Il vasto patrimonio artistico di Virgilio Guidi si dispiega attraverso una molteplicità di medium, tra i quali spiccano i dipinti, i bozzetti su carta e le grafiche, rappresentando un ricco tessuto creativo che abbraccia forme e stili diversificati. Questi lavori, divenuti elementi ricorrenti sul mercato dell’arte, testimoniano la versatilità e l’ampia gamma espressiva di un artista la cui carriera abbraccia periodi distinti e influenti.

Tra i periodi più significativi di Virgilio Guidi, emerge innanzitutto un primo stadio di ritorno alla tradizione, dove l’artista esplora la riscoperta di elementi classici e formali. Successivamente, ci troviamo di fronte al celebre periodo delle semplificazioni delle vedute di Venezia, dove la città lagunare diventa la musa ispiratrice per opere caratterizzate da una raffinata essenzialità. Infine, le scomposizioni dei volti rappresentano un’ulteriore tappa nella sua evoluzione artistica, svelando la sua capacità di destrutturare e ricomporre la figura umana in modo innovativo.

L’iconica pittura di Virgilio Guidi dedicata a Venezia è permeata da una semplificazione radicale del paesaggio, che si libera degli elementi superflui per essere elevato a pura luce, forma e colore. Questa estetica distintiva trasforma la rappresentazione della città in una sinfonia visiva di suggestioni, sottolineando la maestria dell’artista nel condensare l’essenza delle sue vedute.

Esplorando i valori di mercato associati alle opere di Virgilio Guidi, emergono diverse considerazioni. Le grafiche, ad esempio, presentano valori medi che oscillano tra €100 e €300, riflettendo l’accessibilità di opere su questo supporto. I disegni e i bozzetti su carta, inclusi gli acquerelli, mostrano prezzi medi compresi tra €200 e €1.000, indicando una varietà di opzioni per i collezionisti di diverse fasce di budget.

Per quanto riguarda i dipinti, è essenziale considerare i distinti periodi dell’artista. In generale, le quotazioni di Virgilio Guidi per i quadri si collocano in un intervallo ampio, spaziando da €500 a oltre €5.000, riflettendo la diversità e l’evoluzione stilistica del pittore. Il record di vendita personale di Virgilio Guidi, raggiunto nel 2021 per un dipinto del 1913 raffigurante un Nudo allo specchio, è di circa €93.750, testimoniando il riconoscimento e l’apprezzamento continuo per la sua opera.

Tuttavia, è fondamentale sottolineare che ogni opera d’arte è unica, e queste valutazioni costituiscono meri parametri di riferimento. Per ottenere una valutazione precisa e specifica della tua opera di Virgilio Guidi, ti consigliamo di consultare uno dei nostri esperti della pittura del XX secolo, con particolare attenzione alla vasta e influente produzione dell’artista. La consulenza di un esperto contribuirà a delineare con precisione il valore intrinseco, la qualità artistica e la risonanza di un’opera d’arte nel contesto attuale del mercato.

Virgilio Guidi Studio dei Prezzi e Valori di Mercato

Virgilio Guidi, figura di rilievo nel panorama artistico del XX secolo, ha attraversato varie epoche e movimenti, contribuendo in modo significativo alla Scuola Romana con un iniziale approccio di ritorno all’ordine e successivamente sperimentando uno spazialismo sintetico con tratti di astrazione. La sua straordinaria carriera, caratterizzata da una durata eccezionale, lo ha visto partecipare attivamente alle più prestigiose esposizioni nazionali, consolidando la sua posizione come artista di grande rilevanza e influenza.

Esaminando i distinti periodi artistici di Virgilio Guidi, emergono le fasi cruciali che hanno plasmato il suo stile distintivo. Un primo periodo segnato dal ritorno alla tradizione testimonia la sua esplorazione di elementi classici e formali, contribuendo alla Scuola Romana con un’estetica radicata nella ricerca dell’ordine e dell’equilibrio. Successivamente, il celebre periodo delle semplificazioni delle vedute di Venezia sottolinea la capacità dell’artista di condensare la maestosità della città lagunare in opere caratterizzate da una raffinata essenzialità. Infine, le scomposizioni dei volti rappresentano una fase ulteriore nella sua evoluzione, dove Virgilio Guidi si svela come un innovatore nel destrutturare e ricomporre la figura umana in modo audace e creativo.

L’iconica pittura delle Venezia, una delle cifre distintive della sua produzione, si distingue per una semplificazione radicale del paesaggio. In questo contesto, l’artista opera una sorta di sottrazione degli elementi superflui, concentrando l’attenzione sulla pura luce, forma e colore. Il risultato è una rappresentazione straordinariamente suggestiva e allo stesso tempo essenziale della città, un’interpretazione visiva che cattura l’essenza intrinseca del luogo.

Analizzando l’andamento dei valori di mercato delle opere di Virgilio Guidi, emerge una tendenza negativa negli ultimi anni, soprattutto per le creazioni appartenenti all’ultimo periodo della sua carriera. Ciò è riflesso in un calo di interesse e di prezzi per queste opere più recenti, che hanno sperimentato una diminuzione di valore sul mercato. Tuttavia, è importante notare un’eccezione significativa per le vedute di Venezia, che mantengono un costante interesse da parte dei collezionisti di Virgilio Guidi. Queste opere, ancorate al suo celebre periodo veneziano, continuano ad essere richieste sul mercato, mantenendo un appeal duraturo.

In particolare, le opere di ritorno all’ordine di Virgilio Guidi, realizzate tra gli anni ’10 e ’30, mantengono un’alta quotazione e godono di una domanda persistente. Questo dimostra che, nonostante le fluttuazioni del mercato, alcuni periodi artistici dell’artista conservano un fascino intramontabile e un apprezzamento continuo da parte dei collezionisti.

In conclusione, Virgilio Guidi, con la sua straordinaria versatilità e la sua evoluzione stilistica, ha lasciato un’impronta duratura nell’arte del XX secolo. Sebbene alcuni periodi possano subire oscillazioni di valore, la sua dedizione alla tradizione, le visionarie vedute di Venezia e le scomposizioni innovative dei volti restano parte integrante del suo eredità artistica, apprezzata da appassionati e collezionisti che continuano a riconoscere il suo contributo unico al mondo dell’arte.

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Nelle nostre recenti acquisizioni, potrebbero anche esserci capolavori di artisti italiani dell’Ottocento e del XX secolo, o di coloro che hanno contribuito in modo significativo alla scena artistica italiana.

Biografia di Virgilio Guidi

Virgilio Guidi, nato a Roma il 4 aprile 1891, emerge come figura significativa nel panorama artistico italiano del XX secolo, tracciando un percorso che attraversa le avanguardie, la pittura tradizionale e il suo coinvolgimento nella scena culturale veneziana. La sua vita e la sua carriera si intrecciano con momenti cruciali della storia dell’arte e della società, plasmando il suo percorso artistico in un viaggio complesso e appassionante.

Giovane apprendista nell’arte, Virgilio Guidi sperimenta le prime sfumature della sua vocazione frequentando l’istituto tecnico, ma è nei corsi serali della Scuola di pittura che scopre la sua vera passione. I primi passi artistici li compie sotto la guida di Giovanni Capranesi, restauratore e decoratore, una figura che lo introduce al mondo dell’arte con i suoi molteplici aspetti. Il 1911 segna un momento cruciale quando decide di seguire i corsi di Giulio Aristide Sartorio all’Accademia, un’esperienza formativa che plasmerà il suo stile e la sua visione artistica.

Il debutto ufficiale di Virgilio Guidi avviene nel 1914, quando espone alla I Mostra della Secessione Romana, inserendosi nel contesto artistico della capitale. Il suo talento e la sua dedizione non passano inosservati, e inizia a frequentare intellettuali e artisti di spicco, tra cui spiccano Vincenzo Cardarelli e il gruppo del Caffè Aragno, arricchendo la sua formazione con influenze letterarie e culturali di grande rilevanza.

Il periodo tra il 1920 e il 1922 è segnato dalla partecipazione alle esposizioni biennali di Venezia, un palcoscenico prestigioso che mette alla prova le capacità e l’accoglienza del pubblico e della critica. Espone con Carlo Carrà, Mario Sironi, Giorgio Morandi e altri importanti autori in una mostra romana. Tuttavia, è nel 1926 che Virgilio Guidi ottiene un riconoscimento significativo, venendo invitato alla mostra del movimento artistico «Novecento», consolidando la sua posizione nel panorama artistico italiano.

Il 1927 rappresenta un altro tassello importante nella sua carriera, quando organizza insieme a Margherita Sarfatti la mostra «Dieci artisti del Novecento Italiano» nell’ambito dell’Esposizione degli Amatori e Cultori di Belle Arti di Roma. Questa collaborazione testimonia la sua capacità di intrecciare relazioni nell’ambiente artistico, contribuendo alla costruzione di un network che lo accompagnerà per tutta la sua carriera.

Il trasferimento a Venezia nel 1927, dove inizia a insegnare all’Accademia, rappresenta una svolta significativa nella vita di Virgilio Guidi. Tuttavia, trova inizialmente delle difficoltà a integrarsi a causa della ristrettezza dell’ambiente artistico veneziano. Nonostante ciò, la città lagunare diventa la sua dimora definitiva a partire dal 1944, segnando il consolidamento della sua relazione con questa città unica e affascinante.

Gli anni successivi sono caratterizzati da una serie di eventi chiave nella carriera di Guidi. Nel 1931, espone undici dipinti alla Quadriennale di Roma, ottenendo una visibilità sempre maggiore nel panorama artistico nazionale. L’anno successivo tiene la sua prima personale a Firenze presso la Sala d’Arte La Nazione, consolidando ulteriormente la sua presenza nel circuito artistico italiano.

Il 1935 segna un ulteriore traguardo con il premio alla Quadriennale di Roma, condiviso con l’artista Gino Severini. La mostra presenta ben 34 opere, evidenziando la prolificità e la diversità del suo lavoro. Gli anni successivi, nel 1936 e nel 1940, sono contrassegnati da importanti mostre personali alla Galleria del Milione, sottolineando l’interesse continuo e crescente nei confronti del suo lavoro.

La sua conoscenza di Alfonso Gatto, figura di spicco nel panorama culturale veneziano del dopoguerra, si rivela determinante per Guidi, diventando un punto di riferimento per gli artisti attivi nella città lagunare. Questo rapporto consolidato sarà fondamentale per il suo ruolo nella scena artistica veneziana e per la sua influenza sulle generazioni future.

La partecipazione alla Biennale di Venezia del 1948 segna un altro momento di grande importanza nella carriera di Virgilio Guidi, con un imponente gruppo di 15 opere che confermano la sua posizione di rilievo nel contesto artistico internazionale. La sua adesione allo «Spazialismo» nel 1951 rappresenta un ulteriore sviluppo nella sua ricerca artistica, dimostrando la sua apertura alle nuove correnti e alle sperimentazioni.

Oltre alla sua attività pittorica, Guidi si distingue anche come poeta e critico d’arte. La pubblicazione di scritti poetici e di critica contribuisce a arricchire il suo profilo artistico, dimostrando la sua versatilità e il suo impegno nel dialogo culturale. La sua voce si fa eco nelle pagine letterarie, offrendo un contributo prezioso alla comprensione del suo pensiero e della sua visione artistica.

La vita e la carriera di Virgilio Guidi giungono a una conclusione il 7 gennaio 1984 a Venezia.

Virgilio Guidi Opere – Stile e Caratteristiche

L’Armonia della Luce e dell’Astrazione nell’Iconografia Veneziana

Virgilio Guidi, pittore dalle radici ancorate nella Scuola Romana, evolve il suo stile in una maturità artistica che si manifesta pienamente nelle sue vedute veneziane. È in questo contesto che emergono la sua maestria e modernità nell’uso della luce, elementi chiave che definiscono il suo carattere distintivo nel panorama artistico del XX secolo.

I dipinti di Guidi sono intrisi di toni e sfumature chiare, avvolti da una luce che si presenta come assoluta, capace di plasmare atmosfere intime e coinvolgenti. La sua abilità nel catturare la luce diventa una firma inconfondibile, trasformando le opere in vere e proprie poesie visive. Nei suoi quadri, si susseguono scenari come l’Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia, immortalata per oltre cinquant’anni con una rara maestria nel rivelare l’essenza individuale di ogni dettaglio.

La magia della luce, diffusa in modo armonioso, diventa il mezzo attraverso il quale Virgilio Guidi plasma paesaggi sereni, distanti dalla frenesia urbana. Il suo stile distintivo non si sottomette mai ai canoni estetici delle correnti artistiche contemporanee ma si configura come una ricerca pittorica personale e indipendente. Le sue opere si distinguono per la riduzione della forma a pura luce e colore, una semplificazione che eleva il paesaggio al suo nucleo essenziale.

La sua pittura, particolarmente a partire dagli anni ’50, si avvia verso una sintesi sempre più marcata. La forma viene depurata degli elementi superflui, riducendo il paesaggio a una composizione di pura forma e colore. Questa scelta stilistica si traduce in un’astrazione sempre più marcata, con il riferimento alla figurazione che si fa sempre meno esplicito. Virgilio Guidi si avvicina a ritmi astratti, guidato dalla ricerca di una purezza formale che trasforma la sua produzione artistica in una riflessione sulla natura intrinseca della pittura stessa.

Il suo uso dei toni chiari contribuisce a enfatizzare la luminosità delle sue opere, creando una sorta di poesia visiva che invita lo spettatore a immergersi in un universo cromatico ricco di suggestioni. Il suo approccio alla pittura diventa una sorta di dialogo tra luce e colore, una danza che si svolge sulla tela e che esprime il suo costante desiderio di esplorare nuove frontiere espressive.

In conclusione, lo stile pittorico di Virgilio Guidi si distingue per la sua capacità di reinterpretare la tradizione, portandola a una nuova forma di espressione moderna. La sua predilezione per la luce come elemento centrale nelle sue composizioni, la semplificazione della forma e l’evoluzione verso l’astrazione lo collocano come un maestro innovatore, capace di lasciare un’impronta indelebile nell’arte italiana del Novecento. La sua pittura, intrisa di lirismo e visionarietà, continua a ispirare e a suscitare ammirazione, testimonianza di un percorso artistico straordinario che ha attraversato epoche e correnti con una coerenza e originalità uniche.

Ecco alcuni dei dipinti più noti di Virgilio Guidi

1. Nudo allo specchio (1913)
2. Veduta di Roma (1918)
3. Mulino Stucky (1927)
4. La cucitrice (1929)
5. Tetti di Venezia (1930 c.)
6. Figure sulla spiaggia (1935 c.)
7. Marina (1947)
8. Marina di San Giorgio (1950)
9. Punta della dogana (1958)
10. La Giudecca (1960)
11. Occhi nello spazio (1974)

Elenco Esposizioni del Pittore della Luce Virgilio Guidi

Ecco un elenco delle esposizioni ha cui ha partecipato il pittore romano:

1. III Esposizione internazionale d’arte della Secessione romana – 1915
2. XIII Biennale di Venezia, XIV Biennale di Venezia – 1922, 1924
3. Mostra della Società amatori e cultori di belle arti di Roma – 1914
4. II Quadriennale d’arte nazionale di Roma – 1935
5. Esposizione alla galleria Il Milione, Milano – 1931
6. III Mostra del Sindacato, Roma – 1932
7. Mostra personale alla sala d’arte La Nazione, Firenze- 1932
8. Mostre personali alla galleria Il Traghetto, Venezia – 1983

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