimensioni e dai materiali utilizzati. Il record di vendita conosciuto per le opere dello scultore è di circa €150.000, raggiunto nel 2018 per una magnifica scultura in ferro dipinto del 1966, raffigurante una composizione astratta a grandezza naturale. Le quotazioni per i quadri e i disegni di Pietro Consagra sono generalmente inferiori rispetto alle sculture uniche, in linea di massima tra €300 e €2.000 per i disegni, a seconda della complessità, e un prezzo leggermente più alto per gli oli, che possono superare €5.000.

È importante sottolineare che queste stime sono puramente indicative e sarebbe consigliabile richiedere una valutazione gratuita da un nostro esperto per una stima specifica ed approfondita della tua opera d’arte di Piero Consagra.

Pietro Consagra Valore Sculture

La produzione artistica di Pietro Consagra è estremamente variegata e comprende un ampio spettro di forme espressive. Oltre alle celebri sculture, il suo talento si è esteso anche a disegni, dipinti, litografie, multipli ed oggettistica. Tuttavia, è innegabile che le sculture siano le opere che maggiormente rappresentano il cuore pulsante della sua creazione artistica, ricevendo una particolare attenzione da parte dei collezionisti e degli appassionati d’arte.

Pietro Consagra è considerato uno dei più importanti scultori italiani del secondo dopoguerra, in particolare nell’ambito dell’Arte Astratta. Le sue sculture, grazie alla loro forza espressiva e alla capacità di comunicare emozioni universali attraverso forme geometriche e astratte, hanno conquistato un posto di rilievo nel panorama artistico italiano del XX secolo.

Per comprendere il valore di una scultura di Pietro Consagra, è necessario considerare diversi fattori che contribuiscono alla sua valutazione. Innanzitutto, l’unicità dell’opera svolge un ruolo fondamentale. L’artista ha creato sia sculture in serie, denominate “multipli”, che pezzi unici. Mentre i multipli possono avere diverse tirature, solitamente è più ricercato un numero limitato di esemplari. I pezzi unici, al contrario, rappresentano delle rarità, poiché l’artista ha dedicato tutto il suo impegno creativo a una singola opera.

La datazione e il periodo artistico sono altri elementi di grande importanza nella valutazione di una scultura di Pietro Consagra. In particolare, le opere che risalgono al suo primo periodo astratto, dalla fine degli anni ’40 fino alla metà degli anni ’60, sono particolarmente apprezzate. Tra queste, la serie dei “Colloqui“, creata tra il 1953 e il 1962, riveste un ruolo di particolare rilievo. Tuttavia, tutte le opere realizzate dall’artista sono oggetto di interesse per i collezionisti.

Le dimensioni dell’opera sono un fattore da considerare: in generale, a parità degli altri criteri di valutazione, maggiore è la dimensione della scultura, maggiore sarà il suo valore sul mercato. La grandezza delle opere di Pietro Consagra rappresenta spesso un elemento distintivo e può influire significativamente sul loro apprezzamento da parte del pubblico e dei collezionisti.

La storia dell’opera, inclusi eventi quali pubblicazioni, esposizioni e provenienza, può apportare un valore aggiunto alla scultura. La presenza di una documentazione storica e una tracciabilità accurata della provenienza dell’opera contribuiscono a consolidare la sua autenticità e la sua reputazione sul mercato.

Da menzionare anche i materiali utilizzati da Pietro Consagra Scultore per le sue composizioni astratte. Ha sperimentato una vasta gamma di materiali, passando dal bronzo, che è diventato uno dei suoi medium distintivi, al marmo, all’argento, all’acciaio, all’ottone, al ferro e al legno. Sebbene il materiale utilizzato possa influire sulla percezione estetica dell’opera, è importante sottolineare che non rappresenta un vero fattore determinante nella valutazione del suo valore. Le sculture in bronzo, sebbene iconiche, possono essere più comuni rispetto a quelle in legno o marmo, che, seppur meno rappresentative del suo stile, possono risultare più rare e di conseguenza maggiormente ricercate dai collezionisti.

In conclusione, la valutazione delle sculture di Pietro Consagra richiede una valutazione complessa, che tenga conto di molteplici fattori. L’unicità, la datazione, il periodo artistico, le dimensioni e la storia dell’opera contribuiscono a determinare il suo valore sul mercato.

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Desideriamo sottolineare che la nostra valutazione sarà coerente con i prezzi di mercato, tenendo conto delle quotazioni attuali. I nostri esperti d’arte moderna, specializzati nel Gruppo Forma 1 e nell’astrattismo del secondo dopoguerra in Italia, sono costantemente aggiornati sulle tendenze e sulle valutazioni del settore.

Non esitare a contattarci per qualsiasi ulteriore domanda o richiesta. Saremo felici di fornirti il nostro supporto e le informazioni necessarie sulla valutazione delle tue opere di Pietro Consagra.

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Siamo particolarmente interessati alle sculture astratte di grandi dimensioni realizzate da Pietro Consagra negli anni ’50 e ’60, in particolare alla serie “Colloqui”. Inoltre, siamo molto interessati ai pezzi unici prodotti durante il suo primo periodo astratto.

Una volta raggiunto un accordo, ci occuperemo del ritiro e della logistica dell’opera. Collaboriamo con ditte di trasporto specializzate nel settore dell’arte per garantire la sicurezza e l’integrità dell’opera durante il trasporto.

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Pietro Consagra Biografia

Nato il 6 ottobre 1920 a Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, nella Sicilia sud-occidentale, da Luigi Consagra e Maria Lentini, sin da giovane dimostrò un talento innato per le arti visive.

Dopo aver frequentato una scuola professionale per marinai a partire dal 1931, inizialmente con l’intenzione di diventare meccanico e poi capitano, nel 1938 si trasferì a Palermo. Qui si iscrisse al liceo artistico nonostante un attacco di tubercolosi e nel 1941 si laureò. Nello stesso anno, intraprese gli studi presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo, specializzandosi in scultura sotto la guida di Archimede Campini.

Durante il periodo della Seconda Guerra Mondiale, dopo l’invasione della Sicilia e l’occupazione alleata di Palermo nel 1943, Consagra trovò lavoro come caricaturista per il club della Croce Rossa americana della città. In questo periodo, si avvicinò anche al Partito Comunista Italiano. Nel 1944, con una lettera di presentazione di un ufficiale americano, si trasferì a Roma, dove entrò nello studio dell’artista Mazzacurati. Qui ebbe l’opportunità di entrare in contatto con il noto artista siciliano Concetto Maugeri e, tramite lui, con Renato Guttuso, Leoncillo Leonardi, Mario Mafai e Giulio Turcato, importanti figure dell’ambiente artistico romano.

Nel settembre del 1944, Consagra si iscrisse all’Accademia di Belle Arti di Roma, dove studiò scultura con Michele Guerrisi. Tuttavia, lasciò l’accademia prima di completare il diploma. Tra il 1946 e il 1947, Consagra ebbe l’opportunità di visitare gli studi degli illustri artisti Brancusi e Hartung, i quali ebbero un profondo impatto sulle sue prime sperimentazioni nel campo dell’astrazione.

Nel 1947, insieme ad artisti come Carla Accardi, Ugo Attardi, Piero Dorazio, Mino Guerrini, Achille Perilli, Antonio Sanfilippo e Giulio Turcato, fondò il gruppo di artisti Forma 1, che sostenne sia il marxismo che l’astrazione strutturata. Questo gruppo divenne un punto di riferimento per l’arte astratta in Italia.

Il lavoro di Consagra iniziò ad attirare l’attenzione del pubblico. Utilizzando principalmente il metallo come materiale primario, e in seguito il marmo e il legno, le sue sculture sottili e grezze cominciarono ad essere collezionate da importanti mecenati delle arti, tra cui Peggy Guggenheim. Tra il 1950 e il 1993, espose ben undici volte alla Biennale di Venezia, vincendo il premio per la scultura nel 1960.

Negli anni ’60, Consagra si unì al gruppo Continuità, un’estensione di Forma 1, e nel 1967 insegnò alla School of Arts di Minneapolis negli Stati Uniti. Le sue commissioni più importanti gli permisero di lavorare su scale monumentali e le sue opere furono installate nel cortile del Ministero degli Esteri a Roma e nel Parlamento Europeo a Strasburgo. Le sue sculture si possono trovare nelle collezioni di prestigiosi musei come la Tate Gallery di Londra, il Museo Cantonale d’Arte di Lugano, il Museo d’Arte Moderna di Parigi e la National Gallery of Art di Washington, D.C.

Tornato in Sicilia negli anni ’80, Consagra scolpì una serie di opere significative. In collaborazione con il senatore Ludovico Corrao, contribuì alla creazione di un museo all’aperto nella città nuova di Gibellina, dopo che il centro storico era stato distrutto dal terremoto del 1968. Tra le sue opere per il museo si trovano le porte d’ingresso alla città, l’edificio chiamato “Meeting” e i cancelli del cimitero, dove lo scultore stesso fu poi sepolto.

Pietro Consagra morì il 16 luglio 2005 a Milano.

Alcune Mostre

MOSTRE PERSONALI:

• Odyssia, Roma, dicembre 1961: Pietro Consagra presenta una mostra personale che evidenzia il suo talento.

MOSTRE COLLETTIVE:

• III Rassegna di arti figurative di Roma e del Lazio, Roma, settembre 1961: Consagra partecipa a questa mostra collettiva che celebra le arti figurative a Roma e nel Lazio.
• Schneider, Roma, luglio 1962: Consagra esibisce le sue opere in questa mostra collettiva che offre una panoramica sulla scena artistica romana.
• Mostra internazionale di scultura – Sculture nella città, Spoleto, giugno 1962: Consagra prende parte a questa mostra internazionale di scultura curata da Giovanni Carandente, che si svolge nel contesto affascinante della città di Spoleto.
• Collezione Thompson, Torino, ottobre 1961: Consagra è incluso in questa mostra che presenta la prestigiosa Collezione Thompson a Torino, offrendo un’opportunità di visibilità a livello nazionale.
• I Grandi Premi della Biennale 1948-1960, Ca’ Pesaro, Venezia, giugno-ottobre 1962: Consagra è selezionato per questa mostra presso Ca’ Pesaro a Venezia, che mette in risalto i grandi premi assegnati durante le edizioni precedenti della Biennale.