Il lascito artistico del pittore Umberto Moggioli è oggi molto ricercato, composto da un numero esiguo di dipinti ad olio e di bozzetti. La prematura scomparsa di questa firma trentina ha portato ad un numero limitato di quadri finiti, che spaziano tra paesaggi e dipinti di figura. Anche il suo stile si è evoluto nel corso della sua breve carriera, con quotazioni sensibilmente differenti in base al periodo ed al soggetto.

Prezzi Aggiornati delle Sue Opere

I dipinti ad olio abbozzati di Umberto Moggioli, quindi gli studi realizzati con una pittura poco definita, hanno generalmente quotazioni che vanno dai €2.000 ad oltre i €5.000. I suoi quadri compiuti, caratterizzati da una pittura rifinita, sono più ricercati ed hanno valutazioni che in media vanno dai €4.000 ad oltre i €20.000, in relazione allo stile ed all’iconografia dell’opera. Eccezionalmente, i capolavori di questo pittore trentino possono avere punte di prezzo superiori.

Il record di vendita per un quadro di Umberto Moggioli è oggi di €75.000, importante cifra realizzata nel 2024 per il magico paesaggio di 82 x 141 cm dal titolo “San Francesco del deserto“, datato 1912 ed in pieno gusto secessionista. Da questo risultato si evince come i suoi lavori più importanti, per dimensioni e soggetto, possano riscuotere grande interesse sul mercato odierno.

Si ricorda che i parametri di valori indicati sono puramente orientativi. Per una valutazione specifica della tua opera di Umberto Moggioli è opportuno consultare i nostri esperti, specializzati nei pittori della prima metà del Novecento.

Umberto Moggioli Quotazioni, Prezzi e Valore Opere

Analisi del Mercato Odierno dell’Opera del Pittore Trentino Umberto Moggioli

Umberto Moggioli è stato un importante interprete della pittura post-impressionista in Italia, una figura di spicco dei primi decenni del Novecento. Affermatosi prima nella città di Venezia e nell’ambiente della Cà Pesaro, come pittore di stampo secessionista, successivamente è stato uno dei protagonisti tra gli artisti intorno a Villa Strohl Fern. Sfortunatamente, la sua brillante carriera è stata interrotta da una fine prematura.

Le sue opere hanno oggi un buon mercato nazionale, con particolare interesse nell’Italia nord-orientale ed a Roma. Negli ultimi anni c’è stata una grande rivalutazione dell’opera di Umberto Moggioli, con un conseguente aumento dei prezzi medi. Tuttavia, la frequenza dei suoi lavori sul mercato è scarsa ed incostante.

Il mercato interno della sua opera evidenzia come vi siano dei fattori chiave che influenzano molto il valore di una sua creazione, in particolare: qualità, dimensioni, soggetto e storia. Sono maggiormente richiesti i dipinti ad olio di Umberto Moggioli realizzati con una pittura finita, meno quello “abbozzati”. Il collezionismo dei suoi quadri preferisce i rari dipinti di grande formato, di conseguenza valori migliori per le sue opere di dimensioni notevoli.

Tra i soggetti più comuni delle sue opere ci sono: paesaggi, quadri di figura e nature morte. Tutte le tipologie sono apprezzate, in particolare i paesaggi della stagione secessionista ed i quadri di figura del periodo di Villa Strohl Fern presentano le quotazioni migliori. Infine, una storia certificata ed autorevole di un dipinto, come la partecipazione ad un importante rassegna artistica dell’epoca, è sempre gradita.

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La nostra valutazione sarà allineata ai prezzi di mercato, grazie all’aggiornamento costante dei nostri esperti sulla pittura di inizio Novecento, in particolare sulla corrente della Secessione in Italia e sugli artisti di Villa Strohl-Fern. Monitoriamo quotidianamente i risultati di vendita delle opere di questo periodo, con particolare attenzione ai quadri di Umberto Moggioli, lungo la sua breve ma intensa carriera artistica.

La valutazione di un’opera d’arte è un processo complesso che richiede l’intervento di un esperto. Per stimare il valore di mercato, consideriamo diversi fattori, tra cui la qualità dell’opera, il soggetto raffigurato e la sua rilevanza all’interno della produzione dell’artista.

Conosciamo bene il percorso artistico di Umberto Moggioli: dai suoi primi paesaggi influenzati dalla lezione di Ciardi, le opere simboliste con paesaggi magici ed atmosfere sospese, fino alle opere del periodo romano caratterizzate da una maggiore plasticità e da soggetti di figura.

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Umberto Moggioli Vendita ed Acquisto

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Biografia di Umberto Moggioli Pittore

Umberto Moggioli nasce il 25 giugno 1886 nella città di Trento. Figlio di Costante ed Elena Marchi, cresce in una umile famiglia locale. Inizia gli studi nella sua città, ma allo stesso tempo si diletta nel dipingere paesaggi all’aria aperta.

All’età di diciotto anni, si trasferisce a Venezia, dove si iscrive all’Accademia di Belle Arti. In questo istituto, Umberto Moggioli ha l’opportunità di seguire il corso di figura di Ettore Tito e il corso di paesaggio di Guglielmo Ciardi. Durante quest’ultimo, vince il primo premio.

Nel 1907, anno in cui conclude gli studi, riesce a partecipare alla VII Biennale di Venezia. La partecipazione a questo evento, per un artista esordiente, era un grandissimo traguardo, considerando che si trattava della rassegna espositiva più importante nostrana.

L’anno successivo, Umberto Moggioli si trasferisce a Roma. Nella Capitale studia pittura all’Accademia francese di Trinità dei Monti, dove segue un corso di pittura di nudo. Nonostante si sia ambientato bene nel clima culturale romano, è costretto a tornare nella sua città natale.

La sua breve permanenza romana gli ha permesso di conoscere grandi nomi del divisionismo romano, tra cui Giacomo Balla, Arturo Noci ed Enrico Lionne. Il giovane pittore trentino si trasferisce quindi in un comune limitrofo a Venezia, per poter frequentare l’ambiente artistico della splendida città lagunare.

Prende costantemente parte alla Biennale di Venezia; in particolare, nel 1909 si presenta con l’opera Sole d’inverno. Partecipa anche nelle edizioni del 1910, 1912, 1914 e in molte altre. È inoltre un frequentatore della Cà Pesaro e fa parte del gruppo dei Ribelli.

È quindi in stretto contatto con altri giovani pittori talentuosi come Ettore Wolf Ferrari, Vittorio Zecchin, Guido Marussig, Tullio Garbari e molti altri. Amico caro, Umberto Moggioli era solito ospitarli nella sua casa-studio di Burano.

Nel 1912 tiene una personale proprio alla Cà Pesaro, dove espone ben quattordici dipinti di questo periodo prolifico. L’anno successivo prende parte alla I edizione dell’Esposizione Secessionista romana, una rassegna di grande importanza nel clima modernista italiano.

Partecipa attivamente alla Prima Guerra Mondiale. Tornato dal fronte, nel 1916 Umberto Moggioli si trasferisce nella vivace Villa Strohl-Fern, importante luogo culturale della Capitale. In questi anni, è molto legato all’ambiente artistico di questa magica villa e si avvicina particolarmente ai pittori Armando Spadini e Ferruccio Ferrazzi.

La sua vita viene interrotta prematuramente dalla febbre spagnola: muore a Roma nel gennaio del 1919.

Umberto Moggioli Opere – Stile e Caratteristiche

Colori e Atmosfere – Il Modernista Nella Pittura Novecentesca di Umberto Moggioli

La pittura di Umberto Moggioli è sicuramente di derivazione impressionista. In particolare, la sua arte è molto affine a quella propriamente francese, e in particolare ha delle analogie con lo stile del grande Van Gogh.

Inizia con una pittura di paesaggio, per ovvi motivi d’impronta ciardiana. Successivamente, il suo vedutismo assume dapprima uno stile post-impressionista pienamente francese, per poi svilupparne uno più personale ed affine al modernismo secessionista e simbolista mitteleuropeo, che ha modo di ammirare alle Biennali veneziane.

Le atmosfere dei paesaggi di Moggioli assumono aspetti sospesi e magici, mentre i suoi vibranti e materici colori si vivacizzano. Dal 1916, quindi dal suo soggiorno a Villa Strohl-Fern, il suo stile d’impressione assume i toni di quello in voga nel panorama romano.

Le nuove tonalità dei quadri di Umberto Moggioli sono più chiare e luminose, i colori meno vivace, mentre le forme perdono di definizione ed i volumi assumono una maggiore plasticità. In questo periodo capitolino affronta maggiormente il quadro di figura e la ritrattistica.

Quadri

1. Ritratto di Franco Sartori (1911)
2. San Francesco del deserto (1912)
3. Primavera (1912)
4. Autunno a Treporti (1913)
5. La primavera nel veronese (1916)
6. Nudo femminile (1917)
7. Natura morta (1917)
8. Bambina con giocattoli (1917)
9. Fiori sotto la pioggia (1918)
10. La casa dell’artista (1918)