Riccardo Francalancia, come artista, ha il merito di aver creato una vasta gamma di opere che spaziano dai bozzetti e dagli studi su carta ai dipinti finiti, ciascuno con un proprio valore e significato distintivo. Questa diversificazione nelle sue opere è rispecchiata nei valori di mercato associati ai suoi lavori.

I bozzetti e gli studi su carta di Riccardo Francalancia sono ambiti da collezionisti e appassionati d’arte, con prezzi che oscillano da €300 a €1.000. La ragione di questa variazione di prezzo è da attribuire alla rifinitezza del disegno e al soggetto ritratto. Opere più dettagliate e raffinate, spesso con soggetti più complessi o iconici, possono raggiungere il valore superiore della gamma.

Passando ai dipinti, le quotazioni di Riccardo Francalancia coprono un intervallo più ampio, da €1.000 a oltre €4.000. Tuttavia, è importante notare che ci sono eccezioni, come vedute di Roma degli anni ’20, che possono superare questi valori. La datazione dell’opera, la qualità dell’esecuzione e il soggetto ritratto sono le caratteristiche più incisive nella determinazione del valore. Le opere più ricercate dell’artista sono i paesaggi e le nature morte degli anni ’20 e ’30, che spesso rappresentano il picco della sua espressione artistica.

Un dato affascinante è che il record di vendita di Riccardo Francalancia, finora, è stato fissato a circa €13.250. Questo eccezionale risultato è stato ottenuto per un dipinto realizzato nel 1923, che raffigurava la Valle Tiberina e misurava 38 x 47 cm. Questo record è stato stabilito nel 1989 e testimonia l’apprezzamento continuo per la sua opera da parte di collezionisti.

Va sottolineato che le stime dei valori delle opere d’arte possono variare notevolmente in base a diversi fattori, tra cui l’interesse di mercato e l’offerta e la domanda del momento. Pertanto, le cifre menzionate in precedenza sono puramente indicative e dovrebbero essere interpretate come una guida generale. La valutazione specifica di un’opera d’arte di Riccardo Francalancia dovrebbe essere effettuata da un nostro esperto, tenendo conto di tutte le sue caratteristiche e del contesto del mercato artistico attuale.

Riccardo Francalancia Studio Valori di Mercato e Prezzi

Riccardo Francalancia, un notevole pittore, ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama artistico italiano durante il periodo noto come “ritorno all’ordine”, che comprese gli anni tra le due guerre. La sua partecipazione alle esposizioni del gruppo Novecento, la sua vicinanza agli artisti del Realismo Magico e la posizione di rilievo all’interno della Scuola Romana, lo rendono un artista estremamente interessante.

Nonostante la sua importanza nel contesto artistico, i valori di mercato delle sue opere non raggiungono le vette astronomiche di alcuni altri artisti. Questo è particolarmente vero per le sue opere del periodo successivo alla Seconda Guerra Mondiale. Tuttavia, è importante notare che le sue opere, in particolare le vedute, soprattutto di Roma, e le nature morte degli anni ’20 e ’30, possono raggiungere valori di mercato considerevoli. Queste opere, oltre ad essere molto ricercate, sono anche piuttosto rare sul mercato, il che le rende ancora più preziose per i collezionisti e gli amanti dell’arte.

In sintesi, Riccardo Francalancia è stato un artista di grande importanza nel contesto del “ritorno all’ordine” e della Scuola Romana, e le sue opere, in particolare le vedute e le nature morte, sono oggetto di grande interesse e ricerca. Sebbene i valori di mercato delle sue opere possano variare, c’è un’apprezzamento costante per la sua contribuzione all’arte italiana del XX secolo.

Riccardo Francalancia Valutazione Rapida e Gratuita

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Un Team di Esperti

La valutazione di un’opera d’arte è un processo complesso che richiede l’esperienza di esperti qualificati. I nostri esperti, con una profonda conoscenza della Scuola Romana e delle diverse correnti della pittura figurativa di “ritorno all’ordine” del periodo che attraversa le due guerre mondiali, sono costantemente aggiornati sui risultati di vendita delle opere d’arte. Questo monitoraggio costante ci consente di offrirti una valutazione accurata e basata sui prezzi di mercato attuali.

La Complessità della Valutazione

È importante sottolineare che la valutazione di un’opera d’arte non è un processo da sottovalutare. Coinvolge numerosi aspetti, tra cui la qualità dell’opera, la datazione, le dimensioni e il contesto storico. Un esperto d’arte è in grado di considerare tutti questi fattori per giungere a una stima attendibile del possibile valore di mercato.

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È importante sottolineare che tutte le trattative condotte con noi sono strettamente riservate e garantiamo la massima privacy nel processo di vendita. Per facilitare il contatto, mettiamo a disposizione diversi metodi di comunicazione, tra cui WhatsApp, e-mail o un modulo di contatto disponibile nella parte inferiore della nostra pagina web.

Ricordiamo che le valutazioni delle opere saranno basate su approfondite conoscenze di mercato. I nostri esperti sono costantemente aggiornati sulle tendenze artistiche, con particolare attenzione alla Scuola Romana e alle correnti artistiche del “ritorno all’ordine” tra le due guerre. La nostra priorità è garantire che la transazione sia vantaggiosa sia per te che per noi.

Siamo particolarmente interessati all’acquisto immediato dei quadri di Riccardo Francalancia, soprattutto se raffigurano vedute di Roma e nature morte create negli anni ’20 e ’30, ovvero durante il periodo antecedente al dopoguerra. Ciascuna opera sarà valutata individualmente per determinarne il valore, la qualità e il suo potenziale di mercato.

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Potresti trovare opere di Riccardo Francalancia e di altri illustri pittori e scultori della Scuola Romana, così come di artisti attivi nel panorama artistico italiano tra le due guerre. Tra le nostre recenti acquisizioni, potrebbero esserci anche quadri o sculture di altri artisti, compresi pittori italiani dell’Ottocento e del XX secolo, o di artisti che hanno lavorato in Italia.

Biografia di Riccardo Francalancia Pittore

Gioventù e Trasferimento a Roma

Riccardo Francalancia, una figura di spicco nell’arte italiana del XX secolo, nacque ad Assisi nel 1886 da Gustavo, un ricco proprietario terriero, e da Emma Tini. La sua vita e la sua carriera artistica sono un esempio straordinario di determinazione, passione e dedizione alla pittura, e rappresentano una testimonianza significativa della storia culturale dell’epoca.

Dopo aver trascorso la sua giovinezza nell’incantevole regione dell’Umbria, Riccardo Francalancia decise di spostarsi a Roma per perseguire i suoi interessi accademici. Qui, studiò scienze politiche e coloniali, un percorso di studio che inizialmente sembrava indirizzarlo verso una carriera nella finanza. Presto, tuttavia, si verificò un momento di svolta nella sua vita. In modo improvviso e audace, decise di abbandonare una carriera bancaria promettente per seguire la sua passione per la pittura. Eravamo nei primi anni del 1920 quando iniziò questa straordinaria avventura artistica.

Nel corso del 1919 e del 1920, Riccardo Francalancia si immerse nell’ambiente culturale romano dell’epoca. Particolarmente significative furono le sue frequentazioni presso la Terza Saletta del Caffè Aragno e il circolo di Anton Giulio Bragaglia. La sua incursione nell’arte moderna fu accelerata grazie all’invito di Mario Broglio a partecipare alle mostre organizzate dalla rivista “Valori Plastici” in Germania (1921) e a Firenze (1922). In queste mostre parteciparono illustri artisti del calibro di Giorgio De Chirico, Arturo Martini, Carlo Carrà e Giorgio Morandi. Questo fu il punto di partenza della sua carriera artistica e della sua affermazione nel panorama artistico italiano.

Affermazione Nazionale e Internazionale

Nel 1926, Riccardo Francalancia fu uno dei partecipanti di spicco alla prima mostra del movimento “Novecento Italiano” a Milano, organizzata da Margherita Sarfatti, dimostrando una volta di più la sua crescente influenza nel mondo dell’arte. Nonostante fosse un pittore autodidatta, il suo stile era notevolmente originale e attirava l’attenzione del pubblico. Nel 1928, tenne una personale alle Stanze del Libro a Piazza Rondanini, una mostra che gli confermò un seguito di ammiratori entusiasti.

L’anno successivo, nel 1929, Riccardo Francalancia continuò a distinguersi nella scena artistica italiana partecipando alla Prima Sindacale e alla seconda Mostra del “Novecento” a Milano. Questi anni furono estremamente prolifici per l’artista, con numerose mostre e riconoscimenti che lo fecero emergere come una figura di rilievo nell’arte italiana del tempo.

Nello stesso anno, partecipò alla prima Mostra del Sindacato Laziale Fascista degli Artisti, allestita al Palazzo delle Esposizioni di Roma, e alla Rassegna organizzata dai fratelli Bragaglia, dove condivise lo spazio espositivo con altri artisti di spicco come Antonio Donghi, Carlo Socrate, Francesco Trombadori e Felice Casorati. Questo fu anche l’anno in cui ricevette il suo primo riconoscimento internazionale con un premio alla mostra d’arte italiana a Budapest.

Negli anni ’30, Riccardo Francalancia continuò a essere un presenza costante nelle rassegne artistiche regionali e nazionali, anche se il suo rifiuto di aderire al Partito Fascista limitò il numero di opere che poteva esporre. Nonostante ciò, partecipò con successo alla IV Quadriennale e alla XXV edizione della Biennale di Venezia.

Rinascita Dopo la Seconda Guerra Mondiale

La sua abilità artistica e la sua capacità di evolversi stilisticamente non passarono inosservate, e nonostante una leggera flessione nell’attività espositiva, ricevette ulteriori riconoscimenti ufficiali, tra cui il prestigioso premio Siena nel 1949, insieme a Mario Mafai. Le personali più ampie nella carriera di Riccardo Francalancia arrivarono dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale.

Nel 1951, tenne una mostra personale presso la Galleria La Palma a Roma, seguita da altre esposizioni al Camino nel 1953 e alla Galleria La Tartaruga nel 1956. Inoltre, partecipò a numerose mostre collettive e continuò a esporre regolarmente fino a poco prima della sua morte. Gran parte delle sue opere rappresentavano paesaggi e vedute di Roma, e queste furono ammirate dai visitatori della VII Quadriennale romana del 1956.

Riccardo Francalancia morì a Roma il 20 maggio 1965.

Riccardo Francalancia Opere

Ecco una selezione delle opere più significative create da Riccardo Francalancia, che spaziano tra vedute, prevalentemente di paesaggi umbri e capitolini, nature morte e qualche ritratto.

1. Processione (1919)
2. Rami al sole (1919)
3. Scalinata di Trinità dei Monti (1920)
4. Bosco ceduto (1922)
5. Ritratto di Ciociara (1922)
6. Ritratto di giovanetta (1922)
7. Monti di Palestrina (1923)
8. Villa S.Pastore (1923)
9. La valle tiberina (1923)
10. Ritratto di Gustavo (1923)
11. Gallicano nel Lazio (1924)
12. Casa sul lago (1924)
13. La caprareccia (1925)
14. Teiera e cachi (1925)
15. Ritratto antico di Andreina (1926)
16. Strada della campagna romana (1927)
17. Piazza di Gallese (1927)
18. Assisi (1927)
19. L’Isola Tiberina (1928)
20. La stanza dei giochi (1928)
21. La stalla (1929)
22. Ritratto di Sergiacomi (1929)
23. Il tevere (1930)
24. Vaso con fiori (1932)
25. Fiore di cactus (1932)
26. Fiasco e melone (1933)
27. Via Ardeatina (1939)
28. La chiesa nuova (1939)
29. La valle dell’Aniene (1945)
30. La Rocchicciola (1947)
31. Natura morta sul davanzale (1947)
32. Le anatre (1951)
33. Sul Quirinale (1953 c.)
34. Mulino a Vejo (1953)
35. Stazione adriatica (1954)
36. Incrocio a Via Merulana (1954)
37. Marina di Gaeta (1955 c.)
38. Sul Campidoglio (1955/56)
39. Palme (1956)
40. Palme a Via Veneto (1958)
41. Piazza della Minerva (1962)
42. Panorama di Assisi (1964)

Riccardo Francalancia Firma

Le due immagini che vi mostro rappresentano due esempi di firma di Riccardo Francalancia, e potrebbero risultare estremamente utili nel processo di autenticazione delle opere dell’artista. La prima firma è datata “R. Francalancia ‘940,” mentre la seconda è datata “R. Francalancia ‘962.” Pur notando una certa somiglianza negli stili delle firme, è essenziale tener presente che gli artisti potrebbero variare il modo in cui firmano le proprie opere nel corso del tempo.

La firma di un artista può essere una componente cruciale nell’identificazione e nell’attribuzione di un’opera d’arte, ma non è sempre un indicatore definitivo dell’autenticità. Questo perché gli artisti possono sperimentare con stili di firma diversi durante la loro carriera o in contesti particolari. Di conseguenza, sebbene le firme siano un utile punto di riferimento, non dovrebbero essere l’unico criterio su cui basarsi per stabilire l’autenticità di un’opera d’arte.