TEODORO WOLF FERRARI QUOTAZIONI
Il pittore veneziano Teodoro Wolf Ferrari ha lavorato principalmente con la tecnica del dipinto a olio, mentre i suoi vasi e le sue vetrate, in numero molto ridotto, sono praticamente introvabili. Nei suoi quadri, ha trattato prevalentemente il paesaggio, inizialmente con uno stile modernista, influenzato dalla Secessione e dalla cultura centro-europea, per poi, negli ultimi anni, dedicarsi alla mera rappresentazione della natura dei luoghi che amava.
Prezzi Aggiornati delle Sue Opere
Ma quali sono le quotazioni attuali delle opere di Teodoro Wolf Ferrari sul mercato dell’arte?
Per definire dei parametri di riferimento per i valori delle sue opere, consideriamo la specificità del periodo, che ci permette di distinguere tra i suoi diversi quadri. Generalmente, le quotazioni delle opere di Teodoro Wolf Ferrari, realizzate tra il 1895 e il 1920, variano dai €1.500 ad oltre i €9.000. I dipinti di questo periodo sono particolarmente innovativi dal punto di vista artistico, grazie alla nuova interpretazione del paesaggio, e sono i più ricercati dai collezionisti.
I quadri eseguiti da Teodoro Wolf Ferrari dopo gli anni ’20 sono meno apprezzati dai suoi estimatori ed hanno prezzi e stime che vanno dai €500 ai €2.500. Il loro valore dipende principalmente dalla qualità e dalle dimensioni, ma restano comunque meno ricercati rispetto alle opere del periodo precedente.
Ad oggi, il record personale di vendita di questo importante esponente del paesaggio del primo Novecento è di €21.500, raggiunto nel 2005 per una splendida veduta dal basso, di importanti dimensioni e realizzata in stile secessionista del 1915.
Ricordiamo che i valori indicati sono puramente orientativi; per una valutazione approfondita e specifica di una determinata opera, è consigliabile consultare i nostri esperti della Secessione in Italia, in particolare quelli specializzati in Teodoro Wolf Ferrari.
FASCIA DI PREZZO:€500 - €9.000
VALORE OPERE DAL 1895 AL 1920
I valori delle opere di Teodoro Wolf Ferrari, realizzate tra il 1895 ed il 1920, in linea di massima vanno dai €1.500 ad oltre i €9.000, generalmente la sua produzione più apprezzata.
VALORE OPERE SUCCESSIVE AL 1920
In media le quotazioni di questo moderno pittore paesaggista veneziano, per i dipinti prodotti dopo il 1920, vanno dai €500 ai €2.500 a seconda delle dimensioni e della qualità.
RECORD DI VENDITA
€21.500 è ad oggi la cifra più alta per cui un suo quadro è stato venduto, cessione avvenuta nel 2005 per un suo paesaggio in stile secessionista e ripreso dal basso.
Teodoro Wolf Ferrari Quotazioni, Prezzi e Valore Opere
Approfondimento sulle Quotazioni dell’Opera di Teodoro Wolf Ferrari – Un Protagonista della Secessione in Italia
Teodoro Wolf Ferrari è stato una figura estremamente interessante nella Venezia della prima metà del Novecento e, in generale, nella corrente secessionista in Italia. In particolare, è riuscito a modernizzare la pittura paesaggistica attraverso influenze innovative provenienti dall’Europa centrale; è stato uno dei protagonisti della stagione dei “Ribelli” di Cà Pesaro e ha esposto nelle principali rassegne nazionali.
Il mercato delle opere di Teodoro Wolf Ferrari è prevalentemente italiano, con un particolare interesse nella parte settentrionale della penisola. Il maggiore collezionismo della sua opera si trova proprio nella sua città, Venezia. Le sue quotazioni sono generalmente buone, anche se non tra le più alte rispetto ai suoi contemporanei, ma la sua arte mantiene comunque un valore significativo sul mercato.
Analizzando il mercato delle sue opere, emergono alcuni fattori determinanti per il possibile valore di un suo lavoro. In primis, il periodo in cui l’opera è stata realizzata è fondamentale: il periodo simbolista e secessionista (tra il 1895 e il 1920) ha un mercato decisamente più favorevole rispetto alle opere successive, che sono meno apprezzate e, di conseguenza, hanno prezzi inferiori.
Altri fattori determinanti includono la qualità, le dimensioni e la storia dell’opera. Questi elementi, benché possano sembrare scontati, sono cruciali: la qualità (come per ogni opera d’arte) gioca un ruolo primario nell’attrattiva per i collezionisti, così come le dimensioni. Infine, la storia dell’opera, pur avendo un peso minore, conserva la sua importanza. Esposizioni come le Biennali veneziane, le collettive alla Cà Pesaro ed, in particolare, le Esposizioni della Secessione a Roma (a cui ha partecipato nel 1913 e nel 1915) suscitano un interesse significativo del collezionismo di questo periodo.
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Tieni presente che la valutazione di un’opera d’arte è un procedimento complesso, che richiede l’intervento di un esperto per determinare un possibile valore di mercato. Questo processo comprende l’analisi della qualità dell’opera, lo studio del soggetto raffigurato e l’importanza storica dell’opera stessa. Conosciamo a fondo la produzione artistica di Teodoro Wolf Ferrari, dalle sue diverse fasi e dal modo in cui ha rappresentato il paesaggio, dalla lirica simbolista con tagli moderni e un’estetica secessionista, fino alla rappresentazione naturalistica dei luoghi che ha più amato.
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Teodoro Wolf Ferrari Vendita ed Acquisto
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Siamo particolarmente interessati ai suoi quadri di grande formato del primo periodo, fino agli anni ’20, caratterizzati da una forte influenza klimtiana e dallo stile secessionista. Ogni opera verrà valutata individualmente per determinarne il valore, la qualità e il potenziale riscontro sul mercato.
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Teodoro Wolf Ferrari In Vendita
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Biografia di Teodoro Wolf Ferrari Pittore
Teodoro Wolf Ferrari nasce a Venezia il 28 giugno del 1878. Figlio di August Wolf ed Emilia Ferrari, è dal padre, un abile pittore tedesco, che nasce la sua passione per l’arte. È proprio l’interesse per la pittura, unito agli insegnamenti paterni che hanno gettato le basi della sua formazione, a portarlo, nel 1892, a iscriversi all’Accademia di Belle Arti della sua città.
Qui ha l’opportunità di seguire le lezioni di Guglielmo Ciardi e Pietro Fragiacomo, figure di spicco della pittura veneziana. Stringe inoltre legami con giovani studenti dell’istituto, in particolare con Umberto Moggioli e il compagno di corso Vittorio Zecchin. Nel 1895, Teodoro Wolf Ferrari prosegue i suoi studi all’Accademia di Belle Arti di Monaco di Baviera, dove entra in contatto con gli ambienti della Secessione viennese.
Anche dopo aver completato gli studi, rimane in Germania, trovandovi un clima artistico favorevole. Debutta espositivamente alla Galleria Heinemann nel 1901, iniziando così a promuovere la sua visione artistica. Tre anni dopo, complice il suo recente matrimonio con la tedesca Rosa Golling, decide di tornare a Venezia.
Nella sua città natale, diventa un assiduo espositore presso Ca’ Pesaro e la Biennale di Venezia, centri culturali ed eventi artistici di grande importanza dell’epoca. In particolare, tra il 1908 e il 1920 a Ca’ Pesaro, fa parte del collettivo dei “Ribelli”, insieme ad altri importanti artisti come Arturo Martini, Tullio Garbari, Felice Casorati, Guido Marussig e molti altri. Riceve numerose commissioni, tra cui spiccano quelle del 1908 per la decorazione del Grand Hotel d’Italia e, due anni dopo, dei Bagni del Lido di Venezia.
Partecipa per la prima volta alla X edizione della Biennale di Venezia e continua a esporre regolarmente dal 1920 al 1938. A Roma, è presente prima alla I Mostra della Secessione Romana del 1913 e alla III del 1915. Espone inoltre le sue opere alla I Biennale romana del 1921 e alle due edizioni successive. Dopo la Grande Guerra, Teodoro Wolf Ferrari si trasferisce a San Zenone degli Ezzelini in cerca di maggiore serenità, continuando però la sua attività espositiva.
Verso metà degli anni venti gli vengono commissionati una serie di dipinti in Libia, quindi si reca in Africa settentrionale. Al ritorno in patria dal viaggio, riscuote un notevole successo. Muore proprio a San Zenone degli Ezzelini nel gennaio del 1945.
Teodoro Wolf Ferrari Opere – Stile e Caratteristiche
L’Arte di Teodoro Wolf Ferrari – Il Paesaggio come Espressione Artistica
Il paesaggio è il protagonista dell’opera di Teodoro Wolf Ferrari. Stilisticamente di matrice secessionista, egli elabora la lezione klimtiana nelle vedute e non nella figura, a differenza della maggioranza degli artisti di questa corrente. Il suo paesaggio è fedele al vero, realizzato en plein air ed attento alla natura, con tagli orizzontali e dal basso di ispirazione orientale (tipicamente giapponesi).
Wolf Ferrari dedica particolare attenzione alla cromia, utilizzando principalmente tinte fredde (con una predilezione per il viola) e concentrandosi sul dettaglio ravvicinato piuttosto che su ampie vedute. La sua arte è molto attenta al dato naturalistico, in particolare alla flora, con alcune tipologie di alberi e piante che ricorrono spesso nei suoi dipinti, come glicini e betulle. La visione artistica del pittore veneziano si contrappone nettamente a quella tradizionale ottocentesca, risultando più moderna e aperta alle innovazioni conosciute durante le sue esperienze, soprattutto per quanto riguarda la progressione della pittura austro-tedesca attraverso la rivoluzione della Secessione.
Nelle opere di inizio secolo, influenzato anche dalla sua ammirazione per Böcklin, si può notare una lirica simbolista, a volte più velata ed altre volte più evidente. Nelle opere successive agli anni Venti, durante il suo periodo a San Zenone, Teodoro Wolf Ferrari si orienta verso una pittura di paesaggio più semplice. Pur continuando a prestare grande attenzione al dato naturalistico e alla luce, amplia il taglio visivo e abbandona completamente la componente simbolista, concentrandosi unicamente sull’amore che nutre per questi luoghi. Queste opere, sebbene stilisticamente meno moderniste, sono comunque importanti per il pittore.
Quadri
- Perso ai piedi del Monte Civetta (1897)
- Baita sul lago (1904)
- Danza macabra (1908)
- Paesaggio (1915)
- Salici sul lago (1915)
- Riflessi sull’acqua (1916)
- L’isola misteriosa (1917)
- Alberi (1917)
- Tramonto (1917)
- Il cipresso e le rose (1919)
- Estate in Pallanza (1919)
- Notturno nostro (1919)
- Il lago (1920)
- Gondolier (1929)