RENZO VESPIGNANI QUOTAZIONI
Il lascito artistico di Renzo Vespignani è oggi principalmente composto da: grafiche, bozzetti e dipinti. La sua produzione artistica è caratterizzata da uno stile tra neorealismo ed espressionismo, e da un profondo impegno sociale, pittura di notevole abilità tecnica e descrittiva.
Prezzi Odierni delle Sue Opere
Il valore delle sue opere di Renzo Vespignani varia sensibilmente in relazione alla tecnica. Le grafiche hanno solitamente valutazioni medie comprese tra i €50 ed i €250, rappresentano quindi una porzione più accessibile delle sue opere. I disegni ed i bozzetti del pittore romano hanno generalmente prezzi tra i €100 ed i €1.000, soprattutto in relazione al soggetto trattato ed al grado di finitezza.
I dipinti ad olio di Renzo Vespignani hanno generalmente quotazioni medie che oscillano tra i €1.500 ed i €7.000, nello specifico caso in virtù della dimensione e del soggetto. Il record di vendita personale per una sua opera è attualmente di circa €33.000, raggiunto nel 2007 per un suo dipinto di grande formato del 1968 e di stampo espressionista.
Si ricorda che i parametri di valutazione indicati sono puramente orientativi. Per una valutazione specifica della tua opera di Renzo Vespignani è consigliabile consultare i nostri esperti di pittura figurativa della seconda metà del XX secolo, in particolare della corrente del neorealismo.
QUOTAZIONI MEDIE:€1.500 - €7.000
VALORE GRAFICHE
Le grafiche del pittore romano hanno generalmente valori compresi tra i €50 ed i €250, una porzione più accessibile della sua produzione artistica.
VALORE DISEGNI
I disegni ed i bozzetti di quest’artista hanno in media valutazioni che oscillano tra i €100 ed i €1.000, in relazione al soggetto ed al grado di finitezza.
VALORE DIPINTI AD OLIO
I dipinti ad olio di Renzo Vespignani hanno normalmente quotazioni che vanno dai €1.500 ai €7.000, in virtù di dimensioni e soggetto.
Renzo Vespignani Quotazioni, Prezzi e Valore Opere
Analisi del Mercato dell’Opera del Pittore Novecentesco Romano Renzo Vespignani
Renzo Vespignani emerge come una figura di rilevanza cruciale nell’ambito dell’arte figurativa della seconda metà del XX secolo, sottolineando il suo impatto significativo all’interno della corrente del neorealismo in Italia. Il suo stile artistico, che abbraccia le radici del neorealismo e si immerge nell’impegno sociale, si distingue per la sua abilità tecnica e descrittiva, evidenziando al contempo un’affinità con l’esistenzialismo e uno spiccato stile espressionista.
In merito ai valori di mercato delle opere di Renzo Vespignani, è interessante notare la costanza di tali valutazioni nel corso degli anni. Non si sono verificate fluttuazioni significative, né in aumento né in diminuzione; piuttosto, il valore delle sue opere ha mantenuto una stabilità che riflette la solidità del suo posto nel panorama artistico. Benché non sia classificato tra gli artisti più quotati del secondo dopoguerra in Italia, è indiscutibilmente uno dei protagonisti più notevoli e richiesti nel settore dei figurativi della seconda metà del XX secolo.
Le opere di Vespignani, intrise di intelligenza e saturate di tematiche sociali, fungono da cronache visive di un’epoca specifica, trasmettendo narrazioni visive che potrebbero assumere un valore ancora maggiore nel corso del tempo. La loro capacità di raccontare storie e di fornire uno sguardo penetrante sulla realtà sociale dell’epoca conferisce loro una rilevanza continua e promettente per il futuro.
Il pittore romano, sebbene possa non figurare al vertice delle valutazioni finanziarie nel contesto artistico, ha instaurato un solido mercato che testimonia l’interesse persistente per il suo contributo unico. La sua posizione di rilievo tra i figurativi del XX secolo è evidenziata dalla sua capacità di catturare non solo l’estetica visiva dell’epoca, ma anche le sfumature complesse e spesso problematiche della vita quotidiana.
In sintesi, Renzo Vespignani si distingue come un maestro dell’arte figurativa, incanalando attraverso le sue opere una fusione coinvolgente di tecniche artistiche raffinate e un profondo impegno sociale. La costanza nei valori di mercato delle sue opere suggerisce che la sua eredità artistica non solo è ben radicata nel presente, ma promette anche di perdurare, consolidando ulteriormente la sua posizione nell’ampio panorama dell’arte contemporanea.
Renzo Vespignani Valutazione Rapida e Gratuita
Se sei in possesso di un’opera di Renzo Vespignani e desideri scoprire il suo valore, siamo qui per offrirti una valutazione gratuita e tempestiva. Il pittore neorealista romano ha lasciato un’impronta significativa nel panorama artistico del secondo dopoguerra, e comprendere il valore delle sue opere può essere un passo importante per chiunque detenga un pezzo del suo ricco patrimonio artistico.
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Puoi comunicare con noi attraverso diversi metodi di contatto, tra cui WhatsApp, email o compilando il pratico modulo di contatto disponibile in fondo alla pagina. Siamo qui per rendere il processo di valutazione il più comodo possibile per te.
Vogliamo sottolineare che la nostra valutazione sarà coerente con i prezzi di mercato attuali, e i nostri esperti sono costantemente aggiornati monitorando i risultati di vendita delle opere di Renzo Vespignani lungo l’arco della sua carriera artistica. Questo approccio ci consente di fornire valutazioni basate su informazioni aggiornate e rilevanti nel contesto del mercato dell’arte.
È importante notare che la valutazione di un’opera d’arte è un processo complesso che richiede l’intervento di esperti del settore. La nostra equipe di esperti d’arte considererà vari fattori, tra cui la qualità dell’opera, lo studio del soggetto raffigurato e l’importanza dell’opera nel contesto dell’intera produzione di Renzo Vespignani. Questo approccio multidimensionale ci consente di offrire valutazioni dettagliate e informate.
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Renzo Vespignani Vendita ed Acquisto
Come Venderci un’Opera di Questo Pittore Neorealista Romano
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Il nostro impegno è quello di condurre trattative trasparenti e in linea con i prezzi di mercato delle opere di Renzo Vespignani. I nostri esperti, specializzati nella pittura figurativa della seconda metà del XX secolo, sono costantemente aggiornati sui valori di mercato attraverso il monitoraggio attento dei risultati di vendita delle opere di questo artista, in particolare quelle legate al movimento neorealista.
Siamo particolarmente interessati all’acquisto di dipinti di grandi dimensioni realizzati tra gli anni ’50 e ’70, che ritraggono la periferia romana e presentano soggetti di stampo espressionista. Tuttavia, ogni opera verrà valutata individualmente per comprenderne il valore, la qualità e il suo potenziale impatto sul mercato.
Nel caso in cui raggiungessimo un accordo per l’acquisto della tua opera, ci occuperemo noi stessi del ritiro e della logistica, affidandoci a ditte specializzate nel trasporto di opere d’arte, garantendo un processo sicuro e affidabile.
Renzo Vespignani In Vendita
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Tra le nostre recenti acquisizioni, potrebbero figurare anche opere di altri artisti, tra cui pittori dell’Ottocento e del XX secolo italiani o che hanno lavorato in Italia. Siamo pronti a offrirti un’esperienza completa e appassionante nel mondo dell’arte.
Biografia Renzo Vespignani Pittore
Nato nella modesta borgata di Portonaccio a Roma nel 1924, è una figura emblematica nel panorama artistico italiano del secondo dopoguerra. La sua vita e la sua opera sono intrinsecamente legate al contesto storico e sociale del periodo, caratterizzato dagli effetti devastanti della Seconda Guerra Mondiale e dalla complessa ricostruzione che ne seguì.
Durante l’occupazione tedesca di Roma, Renzo Vespignani, nascosto presso Lino Bianchi, si avvicina alla pittura. I suoi disegni diventano una testimonianza vivida degli orrori vissuti dalla città durante quel periodo buio. Rappresenta la povertà dell’estrema periferia, le rovine dei bombardamenti, il dolore palpabile del popolo romano. La sua pennellata diventa uno strumento attraverso il quale cattura l’essenza cruda e realista della vita quotidiana tra il 1944 e il 1948.
In quegli anni formativi, Renzo Vespignani frequenta lo studio di Franco Gentilini e stabilisce contatti significativi con vari esponenti della Scuola romana. Il suo stile si caratterizza per la secca incisività, ottenuta attraverso l’utilizzo di diverse tecniche artistiche, come la tempera, gli inchiostri, l’acquerello, la vernice molle e la litografia. Questa pluralità di mezzi espressivi contribuisce a rendere le sue opere poliedriche e pregnanti di significato.
Nel 1945, la galleria La Margherita di Roma ospita la sua prima esposizione, segnando l’inizio di una carriera artistica che si svilupperà nel corso degli anni con successo e riconoscimenti. Nel frattempo, Vespignani collabora come disegnatore a numerose riviste di prestigio, tra cui Domenica, Folla, Mercurio, La Fiera letteraria, Il Contemporaneo. Il suo modo di esprimersi, con un linguaggio scarno e concreto, richiama l’atmosfera neorealista propria dei registi cinematografici Roberto Rossellini e Vittorio De Sica, contemporanei di quegli anni di fermento artistico e culturale.
Il decennio successivo vede la partecipazione di Vespignani a ben quattro edizioni consecutive dell’Esposizione Biennale di Venezia, negli anni 1950, 1952, 1954 e 1956. La sua presenza alla Quadriennale di Roma, nel 1950 e nel 1972, contribuisce a consolidare la sua posizione nell’ambito dell’arte contemporanea italiana. Nel 1963, insieme ad altri artisti come Ugo Attardi, Ennio Calabria e Piero Guccione, oltre a critici come Dulio Morosini, fonda il gruppo dei Pro e Contro. Questo gruppo si rivela un punto di riferimento essenziale per gli esperimenti neofigurali che stavano emergendo in quegli anni, promuovendo la figura del pittore come intellettuale impegnato politicamente e socialmente.
Dal 1969 in poi, Renzo Vespignani si dedica a opere pittoriche di grande respiro, come “L’imbarco per Citera” (1969), “L’album di famiglia” (1971) e “Tra due guerre” (1973-75). Queste opere rappresentano un’analisi spietata del mondo borghese italiano, esplorando temi legati alle contraddizioni della società e alle tensioni politiche del periodo. Nel 1984, espone a Villa Medici a Roma il ciclo “Come mosche nel miele”, un omaggio al mondo pasoliniano che conferma la sua capacità di cogliere le sfumature più complesse della realtà sociale e culturale.
Nel corso degli anni Ottanta, Vespignani riceve ulteriori riconoscimenti, con una sala personale alla Biennale di Venezia nel 1984 e l’elezione a Accademico di San Luca nel 1991. Questo riconoscimento ufficiale sottolinea la sua importanza nel contesto artistico italiano e la sua influenza duratura sulla scena culturale. Nel 1991, presenta “Manhattan Transfer” al Palazzo delle Esposizioni a Roma, una serie di opere nate dalla sua esperienza negli Stati Uniti. Nello stesso anno, viene eletto Accademico di San Luca, consolidando ulteriormente la sua posizione di prestigio nel panorama artistico italiano.
Il 1996 vede Vespignani esporre alcune incisioni intitolate “Un pomeriggio a Chelsea” nella Sala delle Pietre a Todi. Questa mostra conferma la sua capacità di adattarsi a diverse tecniche artistiche, mantenendo sempre una visione critica e attenta del contesto che lo circonda. Tra le sue mostre personali più significative, si segnala quella del 1996 presso la Sala delle Esposizioni a Fiuggi, nel 1997 presso la Sala del Premio a Suzzara, e nel 1999-2000 la mostra “Memoria e immaginazione” alla Galleria Cơ’ d’Oro a Roma.
La sua morte avvenuta a Roma il 26 aprile 2001, rappresenta la conclusione di una vita dedicata all’arte e alla testimonianza delle vicende umane attraverso la sua opera.
Renzo Vespignani Opere – Stile e Caratteristiche
Il Neorealismo e l’Impegno Sociale Nell’Arte di Renzo Vespignani
Il linguaggio pittorico di Renzo Vespignani, intriso di un marcato stile neorealista e improntato all’espressionismo, si distingue per la sua natura incisiva, caratteristiche che ne fanno una figura di rilevanza nel panorama artistico italiano del secondo dopoguerra. La sua pittura si manifesta come una sintesi abile di tecniche e stili, evidenziando una maestria tecnica che si riflette nei suoi disegni dal vero e nella sapiente selezione cromatica che imprime alle sue opere.
Ciò che emerge con chiarezza nel suo lavoro è l’iperrealismo e la precisione con cui cattura la realtà circostante. Tuttavia, questa precisione è mitigata da una pennellata disinvolta e da una consistenza lattiginosa che conferisce alle sue opere una dimensione onirica e poetica. La capacità di Vespignani di fondere il realismo con elementi suggestivi e simbolici si traduce in un’esperienza visiva avvincente, in cui la rappresentazione della vita quotidiana assume sfumature più profonde e complesse.
Vespignani dirige la sua attenzione verso le periferie dell’Urbe, con particolare riguardo alla borgata romana e, soprattutto, a Portonaccio, il quartiere in cui ha trascorso la sua infanzia. Questo approccio non è solo un’esplorazione spaziale, ma un viaggio nella memoria e nelle radici personali dell’artista. Le sue opere diventano, quindi, un documento visivo che registra non solo gli elementi fisici delle periferie, ma anche le emozioni, i ricordi e le storie degli individui che le abitano.
Il periodo della sua produzione artistica che si colloca tra gli anni Cinquanta e Sessanta è caratterizzato da una profonda riflessione sulle vicende storiche che hanno segnato la sua epoca. L’occupazione nazista, il secondo dopoguerra, gli sfollati diventano temi centrali nella sua opera. La pittura di Vespignani si trasforma in un “impegno sociale“, una forma di denuncia che si radica nelle tematiche esistenziali e assume una connotazione fortemente ideologizzata.
Il suo impegno sociale si esprime attraverso una serie di opere che ritraggono la periferia come scenario principale, con vecchie case proletarie, figure femminili enigmatiche e la povertà quotidiana come protagonisti. La sua pittura diventa uno strumento di analisi critica della realtà sociale, fungendo da voce per coloro che spesso sono emarginati o dimenticati. Le sue immagini comunicano non solo una testimonianza visiva degli eventi, ma anche un profondo senso di partecipazione e compassione per le vicende umane.
Il suo stile espressionista si manifesta in modo eloquente nella scelta dei soggetti, nelle pennellate cariche di emotività e nella resa drammatica delle situazioni. Le periferie diventano, attraverso il suo sguardo, un palcoscenico in cui si svolgono le drammatiche rappresentazioni della vita quotidiana, dando voce a una realtà spesso trascurata. La scelta di tematiche esistenziali e il suo approccio espressionista conferiscono alle sue opere un carattere universale, trasmettendo emozioni e riflessioni che vanno oltre il contesto specifico in cui sono ambientate.
In conclusione, lo stile pittorico di Renzo Vespignani si presenta come un’eclettica fusione di neorealismo ed espressionismo, attraverso il quale riesce a catturare la complessità della vita e della società del suo tempo. La sua pittura, carica di impegno sociale e fortemente ideologizzata, si distingue per la capacità di trasmettere non solo la cruda realtà delle periferie e dei momenti storici cruciali, ma anche le emozioni e le riflessioni più profonde dell’artista stesso.
Quadri
Di seguito alcune delle sue opere più conosciute:
- Periferia (1954)
- Vallo Prenestino (1956)
- Stazione di Trastevere (1956)
- Palazzo in costruzione (1956/57)
- Nudo disteso (1962)
- Donna al bagno (1963)
- Scalo (1963)
- Venticinquesima lezione di anatomia (1964)
- Mario Jolly – dal ciclo Imbarco per Citera (1968)
- La mosca cieca (1968)
- La porta (1971)
- La giornata dell’ ala tricolore (1972/75)
- San Lorenzo, il sole del 19 luglio (1975)